... riporto qui il commento di un amico:
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Fernà, da quello che ne capisco (e che ho scritto ultimamente) il quadro intermarket presenta vistose anomalie che metto in relazione al particolare momento storico che, a mio avviso, è unico e non ha riferimenti storici cui appigliarsi (la sbolla internet, il mutamento indotto da internet nei processi produttivi, la fine dei blocchi intorno alle due superpotenze, lo sviluppo di Cina e India, ecc.)
Il CRB comprende 17 futures, materie prime industriali, alimentari ma anche energetici e metalli preziosi. Poichè le materie servono a fare i prodotti finiti, la relazione storica che ha sempre funzionato è il collegamento tra il CRB Index e l'inflazione.
Un CRB in forte rialzo prelude a forte inflazione: e qui sta la prima anomalia poichè il CRB sta ai massimi da 20 anni ma l'inflazione è sotto controllo dappertutto.
L'inflazione è il peggior nemico dei bond: alta inflazione porta ad alti tassi e quindi calo dei bond. E qui sta la seconda anomalia: l'attuale quotazione dei titoli di stato a lungo termine è tipica di un periodo che precede recessione mentre invece l'indice CRB si è situato ai livelli che precedono lo stadio più avanzato della crescita economica, quindi quello più forte e tumultuoso.
Le Borse reagiscono in ritardo rispetto all'indice CRB tant'è che il rame, per esempio, uno dei componenti del CRB, è definito come un anticipatore dei futuri andamenti di borsa.
In una situazione normale, cioè quella che ripeterebbe i cicli del passato, a questo punto dovremmo avere l'inizio della caduta dei bond e contemporanente un ultimo allungo delle Borse la cui durata potrebbe stimarsi in qualche trimestre o anno al massimo.
Da questo punto di vista quindi concordo con il tuo ragionamento.
Che poi è avvalorato da una ricerca fatta da liquidity.com: storicamente le migliori performance di borsa si sono avute con una inflazione media (attorno al 3,5%).
L'interpretazione alternativa, meno benevola, porterebbe invece a concludere che la fase espansiva dell'economia sia terminata. L'indice CRB si appresta a scendere, gli operatori quindi stanno comprando bond e vendendo azioni.
Questa seconda interpretazione però soffre un limite e cioè il fatto che nel CRB ci sono energetici e metalli preziosi che sono cresciuti sia per la domanda ma anche e soprattutto per il contesto geo-politico. In sostanza, se depurassimo dal CRB l'aspetto speculativo su oro e petrolio (che a loro volta trascinano gasolio, argento ecc.) potremmo concludere che la fase di rialzo delle commodities è lungi dal terminare.
Quale delle due? Il cuore dice la prima.......speriamo che Bush perda le elezioni sennò la vedo nera.