terenzio
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report settimanale sulla Soya dell'American Soybean association:
Prezzi bassi e spese alte potrebbero limitare la coltivazione di soia in Brasile nel 2005-06
Secondo alcune relazioni pubblicate, di provenienza brasiliana, Carlo Lovatelli, presidente dell’Associazione brasiliana dell’industria agricola, ha affermato che si vedrà un calo della superficie coltivata a soia in Brasile nel 2005-06 (da settembre ad agosto) dovuto a prezzi bassi e gravi perdite del raccolto di quest’anno. I prezzi sono rimasti bassi per la forza del real brasiliano, che ha visto un guadagno del 20% nei confronti del dollaro durante gli ultimi sei mesi, mentre numerosi produttori nel Sud del paese hanno perso parecchi soldi in seguito alla grave siccità della scorsa estate.
Oggi si prevede una produzione brasiliana di 51 milioni di tonnellate quest’anno, mentre inizialmente il totale era stimato a 60 milioni di tonnellate. D’altronde, sempre secondo Lovatelli, gran parte della soia coltivata nel sud sarà di bassa qualità e non è ancora quantificabile il calo della superficie coltivata e degli investimenti: “Soltanto dopo il raccolto avremo un idea (di quanto calerà l’investimento in tecnologia agricola), quando i produttori sapranno se dispongono o meno di fondi”.
Previsto un raccolto record in Argentina
Il Segretariato dell’Agricoltura argentino ha reso noto la settimana scorsa che il raccolto di soia nel paese nel 2004-05 ammonterà a 38 milioni di tonnellate, un nuovo massimo storico, con un rialzo di ben 20,6% rispetto ai 31,5 milioni di tonnellate di un anno fa. Nel contempo, sono state riviste le stime della superficie coltivata a 14,4 milioni di ettari, con un leggero calo rispetto ai 14,5 milioni di ettari coltivati un anno fa. Secondo lo stesso segretariato, il calo della superficie quest’anno è dovuto a prezzi di soia più bassi in confronto all’anno scorso.
La Borsa di Buenos Aires ha stimato la produzione di soia a 38,4 milioni di tonnellate nel 2004-05, mentre l’USDA la stima a 39 milioni di tonnellate, con una superficie coltivata di 14,2 milioni di ettari.
Previsto in Cina un rialzo sostenuto della domanda di soia nel 2005
Il Ministero dell’Agricoltura cinese ha affermato di prevedere un rialzo sostenuto della domanda di soia nel 2005. Comunque, come spiega il ministero, se le importazioni di soia rimangono invariate rispetto ai livelli di marzo, nel 2004-05 ci saranno avanzi di disponibilità. Purtroppo, lo stesso ministero non ha fornito né i dati specifici né la metodologia che avrebbero dato luogo alle sue stime. Prevede che la superficie coltivata a soia in Cina sarà “invariata o leggermente inferiore” rispetto al 2004, mentre per il ciclo commerciale 2004-05, che finisce ad agosto, si prevede un aumento della disponibilità di soia, con un rialzo del 17% della produzione interna rispetto ad un anno fa.
Per quanto riguarda l’olio e la farina di soia, il ministero ha affermato che lo stock finale e i rapporti di consumo dello stock rimarranno ai livelli relativamente alti degli ultimi anni, per gli avanzi di disponibilità rimasti invariati rispetto alle previsioni di marzo.
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Prezzi bassi e spese alte potrebbero limitare la coltivazione di soia in Brasile nel 2005-06
Secondo alcune relazioni pubblicate, di provenienza brasiliana, Carlo Lovatelli, presidente dell’Associazione brasiliana dell’industria agricola, ha affermato che si vedrà un calo della superficie coltivata a soia in Brasile nel 2005-06 (da settembre ad agosto) dovuto a prezzi bassi e gravi perdite del raccolto di quest’anno. I prezzi sono rimasti bassi per la forza del real brasiliano, che ha visto un guadagno del 20% nei confronti del dollaro durante gli ultimi sei mesi, mentre numerosi produttori nel Sud del paese hanno perso parecchi soldi in seguito alla grave siccità della scorsa estate.
Oggi si prevede una produzione brasiliana di 51 milioni di tonnellate quest’anno, mentre inizialmente il totale era stimato a 60 milioni di tonnellate. D’altronde, sempre secondo Lovatelli, gran parte della soia coltivata nel sud sarà di bassa qualità e non è ancora quantificabile il calo della superficie coltivata e degli investimenti: “Soltanto dopo il raccolto avremo un idea (di quanto calerà l’investimento in tecnologia agricola), quando i produttori sapranno se dispongono o meno di fondi”.
Previsto un raccolto record in Argentina
Il Segretariato dell’Agricoltura argentino ha reso noto la settimana scorsa che il raccolto di soia nel paese nel 2004-05 ammonterà a 38 milioni di tonnellate, un nuovo massimo storico, con un rialzo di ben 20,6% rispetto ai 31,5 milioni di tonnellate di un anno fa. Nel contempo, sono state riviste le stime della superficie coltivata a 14,4 milioni di ettari, con un leggero calo rispetto ai 14,5 milioni di ettari coltivati un anno fa. Secondo lo stesso segretariato, il calo della superficie quest’anno è dovuto a prezzi di soia più bassi in confronto all’anno scorso.
La Borsa di Buenos Aires ha stimato la produzione di soia a 38,4 milioni di tonnellate nel 2004-05, mentre l’USDA la stima a 39 milioni di tonnellate, con una superficie coltivata di 14,2 milioni di ettari.
Previsto in Cina un rialzo sostenuto della domanda di soia nel 2005
Il Ministero dell’Agricoltura cinese ha affermato di prevedere un rialzo sostenuto della domanda di soia nel 2005. Comunque, come spiega il ministero, se le importazioni di soia rimangono invariate rispetto ai livelli di marzo, nel 2004-05 ci saranno avanzi di disponibilità. Purtroppo, lo stesso ministero non ha fornito né i dati specifici né la metodologia che avrebbero dato luogo alle sue stime. Prevede che la superficie coltivata a soia in Cina sarà “invariata o leggermente inferiore” rispetto al 2004, mentre per il ciclo commerciale 2004-05, che finisce ad agosto, si prevede un aumento della disponibilità di soia, con un rialzo del 17% della produzione interna rispetto ad un anno fa.
Per quanto riguarda l’olio e la farina di soia, il ministero ha affermato che lo stock finale e i rapporti di consumo dello stock rimarranno ai livelli relativamente alti degli ultimi anni, per gli avanzi di disponibilità rimasti invariati rispetto alle previsioni di marzo.
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