Prendiamo il DAX (ma anche l'Eurostoxx non cambia molto). Sul minimo di febbraio è iniziato un nuovo ciclo semestrale, di cui il primo ciclo trimestrale o intermedio a mio avviso non può che essere terminato su uno dei minimi dei primi di maggio. Con le canoniche 60 circa sedute, tipiche per il DAX.
Quindi il secondo trimestrale è già a ribasso e il suo livello di inizio è 9800, livello a cui - non è un caso - ha formato i massimi dell'ultimo rimbalzo la scorsa settimana. Tipico, molto tipico.
Quindi sia il DAX che l'Eurostoxx ci indicano chiaramente in che punto ciclico ci troviamo rispetto ai trimestri. Ora entriamo nella parte peggiore del 2° trimestre.
Secondo la mia opinione. Ma non vedo altre alternative cicliche.
Il secondo trimestre è già negativo, a meno di non voler credere che sia partito sul minimo dopo la Brexit, ma farebbe un primo trimestre di 94 sedute, mai avvenuto e una evidente forzatura della teoria ciclica, che prevede come massima estensione di un trimestre le 86 sedute, proprio ad esagerare.
La cosa interessante però è osservare la struttura di questo secondo ciclo trimestrale, che mi sembra piuttosto simile al ciclo trimestrale che sfociò poi nel crollo del 2011, cioè il trimestre che andava dall' 8 giugno 2011, al crollo dell'agosto 2011.
La situazione attuale ha molti punti in comune con quella là, ovvero :
1. un trimestre che parte in sordina, tergiversando parecchie sedute.
2. un paio di tentativi di salita che si infrangono velocemente, li chiamo "sussulti", prima del CRASH.
Ai nostri giorni questi "sussulti", sono proprio i movimenti che abbiamo visto pre e post brexit, con gap e contro gap aperti e movimenti violenti in un senso e nell'altro. E' il mercato in angoscia prima del macello. Opinione personale.
Sotto inserisco i grafici della situazione nel 2011 e quella attuale, per un confronto.