big_boom
Forumer storico
c'e' qualche cosa che non va in questa evoluzione
Coppie omosessuali
- Creatore Discussione Claire
- Data di Inizio
c'e' qualche cosa che non va in questa evoluzione
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Texas, è lo stato che ha giudicato attendibile lo studio del sociologo Mark Regnerus che ha evidenziato problemi di molti bambini cresciuti con coppie gay, ed è assolutamente contro i matrimoni e le adozioni gay
i dati ufficiali dello studio di Mark Regnerus, secondo i quali il 23% di chi è cresciuto con una madre lesbica ha dichiarato di essere stato palpeggiato, contro il 2% degli altri giovani. Inoltre, il 31% di quelli cresciuti con una madre lesbica e il 25% di quelli cresciuti con un padre gay sono stati abusati sessualmente e costretti al sesso forzato, contro l’8% di quelli cresciuti da genitori biologici. Hanno più probabilità (40% contro 13%) di essere infedeli al partner, un maggior uso di marijuana, di uso del tabacco, di ore davanti alla televisione, maggior numero di arresti, maggior numero di relazioni e partner sessuali. Infine, il 25% di coloro che sono cresciuti con genitori gay ha contratto malattie sessualmente trasmissibili contro l’8%. E solo il 61% di quelli con madre lesbica e il 71% di quelli con padre gay si definisce eterosessuale, contro il 90 per cento di chi è cresciuto con genitori eterosessuali.
Keith Russell Ablow, collaboratore del “New York Times”:
«I dati non devono essere respinti. Sono stati generati, dopo tutto, da leader accademici delle università più importanti e pubblicati da una rivista stimata senza programma politico e con un comitato consultivo di rappresentanti di circa tre dozzine di università. Quello che dobbiamo evitare a tutti i costi è mettere a tacere tale ricerca solo perché è vista da alcuni come politicamente scorretta». Anche in questo caso dice però di avere esitato ad intervenire: «Ho esitato perché sono sempre più preoccupato delle minacce e odio per posta ed e-mail che ricevo ogni volta che, anche soltanto menziono, la questione apparentemente ineffabile di come le forze sociali legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere potrebbero influenzare il benessere nei bambini. Eppure, cedendo a queste preoccupazione significherebbe restare vittima del bullismo, tornando a quando ero un timido ragazzino di scuola, e io non sopporto questo»
Lo psichiatra Ablow: «approvo lo studio sui disturbi dei figli dei gay, ma temo a dirlo» | UCCR
i dati ufficiali dello studio di Mark Regnerus, secondo i quali il 23% di chi è cresciuto con una madre lesbica ha dichiarato di essere stato palpeggiato, contro il 2% degli altri giovani. Inoltre, il 31% di quelli cresciuti con una madre lesbica e il 25% di quelli cresciuti con un padre gay sono stati abusati sessualmente e costretti al sesso forzato, contro l’8% di quelli cresciuti da genitori biologici. Hanno più probabilità (40% contro 13%) di essere infedeli al partner, un maggior uso di marijuana, di uso del tabacco, di ore davanti alla televisione, maggior numero di arresti, maggior numero di relazioni e partner sessuali. Infine, il 25% di coloro che sono cresciuti con genitori gay ha contratto malattie sessualmente trasmissibili contro l’8%. E solo il 61% di quelli con madre lesbica e il 71% di quelli con padre gay si definisce eterosessuale, contro il 90 per cento di chi è cresciuto con genitori eterosessuali.
Keith Russell Ablow, collaboratore del “New York Times”:
«I dati non devono essere respinti. Sono stati generati, dopo tutto, da leader accademici delle università più importanti e pubblicati da una rivista stimata senza programma politico e con un comitato consultivo di rappresentanti di circa tre dozzine di università. Quello che dobbiamo evitare a tutti i costi è mettere a tacere tale ricerca solo perché è vista da alcuni come politicamente scorretta». Anche in questo caso dice però di avere esitato ad intervenire: «Ho esitato perché sono sempre più preoccupato delle minacce e odio per posta ed e-mail che ricevo ogni volta che, anche soltanto menziono, la questione apparentemente ineffabile di come le forze sociali legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere potrebbero influenzare il benessere nei bambini. Eppure, cedendo a queste preoccupazione significherebbe restare vittima del bullismo, tornando a quando ero un timido ragazzino di scuola, e io non sopporto questo»
Lo psichiatra Ablow: «approvo lo studio sui disturbi dei figli dei gay, ma temo a dirlo» | UCCR
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PARADOSSO NORVEGESE. Eia ha intervistato gli scienziati del centro per cercare di capire il “paradosso norvegese” e cioè come mai, dopo dieci anni di politiche e lotte per la parità di genere, in Norvegia fosse emerso, come illustrato dai dati governativi, che le differenze fra uomini e donne fossero più marcate rispetto al passato. Ecco perché, ad esempio, il 90 per cento delle infermiere norvegesi sono donne e il 90 degli ingegneri uomini.
RISPOSTE IMBARAZZANTI. La risposta degli studiosi del Nordic Gender Istitute a Eia sono state unanimi: la differenza è solo biologica, non incide sulla persona e se c’è un divario è solo perché, radicato in noi da tempo, influenza ancora i bambini. Ma il comico non si è accontentato di prendere per buona la teoria senza cercare delle prove scientifiche. E si è messo a indagare per trovarle, girando diversi paesi e incontrando studiosi delle università più importanti del mondo, come Cambridge, il Trinity College, la California State University e altre ancora. Qui i ricercatori gli hanno presentato esperimenti e indagini che dimostrano che la differenza fra sessi è documentabile fin dai primi giorni o mesi di nascita, fornendo delle spiegazioni scientifiche sul perché questo accada. Tornato in Norvegia Eia ha quindi presentato i frutti della sua ricerca agli esperti del Nordic Gender Institute, che però non hanno saputo controbattere se non con risposte deboli e prive di dati. Il lavoro del comico ha così spinto il Consiglio dei ministri dei paesi nordici a sospendere i finanziamenti al centro, che poi ha dovuto chiudere
Documentario norvegese smentisce la teoria gender | Tempi.it
il video
IL PARADOSSO NORVEGESE - YouTube
RISPOSTE IMBARAZZANTI. La risposta degli studiosi del Nordic Gender Istitute a Eia sono state unanimi: la differenza è solo biologica, non incide sulla persona e se c’è un divario è solo perché, radicato in noi da tempo, influenza ancora i bambini. Ma il comico non si è accontentato di prendere per buona la teoria senza cercare delle prove scientifiche. E si è messo a indagare per trovarle, girando diversi paesi e incontrando studiosi delle università più importanti del mondo, come Cambridge, il Trinity College, la California State University e altre ancora. Qui i ricercatori gli hanno presentato esperimenti e indagini che dimostrano che la differenza fra sessi è documentabile fin dai primi giorni o mesi di nascita, fornendo delle spiegazioni scientifiche sul perché questo accada. Tornato in Norvegia Eia ha quindi presentato i frutti della sua ricerca agli esperti del Nordic Gender Institute, che però non hanno saputo controbattere se non con risposte deboli e prive di dati. Il lavoro del comico ha così spinto il Consiglio dei ministri dei paesi nordici a sospendere i finanziamenti al centro, che poi ha dovuto chiudere
Documentario norvegese smentisce la teoria gender | Tempi.it
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ConteRosso
mod sanguinario
comunque per precisare meglio il mio pensiero non stravedo per le famiglie gay , credo che 'una famiglia' sia quella formata da un padre e da una madre possibilmente equilibrati
tuttavia se una lei si trova nel corso della vita a cambiare orientamento sessuale non credo sia una buona idea toglierle i figli , questo lederebbe il principio della libertà personale , quindi si dovrebbe tollerare una famiglia formata da due 'lei' , mentre sono contrario all'adozione di figli ad una coppia gay ...se la natura non ha voluto darti la possibilità di procreare chi siamo noi per sostituirci a Dio
tuttavia se una lei si trova nel corso della vita a cambiare orientamento sessuale non credo sia una buona idea toglierle i figli , questo lederebbe il principio della libertà personale , quindi si dovrebbe tollerare una famiglia formata da due 'lei' , mentre sono contrario all'adozione di figli ad una coppia gay ...se la natura non ha voluto darti la possibilità di procreare chi siamo noi per sostituirci a Dio
big_boom
Forumer storico
comunque per precisare meglio il mio pensiero non stravedo per le famiglie gay , credo che 'una famiglia' sia quella formata da un padre e da una madre possibilmente equilibrati
tuttavia se una lei si trova nel corso della vita a cambiare orientamento sessuale non credo sia una buona idea toglierle i figli , questo lederebbe il principio della libertà personale , quindi si dovrebbe tollerare una famiglia formata da due 'lei' , mentre sono contrario all'adozione di figli ad una coppia gay ...se la natura non ha voluto darti la possibilità di procreare chi siamo noi per sostituirci a Dio
ok per il secondo punto ma per "il principio della libertà personale":
perche' e' giusto toglierli agli italiani con redditi bassi? o agli italiani troppo vecchi come gia' successo? perche' toglierli ai padri divorziati al 99%?
mettiamo sulla bilancia famiglia con problemi economici e famiglia con problemi sessuali di uno dei due genitori(con eredita' milionaria), a chi dei due lo stato italiano toglie i figli?
lo stato italiano spende centinaia di milioni di euro per trasformare gratis un uomo ad una cosa che sembra una donna (detti trans), ma non aiuta le famiglie in difficoltà per mantenere i figli perlomeno fino a maggiore eta' ma preferisce toglierli i figli! e' normale questo? e' uno stato che serve a qualche cosa questo?
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ConteRosso
mod sanguinario
io non toglierei i figli punto e basta
l'unica condizione è che non siano maltrattati o violentati
l'unica condizione è che non siano maltrattati o violentati
big_boom
Forumer storico
I maltrattamenti possono anche essere psicologici, una sberla fa piu' male di un padre che si presenta a casa vestito da donna. (piu' indietro ho messo delle news proprio su problemi psicologici subiti da bambini con genitori che hanno cambiato sesso e per questo in Usa hanno impedito al padre di vedere i figli)
ConteRosso
mod sanguinario
Gela: nasce un bambino senza sesso
A Gela è nato un bambino “senza sesso”: un caso rarissimo quello dell’ospedale Vittorio Emanuele. Il bambino ha un rara malformazione neonatale: statisticamente il caso si presenta una volta su cinquemila bambini nati.
Nell’ospedale della cittadini nel nisseno, i medici del reparto di Ostetricia e Ginecologia quasi a bocca aperta hanno spiegato che il bimbo ha un “sesso ambiguo”, poichè ha organi genitali “incerti”. I genitori sono due giovani e durante la gravidanza dalle ecografie non era risultata nessuna anomalia.
Il primario del reparto, Michele Palmeri, ha confermato la rarità della malformazione ed ha disposto il trasferimento del neonato in una struttura specializzata di Palermo.
A Gela è nato un bambino “senza sesso”: un caso rarissimo quello dell’ospedale Vittorio Emanuele. Il bambino ha un rara malformazione neonatale: statisticamente il caso si presenta una volta su cinquemila bambini nati.
Nell’ospedale della cittadini nel nisseno, i medici del reparto di Ostetricia e Ginecologia quasi a bocca aperta hanno spiegato che il bimbo ha un “sesso ambiguo”, poichè ha organi genitali “incerti”. I genitori sono due giovani e durante la gravidanza dalle ecografie non era risultata nessuna anomalia.
Il primario del reparto, Michele Palmeri, ha confermato la rarità della malformazione ed ha disposto il trasferimento del neonato in una struttura specializzata di Palermo.
doncraudio
intellettuale stronzissimo
uno su cinquemila significa un milione e quattrocentomila su sette miliardi...
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