Portafogli e Strategie (investimento) Correva l'anno 2010

Faccio parte di coloro che credono che questa crisi sia gravissima e che sarà difficile che prima di 3 o 4 anni possa ripartire l'inflazione. In ogni caso complimenti all'iniziatore del 3D per la qualità dell'analisi e dei grafici allegati
Grazie :)

spero per noi tutti che tu abbia torto, se la tua ipotesi si avverasse avrebbe ripercussioni a catena che non posso/voglio neanche immaginare.
quante aziende sopravviverebbero ad un periodo nero così lungo.?
personalmente altro che frequentare forum finanziari, dovrei sbattermi a trovare un'altro lavoro:titanic:
 
concordo sul sentiment
personalmente tutte le prox scadenze le oriento su:
-ptc
-tv
-occasioni di mercato, indistintamente (non prevedibili e a cui dedico la liquidità che è possibile rimpiazzare con le scadenze o le cedole)
-pac azionario

non tocco il tf entro i 3 anni, mentre per le scadenze più lunghe se vedo degli sbalzi in alto alleggerisco
non faccio trading perchè non ho tempo
:up::up:
 
Condivido la tua analisi, anche se personalmente voglio arrivare gradualmente a % di azionario almeno del 50% se gli indici restano su questi livelli e del 75% se perdono un ulteriore 30%-40% dai livelli attuali.

Un portafoglio costruito come indichi soffrirebbe solo in caso di deflazione prolungata... ma in quel caso a parte i titoli di stato molto lunghi tutte le asset class soffrono terribilmente. E' uno scenario possibile ma vedo più probabile una ripresa dell'inflazione. Gli stati, impensatiti dai debiti accumulati per sostenere l'economia, avranno un forte incentivo a attuare politiche inflazionistiche per alleggerire i debiti.
 
Siccome sono una schiappa totale con excel, iuessei ti chiedo come si fa a generare un grafico a torta come quello postato?
Vorrei vedere il mio ptf 'a spicchi' per farmi un'idea + chiara ma non so come fare. :specchio:

PS. Per la suddivisione è + corretto utilizzare il valore nominale o quello effettivo??
 
Ultima modifica:
Finalmente ho trovato del tempo per riflettere su come modificare il portafoglio obbligazionario da qui al 2010.
La fotografia dell’attuale allocazione, senza scendere nel dettaglio dei titoli, è quella riportata nel grafico qui sotto (senza considerare l’azionario e il relativo trading intraday).






Dallo specchietto riassuntivo qui sotto vediamo che le ultime crisi hanno visto una crescita dell’inflazione più contenuta e l’investimento in azioni l’ha battuta praticamente sempre.

12340849862.jpg


In questo grafico invece vediamo la comparazione tra l’SP500 (indice azionario USA) e l’andamento dei tassi USA.

1234086045ffrsp500.gif


Alla luce di ciò bisogna cominciare a pensare ad un ribilanciamento del portafoglio che dovrà essere orientato verso il tasso variabile e verso i prodotti che permettono all’investitore di trarre beneficio da una ripresa dei mercati.
Gli strumenti che potrebbero risultare utili sono:
-Corporate Bond a Tasso Variabile e Titoli di Stato (Euribor Linked, CCT, Inflation Linked)
-High Yeld
-Pronti Contro Termine
-ETF (soprattutto di indici mondiali e mercati emergenti)
Da vendere, ma non da eliminare del tutto, sarà la componente fissa del portafoglio.
Riguardo al timing dello switch stavolta è davvero difficile da indicarlo per cui una buona regola sarebbe quella di non utilizzare tutte le cartucce una sola volta ma di stabilire degli ingressi suddivisi su un arco temporale (Piani di Accumulo).
Supponendo e sperando che le avvisaglie di una ripresa si abbiano nel 2010 si potrebbe impostare una strategia che porti ad un’allocazione del genere che definirei di rischio medio

12340850354.jpg

suggerimenti?


Concordo con la tua analisi ( sto gradualmente allegerendo tasso fisso a favore di id. euribor).

Per quanto riguarda l'azionario sostituirei ETF word con un ETF Stoxx 600 o zona euro perchè sostanzialmente mi paiono abbastanza correlati e per non avere problemi di cambio.

Diminuerei la percentuale dell'ETF emerging (max 5%) e metterei la differenza (o qualche cosa in più) su un ETF settoriale Bank perchè queste mi sembra che partano per primi in caso di ripresa.

per quanto sopra mi sono riferito al tuo portafoglio "rischio medio".

saluti
 
Finalmente ho trovato del tempo per riflettere su come modificare il portafoglio obbligazionario da qui al 2010.
La fotografia dell’attuale allocazione, senza scendere nel dettaglio dei titoli, è quella riportata nel grafico qui sotto (senza considerare l’azionario e il relativo trading intraday).

Per circa 2/3 il portafoglio è orientato verso il tasso fisso (63%) seguito dal tasso variabile (23%) e dalla liquidità (14%).
Analizzando i dati storici relativi alle passate crisi dei mercati e recessioni si nota che la ripartenza è stata accompagnata dalla crescita di uno dei più grandi nemici dell’investitore: l’inflazione.
Dallo specchietto riassuntivo qui sotto vediamo che le ultime crisi hanno visto una crescita dell’inflazione più contenuta e l’investimento in azioni l’ha battuta praticamente sempre.

In questo grafico invece vediamo la comparazione tra l’SP500 (indice azionario USA) e l’andamento dei tassi USA.

Alla luce di ciò bisogna cominciare a pensare ad un ribilanciamento del portafoglio che dovrà essere orientato verso il tasso variabile e verso i prodotti che permettono all’investitore di trarre beneficio da una ripresa dei mercati.
Gli strumenti che potrebbero risultare utili sono:
-Corporate Bond a Tasso Variabile e Titoli di Stato (Euribor Linked, CCT, Inflation Linked)
-High Yeld
-Pronti Contro Termine
-ETF (soprattutto di indici mondiali e mercati emergenti)
Da vendere, ma non da eliminare del tutto, sarà la componente fissa del portafoglio.
Riguardo al timing dello switch stavolta è davvero difficile da indicarlo per cui una buona regola sarebbe quella di non utilizzare tutte le cartucce una sola volta ma di stabilire degli ingressi suddivisi su un arco temporale (Piani di Accumulo).
Supponendo e sperando che le avvisaglie di una ripresa si abbiano nel 2010 si potrebbe impostare una strategia che porti ad un’allocazione del genere che definirei di rischio medio

Per chi ha un profilo di rischio alto e vuole osare ancora di più si potrebbe inserire una fetta di High Yeld a scapito del Tasso fisso e dei PcT.


Idee?, suggerimenti?​

Ciao Iussei
molto interessante la tua analisi
il mio portafoglio come ripartizione al momento è simile al tuo (anche se purtroppo ho un 5% in azioni)
al momento ho iniziato ad inserire un 1,5% in EFT sul petrolio Brent e Crude Oil, se ci sarà inflazione (3/6 o 8% che sia) sicuramente ci sarà un aumento del prezzo del petrolio
poi volevo iniziare ad acquistare dei CCT scad 2014/2015 (dovrebbero scadere quando i tassi saranno in fase crescente o al top)
saluti
 
:( Peccato che nessuno abbia nella doverosa diversificazione acquistato un ETF az. sulla Cina ( cioè il probabile futuro )

Già in una 20ina di giorni un +15/20%;)
 
......penso sia ancora troppo presto per alleggerire il TF.....forse da meta' 2009...si consideri che sia FED che BCE non hanno in nei loro programmi un aumento del costo del denaro nel breve.....
In considerazione anche della recessione che stiamo vivendo e della contestuale inflazione bassa.......credo opportuno comi nciare ad acquistare tv solo quando arriveranno i primi degnali ...(vedi fiducia, consumi materie prime.)

Voglio pero' ancora una volta ringraziare iussei che dimostra grande passione per una materia piuttosto ostica ai piu'.
 
Condivido la tua analisi, anche se personalmente voglio arrivare gradualmente a % di azionario almeno del 50% se gli indici restano su questi livelli e del 75% se perdono un ulteriore 30%-40% dai livelli attuali.

Un portafoglio costruito come indichi soffrirebbe solo in caso di deflazione prolungata... ma in quel caso a parte i titoli di stato molto lunghi tutte le asset class soffrono terribilmente. E' uno scenario possibile ma vedo più probabile una ripresa dell'inflazione. Gli stati, impensatiti dai debiti accumulati per sostenere l'economia, avranno un forte incentivo a attuare politiche inflazionistiche per alleggerire i debiti.

La quota azionaria si può variare in base al proprio profilo di rischio, se noti all'inizio del thread ho detto che non consideravo l'allocazione azionaria che attualmente ho proprio perchè si tratta di posizioni difficili da inquadrare (intraday oppure tittoli da cassetto). Mi riferivo invece solo alle variazioni di llocazione del capitale destinato all'investimento obbligazionario.
In totale ad oggi ho un 50% azionario e 50% obbligazionario, che a regime diventerà più o meno un 70/30

Siccome sono una schiappa totale con excel, iuessei ti chiedo come si fa a generare un grafico a torta come quello postato?
Vorrei vedere il mio ptf 'a spicchi' per farmi un'idea + chiara ma non so come fare. :specchio:

PS. Per la suddivisione è + corretto utilizzare il valore nominale o quello effettivo??

Se mi scrivi in PM ti posso mandare un file.

Concordo con la tua analisi ( sto gradualmente allegerendo tasso fisso a favore di id. euribor).

Per quanto riguarda l'azionario sostituirei ETF word con un ETF Stoxx 600 o zona euro perchè sostanzialmente mi paiono abbastanza correlati e per non avere problemi di cambio.

Diminuerei la percentuale dell'ETF emerging (max 5%) e metterei la differenza (o qualche cosa in più) su un ETF settoriale Bank perchè queste mi sembra che partano per primi in caso di ripresa.

per quanto sopra mi sono riferito al tuo portafoglio "rischio medio".

saluti

Sulla scelta dell'ETF da acquistare darei massima libertà, nel senso che ognuno può scegliere ciò che più ritiene adatto. Io ho scelto EUROSTOXX50 e EMERGING MARKET perchè con la quota azionaria di cui non ho parlato sono già esposto sul dollaro ed altri titoli italiani.


:( Peccato che nessuno abbia nella doverosa diversificazione acquistato un ETF az. sulla Cina ( cioè il probabile futuro )

Già in una 20ina di giorni un +15/20%;)

L'ETF emerging ha questa ripartizione geografica

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e questi sono i primi 10 titoli

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