Ottima discussione, era tempo che qualcuno si sbilanciasse in previsioni a breve scadenza.
L'unico aspetto che tutti danno per scontato è che si uscirà più o meno tranquillamente da questa crisi come le altre volte, con una ripresa dell'inflazione e una risalita dei prezzi delle azioni.
Ecco, io ad oggi non ho le vostre stesse certezze, dato che da molti si è detto che questa NON è una crisi come le altre , dato che molti affermano che NON si è toccato il fondo, dato che potrebbe svilupparsi una situazione di STAGNAZIONE senza inflazione come quella pluriennale del Giappone, tralasciando poi le ipotesi più nettamente catastrofiste.
Secondo me è ancora troppo presto per poter valutare se e quando avverrà l'uscita positiva dalla crisi; potrebbero anche passare molti mesi o anche qualche anno e non è detto assolutamente che le azioni rivedano i prezzi toccati nel 2007 per non parlare di molti massimi storici (ai tempi della bolla 2000)che probabilmente resteranno per sempre tali.
Occorre quindi aspettare dati e tendenze più certe prima di potersi avventurare in decisioni nette.
Nel frattempo però i rendimenti dei tassi variabili sono estremamente bassi per cui conviene acquistarli solo in ottica di realizzare un sicuro capital gain a scadenza (es. cct lunghi).
Probabilmente potrebbe essere interessante diversificare su pct a qualche mese, conti di deposito (in modica quantità), e tassi fissi a breve termine da acquistare in caso di lievi storni nell'ottica di piccoli upside in caso di ulteriori (prevedibili) tagli dei tassi bce (come quello di marzo).
Fino a che l'incertezza regnerà sovrana come ora (ricordiamoci che la crisi è ancora agli inizi) per un investitore prudente proporrei una suddivisione del tipo:
30% cct 2015
20% pct
10% conti deposito (o conti comunque remunerati )
40% tasso fisso (btp 2011 o 2012)
A seconda della propria propensione al rischio si potrebbero considerare corporate bancarie affidabili per un 10% al posto dei btp per alzare lievemente i rendimenti con minimo rischio.
Per investitori con maggiore profilo di rischio invece si può ipotizzare la possibilità di fare trading su tasso fisso (utilizzando strumenti più o meno lunghi come i btp) nel caso permanga a lungo l'attuale fase di incertezza che comporta una certa lateralità dei movimenti dei TdS.
Ovviamente occorre essere vigili per intervenire in caso di fatti e tendenze nuove (e a maggior ragione occorre esserlo in caso di trading).