Indici Italia Corto di medio periodo........ (4 lettori)

giambel

Forumer storico
La giornata odierna per il mercato americano deve fornirci quelle indicazioni che ieri non sono venute. Mi riferisco alla capacità dell’indice SP500 di risolvere il dubbio sulla sua direzione futura, dal momento che nulla si può dire fino a quando non avremo verificato se avrà la forza di attaccare la resistenza di 1.070 oppure tornerà mestamente verso 1.020.
Parliamo invece per una volta della situazione italiana. Se le Borse fossero ancora quelle di 15 anni fa, quando avevamo la lira anziché l’euro, non eravamo legati ai principali paesi europei, non c’era ancora la fortissima correlazione tra le borse europee e tra queste e la borsa americana, quando il rischio paese era una componente fondamentale nell’orientare i flussi finanziari, ebbene, se così ancora fosse (ma non è più) la giornata odierna per la nostra Borsa sarebbe drammatica.
La violentissima crisi istituzionale in corso, dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale del Lodo Alfano e le deliranti parole del nostro Premier, che tutti gli italiani hanno potuto sentire a tarda notte a Porta a Porta (hanno imbarazzato persino Bruno Vespa, il che è tutto dire), acuisce il rischio di instabilità democratica del nostro paese. L’aver manifestato, pubblicamente e con parole pesantissime, il disprezzo per tutte le istituzioni repubblicane di controllo e garanzia (Magistratura, Capo dello Stato e Corte Costituzionale) e fomentato la reazione quel 70% di italiani (secondo lui) che sta dalla sua parte, apre a cupe prospettive per la tenuta democratica del nostro paese e ad un possibile ulteriore scivolamento verso una deriva “sudamericana” per la nostra povera Italia.
Le parole di Berlusconi sono inimmaginabili in una qualsiasi democrazia occidentale. La pubblica opinione di uno stato democraticamente vitale non tollererebbe un così vistoso strappo instituzionale e costringerebbe il suo premier alle dimissioni.
In Italia invece è probabile che la borsa nemmeno se ne accorga.
E gli italiani, anestetizzati da anni di spazzatura televisiva, come reagiranno? Gustandosi lo scontro come un reality show?


MERAVIGLIOSO REPORT
 

superrudy

Beyond good and evil
La giornata odierna per il mercato americano deve fornirci quelle indicazioni che ieri non sono venute. Mi riferisco alla capacità dell’indice SP500 di risolvere il dubbio sulla sua direzione futura, dal momento che nulla si può dire fino a quando non avremo verificato se avrà la forza di attaccare la resistenza di 1.070 oppure tornerà mestamente verso 1.020.
Parliamo invece per una volta della situazione italiana. Se le Borse fossero ancora quelle di 15 anni fa, quando avevamo la lira anziché l’euro, non eravamo legati ai principali paesi europei, non c’era ancora la fortissima correlazione tra le borse europee e tra queste e la borsa americana, quando il rischio paese era una componente fondamentale nell’orientare i flussi finanziari, ebbene, se così ancora fosse (ma non è più) la giornata odierna per la nostra Borsa sarebbe drammatica.
La violentissima crisi istituzionale in corso, dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale del Lodo Alfano e le deliranti parole del nostro Premier, che tutti gli italiani hanno potuto sentire a tarda notte a Porta a Porta (hanno imbarazzato persino Bruno Vespa, il che è tutto dire), acuisce il rischio di instabilità democratica del nostro paese. L’aver manifestato, pubblicamente e con parole pesantissime, il disprezzo per tutte le istituzioni repubblicane di controllo e garanzia (Magistratura, Capo dello Stato e Corte Costituzionale) e fomentato la reazione quel 70% di italiani (secondo lui) che sta dalla sua parte, apre a cupe prospettive per la tenuta democratica del nostro paese e ad un possibile ulteriore scivolamento verso una deriva “sudamericana” per la nostra povera Italia.
Le parole di Berlusconi sono inimmaginabili in una qualsiasi democrazia occidentale. La pubblica opinione di uno stato democraticamente vitale non tollererebbe un così vistoso strappo instituzionale e costringerebbe il suo premier alle dimissioni.
In Italia invece è probabile che la borsa nemmeno se ne accorga.
E gli italiani, anestetizzati da anni di spazzatura televisiva, come reagiranno? Gustandosi lo scontro come un reality show?


MERAVIGLIOSO REPORT

Beh c'hai ragione, qui siamo a rischio di sudamericanizzarci. Manca solo un ingrediente che non è nemmeno troppo lontano... Il malessere sociale, la povertà e la disoccupazione. Tempi che sembravano incredibilmente remoti, regimi, leggi incomprensibili, movimenti di masse guidati da propaganda...
Boh, si dice dei cosiddetti "corsi e ricorsi storici"...
Staremo a vedere :rolleyes:
 

nagual

mondo patafisico
Per concludere ci mancano solo due medie, una abbastanza normale, l'altra molto molto lunga e un po' pendente ormai.

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thedreamer

Forumer storico
Comunque siamo stati polly, chi più chi meno, questa gamba di rialzo sul downgion è simile a quella del 98, niente di eccezionale, si poteva e si doveva cavalcare senza paura.
Ora il gioco si fa interessante, le mazzate prese però smussano l'interesse.
 

The summoning

Pivellino
La giornata odierna per il mercato americano deve fornirci quelle indicazioni che ieri non sono venute. Mi riferisco alla capacità dell’indice SP500 di risolvere il dubbio sulla sua direzione futura, dal momento che nulla si può dire fino a quando non avremo verificato se avrà la forza di attaccare la resistenza di 1.070 oppure tornerà mestamente verso 1.020.
Parliamo invece per una volta della situazione italiana. Se le Borse fossero ancora quelle di 15 anni fa, quando avevamo la lira anziché l’euro, non eravamo legati ai principali paesi europei, non c’era ancora la fortissima correlazione tra le borse europee e tra queste e la borsa americana, quando il rischio paese era una componente fondamentale nell’orientare i flussi finanziari, ebbene, se così ancora fosse (ma non è più) la giornata odierna per la nostra Borsa sarebbe drammatica.
La violentissima crisi istituzionale in corso, dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale del Lodo Alfano e le deliranti parole del nostro Premier, che tutti gli italiani hanno potuto sentire a tarda notte a Porta a Porta (hanno imbarazzato persino Bruno Vespa, il che è tutto dire), acuisce il rischio di instabilità democratica del nostro paese. L’aver manifestato, pubblicamente e con parole pesantissime, il disprezzo per tutte le istituzioni repubblicane di controllo e garanzia (Magistratura, Capo dello Stato e Corte Costituzionale) e fomentato la reazione quel 70% di italiani (secondo lui) che sta dalla sua parte, apre a cupe prospettive per la tenuta democratica del nostro paese e ad un possibile ulteriore scivolamento verso una deriva “sudamericana” per la nostra povera Italia.
Le parole di Berlusconi sono inimmaginabili in una qualsiasi democrazia occidentale. La pubblica opinione di uno stato democraticamente vitale non tollererebbe un così vistoso strappo instituzionale e costringerebbe il suo premier alle dimissioni.
In Italia invece è probabile che la borsa nemmeno se ne accorga.
E gli italiani, anestetizzati da anni di spazzatura televisiva, come reagiranno? Gustandosi lo scontro come un reality show?


MERAVIGLIOSO REPORT

Ma quale democrazia e democrazia???Qua non ci stanno neppure gli Italiani!!!:D:lol: In questo paese non c'è neanche una cippa di amore nazionale.Ognuno qua si fa i quazzzi propri mentre Berl.. ehm.. tutto va a Puttane:-o:lol: Per gli Italiani è sempre stato così...sembra che abbiamo un'ottima resistenza an ale...altro che Sasha la grigia...Noi finchè non prendiamo un tir nel didietro va tutto bene così:cool: Amen:benedizione:
 

giambel

Forumer storico
Beh c'hai ragione, qui siamo a rischio di sudamericanizzarci. Manca solo un ingrediente che non è nemmeno troppo lontano... Il malessere sociale, la povertà e la disoccupazione. Tempi che sembravano incredibilmente remoti, regimi, leggi incomprensibili, movimenti di masse guidati da propaganda...
Boh, si dice dei cosiddetti "corsi e ricorsi storici"...
Staremo a vedere :rolleyes:


Caro Superrudy,

il nostro paese è sull'orlo del fallimento, tecnicamente il rapporto debito pubblico\pil se supera il 120% dichiara il fallimento, per l'insostenibilità del debito stesso, ora considerando i 2 possibili scenari di uscita di questa crisi ovvero inflazione con aumento dei tassi e quindi crescita del costo del debito o deflazione con ristagno del pil in ogni caso siamo messi veramente male....d'altronde il protagonista della scena politica lo psico-nano è stato scelto dalla mafia e dalla massoneria bianca 15 anni fa e adesso a 72 anni ancora tra una escort e un processo ci rappresenta....
 

superrudy

Beyond good and evil
Caro Superrudy,

il nostro paese è sull'orlo del fallimento, tecnicamente il rapporto debito pubblico\pil se supera il 120% dichiara il fallimento, per l'insostenibilità del debito stesso, ora considerando i 2 possibili scenari di uscita di questa crisi ovvero inflazione con aumento dei tassi e quindi crescita del costo del debito o deflazione con ristagno del pil in ogni caso siamo messi veramente male....d'altronde il protagonista della scena politica lo psico-nano è stato scelto dalla mafia e dalla massoneria bianca 15 anni fa e adesso a 72 anni ancora tra una escort e un processo ci rappresenta....

Quello non è un problema.. il problema è che riesce a far scendere in piazza se vuole milioni di persone a sostenere le sue cause folli. Questo è il problema.
 

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