Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi (1 Viewer)

TheLondoner

Forumer storico
anche questa non è per nulla bella:


GB, 300 mld stg buco fondi pensione aziende Ftse 100 - Deloitte

Reuters - 16/07/2009 15:09:35



LONDRA, 16 luglio (Reuters) - Il deficit aggregato dei fondi pensione aziendali riferibili alle società del benchmark londinese Ftse 100 è più che raddoppiato da gennaio fino a superare 300 miliardi di sterline.

Il calcolo è di Deloitte, che spiega in una nota di aver stimato il buco con una simulazione basata sui calcoli che ogni tre anni vengono effettuati dai fiduciari dei fondi e che sono usati per fissare l'ammontare a carico delle aziende.

Questa cifra tende a essere molto più alta, si spiega, rispetto ai calcoli annuali del deficit pensionistico fatti dalle aziende con metodi contabili standard.

"La ricaduta della recente crisi finanziaria ha spinto il deficit dei fondi pensione a massimi mai visti" sintetizza David Robbins, partner della divisione consulenza sui fondi pensione di Deloitte. "A molte aziende verrà ora chiesto di dare ingenti contributi agli schemi pensionistici per compensare le minusvalenze in cui sono incorsi i loro investimenti".

Dove trovare nuovi fondi? Per Deloitte, tra le nuove tecniche cui ricorrere ci sarà l'apporto o conferimento di asset non liquidi come quelli immobiliari, i marchi o altre attività simili.
 

stockuccio

Guest
se (probabile) scoppia anche da noi la bolla immobiliare, le nostre pensioni ?





LE BANCHE ITALIANE E GLI ASSETS CHE NON CI SONO


Ve la ricordate la favola di Peter Pan. Quanti di voi hanno sognato da piccoli di volare con Peter sull'Isola che non c'è?

Sembrava facile arrivarvi...
SECONDA STELLA A DESTRA, QUESTO E’ IL CAMMINO, A POI DRITTI FINO AL MATTINO, POI LA STRADA LA TROVI DA TE…PORTA ALL’ISOLA CHE NON C’E’.

L'isola che non c'è assomiglia molto agli ASSETS CHE MANCANO ALLE BANCHE ITALIANE.


Oggi i vari Profumo, Mussari e Passera cercano di ogni notte nei loro sogni di trovarli, ma al mattino si svegliano e tornano mestamente alla dura realtà!!!

PARLIAMO UN PO' DEI SOLI ASSETS INTANGIBILI (stesso discorso si potrebbe fare degli altri...pensate...dopo gli asset tossici, gli asset illiquidi..è la volta degli asset intangibili).


Ebbene, gli asset intangibili sono la stessa cosa dell’isola che non c’è.

Pensate che GLI ASSETS INTANGIBILI non hanno alcun valore in caso di fallimento. Dove sono finiti gli INTANGIBLE ASSETS DI PARMALAT, O DI ENRON, PER NON PARLARE DELLA LEHMAN.

Ebbene questi valori, in un bilancio serio, non dovrebbero essere voci rilevanti di uno stato patrimoniale.

Si tratta di valor di diffile quantificazione: l'avviamento, le risorse umane, i marchi ecc ecc

Ma guardiamo i seguenti numeri di alcune banche italiane:


-Unicredito: asset intengibili: 27,3 miliardi (svalutazione rispetto al precedente anno : -2,85%)

-Intesa asset intangibili 28,9 miliardi (svalutazione rispetto al precedente anno –6,1%)

-Montepaschi asset intangibili 8 miliardi (riduzione rispetto al precedente anno –1,95%) – in questo caso vi ricordo che solo per l’acquisto di Antonveneta….la riduzione dovrebbe essere di gran lunga più importante…si parla di miliardi…)


Il tutto mentre IL VALORE DELLE AZIENDE SUI MERCATI FINANZIARI E’ SCESO MEDIAMENTE DEL 30% - 40% e il valore della Banche del 60% - 80%.


Infine guardiamo la capitalizzazione di borsa di questi gruppi bancari:


UNICREDITO 28 MILIARDI

INTESA 27 MILIARDI

MONTEPASCHI 5,8 MILIARDI


Per farvi capire ancora meglio:
Per Unicredito : Nel 2007 il valore degli assets intangibili rappresentava il 28% della capitalizzazione della banca milanese. Oggi il 100%

Intesa San Paolo dal 42% al 100%.

MA LO SPETTACOLO E’ RAPPRESENTATO DAL MONTEPASCHI DI SIENA:
A fine 2007 gli asset intangibili rappresentavano solo il 10% della capitalizzazione…oggi siamo al 135%.

VI RICORDO CHE IN CASO DI FALLIMENTO GLI ASSET INTANGIBILI NON HANNO VALORE ALCUNO…..

A quando una bella svalutazione?

E pensare che le società di revisione stanno zitte zitte....
E pensare che la vigilanza della banca d'Italia è bella contenta e soddisfatta
E pensare che il collegio sindacale firma e approva tutto..

La svalutazione potrebbe essere fatta prossimamente per evitare di pagare le cedole dei TREMONTI BONDS (in quanto obbligazioni subordinate)...cosi' il cittadino italiano la prende in quel posto per l'ennesima volta.
 

Giontra

Forumer storico
http://rd.adlink.net/it/jump/blitzquotidiano.it/ros;sz=120x600,160x600;tile=1;ord=650905697226Crisi finanziaria/ Proposta choc del Nobel Joseph Stiglitz: “Aboliamo il dollaro, passiamo alla moneta globale”

È stato uno dei primi a prevedere la crisi globale. Aveva ammonito il governo americano che si sarebbe entrati in un lungo periodo di recessione. Ma Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’economia, non è stato ascoltato in tempo. Ora, con la credibilità che si è guadagnato sul campo, va in giro per il mondo e lancia proposte choc per il futuro.
L’ultima, a Johannesburg, in Sudafrica, dove ha promosso l’abolizione del dollaro americano: «Una valuta globale sarebbe molto più stabile». Insomma, una moneta unica per tutto il pianeta e l’abbandono delle riserve valutarie in dollari eviterebbero i disastri visti negli ultimi mesi. Ma il professore della Columbia University ha anche modo per fare ammenda su una strategia bocciata dagli eventi: «Uno dei principali errori dei governi è stato puntare sulla riduzione dell’inflazione per risolvere tutti i problemi. È stata una tattica scellerata».
 

troppidebiti

Forumer storico
Industria: fatturato maggio -25,3%


Istat, per ordini calo annuo del 31% e aumento mensile 0,4%



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(ANSA) - ROMA, 17 LUG - Il fatturato dell'industria italiana a maggio e' diminuito del 25,3% rispetto a maggio 2008 e dell'1,1% rispetto ad aprile 2009. Lo comunica l'Istat aggiungendo che gli ordinativi registrano un calo annuo del 31% e un aumento mensile dello 0,4%. Negativo anche il dato trimestrale (marzo-maggio): le variazioni congiunturali sono state pari a -4,7% per il fatturato e a -7,4% per gli ordinativi. Passando ai raggruppamenti per industrie gli indici destagionalizzati hanno registrato una variazione congiunturale positiva del +1,5% per i beni intermedi e variazioni negative per l'energia (-4,5%), per i beni strumentali (-4,2%) e per i beni di consumo (-0,1%, con -2,0% per quelli durevoli e + 0,3% per quelli non durevoli). L'indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario in maggio e' diminuito del 22,8%: il calo e' del 39,1% per l'energia, del 29,2% per i beni intermedi, del 19,3% per i beni strumentali e del 9,4% per i beni di consumo (-17,1% per quelli durevoli e -7,5% per quelli non durevoli). (ANSA)

:(
 

yellow

Forumer attivo
L'Indice DRY Baltic Index ( noli marittimi ) risale la china dopo essere sceso al di sotto dei 3000 punti,
quota 3500.

Treasury decennali dopo aver rintracciato sino al 3,20%/3,30% nelle ultime settimane,
rialzano la testa e virano verso quota 3,60% circa.


L'Istituto di ricerca macroeconomica conferma sostanzialmente le ultime views ottimistiche sugli USA, e ritiene " non necessaria " una seconda fase di stimoli da parte dell'Amm.ne USA :

WLI Growth Surges to Five-Year High

Reuters

July 17, 2009

(Reuters) - NEW YORK, July 17 (Reuters) - A forward-looking measure of U.S. economic growth fell in the latest week but its yearly growth rate surged to levels last seen in 2004, easing concerns that a second economic stimulus may be needed from Washington, a research group said on Friday.

The Economic Cycle Research Institute, a New York-based independent forecasting group, said its Weekly Leading Index slipped to 118.1 in the week to July 10 from a revised 119.0 the prior week, which ECRI originally reported at 118.5.

The index's annualized growth rate surged to a five-year high of 7.0 percent from 6.2 percent one week ago, which was revised higher from 5.4 percent.

It was the gauge's highest yearly growth rate reading since the week ended May 14, 2004, when it was 7.1 percent.

Lakshman Achuthan, managing director at ECRI, said that he expects a smooth economic recovery in the near term, and that calls for a second stimulus are unnecessary.

"The recession is already ending," he said. "With WLI growth surging to a five-year high, the recession's days are numbered, and the coming recovery is looking more resilient."

The weekly index inched lower largely due to softer housing activity, according to Achuthan.
 
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