29.10.2009 - MILANO (Finanza.com)
Marco Barlassina
Torna a crescere, al ritmo del 3,5%, il Pil statunitense.
La prima lettura del dato relativo al terzo trimestre 2009 ha mostrato una netta inversione di tendenza dopo il -0,7% annualizzato del secondo trimestre e il -6,4% dei primi tre mesi dell'anno. Quella resa nota oggi è soprattutto la prima espansione dell'economia a stelle e strisce da un anno.
La recessione può dirsi quindi esaurita almeno in senso tecnico.
Le attese di mercato prevedevano un incremento limitato al 3,3 per cento.
Il +3,5% registrato è merito degli stimoli governativi ma non solo.
Il dato disaggregato indica infatti un aumento dei consumi privati (+2,8%), un rallentamento nella riduzione delle scorte e un aumento degli investimenti nell'edilizia residenziale (+23%). In particolare il settore edile ha fornito il primo contributo positivo al Pil in quasi 4 anni. Impatto negativo invece dall'andamento degli scambi con l'estero. Al netto del contributo della spesa governativa e della variazione delle scorte il dato sul Pil si manterrebbe positivo, con un +1,3 per cento.
A Ottobre il Fondo Monetario Internazionale ha chiarito di prevedere per il Pil statunitense uncalo medio del 2,7% nel 2009 e una crescita dell’1,5% nel 2010 (la precedente stima indicava un +0,8%). Il consensus elaborato da Bloomberg si attende invece un calo del Pil del 2,5% nel 2009 e una pronta risalita del 2,4% nel 2010 che sarebbe però accompagnata dall’innalzamento dei livelli di disoccupazione dal 9,2% medio del 2009 al 9,8 per cento.
Notizie positive per l'economia Usa arrivano anche dal fronte aziendale.
Il bilancio delle trimestrali societarie è sempre più positivo. Quando hanno pubblicato i risultati trimestrali 274 delle 500 aziende presenti nell'S&P500, la percentuale di quelle che sono riuscite a fare meglio delle attese si attesta all'82,5%, un nuovo record storico. Sotto le attese il 10,9%, in linea il restante 6,6 %.