Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi

le cose che mi preoccupano di più in questo momento sono:

1. l'oro in € che sale indisturbato verso nuovi massimi.

e poi portandola sul personale...
2. grande liquidità/incoscienza del parco buoi sui mercati dei bond corporate a gonfiare le quotazioni su tutte le scadenze in presenza di risultati societari in deterioramento e prospettive cupe per l'economia. es:
stamattina sono passati 35000 pz del Bond croazia 2011 a 101.5 ...follia!
 
2. grande liquidità/incoscienza del parco buoi sui mercati dei bond corporate a gonfiare le quotazioni su tutte le scadenze in presenza di risultati societari in deterioramento e prospettive cupe per l'economia. es:
stamattina sono passati 35000 pz del Bond croazia 2011 a 101.5 ...follia!
:rolleyes: già,

si potrebbe anche interpretare nel senseo che malgrado tutto c'è ancora troppo capitale, soprattutto dei piccoli, in giro, e allora più prima che poi gli stolti saranno separati dal loro gruzzolo, basta aspettare, questi pensano che la crisi dopo qualche mese sia passata, invece siamo appena alla fine dell'inizio...se va bene....
titoli croati, indonesiani, islandesi ormai non più:sad:, qualcosa moldavo si troova?, etc.etc. tanto poi ci sono le associazioni dei consumatori a fare causa alle banche:D,
sama
 
Siamo troppo pessimisti, dobbiamo seguire questo qui. Su forza prendiamo gli spiccioli rimasti e compriamo.


STRATEGIE: E' IL MOMENTO DI TORNARE AGGRESSIVI
di WSI
Sono finiti i tempi delle barricate. L'economia tenta di dare timidi segnali di miglioramento ed e' giunto il momento di tornare a puntare sui titoli ciclici. Tra questi materie prime, chimici, costruzioni, assicurativi e utility.

Incomincia a vacillare il mantra intoccabile del mercato, secondo cui in tempi difficili conviene "rimanere difensivi". Gli analisti hanno continuato a ripetere questo ritornello da quando, l'anno scorso, e' scoppiata la crisi, ma ora con l'economia che inizia a mostrare qualche timido segnale di miglioramento, conviene tornare a puntare sui titoli ciclici. A dirlo e' Tammo Greetfeld, senior equity strategist di UniCredit.
Molti investitori si sono rifugiati nei settori difensivi, come healthcare e tabacco, nella speranza di non rimanere travolti dal brusco rallentamento economico, tenendosi invece alla larga delle azioni piu' sensibili all'andamento dell'economia.
Nella maggior parte dei casi i loro ragionamenti si sono dimostrati corretti, e i titoli difensivi non hanno registrato i cali marcati subiti invece da settori come le risorse di base e i chimici. Tuttavia anche i settori piu' difensivi non sono rimasti immuni al tracollo finanziario.
I mercati sono pero' ora destinati ad invertire la tendenza, spiega Greetfeld in una nota, e per molti investitori continuare a restare aggrappati al salvagente, potrebbe voler dire perdere lo yacht da crociera che sfreccia di fianco.



Secondo l'analista di Unicredit infatti, a sostenere la sua tesi ci sarebbero il contemporaneo andamento dell'indice "Purchasing Managers" e i dati riguardanti l'attivita' manifatturiera in Cina, chiari segnali di come gli indicatori economici principali siano destinati a stabilizzarsi.
Il recupero del "Baltic Dry Index", unito ai recenti decisi cali dei prezzi delle materie prime, avvalorano la tesi secondo cui un recupero dei comparti ciclici e' imminente. Anche il placarsi della volatilita' e gli spread delle obbligazioni societarie suggeriscono che la stabilizzazione dei mercati e' alle porte.
Greetfeld ha un giudizio "Overweight" su risorse di base, chimici, costruzioni, assicurazione e utility. Da evitare, invece, servizi finanziari, cibo e bevande, health care, retail, beni industriali e servizi.
L'analista ritiene che la sua strategia iniziera' a raccogliere frutti nel secondo trimestre del 2009. Tra le societa' presenti nella sua Buy list figurano BASF, K+S, Bayer, Klöckner, BMW e Manpower. Fonte: CNBC.com
index.asp
 
:rolleyes: già,

si potrebbe anche interpretare nel senseo che malgrado tutto c'è ancora troppo capitale, soprattutto dei piccoli, in giro, e allora più prima che poi gli stolti saranno separati dal loro gruzzolo, basta aspettare, questi pensano che la crisi dopo qualche mese sia passata, invece siamo appena alla fine dell'inizio...se va bene....
titoli croati, indonesiani, islandesi ormai non più:sad:, qualcosa moldavo si troova?, etc.etc. tanto poi ci sono le associazioni dei consumatori a fare causa alle banche:D,
sama

Intanto c'è da vedere cosa succede alle banche kazake.... la KazPravda dice che va tutto bene... ci sarà da fidarsi ?

http://www.kazpravda.kz/index.php?uin=1152243624&chapter=1234266896

http://www.kazpravda.kz/index.php?uin=1152247324
 
12.02.09 17:42 - Usa: Fmi, :Voccorre che si muovano in fretta su dettagli piano
WASHINGTON (MF-DJ)--Le autorita' americane devono "muoversi in fretta per dare consistenza ai dettagli" chiave del piano di salvataggio finanziario che il Segretario al Tesoro,
Timothy Geithner, ha reso noto questa settimana.

E' quanto ha dichiarato David Hawley, portavoce del Fmi, aggiungendo che
"il piano mette a punto un'ampia strategia"
che e'
:up:"largamente in linea con la nostra visione"
sulle
"azioni di cui gli Usa hanno bisogno per assestare il sistema finanzario",
tra cui la ricapitalizzazione delle banche e la rimozione degli asset tossici che pesano sui loro bilanci.

Prima di recarsi a Roma per il meeting del G7, ;);););););)Geithner incontrera' il direttore generale del Fmi, Dominique Strauss-Kahn,
per discutere sul modo in cui il Tesoro :mano:e il Fondo possono collaborare per rafforzare il sistema finanziario globale.
 
Con questi str..zi l' INPDAI (assic dirigenti) ci ha stipulato pure la mia ...

Jacques Aigrain, whose push for growth at Swiss Reinsurance Co. ended with big losses and a plummeting share price, said faltering investor confidence in his leadership left him little choice but to tender his resignation as chief executive.

In an interview, Mr. Aigrain said he offered to step down because it was in the best interests of the firm, adding there was a risk shareholders would "not automatically trust" that he could "facilitate the full turnaround" of the Zurich-based reinsurer.



By submitting his resignation, Mr. Aigrain is taking responsibility for the 62% slide in the firm's shares this year, caused in part by losses from its forays beyond traditional insurance.

Mr. Aigrain, a former J.P. Morgan Chase & Co. banker who joined Swiss Re in 2001 and became CEO in 2006, said he is "obviously very sad" to leave the firm, and he has no "predefined plans" for his next professional move.

Swiss Re today named Stefan Lippe as new chief executive. Mr. Lippe, who has been deputy CEO since 2008, will take up his new role immediately. "I am clear about the challenges that Swiss Re needs to address," Mr. Lippe said, without singling out key problem areas such as its risky investment strategy and questionable derivatives contracts.

Mr. Lippe, 53, is an experienced reinsurance expert, having served 25 years for Swiss Re. He joined the company's executive board in 1995 and since 2001 led Swiss Re's property and casualty unit. He moved up to chief operating officer post in 2008.

The change of leadership came just a week after Mr. Aigrain secured a $2.6 billion infusion from billionaire Warren Buffett's Berkshire Hathaway Inc., a deal that could leave Berkshire with a 20% stake in the company.

At the time of the Feb. 5 agreement with Buffett, the billionaire investor expressed his support for Mr. Aigrain. The news release announcing the deal quoted Mr. Buffett as saying he is "very impressed by Jacques Aigrain and his management team." Mr. Buffett declined to comment Wednesday.

The Buffett investment coincided with an announcement by Swiss Re that it will report a loss of about one billion Swiss francs for 2008, and may cut its dividend. Standard & Poor's put the firm's credit rating on watch for a possible downgrade.
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Swiss Re CEO Steps Down; Losses Grow at Reinsurer


Under Jacques Aigrain, the Zurich firm increased its risk profile.

While the global financial crisis has battered other large firms, Swiss Re's troubles have been exacerbated by its move into more complex instruments that tumbled in value as markets swooned.

The company, whose core reinsurance business involves selling policies to other insurance companies that protect them against losses, moved into investment banking-style activities such as writing credit-default swaps, the same instruments that felled American International Group Inc.

Those credit default swaps, a form of insurance against losses on other investments, have been particularly problematic for Swiss Re. The company recognized about six billion francs in losses on the swaps and other activities in 2008.

"At the end of the day, the responsibility stops on my desk," Aigrain said of the credit-derivatives losses.

Mr. Buffett agreed last week to inject money into Swiss Re, helping bolster the company's capital and giving the billionaire investor a high-yielding bond that can be converted into stock in three years. If converted, Mr. Buffett's Berkshire Hathaway, which already has at least a 3% stake in Swiss Re, would significantly increase his holdings.
Despite Swiss Re's stumbles, Mr. Aigrain had been bullish about the company's prospects. In recent months, he had talked about how the company was hunting for potential acquisitions to take advantage of the turmoil in the industry. The company last year bought an insurance unit from U.K. bank Barclays PLC.

Swiss Re Thursday named Stefan Lippe as chief executive. Mr. Lippe, who has been deputy CEO since 2008, will take up his new role immediately. "I am clear about the challenges that Swiss Re needs to address," Mr. Lippe said, without singling out key problem areas such as its risky investment strategy and questionable derivatives contracts.

Mr. Lippe, 53, is an experienced reinsurance expert, having served 25 years for Swiss Re. He joined the company's executive board in 1995 and since 2001 led Swiss Re's property and casualty unit. He moved up to chief operating officer post in 2008.
 
Financial crisis is testing the AAA ratings of U.S. and U.K., Moody's says, while Germany, France and Canada prove more resistant. Analysts say the note's a polite way of saying ratings are at risk. "How long is the rest of the world going to let us do this?"
 
Financial crisis is testing the AAA ratings of U.S. and U.K., Moody's says, while Germany, France and Canada prove more resistant. Analysts say the note's a polite way of saying ratings are at risk. "How long is the rest of the world going to let us do this?"

già.... sinceramente qualche velata minaccia la manderei pure all'Italia... un outlook warning... perchè mi sembra che le previsione sullo stock in fieri del debito pubblico siano davvero pessime...110% ed oltre sono livelli poco tollerabili.
 
Forse, ribadisco forse si " inizia " :)a vedere un po' di luce in fondo al
tunnel più profondo degli ultimi 60 anni.

Ieri il responsabile/direttore di uno dei migliori Istituti di Ricerca sui cicli economici ( ECRI ),
che si avvale dalla sua nascita/fondazione di un Superindice
" proprietario " ( :futuro:WLI ) dove sono immessi tantissimi indicatori
( disoccupazione-inflazione-vendite-etc. etc.etc. ),
ha innanzitutto escluso " con buone probabilità " :D il realizzarsi
della depressione:V

Altro elemento beneaugurante e assolutamente " non secondario ",
è il fatto che tale indice multiindicatore macroeconomico ha smesso
( dopo 31 Dicembre 2008 ) di :titanic:sprofondare,
dopo aver raggiunto :( un record storico negativo.

Ma attenzione, ora siamo giunti ( secondo ECRI )
al 13o mese di sofferenza,
probabile ne occorrano almeno 16 o poco più ( si spera ).

Ciò ( ovviamente e SOPRATTUTTO in via altamente ipotetica )
comporta altri 3/6 mesi max di cattiva congiuntura economica.

Poichè ;)i Mercati azionari anticipano di norma
la svolta di un ciclo economico di 6/9 mesi,
potremmo e ribadisco POTREMMO essere prossimi a.......

"We cannot yet say that a recovery is in sight," says ECRI Managing Director Lakshman Achuthan.

Composed of different drivers of economic growth—including production, sales, employment, and income—that tend to make directional changes as a group before the economy does,
the WLI :Dhad stopped falling in December,
after a severe six-month drop.

The improving growth rate is "better than plunging. But [the WLI] is still highly negative," says Achuthan.

Achuthan believes that the current recession, going strong for 13 months now, is likely to exceed 16 months.

How low will it go? Hard to say.

But :D:V:Dthe good news is the economy is currently a ways off from the worst-case scenario:

The WLI's annual growth rate would have to plunge to -40% to -50% before it suggested depression.

And, as Achuthan points out;), "Cycles do always turn."
 

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