Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi (1 Viewer)

yak66

Nuovo forumer
A vedere che tutti sono pessimisti verrebbe voglia di investire...

.. nel mattone ??? :D

Vedo che anche qui si demolisce il Mercato Immobiliare (meno male) : il 2009 sara' di sicuro molto nero per questo settore , ma amche Azioni e Bond non fanno dormire tranquilli ..
 

METHOS

Forumer storico
AMERICA, IL RISCHIO DI UN'USCITA DALLA CRISI 'ALLA GIAPPONESE'
di *Giuseppe Turani
Se il gigante a stelle e strisce si risolleva rapidamente, allora anche gli altri possono cominciare a respirare. In caso contrario, non resta che rimanere tutti in stand-by.

Giuseppe Turani e' editorialista di La Repubblica. Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell' autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.
(WSI) – Mentre fabbriche e uffici cercano di tornare alla normalità pre-festiva (cosa impossibile, purtroppo, per molti, che riaprono a scartamento ridotto), nei centri di ricerca si continuano a fare studi per capire quale futuro immediato ci aspetta. Le attenzioni maggiori, ovviamente, sono riservate agli Stati Uniti, che sono sia il cuore che il destino della crisi in corso.
Se il gigante a stelle e strisce si risolleva rapidamente, allora anche gli altri possono cominciare a respirare. In caso contrario, non resta che rimanere tutti in stand-by.
Come è facile immaginare, ci sono tante divergenze di opinioni e tanti scenari diversi. Una certa convergenza, però, sta maturando su uno schema che oggi va di massima (ma potrebbe cambiare la settimana prossima), che non è molto consolante, ma che sembra molto realistico.


Il peggio americano, si dice, dovrebbe essere rappresentato dall´ultimo trimestre del 2008 (alle nostre spalle) e dal primo trimestre del 2009 (che abbiamo appena cominciato a percorrere). La crescita dovrebbe arretrare del 5-6 per cento nel quarto trimestre 2008 (dati annualizzati) e del 3-4 per cento nel primo. Si tratta di arretramenti molto forti. Basti pensare che fino a non molto tempo fa era accaduto che numeri del genere rappresentassero avanzamenti trimestrali e non arretramenti. Quindi c´è una vera e propria inversione di rotta.
Poiché la tendenza negativa, però, non si arresterà subito, ma proseguirà, sia pure con minore intensità, il fondo della crisi, per quanto riguarda l´America, dovrebbe essere toccato nel terzo e quarto trimestre del 2009. Per quel periodo ci si aspetta una disoccupazione che potrebbe aver raggiunto anche l´8,5 per cento (oggi è al 7,2), ma qualcuno dice che potrebbe anche essere superato il 9 per cento, sia pure di poco.
Da quel momento in avanti, ma ormai saremo nel 2010, i dati macro-economici americani dovrebbero cessare di essere terribili per diventare positivi o negativi, ma in misura molto moderata: e questa sarebbe l´uscita dalla crisi (per gli Stati Uniti).
E qui si innesta un problema quasi filosofico, ma di importanza cruciale. E cioè: di che tipo sarà l´uscita dalla crisi? Sarà un´uscita "alla giapponese", con tassi di crescita dell´economia praticamente vicini a zero per anni e anni? Oppure sarà un ritorno alla situazione pre-crisi finanziaria?
In sostanza, a partire dal 2010 l´America sarà un paese in grado di respirare, ma niente di più, o sarà un paese che tornerà a correre? L´opinione più condivisa, oggi, sostiene che nessuna delle due cose si verificherà. Nel senso che dal 2010 in avanti l´America andrà in ripresa vera. Solo che sarà una ripresa in tono leggermente minore. Per essere più chiari: oggi la crescita potenziale degli Stati Uniti è intorno al 3 per cento (quando tutti i fattori della produzione sono usati al meglio). Dal 2010 questa crescita potenziale si ridurrà al 2,5 per cento, forse anche un po´ meno.
E questo non per ragioni misteriose, ma per un fatto molto preciso. A quel punto, nel 2010, gli Stati Uniti si ritroveranno ad avere ancora un sistema bancario-finanziario ferito e mal funzionante. E senza un tale sistema a regime il mondo produttivo non potrà che esprimere solo una parte delle sue potenzialità perché gli mancherà appunto il pieno appoggio di un sistema finanziario capace di gestire i flussi di risparmio e le necessità di credito e di finanziamento delle imprese.
Nel 2010, insomma, l´America sarà (nonostante gli sforzi di Obama) ancora un paese in parte zoppo, e quindi dovrà muoversi più lentamente. La velocità "normale" (sopra il 3 per cento) potrà tornare solo quando il sistema bancario-finanziario avrà ripreso a funzionare in modo completo e con regole non troppo pesanti.
Se dall´America ci si sposta in Europa, lo scenario non cambia di molto: basta disegnarlo un po´ più piccolo. Se la crescita potenziale post-crisi in America sarà del 2,5 per cento, in Europa sarà fra l´1,5 e il 2 per cento. A meno che i dati sull´andamento della Germania nel primo trimestre 2009 (che saranno orribili) non inducano, ma è difficile, la Banca centrale europea (che si riunisce proprio giovedì, per la prima volta quest´anno) a operare un taglio secco al costo del denaro per dare una spinta alla congiuntura. Ma nessuno si fa molte illusioni. E quindi l´Europa si muoverà poco sopra l´1,5 per cento.
Questo scenario, che già non è entusiasmante, presenta dei rischi? Sì, due soprattutto. Il primo è di tipo politico: se la situazione internazionale si aggrava e se i prezzi delle materie prime decollano, allora saranno guai seri. Il secondo pericolo si chiama Cina. Se quel grande paese (che ha le sue difficoltà) riduce la propria crescita dal 10 all´8 per cento, va ancora bene e tutto procederà come previsto. Se invece la Cina dovesse ridurre la sua crescita al 4 per cento, questo rappresenterebbe un serio problema: meno esportazioni verso quell´area per i paesi occidentali e meno importazioni in Occidente di prodotti cinesi a buon mercato. Il cielo aiuti la Cina, quindi. E anche noi.
 

ratchis

Nuovo forumer
(Teleborsa) - Roma, 12 gen - La Cina si prepara ad affrontare la crisi con determinazione, prendendo il toro per le corna e annunciando l'accelerazione degli investimenti, soprattutto nel campo della scienza e della tecnologia, e tramite un aumento della spesa pubblica. E' quanto riportano alcuni media, citando un intervento del Premier cinese, Wen Jiabao, durante il week-end. Si tratta dei dettagli di quel piano di stimolo da 4000 mld di yuan, annunciato a novembre, che dovrebbe includere almeno 600 mld di yuan per la tecnologia e dovrebbe dirigersi a 16 progetti selezionati, in un'ottica di medio periodo.

Come era chiaro fin dal primo momento la Cina inizia a stimolare il mercato interno per equilibrare le mancate esportazioni. Forse è proprio la Cina che aiuterà a uscite dal pantano, ma se questa è la strada le materie prime andranno su ben prima che l'America si ritornata a regine, generando ulteriori spinte inflazionistiche.

Che ne pensate ?
 

m.a.s

Memento Audere Semper
Intanto le banche continuano a usare la liquidità depositandola presso la BCE.

Nuovo record per i depositi (remunerati al 2%) a quota 315 MLD.
I prestiti (al 3%) ammontano a 1,5 MLD. Anche questo è un nuovo massimo.

http://http://www.borsaitaliana.reu...1_LC390469_RTRIDST_0_BCE-DEPOSITI-URGENTE.XML

In settimana la BCE, oltre ad un eventuale taglio dei tassi (a cui io non credo), probabilmente allargherà il corridoio dei tassi dagli attuali 100 bp a 200 bp.
 

mostromarino

Guest
Intanto le banche continuano a usare la liquidità depositandola presso la BCE.

Nuovo record per i depositi (remunerati al 2%) a quota 315 MLD.
I prestiti (al 3%) ammontano a 1,5 MLD. Anche questo è un nuovo massimo.

http://http://www.borsaitaliana.reu...1_LC390469_RTRIDST_0_BCE-DEPOSITI-URGENTE.XML

In settimana la BCE, oltre ad un eventuale taglio dei tassi (a cui io non credo), probabilmente allargherà il corridoio dei tassi dagli attuali 100 bp a 200 bp.



FRANCAMENTE
questo non lo capisco
ma anche all`estero o solo da noi??

i governO/i
si stanno svenando ,oltre che per tappare le falle,ANCHE per far riprendere la funzione creditizia per le aziende

altro che balle....bisognerebbe riaprire il discorso del credit crunch !!!!!!!
ma ho paura che mi bannino:(

il TRIUMVIRATO porterà alla dittatura....déjà vu:D:D
 

mazzolo12

Nuovo forumer
i governO/i
si stanno svenando ,oltre che per tappare le falle,ANCHE per far riprendere la funzione creditizia per le aziende

Giriamo sempre attorno allo stesso discorso.
La crisi attuale è ANZITUTTO una crisi di fiducia, per la quale ancora non si è fatto nulla.
Governi ed istituzioni sono impegnati a puntellare la baracca, ma ancora non si è messo mano alla riprogettazione di buona parte delle fondamenta.
 

mazzolo12

Nuovo forumer
In questi giorni mi viene anche da sorridere. Ci sono difetti che vengono passati per pregi.

Si dice che il sistema bancario italiano stà reggendo bene la crisi rispetto ad altri paesi.....ma non ci si sofferma neppure un secondo a pensare all'arretratezza del nostro sistema bancario(più un centro di potere che una forza economica), ci dimentichiamo di quanto sia più caro per tutti noi rispetto alle offerte che girano all'estero, ci dimentichiamo di tante cose che hanno fatto godere agli altri paesi anni di sviluppo mentre noi stavamo producendo precariato.

E' un discorso lungo da affrontare ma è importante tenerlo a mente perchè non si crei una corrente di pensiero del tipo "vecchio e polveroso è bello".
 

Imark

Forumer storico
Intanto le banche continuano a usare la liquidità depositandola presso la BCE.

Nuovo record per i depositi (remunerati al 2%) a quota 315 MLD.
I prestiti (al 3%) ammontano a 1,5 MLD. Anche questo è un nuovo massimo.

http://http://www.borsaitaliana.reu...1_LC390469_RTRIDST_0_BCE-DEPOSITI-URGENTE.XML

In settimana la BCE, oltre ad un eventuale taglio dei tassi (a cui io non credo), probabilmente allargherà il corridoio dei tassi dagli attuali 100 bp a 200 bp.

Questo è un segnale da tenere in debita considerazione quando si parla di rapida ripresa dei mercati borsistici e obbligazionari, in prospettiva di una uscita accellerata dalla fase recessiva ...
 

lorenzo63

Age quod Agis
(Teleborsa) - Roma, 12 gen - La Cina si prepara ad affrontare la crisi con determinazione, prendendo il toro per le corna e annunciando l'accelerazione degli investimenti, soprattutto nel campo della scienza e della tecnologia, e tramite un aumento della spesa pubblica. E' quanto riportano alcuni media, citando un intervento del Premier cinese, Wen Jiabao, durante il week-end. Si tratta dei dettagli di quel piano di stimolo da 4000 mld di yuan, annunciato a novembre, che dovrebbe includere almeno 600 mld di yuan per la tecnologia e dovrebbe dirigersi a 16 progetti selezionati, in un'ottica di medio periodo.

Come era chiaro fin dal primo momento la Cina inizia a stimolare il mercato interno per equilibrare le mancate esportazioni. Forse è proprio la Cina che aiuterà a uscite dal pantano, ma se questa è la strada le materie prime andranno su ben prima che l'America si ritornata a regine, generando ulteriori spinte inflazionistiche.

Che ne pensate ?







Per come la vedo io una risalita delle materie prime a parte il primo sbandamento iniziale produrrebbe come effetto:
  • ordini per le aziende: è noto l' effetto "compro ora perchè poi mi costa di piu'"
  • Il credito "potrebbe" scongelarsi a fronte di una risalita degli ordinativi
  • E' vero: l'inflazione rialzerebbe la cresta.
E poi l'effetto Cina..siamo seri: loro comprano dall'Europa sopratutto dal comparto meccanico -anzi occorre essere + precisi: loro compravano dall'Europa dal comparto meccanico ovvero impianti per materie plastiche, tessili, etc. etc.Ora, ed è da un po' di tempo hanno iniziato a costruirseli da sè..Voglio citare un fatto tratto dalla realtà,che a mio modo di vedere è emblematico:
la vicenda di un imprenditore mio amico il quale ha venduto un impianto in Cina è stato montato dal personale.. ok tutto a posto...
..è stato chiamato per una riparazione e nel caso è andato di persona (è il classico one man band!!:D): il funzionamento continua ad essere pessimo... nonostante alcuni interventi..poi ad un certo punto dopo avere controllato alcune cose (ricordo che lui nn era stato alla posa dell' impianto) si accorge che era una copia!!!Gli avevano copiato l' impianto!E non erano mica due bulloni eh!
Fatto n° 2: ho sulla scrivania offerte per alcuni impianti di origine cinese a circa 3 - 4 volte inferiori come costo rispetto ad analoghi italiani/europei..
Considerazione: ma sul serio crediamo di andare a vendere un che sò? un frigorifero da 500 euro ad un operaio cinese che ne guadagna 100/150 il quale ha a disposizione l'omologo cinese a 50/100euro?? o meno ancora?
La cina ancorchè essere la soluzione è il problema cari Signori: è oramai troppo grossa e quindi influenza in modo significativo i costi delle materie prime, mettendoci in difficoltà, senza peraltro offrire come controparte l'apertura di un mercato che è sulla carta ma non nella realtà.
Quello che vado affermando circa il discorso del comparto meccanico lo vedrete nei dati export futuri..(qualcosina si è visto ma nn è ancora significativo..)
In altre parole sto dicendo che la cina "cannibalizza" il comparto produttivo manifatturiero europeo, quindi credere nella spinta della cina è aleatorio..potrebbe essere se e solo se quando una buona fetta dei loro cittadini raggiungererebbero un reddito pro capite mensile di 500 euro almeno.. forse.Nell' immmagine sotto i dati in dollari circa il pil lordo pro capite..notare la contrazione 07/08..è tornato ai livelli del 2005..E qui parliamo del PIL Lordo procapite..Per quanto riguarda invece il reddito pro capite siamo a 3000$..In altre parole le vendite possono essere solo industriali, fino a che, evidentemente, nn imparano a farsele.
Se invece le considerazioni circa l' apporto cinese sono rivolte alla classe abbiente, il mercato di interesse è relativo sopratutto al lusso di alta gamma, ma mi sembra che in realtà anche in questo caso nn ci sia chissà quale spinta..
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ratchis

Nuovo forumer
volevo solo sottolineare che la probabilità di una vampata della inflazione magari nel pieno della crisi è possibile : la Cina in questi 2 mesi ha fatto o sta facendo il pieno delle materie prime, ma prima o poi finiscono. Se in centiva la politica di consumi interni finiscono prima.
In questo caso ci troveremmo con i tassi di interesse ai minimi storici in europa e america senza possibilità di alzarli per non congelare il credito.
Insomma secondo me , nessuno lo vuol dire ma ci aspetta qualche anno di stagnazione di quella brutta ...
Saluti
 

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