L’Europa pretende di contare ora che si deve comporre la pace tra Russia ed Ucraina, pur avendo per tre anni seguito servilmente il padrone sbagliato. Il dialogo con la Russia non si sarebbe mai dovuto interrompere per ovvi motivi. Le richieste russe sull’Ucraina di sicurezza e di ingerenza economica si sarebbero dovute gestire e mediare da parte europea attraverso trattative cercando in tutti i modi o di scongiurare lo scoppio della guerra, o facendo nei tre anni trascorsi sforzi veri per la pace. Ora, invece, l’Europa, ingannata dai suoi finti alleati (padroni), dalla stupidità dei suoi stessi rappresentanti e dalla conseguente insensatezza masochistica dei suoi comportamenti , si agita freneticamente, inventando ogni giorno iniziative improbabili e strategie improponibili, alla ricerca di una direzione che le attribuisca un ruolo in questa fase conclusiva. Ma la frenesia, l’affanno e la stessa stolida animosità, sono semplicemente legate al fatto che un ruolo in natura, alle condizioni che ho descritto, non esiste e quindi non può essere trovato. O meglio, un ruolo, ce lo ha avuto, e mi sembra che gli altri soggetti coinvolti, purtroppo, ce lo abbiano inesorabilmente già attribuito.