negusneg
New Member
No, non è così, infatti questa tua interpretazione non coincide con la relazione di intinerari previdenziali. Come si evince dai commenti delle due pagine allegate, estrapolati dalla relazione, dove si critica la rivalutazione del montante pensionistico nel sistema contributivo proprio perchè il calcolo del tasso di capitalizzazione non è indicizzato all'inflazione.
Vedi l'allegato 651659
Vedi l'allegato 651660
Mio il grassetto.
Se ti interessa la tabella col tasso annuale di capitalizzazione del montante contributivo.
Pensioni, Ecco il tasso di rivalutazione dei contributi nel 2021
Quest'anno il tasso è risultato negativo per la seconda volta nella storia. Scatterà, pertanto, la clausola di salvaguardia prevista dal dl n. 65/2015. {module ADS KAMSIN} Niente rivalutazione del montante contributivo per chi andrà in pensione il prossimo anno. Lo sancisce una nota del Minister...www.pensionioggi.it
Edit
Ho capito il tuo calcolo pil reale e nominale, e da lì è nata l'incomprensione, perché io nel mio post iniziale intendevo pil nominale vs inflazione, sarò anche ignorante ma credo che un pil nominale al 9% sia fantascienza.
Mea culpa se mi sono espresso male.
Ora, dato che ti ho risposto con il post precedente per quanto attiene nello specifico alla rivalutazione del montante pensionistico nel sistema contributivo... tu nel tuo quote hai purtroppo stralciato (…) proprio la parte della spiegazione di dettaglio, ma vabbè, è un peccato veniale che ti perdono, perchè evidentemente per te il sito di intinerari previdenziali è una fonte di secondo ordine. Oppure quella parte non l'hai letta, visto che tu mi pare abbia il preconcetto dello "spacciatore di criptovalute e carte di credito" che "non ha neanche il coraggio di firmarsi con nome e cognome". Questo tuo commento vale anche per intinerari previdenziali? Spero di no.
Io ho sicuramente dei preconcetti, come tutti del resto, le considerazioni del "nemico" le leggo e le commento nello specifico, come ho fatto prima, non credo però di essere un "fanatico".
Quanto al resto, siamo d'accordo sul fatto che le sanzioni non ci porteranno niente di buono perché causeranno un aumento dell’inflazione. Mi fa piacere che su questo siamo d'accordo. Sulla bontà o meno delle sanzioni, e sull'accettabilità o meno delle conseguenze economiche che ci ritorceranno contro come un boomerang, come fosse lo scotto da pagare per la libertà, ciascuno ha le proprie idee come è giusto che sia.
Tanto di cappello a chi è disposto a pagare il prezzo di una potenziale recessione economica. Io non lo sono. E tantomeno una escalation militare a causa della guerra economica globale è stata scatenata con delle sanzioni sempre più aggressive.
Buon giorno portfolioafterlife,
ho dato un like al tuo post perchè ho apprezzato il tuo mea culpa, merce assai rara di questi tempi, ed anche il tono dei tuoi interventi.
Vedo che però ancora ti sfuggono alcuni dettagli sostanziali della questione. Provo a chiarirli definitivamente, poi si può anche passare ad altro.
1) non conoscevo Itinerari Previdenziali ma non per questo la considero una fonte di secondo ordine. Almeno hanno un nome e cognome, e anche una storia, ma soprattutto sono d'accordo con quel che scrivono nell'articolo che hai postato. E i grafici sono fatti bene;
2) c'è solo un problema: l'articolo parla della mancata crescita italiana degli ultimi 30 anni, e delle conseguenze che ha avuto ANCHE sulle pensioni reali (fenomeno di cui si parla da almeno venti anni e oggetto di libri, studi, dibattiti e convegni) ma che NULLA HA A CHE FARE CON LA GUERRA. Ho stralciato quella parte a) perchè non avevo commenti da fare, essendo d'accordo con quanto scrivono: è un fatto riconosciuto e dibattuto da decenni e b) perchè riguarda la storia dell'Italia negli ultimi 30 anni ed ovviamente con questa guerra non c'entra niente. Ha piuttosto a che fare con temi demografici (mancata crescita della popolazione), economici (bassissima se non nulla crescita della produttività, altissimo debito publico, elevata evasione fiscale, etc.) e di vario altro genere (burocrazia, giustizia, etc.), che però mi sembravano decisamente off topic in questa discussione;
3) in ogni caso vedo che ancora non riesci a cogliere la sostanza della questione. Quando citi la loro pubblicazione dici che in essa "si critica la rivalutazione del montante pensionistico nel sistema contributivo proprio perchè il calcolo del tasso di capitalizzazione non è indicizzato all'inflazione". NON E' VERO. E loro non scrivono quello che tu dici, ma giustamente osservano che "risultano evidenti le conseguenze di un'economia che ha registrato un'evoluzione in senso negativo dei tassi di crescita".
Capito? L'inflazione non c'entra nulla. Il problema è la crescita del PIL.
Dal sito de lavoceinfo che hai tu stesso citato: "La pensione contributiva è il prodotto di un coefficiente di trasformazione, crescente con l’età al pensionamento, per il montante contributivo definito come la somma dei contributi versati al lordo degli interessi maturati in ragione del “tasso sostenibile” che, ogni anno, è la crescita media del Pil nominale nel quinquennio precedente."
crescita del montante delle pensioni = crescita nominale del PIL = crescita reale del PIL + tasso di inflazione
L'INFLAZIONE E' PER DEFINIZIONE COMPRESA AL 100% NEL COEFFICIENTE UTILIZZATO DALL'INPS. SE L'INFLAZIONE CRESCE AL 50%, IL MONTANTE DELLE PENSIONI CRESCE DEL 50% + IL TASSO DI CRESCITA REALE DEL PIL (POSITIVO O NEGATIVO).
Se vuoi analizzare la crescita reale del montante l'equazione diventa:
crescita del montante reale delle pensioni = crescita reale del PIL
L'inflazione scompare, perchè viene sottratta da entrambi i lati dell'equazione.
Sostenere quindi che "il calcolo del tasso di capitalizzazione non è indicizzato all'inflazione" E' FALSO. Infatti, Itinerari Previdenziali si guarda bene dall'affermare una simile cosa, facendo tutt'altro tipo di considerazioni.
4) "sarò anche ignorante ma credo che un pil nominale al 9% sia fantascienza".
Solo per farti notare che quei numeri non li ho "dati" io, ma tu stesso quando hai formulato l'ipotesi: "Supponiamo di avere per due anni l'inflazione al 7% e crescita del pil italiano al 2% (...)".
crescita nominale del PIL = crescita reale del PIL + tasso di inflazione = 7 + 2 (TUA IPOTESI) = 9
Concludendo: le cose sono meno semplici di quello che sembrano, approfondire e studiare prima di esporsi su materie che si padroneggiano poco è sicuramente consigliabile. Se vuoi sottolineare i rischi derivanti dalle sanzioni concentrati sulla crescita reale e lascia stare le pensioni, il vero rischio è che potremmo addirittura andare in recessione (= crescita negativa), per esempio.
Sul resto dovrebbe valere quanto suggerito da L. Wittgenstein:
" Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere "