CRISI UCRAINA-GUERRA.POLITICA ETICA MORALE CONSIDERAZIONI RANDOM

Io ho una diversa visione rispetto a quella di Alan Friedman.

L'Aria che Tira, “emergerà un nuovo disordine mondiale”. Alan Friedman è sicuro: nessuno può fermare Putin

L'UE è una super potenza economica ma non politica. Ora sembra esserci più coesione politica con le sanzioni economiche applicate alla Russia, ma l'UE non si è veramente ricompattata, emergono le prime significative differenziazioni, perchè molti se non tutti i paesi tengono il piede in due scarpe.
L'appoccio dell'UE alla politica energetica è stato fallimentare, e questo non mi sembra un comportamento da super potenza. Una super potenza fa come gli USA nel comparto energetico, dove hanno puntato sul fracking per aumentare l'indipendenza energetica anche a scapito del fattore ambientale.
Il green deal europeo è un obiettivo idealistico ma poco realistico, la dipendenza dall'energia fossile è troppo forte. In Francia il nucleare sì, in Germania il nucleare va chiuso, in Italia il nucleare dopo essere stato eliminato è diventato un tabù. Io sono a favore del nucleare. Sono contrario all'auto elettrica imposta a tappeto perché alcuni studi affermano che se si tiene conto di tutto il ciclo di vita dell'auto elettrica, della produzione di energia elettrica, e del consumo di materie prime, non è che l'impronta ambientale totale sia meglio dell'auto con motore a scoppio ed energia fossile.
Nella conclusione dell'articolo viene citata un domanda provocatoria di Friedman "Chi è il prossimo paese che Putin invaderà?". Io non credo ad altre invasioni nel breve/medio termine, ma ammetto che mi sono sbagliato sull'invasione dell'Ucraina.
 
Visto che Draghi appoggerebbe eventuali sanzioni sul gas in comune accordo con l'Europa, perché non ci spiega cosa faremmo in autunno (ed inverno)?
"Preferiamo la pace o il condizionatore acceso? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre. Se l'Ue ci propone l'embargo sul gas, siamo contenti di seguire. Quello che vogliamo è lo strumento più efficace per la pace. Ci chiediamo se il prezzo del gas possa essere scambiato con la pace", l'affondo. Poi, rassicura, anche senza il gas russo "fino a fine ottobre siamo coperti, le conseguenze non le vedremmo fino all'autunno".


Mal comune mezzo gaudio.
A quegli imprenditori che si lamentano di come non sia più conveniente produrre in Italia, invece, risponde invitando a non drammatizzare: "Si pensa che noi siamo peggio degli altri", o che "i destini mondiali si ripercuotono con maggior impatto" su di noi, invece "le materie prime mancano a tutti in Europa, il cemento manca a tutti e le previsioni tendono in negativo quasi dappertutto".

 
Non c'è abbastanza gas LNG per soddisfare tutti?

Europe’s effort to halt most imports of Russian gas means that it will be going head-to-head with Asia for spare liquefied natural gas supply, while there isn’t enough investment in new production to meet surging demand. The European Union’s proposal this week to ban Russian coal imports puts further strain on the market, as power producers may need to turn more to gas to generate electricity.

Longer term, the LNG demand-supply balance is expected to get more out of whack, especially if Russian gas is removed. The global market could be short nearly 100 million tons per year by the middle of the decade, according to a Credit Suisse report last month. That’s equal to more than the annual demand of China, the world’s top buyer of LNG.
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Europeans will also be counting on a mild summer in Asia because of the need to pull spot LNG and fill their storage mandates. The European Union is pursuing a target of an 80% storage fill level by November, compared to roughly 26% now. That’s achievable if Russian pipeline gas flows are steady and European prices beat Asian rates to lure available LNG, according to BloombergNEF.

 
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La ricostruzione dell'Ucraina la finanzierà l'UE, non la Russia.
E lo è anche per l'Europarlamento. Nella risoluzione di maggioranza sulle conclusioni del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo - che sarà votata giovedì - Strasburgo ha messo nero su bianco l'esigenza dello stop immediato al petrolio e al gas russi chiamando Bruxelles anche alla creazione di un Piano Marshall per la ricostruzione post-bellica dell'Ucraina.

Pertanto ci sarà del nuovo debito in UE, per finanziare gli investimenti. Chi pagherà gli interessi e a che tasso di interesse?
 
Bloomberg è ottimista per l'Italia. Speriamo abbiano ragione!
Gli economisti di Bloomberg ritengono che l'Italia ce la farà. Anche se il Paese dipende in maniera importante da gas e petrolio russo, nello scenario base di una guerra in Ucraina che si trascinerà a lungo il Pil dovrebbe scendere dal 6,6% del 2021 al 2,2% quest'anno. Questo, considerando uno scenario di iper inflazione del 2022 al 9,3% e una riduzione dei tassi dal -0,5% attuale al -0,25%.
 
Visto che Draghi appoggerebbe eventuali sanzioni sul gas in comune accordo con l'Europa, perché non ci spiega cosa faremmo in autunno (ed inverno)?



Mal comune mezzo gaudio.


nessuno ha chiesto a Draghi i programmi per il prossimo inverno?
sicuramente prenderà la bacchetta magica tipo herry potter e riempirà le riserve di gas
 
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La guerra dicono che costerà all'Ucraina un trilione (= 1.000 miliardi) di dollari ...

Quanto metterà l'UE in un ipotetico piano Marshall europeo?
 

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