Tassi ufficiali di riferimento (BCE, FED, BOE) Dati macro europei, Tassi BCE e FED, politica monetaria

Bce non vede al momento necessità rialzo tassi - Bini Smaghi
Reuters - 19/10/2009 20:27:54

19 ottobre (Reuters) - Per la Banca centrale europea non è necessario varare ora una stretta sui tassi o cominciare a drenare liquidità dal sistema bancario e l'istituto centrale di Francoforte non vede alcun rischio di inflazione.

A dirlo il consigliere esecutivo Lorenzo Bini Smaghi in un'intervista a 'Badische Zeitung', precisando che le generose iniezioni di fondi concesse al sistema interbancario non stanno gettando i semi di un aumento del costo della vita.

"Non vedo assolutamente alcun rischio di inflazione" spiega nel testo dell'intervista datata 14 ottobre che verrà pubblicata nell'edizione di domani.

Alla domanda se per la Bce non sia dunque necessario alzare i tassi o riassorbire liquidità risponde così "per il momento no".

La banca centrale lo farà invece "quando lo riterrà opportuno", aggiunge.

A inizio ottobre Francoforte ha come previsto confermato il costo del denaro sull'attuale minimo di 1% e gli economisti non prevedono una stretta di politica monetaria prima del secondo semestre dell'anno prossimo.

Risalenti a settembre, gli ultimi dati Eurostat indicano per i prezzi al consumo della zona euro una flessione mensile di 0,3%, mentre le aspettative di inflazione riflesse dalle obbligazioni indicizzate proiettano un tasso inferiore al 2% Bce per i prossimi dieci anni.

Bini Smaghi invita poi alla cautela nel valutare la ripresa della zona euro, alimentata da un recupero più rapido del previsto della locomotiva tedesca.
 
Nulla di nuovo sotto al sole, pardon la pioggia

BoE: minute, 9 a 0 per decisione tassi

LONDRA (MF-DJ)--Il Comitato di politica monetaria della Banca centrale
inglese ha deciso all'unanimita' di mantenere invariata la sua politica
monetaria
nella riunione di ottobre.

E' quanto si legge nella minute della BoE, rilasciato oggi, dove si
aggiunge che il Comitato ha dichiarato che il suo programma di acquisto di
bond ha sostanzialmente contribuito ad aumentare i prezzi delle azioni e
dei corporate bond.

I membri del Comitato dell'Istituto centrale di Londra concordano tutti
sul fatto che l'aumento dei prezzi degli asset dovrebbe contribuire ad un
irrobustimento della crescita economica, cosi' come dovrebbe contribuire
il deprezzamento della sterlina e l'abbassamento dei tassi di interesse
nel breve periodo
.

Le uniche divergenze tra i membri del Comitato di politica monetaria
della BoE risiedono nell'outlook dell'inflazione nel medio termine. "Le
previsioni dell'Inflation Report di novembre ci permetteranno di avere una
visione piu' chiara sull'outlook dell'inflazione nel medio e lungo termine
e su come si sia evoluta da agosto scorso", si legge nella minute.

Infine c'e' incertezza sulla possibilita' che il programma di
allentamento quantitativo venga prolungato anche per il prossimo mese. La
BoE infatti sta per completare gli acquisti di asset, dando fondo al tetto
di 175 mld gbp.
red/est/ste
 
La Norvegia ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto, portandoli all'1,5%. La Banca centrale norvegese è la prima in Europa ad aver elevato il costo del denaro, dopo averlo portato ai minimi storici per far fronte alla crisi finanziaria globale. L'istituto centrale ha anche segnalato l'intenzione di innalzare i tassi nel giro dei prossimi tre anni più di quanto previsto in precedenza in un contesto di accelerazione dell'inflazione e di bassa occupazione.


Dal Sole 24h
 
oh issa! speriam che alzino seriamente e al + presto!
almeno i corsi del fisso diventerebbero + appetibili e il tv comincerebbe a dare discrete cedole
 
Facendo il conto dei paesi "periferici" che hanno aumentato i tassi di recente mi sembra:
Israele-Australia-Norvegia... correggetemi e inserite chi ho perso x la strada
 
...winds of change?

Weber (Bce) prepara le banche alla stretta sui tassi
29 ottobre 2009

Le banche «si devono preparare attivamente a un ritiro progressivo delle medicine somministrate dalle banche centrali. Sopravvivere grazie a questo tipo di iniezioni di liquidità non è un'opzione sostenibile in futuro e certamente non rappresenta un modello di gestione su basi durature». Lo ha detto il presidente della Bundesbank e consigliere della Bce, Axel Weber, in un intervento in gran parte dedicato al ritiro degli stimoli monetari straordinari decisi dalla Bce negli ultimi due anni. «Sulla base del recente andamento dei mercati finanziari e della conseguente stabilizzazione dei mercati di rifinanziamento delle banche - ha sottolineato - appare inopportuno continuare l'attuale regime operativo per troppo tempo».

Weber è il primo esponente della Bce a parlare dei possibili tempi e modi della "exit strategy" della Banca centrale. L'uscita dalle misure straordinarie di liquidità, ha detto Weber, «dovrebbe avvenire in modo graduale», ha detto Weber, menzionando come esempio il fatto che «sulla base della scenario odierno, la politica del volume illimitato delle aste di rifinanziamento dovrebbe essere mantenuta più a lungo delle iniezioni di liquidità a scadenza molto lunga». Dall'inizio della crisi, oltre ad abbassare drasticamente i tassi di interesse (ora a un minimo storico dell'1%), la Bce ha inondato il mercato monetario dell'Eurozona di liquidità, introducendo aste con volume illimitato e tasso fisso e introducendo aste straordinarie a sei e a dodici mesi. Secondo gli analisti, i commenti di Weber indicano che la Bce non prorogherà le aste a dodici mesi oltre alla terza operazione, già prevista per il 16 dicembre.

Una strategia di uscita, secondo Weber, dovrebbe partire «al più presto possibile» e una decisione in questo senso sarà comunicata dalla Bce «dopo aver esaminato gli ultimi dati macroeconomici e l'andamento delle attese di inflazione». La Bce diffonderà le proiezioni trimestrali aggiornate su pil e inflazione nell'Eurozona in concomitanza con la riunione del Consiglio direttivo del 3 dicembre. Weber ha anche indicato che la Bce inizierà a ritirare liquidità dal sistema, presumibilmente dal 2010, prima di iniziare la stretta sui tassi di interesse: «La stretta ci sarà - ha detto Weber - non appena la Bce lo riterrà necessario. La decideremo che si tratti di una mossa bene accolta o no. Faremo la nostra parte, per questo siamo indipendenti». In ogni caso, Weber ha anche aggiunto che per il momento non sono riconoscibili rischi concreti per i prezzi «in un orizzonte di uno-due anni».
 
...winds of change?

Weber (Bce) prepara le banche alla stretta sui tassi
29 ottobre 2009

Le banche «si devono preparare attivamente a un ritiro progressivo delle medicine somministrate dalle banche centrali. Sopravvivere grazie a questo tipo di iniezioni di liquidità non è un'opzione sostenibile in futuro e certamente non rappresenta un modello di gestione su basi durature». Lo ha detto il presidente della Bundesbank e consigliere della Bce, Axel Weber, in un intervento in gran parte dedicato al ritiro degli stimoli monetari straordinari decisi dalla Bce negli ultimi due anni. «Sulla base del recente andamento dei mercati finanziari e della conseguente stabilizzazione dei mercati di rifinanziamento delle banche - ha sottolineato - appare inopportuno continuare l'attuale regime operativo per troppo tempo».

Weber è il primo esponente della Bce a parlare dei possibili tempi e modi della "exit strategy" della Banca centrale. L'uscita dalle misure straordinarie di liquidità, ha detto Weber, «dovrebbe avvenire in modo graduale», ha detto Weber, menzionando come esempio il fatto che «sulla base della scenario odierno, la politica del volume illimitato delle aste di rifinanziamento dovrebbe essere mantenuta più a lungo delle iniezioni di liquidità a scadenza molto lunga». Dall'inizio della crisi, oltre ad abbassare drasticamente i tassi di interesse (ora a un minimo storico dell'1%), la Bce ha inondato il mercato monetario dell'Eurozona di liquidità, introducendo aste con volume illimitato e tasso fisso e introducendo aste straordinarie a sei e a dodici mesi. Secondo gli analisti, i commenti di Weber indicano che la Bce non prorogherà le aste a dodici mesi oltre alla terza operazione, già prevista per il 16 dicembre.

Una strategia di uscita, secondo Weber, dovrebbe partire «al più presto possibile» e una decisione in questo senso sarà comunicata dalla Bce «dopo aver esaminato gli ultimi dati macroeconomici e l'andamento delle attese di inflazione». La Bce diffonderà le proiezioni trimestrali aggiornate su pil e inflazione nell'Eurozona in concomitanza con la riunione del Consiglio direttivo del 3 dicembre. Weber ha anche indicato che la Bce inizierà a ritirare liquidità dal sistema, presumibilmente dal 2010, prima di iniziare la stretta sui tassi di interesse: «La stretta ci sarà - ha detto Weber - non appena la Bce lo riterrà necessario. La decideremo che si tratti di una mossa bene accolta o no. Faremo la nostra parte, per questo siamo indipendenti». In ogni caso, Weber ha anche aggiunto che per il momento non sono riconoscibili rischi concreti per i prezzi «in un orizzonte di uno-due anni».

ma invece di inondare di inutilissima liquidità il sistema quegli incompetenti alla bce non potevano limitarsi a garantire i prestiti interbancari ?
io delle mosse della bce sono estremamente preoccupato, vogliono pure alzare i tassi ora ? ci vuole una rivoluzione con contorno di calci nel sedere a lor signori
oggi non sono molto diplomatico :D
 
da Repubblica Finanza http://economia.repubblica.it/news/BCE:-A-NOVEMBRE-M3-EUROZONA-IN-CALO-DELLO-02/3743944

Tasso di crescita annualizzato sotto le attese a novembre per l'aggregato monetario M3 della zona Euro. La Bce ha diffuso oggi i dati, dai quali si evince che la flessione e' stata dello 0,2% (+0,3% in ottobre) a fronte di una previsione di un rialzo dello 0,4%. La media a tre mesi a tutto novembre e' crollata al +0,6% dal +1,6% del periodo agosto-ottobre (+1,6% le stime). Segno meno anche per le concessioni dei prestiti ai privati: il decremento e' dello 0,7% per una media trimestrale di -0,6%.

30 dicembre 2009
 

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