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Il Ponte sullo Stretto ha un valore logistico internazionale, essendo una delle poche maglie mancanti nella rete delle grandi direttrici europee. Esso costituisce da un lato la ramificazione finale della direttrice europea nord-sud, ovvero della grande rete intermodale che da Berlino collega il cuore dell'Europa a Palermo e di qui al Mediterraneo, e dall'altro l'anello mancante del corridoio plurimodale tirrenico di interesse europeo Ventimiglia-Trapani-Mazara del Vallo. Inoltre, nell'ambito del sistema dei corridoi paneuropei, la connessione del ponte al Corridoio 8 consentirà di stabilire un efficiente sistema di interscambio tra la Sicilia e i Paesi del Sud-Est europeo. La piena funzionalità del ponte presuppone un piano di interventi complessivo sulle infrastrutture del Mezzogiorno, con il completamento dei lavori di ammodernamento dell'A3 Salerno-Reggio Calabria e con la riqualificazione della S.S. 106 Jonica e delle autostrade siciliane. Uno degli obiettivi dell'Anas è quello di completare, nei tempi di costruzione del ponte, sia in Calabria che in Sicilia, tutte quelle infrastrutture viarie senza le quali il ponte non potrebbe sviluppare appieno i suoi effetti positivi.
In Calabria è prevista la costruzione un raccordo di 9,8 km (di cui 6,3 km in galleria) con l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, in località Piale.
Tale raccordo consentirà, tra l'altro, di eliminare i carichi di traffico e di inquinamento presenti nel centro cittadino di Villa S. Giovanni.
Per quanto riguarda la rete stradale e autostradale, il progetto preliminare individua i raccordi necessari a consentire l'operatività del ponte e prevede che si sviluppino in massima parte in galleria, con elevati benefici paesaggistici.
In Sicilia si prevede di realizzare un tratto autostradale di 10,5 Km (di cui 6,9 in galleria) tra l'area di esazione del ponte e le autostrade A20 Messina-Palermo e A18 Messina-Catania (con una serie di svincoli lungo il percorso), che consentirà un sistema di penetrazione a "pettine" nella città di Messina (agevolandone anche la decongestione del centro, oggi interessato da notevoli flussi di traffico). Prima della conclusione dei lavori del ponte, prevista per il 2012, il sistema viario meridionale sarà ridisegnato, ammodernato, potenziato.
Il Ponte sullo Stretto sarà l'anello di congiunzione dell'asse intermodale nord-sud che, dai paesi industrializzati europei, arriva fino a quelli emergenti dell'Africa e del Mediterraneo a partire dal 2010 con l'inizio del libero scambio EUROMED
La Divisione International dell'Anas, costituita con la missione di realizzare infrastrutture e fornire servizi all'estero, è interessata a sviluppare la sua attività prima di tutto nell'area del bacino del Mediterraneo. Il ponte è quindi, anche per l'Anas, un'occasione di design del territorio, di sviluppo della rete trasportistica e di interscambi internazionali.
La realizzazione del ponte nasce dall'attento esame dei dati di traffico e dalle previsioni sugli scenari trasportistici futuri.
L'attuale sistema dello stretto entra in crisi in molti periodi dell'anno, soprattutto nell'area di Messina, dove il traffico Continente-Sicilia (6.600 auto e 3.100 autocarri giornalieri) si somma con quello urbano, creando disagi a residenti, a turisti e al traffico commerciale.
La realizzazione di un collegamento stabile è la risposta concreta alla domanda di un più efficiente, rapido e moderno sistema di trasporto tra la Sicilia e il Continente, che sostituisca e/o integri quello attuale.
• La tutela dell'ambiente: il ponte consentirà un drastico abbattimento delle emissioni di gas di scarico e procurerà vantaggi anche all'ecosistema marino, che subirebbe ulteriori danni qualora il traffico via traghetti venisse ulteriormente intensificato.
• Il risparmio di tempo: il ponte unirà infatti le sponde della Calabria e della Sicilia nel punto in cui sono più vicine, consentendo l'attraversamento dello stretto in soli 3 minuti, sia per gli autoveicoli che per i treni, con una consistente riduzione dei tempi di attraversamento di circa un'ora per auto e merci su strada e di 2 ore e di 2 ore e 20 minuti rispettivamente per i passeggeri e per le merci viaggianti in treno.
• Gli effetti positivi sul traffico: la piattaforma stradale del ponte, a due corsie per ogni senso di marcia, sarà in grado di smaltire un traffico di 3.000 veicoli l'ora per senso di marcia. Grazie al ponte e ai nuovi raccordi stradali che saranno costruiti, si realizzerà una sensibile riduzione della congestione delle aree urbane interessate.
• La maggiore integrazione socio-economica delle aree dello stretto di Messina: la riduzione dei tempi di attraversamento dello stretto favorirà gli spostamenti dei residenti e dei turisti, produrrà un abbassamento dei costi per le imprese, ed incentiverà gli scambi commerciali e l'ampliamento dei mercati, consentendo, tra l'altro, un'intensificazione dei contatti tra imprese, la nascita di nuove occasioni di "business" e una più forte integrazione tre le economie regionali.
• Le ricadute occupazionali: lo studio ha previsto, nei sei anni di cantiere, un incremento della occupazione diretta e indiretta pari a circa 40 mila unità.
• Effetti positivi per il trasporto marittimo: un numero consistente di persone e di merci sceglierà di muoversi via terra, anche con la ferrovia (eliminando le attese agli imbarchi per chi scegliesse di spostarsi via mare). Di consenguenza, diminuendo il traffico trasversale dei traghetti, lo stretto potrà essere "riaperto" ai traffici marittimi, e i porti di Messina, Villa S.Giovanni e Reggio Calabria, oggi tagliati fuori dalle rotte del Mediterraneo, potranno ritrovare la loro naturale vocazione, riaprendosi al cabotaggio e al turismo.
Per quanto concerne le ferrovie ci sono altri interventi appaltati;
a Gennaio partiranno i lavori per la nuova metropolitana tangenziale di Palermo (il cd. passante ferroviario), la velocizzazione della PA-AG, il raddoppio RC-Melito di Porto Salvo in corso, i cantieri aperti sulla A3, la nuova tratta Sibari-Cosenza in appalto, è in corso d'appalto la gara per il raddoppio della ferrovia Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono (con la lista degli espropri) con costruzione in variante, quindi una nuova linea veloce di altri 40 km, in modo da arrivare al raddoppio a 2/3 di linea entro il 2008-2009.
Quest'anno stanno installando sistemi GSM-R sulla linea principale e per il prossimo anno è previsto un ulteriore adeguamento tecnologico delle linee principali delle due regioni, soprattuto questa.
Insomma, nel 2006 si apriranno altri nuovi ed importanti cantieri (ponte a parte).
1) L'autostrada MESSINA-PALERMO è stata completata;
2) E' iniziata la costruzione dell'autostrada CATANIA-SIRACUSAR-GELA che finalmente completerà l'asse viario MESSINA-GELA e lascerà libera la SS 114 per la circolazione locale (chi la usa tutti i giorni sa cosa vuol dire);
3) Sono' in progetto le autostrade GELA-SANTO STEFANO DI CAMASTRA, GELA-AGRIGENTO E AGRIGENTO-MAZARA DEL VALLO;
4)Per quanto riguarda la ferrovia è in costruzione il raddoppio della ME-PA (altri 60 km verrano consegnati a breve) e, verrà progettata una nuova linea la ME-CT-PA che consentirà al TAV di arrivare fino a Palermo, completando così il corridoio 1 BERLINO-PALERMO.
4) E' in costruzione il nuovo aeroporto intercontinentale di CATANIA;
5) Sono previsti il potenziamento di alcuni porti.
Tutto questo sarà realizzato nei prossimi 10-12 anni ed il ponte deve essere ultimato e connesso a queste infrastrutture, anche perchè, torno a ripetermi, nel 2010, si aprirà il mercato EUROMED e se la Sicilia non si doterà di adeguate infrastrutture verrà tagliata fuori dai flussi commerciali da/per l'EUROPA.
Il Ponte sullo Stretto ha un valore logistico internazionale, essendo una delle poche maglie mancanti nella rete delle grandi direttrici europee. Esso costituisce da un lato la ramificazione finale della direttrice europea nord-sud, ovvero della grande rete intermodale che da Berlino collega il cuore dell'Europa a Palermo e di qui al Mediterraneo, e dall'altro l'anello mancante del corridoio plurimodale tirrenico di interesse europeo Ventimiglia-Trapani-Mazara del Vallo. Inoltre, nell'ambito del sistema dei corridoi paneuropei, la connessione del ponte al Corridoio 8 consentirà di stabilire un efficiente sistema di interscambio tra la Sicilia e i Paesi del Sud-Est europeo. La piena funzionalità del ponte presuppone un piano di interventi complessivo sulle infrastrutture del Mezzogiorno, con il completamento dei lavori di ammodernamento dell'A3 Salerno-Reggio Calabria e con la riqualificazione della S.S. 106 Jonica e delle autostrade siciliane. Uno degli obiettivi dell'Anas è quello di completare, nei tempi di costruzione del ponte, sia in Calabria che in Sicilia, tutte quelle infrastrutture viarie senza le quali il ponte non potrebbe sviluppare appieno i suoi effetti positivi.
In Calabria è prevista la costruzione un raccordo di 9,8 km (di cui 6,3 km in galleria) con l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, in località Piale.
Tale raccordo consentirà, tra l'altro, di eliminare i carichi di traffico e di inquinamento presenti nel centro cittadino di Villa S. Giovanni.
Per quanto riguarda la rete stradale e autostradale, il progetto preliminare individua i raccordi necessari a consentire l'operatività del ponte e prevede che si sviluppino in massima parte in galleria, con elevati benefici paesaggistici.
In Sicilia si prevede di realizzare un tratto autostradale di 10,5 Km (di cui 6,9 in galleria) tra l'area di esazione del ponte e le autostrade A20 Messina-Palermo e A18 Messina-Catania (con una serie di svincoli lungo il percorso), che consentirà un sistema di penetrazione a "pettine" nella città di Messina (agevolandone anche la decongestione del centro, oggi interessato da notevoli flussi di traffico). Prima della conclusione dei lavori del ponte, prevista per il 2012, il sistema viario meridionale sarà ridisegnato, ammodernato, potenziato.
Il Ponte sullo Stretto sarà l'anello di congiunzione dell'asse intermodale nord-sud che, dai paesi industrializzati europei, arriva fino a quelli emergenti dell'Africa e del Mediterraneo a partire dal 2010 con l'inizio del libero scambio EUROMED
La Divisione International dell'Anas, costituita con la missione di realizzare infrastrutture e fornire servizi all'estero, è interessata a sviluppare la sua attività prima di tutto nell'area del bacino del Mediterraneo. Il ponte è quindi, anche per l'Anas, un'occasione di design del territorio, di sviluppo della rete trasportistica e di interscambi internazionali.
La realizzazione del ponte nasce dall'attento esame dei dati di traffico e dalle previsioni sugli scenari trasportistici futuri.
L'attuale sistema dello stretto entra in crisi in molti periodi dell'anno, soprattutto nell'area di Messina, dove il traffico Continente-Sicilia (6.600 auto e 3.100 autocarri giornalieri) si somma con quello urbano, creando disagi a residenti, a turisti e al traffico commerciale.
La realizzazione di un collegamento stabile è la risposta concreta alla domanda di un più efficiente, rapido e moderno sistema di trasporto tra la Sicilia e il Continente, che sostituisca e/o integri quello attuale.
• La tutela dell'ambiente: il ponte consentirà un drastico abbattimento delle emissioni di gas di scarico e procurerà vantaggi anche all'ecosistema marino, che subirebbe ulteriori danni qualora il traffico via traghetti venisse ulteriormente intensificato.
• Il risparmio di tempo: il ponte unirà infatti le sponde della Calabria e della Sicilia nel punto in cui sono più vicine, consentendo l'attraversamento dello stretto in soli 3 minuti, sia per gli autoveicoli che per i treni, con una consistente riduzione dei tempi di attraversamento di circa un'ora per auto e merci su strada e di 2 ore e di 2 ore e 20 minuti rispettivamente per i passeggeri e per le merci viaggianti in treno.
• Gli effetti positivi sul traffico: la piattaforma stradale del ponte, a due corsie per ogni senso di marcia, sarà in grado di smaltire un traffico di 3.000 veicoli l'ora per senso di marcia. Grazie al ponte e ai nuovi raccordi stradali che saranno costruiti, si realizzerà una sensibile riduzione della congestione delle aree urbane interessate.
• La maggiore integrazione socio-economica delle aree dello stretto di Messina: la riduzione dei tempi di attraversamento dello stretto favorirà gli spostamenti dei residenti e dei turisti, produrrà un abbassamento dei costi per le imprese, ed incentiverà gli scambi commerciali e l'ampliamento dei mercati, consentendo, tra l'altro, un'intensificazione dei contatti tra imprese, la nascita di nuove occasioni di "business" e una più forte integrazione tre le economie regionali.
• Le ricadute occupazionali: lo studio ha previsto, nei sei anni di cantiere, un incremento della occupazione diretta e indiretta pari a circa 40 mila unità.
• Effetti positivi per il trasporto marittimo: un numero consistente di persone e di merci sceglierà di muoversi via terra, anche con la ferrovia (eliminando le attese agli imbarchi per chi scegliesse di spostarsi via mare). Di consenguenza, diminuendo il traffico trasversale dei traghetti, lo stretto potrà essere "riaperto" ai traffici marittimi, e i porti di Messina, Villa S.Giovanni e Reggio Calabria, oggi tagliati fuori dalle rotte del Mediterraneo, potranno ritrovare la loro naturale vocazione, riaprendosi al cabotaggio e al turismo.
Per quanto concerne le ferrovie ci sono altri interventi appaltati;
a Gennaio partiranno i lavori per la nuova metropolitana tangenziale di Palermo (il cd. passante ferroviario), la velocizzazione della PA-AG, il raddoppio RC-Melito di Porto Salvo in corso, i cantieri aperti sulla A3, la nuova tratta Sibari-Cosenza in appalto, è in corso d'appalto la gara per il raddoppio della ferrovia Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono (con la lista degli espropri) con costruzione in variante, quindi una nuova linea veloce di altri 40 km, in modo da arrivare al raddoppio a 2/3 di linea entro il 2008-2009.
Quest'anno stanno installando sistemi GSM-R sulla linea principale e per il prossimo anno è previsto un ulteriore adeguamento tecnologico delle linee principali delle due regioni, soprattuto questa.
Insomma, nel 2006 si apriranno altri nuovi ed importanti cantieri (ponte a parte).
1) L'autostrada MESSINA-PALERMO è stata completata;
2) E' iniziata la costruzione dell'autostrada CATANIA-SIRACUSAR-GELA che finalmente completerà l'asse viario MESSINA-GELA e lascerà libera la SS 114 per la circolazione locale (chi la usa tutti i giorni sa cosa vuol dire);
3) Sono' in progetto le autostrade GELA-SANTO STEFANO DI CAMASTRA, GELA-AGRIGENTO E AGRIGENTO-MAZARA DEL VALLO;
4)Per quanto riguarda la ferrovia è in costruzione il raddoppio della ME-PA (altri 60 km verrano consegnati a breve) e, verrà progettata una nuova linea la ME-CT-PA che consentirà al TAV di arrivare fino a Palermo, completando così il corridoio 1 BERLINO-PALERMO.
4) E' in costruzione il nuovo aeroporto intercontinentale di CATANIA;
5) Sono previsti il potenziamento di alcuni porti.
Tutto questo sarà realizzato nei prossimi 10-12 anni ed il ponte deve essere ultimato e connesso a queste infrastrutture, anche perchè, torno a ripetermi, nel 2010, si aprirà il mercato EUROMED e se la Sicilia non si doterà di adeguate infrastrutture verrà tagliata fuori dai flussi commerciali da/per l'EUROPA.