deduzione logica ossia sfiducia nel sud, leggere !!!! (1 Viewer)

sharnin

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Questo è un copia-incolla

Il Ponte sullo Stretto ha un valore logistico internazionale, essendo una delle poche maglie mancanti nella rete delle grandi direttrici europee. Esso costituisce da un lato la ramificazione finale della direttrice europea nord-sud, ovvero della grande rete intermodale che da Berlino collega il cuore dell'Europa a Palermo e di qui al Mediterraneo, e dall'altro l'anello mancante del corridoio plurimodale tirrenico di interesse europeo Ventimiglia-Trapani-Mazara del Vallo. Inoltre, nell'ambito del sistema dei corridoi paneuropei, la connessione del ponte al Corridoio 8 consentirà di stabilire un efficiente sistema di interscambio tra la Sicilia e i Paesi del Sud-Est europeo. La piena funzionalità del ponte presuppone un piano di interventi complessivo sulle infrastrutture del Mezzogiorno, con il completamento dei lavori di ammodernamento dell'A3 Salerno-Reggio Calabria e con la riqualificazione della S.S. 106 Jonica e delle autostrade siciliane. Uno degli obiettivi dell'Anas è quello di completare, nei tempi di costruzione del ponte, sia in Calabria che in Sicilia, tutte quelle infrastrutture viarie senza le quali il ponte non potrebbe sviluppare appieno i suoi effetti positivi.
In Calabria è prevista la costruzione un raccordo di 9,8 km (di cui 6,3 km in galleria) con l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, in località Piale.
Tale raccordo consentirà, tra l'altro, di eliminare i carichi di traffico e di inquinamento presenti nel centro cittadino di Villa S. Giovanni.
Per quanto riguarda la rete stradale e autostradale, il progetto preliminare individua i raccordi necessari a consentire l'operatività del ponte e prevede che si sviluppino in massima parte in galleria, con elevati benefici paesaggistici.
In Sicilia si prevede di realizzare un tratto autostradale di 10,5 Km (di cui 6,9 in galleria) tra l'area di esazione del ponte e le autostrade A20 Messina-Palermo e A18 Messina-Catania (con una serie di svincoli lungo il percorso), che consentirà un sistema di penetrazione a "pettine" nella città di Messina (agevolandone anche la decongestione del centro, oggi interessato da notevoli flussi di traffico). Prima della conclusione dei lavori del ponte, prevista per il 2012, il sistema viario meridionale sarà ridisegnato, ammodernato, potenziato.
Il Ponte sullo Stretto sarà l'anello di congiunzione dell'asse intermodale nord-sud che, dai paesi industrializzati europei, arriva fino a quelli emergenti dell'Africa e del Mediterraneo a partire dal 2010 con l'inizio del libero scambio EUROMED
La Divisione International dell'Anas, costituita con la missione di realizzare infrastrutture e fornire servizi all'estero, è interessata a sviluppare la sua attività prima di tutto nell'area del bacino del Mediterraneo. Il ponte è quindi, anche per l'Anas, un'occasione di design del territorio, di sviluppo della rete trasportistica e di interscambi internazionali.
La realizzazione del ponte nasce dall'attento esame dei dati di traffico e dalle previsioni sugli scenari trasportistici futuri.
L'attuale sistema dello stretto entra in crisi in molti periodi dell'anno, soprattutto nell'area di Messina, dove il traffico Continente-Sicilia (6.600 auto e 3.100 autocarri giornalieri) si somma con quello urbano, creando disagi a residenti, a turisti e al traffico commerciale.
La realizzazione di un collegamento stabile è la risposta concreta alla domanda di un più efficiente, rapido e moderno sistema di trasporto tra la Sicilia e il Continente, che sostituisca e/o integri quello attuale.
• La tutela dell'ambiente: il ponte consentirà un drastico abbattimento delle emissioni di gas di scarico e procurerà vantaggi anche all'ecosistema marino, che subirebbe ulteriori danni qualora il traffico via traghetti venisse ulteriormente intensificato.
• Il risparmio di tempo: il ponte unirà infatti le sponde della Calabria e della Sicilia nel punto in cui sono più vicine, consentendo l'attraversamento dello stretto in soli 3 minuti, sia per gli autoveicoli che per i treni, con una consistente riduzione dei tempi di attraversamento di circa un'ora per auto e merci su strada e di 2 ore e di 2 ore e 20 minuti rispettivamente per i passeggeri e per le merci viaggianti in treno.
• Gli effetti positivi sul traffico: la piattaforma stradale del ponte, a due corsie per ogni senso di marcia, sarà in grado di smaltire un traffico di 3.000 veicoli l'ora per senso di marcia. Grazie al ponte e ai nuovi raccordi stradali che saranno costruiti, si realizzerà una sensibile riduzione della congestione delle aree urbane interessate.
• La maggiore integrazione socio-economica delle aree dello stretto di Messina: la riduzione dei tempi di attraversamento dello stretto favorirà gli spostamenti dei residenti e dei turisti, produrrà un abbassamento dei costi per le imprese, ed incentiverà gli scambi commerciali e l'ampliamento dei mercati, consentendo, tra l'altro, un'intensificazione dei contatti tra imprese, la nascita di nuove occasioni di "business" e una più forte integrazione tre le economie regionali.
• Le ricadute occupazionali: lo studio ha previsto, nei sei anni di cantiere, un incremento della occupazione diretta e indiretta pari a circa 40 mila unità.
• Effetti positivi per il trasporto marittimo: un numero consistente di persone e di merci sceglierà di muoversi via terra, anche con la ferrovia (eliminando le attese agli imbarchi per chi scegliesse di spostarsi via mare). Di consenguenza, diminuendo il traffico trasversale dei traghetti, lo stretto potrà essere "riaperto" ai traffici marittimi, e i porti di Messina, Villa S.Giovanni e Reggio Calabria, oggi tagliati fuori dalle rotte del Mediterraneo, potranno ritrovare la loro naturale vocazione, riaprendosi al cabotaggio e al turismo.


Per quanto concerne le ferrovie ci sono altri interventi appaltati;
a Gennaio partiranno i lavori per la nuova metropolitana tangenziale di Palermo (il cd. passante ferroviario), la velocizzazione della PA-AG, il raddoppio RC-Melito di Porto Salvo in corso, i cantieri aperti sulla A3, la nuova tratta Sibari-Cosenza in appalto, è in corso d'appalto la gara per il raddoppio della ferrovia Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono (con la lista degli espropri) con costruzione in variante, quindi una nuova linea veloce di altri 40 km, in modo da arrivare al raddoppio a 2/3 di linea entro il 2008-2009.
Quest'anno stanno installando sistemi GSM-R sulla linea principale e per il prossimo anno è previsto un ulteriore adeguamento tecnologico delle linee principali delle due regioni, soprattuto questa.
Insomma, nel 2006 si apriranno altri nuovi ed importanti cantieri (ponte a parte).


1) L'autostrada MESSINA-PALERMO è stata completata;
2) E' iniziata la costruzione dell'autostrada CATANIA-SIRACUSAR-GELA che finalmente completerà l'asse viario MESSINA-GELA e lascerà libera la SS 114 per la circolazione locale (chi la usa tutti i giorni sa cosa vuol dire);
3) Sono' in progetto le autostrade GELA-SANTO STEFANO DI CAMASTRA, GELA-AGRIGENTO E AGRIGENTO-MAZARA DEL VALLO;
4)Per quanto riguarda la ferrovia è in costruzione il raddoppio della ME-PA (altri 60 km verrano consegnati a breve) e, verrà progettata una nuova linea la ME-CT-PA che consentirà al TAV di arrivare fino a Palermo, completando così il corridoio 1 BERLINO-PALERMO.
4) E' in costruzione il nuovo aeroporto intercontinentale di CATANIA;
5) Sono previsti il potenziamento di alcuni porti.
Tutto questo sarà realizzato nei prossimi 10-12 anni ed il ponte deve essere ultimato e connesso a queste infrastrutture, anche perchè, torno a ripetermi, nel 2010, si aprirà il mercato EUROMED e se la Sicilia non si doterà di adeguate infrastrutture verrà tagliata fuori dai flussi commerciali da/per l'EUROPA.
 

sharnin

Forumer attivo
Ponte: costi

"Il Piano finanziario, strumento essenziale della concessione e dell'attività della società, è l'allegato principale alla convenzione approvata all'inizio del 2004, che stabilisce le regole di funzionamento della società stessa fino al 2041. Il Ponte sullo Stretto ed i suoi collegamenti (20,3 km stradali e 19,8 ferroviari) costano 4,6 miliardi di euro. Il fabbisogno complessivo, tenuto conto di eventuali possibili aumenti di costo e degli oneri finanziari, è pari a sei miliardi di euro. Il Piano finanziario conferma le modalità ed i risultati previsti nello schema di analisi e fattibilità finanziaria approvato dal consiglio di amministrazione nel gennaio del 2003: nessun contributo a carico dello Stato; la fattibilità finanziaria dell'opera si basa su un aumento di capitale della società di circa 2,5 miliardi di euro pari al 40 per cento del fabbisogno complessivo da erogarsi progressivamente in relazione all'avanzamento delle attività di costruzione; le residue occorrenze finanziarie, il 60 per cento (circa 3,5 miliardi di euro) dei fabbisogni, saranno coperte attraverso finanziamenti di tipo project finance contratti in più tranche sul mercato internazionale dei capitali. Tali finanziamenti saranno rimborsati con i flussi finanziari generati dalla gestione dell'opera»
«E' opportuna una riflessione per chiarire la natura del capitale di rischio che gli azionisti e principalmente Fintecna, Anas e Rfi immetteranno nell'iniziativa. Tali risorse destinate al Ponte rappresentano un investimento imprenditoriale, basato su analisi di rendimento e prospettive di recupero e non un contributo a fondo perduto. Infatti, seppure il capitale di rischio investito nel progetto proviene da società a controllo pubblico (Fintecna, Anas e Rfi), il suo impiego discende da analisi tecniche di investimento ed è disciplinato da logiche tipicamente privatistiche di mercato. Il vero impiego di "risorse pubbliche" si avrebbe qualora il progetto, secondo schemi seguiti in passato, venisse finanziato in larga misura (almeno il 50 per cento) con contributi a fondo perduto"

Ah, si prevedono 40.000 posti di lavoro
 

zappolaterra6

Forumer attivo
Deejay La mò ha scritto:
Il fattore mafia è quanto meno risibile gentili lettori, poi difficile distinguere i tipi che concorrrono e perniciosa è tale ricerca.....

:-o

d.j. :down: risibile sarai te...se vieni ti faccio fare un giro...poi vediamo se ...risibili ....ancora...
 

f4f

翠鸟科
sharnin ha scritto:
Questo è un copia-incolla

Il Ponte sullo Stretto ha un valore logistico internazionale, essendo una delle poche maglie mancanti nella rete delle grandi direttrici europee. Esso costituisce da un lato la ramificazione finale della direttrice europea nord-sud, ovvero della grande rete intermodale che da Berlino collega il cuore dell'Europa a Palermo e di qui al Mediterraneo, e dall'altro l'anello mancante del corridoio plurimodale tirrenico di interesse europeo Ventimiglia-Trapani-Mazara del Vallo. Inoltre, nell'ambito del sistema dei corridoi paneuropei, la connessione del ponte al Corridoio 8 consentirà di stabilire un efficiente sistema di interscambio tra la Sicilia e i Paesi del Sud-Est europeo. La piena funzionalità del ponte presuppone un piano di interventi complessivo sulle infrastrutture del Mezzogiorno, con il completamento dei lavori di ammodernamento dell'A3 Salerno-Reggio Calabria e con la riqualificazione della S.S. 106 Jonica e delle autostrade siciliane. Uno degli obiettivi dell'Anas è quello di completare, nei tempi di costruzione del ponte, sia in Calabria che in Sicilia, tutte quelle infrastrutture viarie senza le quali il ponte non potrebbe sviluppare appieno i suoi effetti positivi.
In Calabria è prevista la costruzione un raccordo di 9,8 km (di cui 6,3 km in galleria) con l'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, in località Piale.
Tale raccordo consentirà, tra l'altro, di eliminare i carichi di traffico e di inquinamento presenti nel centro cittadino di Villa S. Giovanni.
Per quanto riguarda la rete stradale e autostradale, il progetto preliminare individua i raccordi necessari a consentire l'operatività del ponte e prevede che si sviluppino in massima parte in galleria, con elevati benefici paesaggistici.
In Sicilia si prevede di realizzare un tratto autostradale di 10,5 Km (di cui 6,9 in galleria) tra l'area di esazione del ponte e le autostrade A20 Messina-Palermo e A18 Messina-Catania (con una serie di svincoli lungo il percorso), che consentirà un sistema di penetrazione a "pettine" nella città di Messina (agevolandone anche la decongestione del centro, oggi interessato da notevoli flussi di traffico). Prima della conclusione dei lavori del ponte, prevista per il 2012, il sistema viario meridionale sarà ridisegnato, ammodernato, potenziato.
Il Ponte sullo Stretto sarà l'anello di congiunzione dell'asse intermodale nord-sud che, dai paesi industrializzati europei, arriva fino a quelli emergenti dell'Africa e del Mediterraneo a partire dal 2010 con l'inizio del libero scambio EUROMED
La Divisione International dell'Anas, costituita con la missione di realizzare infrastrutture e fornire servizi all'estero, è interessata a sviluppare la sua attività prima di tutto nell'area del bacino del Mediterraneo. Il ponte è quindi, anche per l'Anas, un'occasione di design del territorio, di sviluppo della rete trasportistica e di interscambi internazionali.
La realizzazione del ponte nasce dall'attento esame dei dati di traffico e dalle previsioni sugli scenari trasportistici futuri.
L'attuale sistema dello stretto entra in crisi in molti periodi dell'anno, soprattutto nell'area di Messina, dove il traffico Continente-Sicilia (6.600 auto e 3.100 autocarri giornalieri) si somma con quello urbano, creando disagi a residenti, a turisti e al traffico commerciale.
La realizzazione di un collegamento stabile è la risposta concreta alla domanda di un più efficiente, rapido e moderno sistema di trasporto tra la Sicilia e il Continente, che sostituisca e/o integri quello attuale.
• La tutela dell'ambiente: il ponte consentirà un drastico abbattimento delle emissioni di gas di scarico e procurerà vantaggi anche all'ecosistema marino, che subirebbe ulteriori danni qualora il traffico via traghetti venisse ulteriormente intensificato.
• Il risparmio di tempo: il ponte unirà infatti le sponde della Calabria e della Sicilia nel punto in cui sono più vicine, consentendo l'attraversamento dello stretto in soli 3 minuti, sia per gli autoveicoli che per i treni, con una consistente riduzione dei tempi di attraversamento di circa un'ora per auto e merci su strada e di 2 ore e di 2 ore e 20 minuti rispettivamente per i passeggeri e per le merci viaggianti in treno.
• Gli effetti positivi sul traffico: la piattaforma stradale del ponte, a due corsie per ogni senso di marcia, sarà in grado di smaltire un traffico di 3.000 veicoli l'ora per senso di marcia. Grazie al ponte e ai nuovi raccordi stradali che saranno costruiti, si realizzerà una sensibile riduzione della congestione delle aree urbane interessate.
• La maggiore integrazione socio-economica delle aree dello stretto di Messina: la riduzione dei tempi di attraversamento dello stretto favorirà gli spostamenti dei residenti e dei turisti, produrrà un abbassamento dei costi per le imprese, ed incentiverà gli scambi commerciali e l'ampliamento dei mercati, consentendo, tra l'altro, un'intensificazione dei contatti tra imprese, la nascita di nuove occasioni di "business" e una più forte integrazione tre le economie regionali.
• Le ricadute occupazionali: lo studio ha previsto, nei sei anni di cantiere, un incremento della occupazione diretta e indiretta pari a circa 40 mila unità.
• Effetti positivi per il trasporto marittimo: un numero consistente di persone e di merci sceglierà di muoversi via terra, anche con la ferrovia (eliminando le attese agli imbarchi per chi scegliesse di spostarsi via mare). Di consenguenza, diminuendo il traffico trasversale dei traghetti, lo stretto potrà essere "riaperto" ai traffici marittimi, e i porti di Messina, Villa S.Giovanni e Reggio Calabria, oggi tagliati fuori dalle rotte del Mediterraneo, potranno ritrovare la loro naturale vocazione, riaprendosi al cabotaggio e al turismo.


Per quanto concerne le ferrovie ci sono altri interventi appaltati;
a Gennaio partiranno i lavori per la nuova metropolitana tangenziale di Palermo (il cd. passante ferroviario), la velocizzazione della PA-AG, il raddoppio RC-Melito di Porto Salvo in corso, i cantieri aperti sulla A3, la nuova tratta Sibari-Cosenza in appalto, è in corso d'appalto la gara per il raddoppio della ferrovia Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono (con la lista degli espropri) con costruzione in variante, quindi una nuova linea veloce di altri 40 km, in modo da arrivare al raddoppio a 2/3 di linea entro il 2008-2009.
Quest'anno stanno installando sistemi GSM-R sulla linea principale e per il prossimo anno è previsto un ulteriore adeguamento tecnologico delle linee principali delle due regioni, soprattuto questa.
Insomma, nel 2006 si apriranno altri nuovi ed importanti cantieri (ponte a parte).


1) L'autostrada MESSINA-PALERMO è stata completata;
2) E' iniziata la costruzione dell'autostrada CATANIA-SIRACUSAR-GELA che finalmente completerà l'asse viario MESSINA-GELA e lascerà libera la SS 114 per la circolazione locale (chi la usa tutti i giorni sa cosa vuol dire);
3) Sono' in progetto le autostrade GELA-SANTO STEFANO DI CAMASTRA, GELA-AGRIGENTO E AGRIGENTO-MAZARA DEL VALLO;
4)Per quanto riguarda la ferrovia è in costruzione il raddoppio della ME-PA (altri 60 km verrano consegnati a breve) e, verrà progettata una nuova linea la ME-CT-PA che consentirà al TAV di arrivare fino a Palermo, completando così il corridoio 1 BERLINO-PALERMO.
4) E' in costruzione il nuovo aeroporto intercontinentale di CATANIA;
5) Sono previsti il potenziamento di alcuni porti.
Tutto questo sarà realizzato nei prossimi 10-12 anni ed il ponte deve essere ultimato e connesso a queste infrastrutture, anche perchè, torno a ripetermi, nel 2010, si aprirà il mercato EUROMED e se la Sicilia non si doterà di adeguate infrastrutture verrà tagliata fuori dai flussi commerciali da/per l'EUROPA.

scusa la mia grossolana sintesi
ma ha valore internazionale o riguarda la sola Sicilia, che rischia di essere tagliata fuori dal commercio internazionale
di fatto il grosso dell'articolo qui sopra sta solo a parlare della Sicilia, e di come si stia ora adeguando a moderne infrastruttiure: condizione necessaria all'utilizzo del Ponte, ma non certo giustificazione in sè bastante
(esempio
se invece del ponte , moltilicassimo e rendessimo più efficienti e economici i trasporti via mare Italia/Italia?
molti miei amici vanno in Sicilia imbarcandosi a Livorno e sbarcando a Palermo.... e se costasse meno e fosse più comodo? )

resta poi la ia osservazione
se è vero che il trasporto via mare è molto più economica rispetto al ferro e ancor più alla gomma,
mi spieghi il calcolo di convenienza economica di un esportatore di Milano o di Amburgo ad esportare , scegliendo tra le seguenti alternative:

1 via ferrovia fino a un grandissimo porto a Palermo ( unnestà?') e poi via mare fino al porto di ?? Tunisi ?? e poi di lì via ferro ?? o gomma?? fino a, poniamo, il Marocco ( che è in forte espansione, mi pare)

2 come la 1 ma solo via gomma ( e qui sì che il ponte , se GRATIS e non a pedaggio, sarebbe di aiuto)

3 via nave da Amburgo o Livorno fino al Marocco





questo conto l'ho già chiesto al DJ .... :p :p



a propos, DJ , come la metti col referendum federale?
la dx spinge un referendum federal/regionale e pù mì che sun de le muntagn de Bressa vegni a pagà el ponte ? :devil:
 

Deejay La mò

Nuovo forumer
f4f ha scritto:
scusum neh
accettando come possibile che faccio da volano, per amor di discussione
ben altro è dire che sare probabile volano dell'ammodernamento

e francamente son troppi soldi in palio che fare una scommessa: se la perdi, non hai più danè nè possibilità :help:
un poko di moneymanagement ce lo metti tu come trader e non ce lo deve mettere il governo ? :lol: :lol:


lei vuoi la botte piena e la moglie ubriaca.......... :-o

eppoi molte opere son in via di esecuzione o sono già state appaltate in quelle zone x il miglioramento infrastrutturale non di quella entità ma se dovessimo metterci nell' ordine di idee del suo ragionamento anke queste sarebbero perse in partenza......

ma poi siamo così sicuri che Impregilio perda la commessa senza proferire parola :rolleyes: :-?
 

Run the Park

Forumer storico
sharnin ha scritto:
Sulla mafia mi sono stufata di ripetermi: non esiste, è solo quello che altrove chiamano "criminalità organizzata" e come altrove, e dappertutto, è AGLI ORDINI dei "poteri reali". Cosa dimostrata anche da risultanze processuali, ma siccome voi preferite farvi prendere in giro dalla propaganda politica ... :D

Sharnina bella per molto meno di quel che hai postato in questo thread (ma alla persona sbagliata) me sò beccato na tirata de recchie.

Dire che la mafia non è esiste è un incipit piuttosto brutto a meno che tu non voglia fare il Massimo Fini della situazione, mi pare sia un ruolo che ricopri con grande piacere ;)

Se intendo bene il nocciolo delle frasi che hai scritto sopra, mi pare che potremmo star dicendo la stessa cosa in modi diversi. La mafia è compenetrata con la politica, altrimenti si non sarebbe potuta esistere come è esistita finora.

Il punto su cui dissento è che la mafia sia completamente agli ordini di un gruppo di potere non mafioso, a me questa sembra una banalizzazione piuttosto brutale. Di sicuro ci sono stati scambi di favori reciproci, e più di una volta parti dello stato hanno aiutato la mafia e viceversa.

Allora non gli facciamo più nulla al Sud, quello che hanno se lo tengano così com'è. Poi troviamo infiltrazioni mafiose anche negli appalti nel Friuli od in Trentino, ma quelli non contano.

Questo per me è un motivo di più per negare con forza il concetto che "la mafia non esiste", e per reiterare e rinvigorire la lotta contro di essa.

Ad ogni buon conto, non sto dicendo che la Sicilia deve sprofondare nella barbarie; sto dicendo che il ponte sullo stretto sarebbe un regalo alla mafia, esattamente come lo è lo statuto speciale.

Il paradigma è sempre quello: spese faraoniche; servizi da terzo mondo. Vedi la sanità... e chi è che mangia? la politica collusa con la mafia.

E scusami se sono stato banale :)

Al nord abbiamo avuto gli imprenditori tipo Tanzi, ma che vuole dire??

Tanzi e altri rappresentano il lato oscuro della finanza che, in modo simili ma non uguali, esiste anche negli USA e in altri paesi europei.

sharnin ha scritto:
Mi rendo conto che avete un'idea un po' nebulosa della Scilia. perchè non ci fate un giretto?

Essì, noi siamo turisti della democrazia e non abbiamo potuto godere del sole dell'Italia :lol: :lol:

Quel che mi piace dei tuoi post è che prima accusi gli altri di essere infantili, semplicisti, fuori dal mondo, dopo di che ne spari di grosse enormi. Insomma - scusami se sono paranoico - ma a volte sembri proprio un troll :p :)
 

sharnin

Forumer attivo
Run the Park ha scritto:
Essì, noi siamo turisti della democrazia e non abbiamo potuto godere del sole dell'Italia :lol: :lol:

Quel che mi piace dei tuoi post è che prima accusi gli altri di essere infantili, semplicisti, fuori dal mondo, dopo di che ne spari di grosse enormi. Insomma - scusami se sono paranoico - ma a volte sembri proprio un troll :p :)

Non posso rispondere su parole non mie che ho solo citato.
Sulla mafia, di grazia, vai a leggere quanto ho scritto precedentemente, con la funzione Cerca, "Che cos'è la mafia" 1, 2, 3. E posso continuare.
Più quanto avevo già scritto:

--E Ettore Bernabei in “L’uomo di fiducia” (Mondadori, febbraio 1999)
…. Il Circolo del Whist di Torino … famiglie che contano in Ialia e che contano nel mondo, giri di peso, giri della massima importanza e discrezione, nomi che non finiscono sui giornali, ambienti molto discreti, molto silenziosi, quasi al punto di essere segreti, segreti e potenti, segretamente legati poi ad altri circoli, circoli internazionali, circoli inglesi, circoli olandesi …
… forze economiche, politiche, lobby affaristiche che muovono le loro pedina sulla scacchiera dell’intero pianeta.
… In tutto il mondo chi ha in mano la finanza controlla la comunicazione.

....questa è la globalizzazione ordita dalla City: sgretolare gli stati nazionali creando spezzatini di zone ricche e povere da aizzare l'una contro l'altra come è stato fatto in Jugoslavia e come vorrebbero fare in Italia tra la ricca valle del Po e il Sud lasciato alla deriva verso il Nordafrica.
....Ho sempre creduto a un concerto internazionale che aveva come obiettivo quello di contrastare l'unità europea e di destabilizzare l'Italia.
Al di là della Manica stanno le forze che non vogliono un'Italia autonoma, davvero libera di determinare da sé il proprio destino.
Questa [è] una battaglia tra forze che non amano comparire, pensano solo al potere e alla ricchezza e quando scendono in campo adoperano soprattutto due armi: i soldi e i giornali.
… Gli italiani si trovano adesso all'imbocco di questa strada: salvare millenni di civiltà dall'abbrutimento contabile e finanziario
…..
...Era il 2 giugno del 1992 e il panfilo della Regina (il Britannia ) era attraccato alla banchina del porto di Civitavecchia. A bordo salirono un centinaio tra politici e manager pubblici italiani. A invitare era una curiosa organizzazione che si occupa di promuovere l'esportazione di servizi immateriali britannici, la “British Invisible” Crociera verve l'Argentario con seminario sulle privatizzazioni. Gli inglesi presentarono esperienze in fatto di denazionalizzazione. C' era la Banca Warburg, la Barclays, gli studi legali della City. La maggior parte degli italiani ascoltarono...Nasce addirittura , allora, la teoria del complotto dei banchieri della City e di Wall Street, alleati di Bossi, per mettere in ginocchio l'Italia e comprarsela per due dollari.
Resta ancora da capire qual è il”pandemonio” che intendono far scoppiare in Italia Meridionale e Sicilia.
…..
Continuando a citare Bernabei:
“…spingere l’Italia, o una buona parte d’Italia verso il terzo mondo, portare in Europa, casomai, il Nord del paese. “ La grande finanza mondiale, i cosiddetti gnomi della City di Londra o di Amsterdam, hanno sempre avuto un grande interesse per il “filetto” europeo, cioè valle del Rodano, Val Padana, Croazia, Slovenia, Baviera, un’area in prossimità della quale… (si sta svolgendo) una sanguinosa guerra che ha appunto isolato e reso disponibile la parte ricca del filetto, rispetto a quella più povera… i cui profughi continuano ad arrivare in Italia, e che ha ancora una volta lo scopo di far nascere in Italia chissà quale pandemonio… (con) la complicità di settori della burocrazia statale, mentre la manovalanza è assoldata nelle mafie di tutto il mondo… e dei servizi segreti che hanno sempre coordinato la loro politica in seno alla Nato” (pag. 87)
“..la City (di Londra), cioè il mondo finanziario. Da questo mondo viene la spinta alla cosiddetta “globalizzazione finanziaria” … e non importa se il saldo di questa operazione è una disoccupazione mondiale raddoppiata o triplicata.” (pag. 219) --

--Se poi persino il vicequestore di Palermo dott. Gioacchino Genchi dice PUBBLICAMENTE (intervista pubblicata su La Sicilia) "….con la strage di Capaci per impedire ad Andreotti di diventare presidente della Repubblica….. Bush, Gorbaciov, e anche Craxi e Andreotti sono finiti tutti, per un verso o per l'altro….Perché andavano a contrastare con quel loro atteggiamento tutta una serie di interessi di chi invece aveva l'interesse opposto di armare i vari eserciti portandoli in guerra. L'industria bellica molto spesso è più forte delle nomenklature politiche
Se …[si] considera l'evoluzione delle indagini, i rapporti internazionali, il famoso viaggio in America di Falcone, che c'è stato e non c'è stato, il tiepidismo americano, la vicenda Buscetta, le dichiarazioni di Buscetta al processo Dell'Utri poi rimangiate, la crociera di Buscetta, si intravede in trasparenza questo ruolo dei servizi informativi statunitensi
….. fino al giorno prima della strage “i nostri” testano la candidature di Forlani e gli fanno mancare cinque voti, perché l'affossamento di Forlani doveva servire a portare Andreotti alla presidenza della Repubblica, c'era un'intesa con la destra e con la Lega, e nel momento in cui si apprende della strage, Martelli si trova nello studio di Andreotti. E già c'è tutto un piano preparato, perché Andreotti era riuscito a ricomporre i contrasti in seno al Psi tra Craxi e Martelli: per cui Andreotti andava al Quirinale, Craxi alla presidenza del Consiglio, Martelli agli Esteri e si parlava di Falcone come possibile ministro dell'Interno.
La strage di Capaci doveva servire a che tutto questo non accadesse, perché c'è stato l'effetto ridondante di ritorno, con tutta una attività di denigrazione nei confronti di Andreotti, che poi alla fine porterà alla sue incriminazione e al processo"--


Poi ti sembra una costruzione VEROSIMILE quella che ti propinano? Io faccio la ricercatrice, lo scienziato, e sono abituata a non prendere per buono niente e ad analizzare TUTTE le ipotesi alternative, scartando quelle inverosimili.
 

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