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Derivati, futures e certificati, sugli indici e commodities - Cap. 1
questa settimana si soffre domani ISP , la prossima vedrai che tira giu , poi oggi abbiamo al senato stai sereno che potrebbero segarlo , non che ci stia facendo affidamento ma potrebbe anche accadere
questa settimana si soffre domani ISP , la prossima vedrai che tira giu , poi oggi abbiamo al senato stai sereno che potrebbero segarlo , non che ci stia facendo affidamento ma potrebbe anche accadere
Un popolo di poveracci pekoroni , di parakuli di opportunisti metti insieme e sheckeri ed ecco che esce fuori , altri popoli quando scendono in piazza cadono i governi ,qui piu scendono in piazza e piu si continua peggio diprima , non ti viene da dire allora la grecia ve la meritate?
Non ci faccio affidamento ma se pongono la fiducia mi sa che cadono........e sarebbe ora che qui quo qua meglio che li rimandiamo al campeggio
Il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ha annunciato nell'aula del Senato l'intenzione di mettere il voto di fiducia sul ddl Delrio sulle Province.
Commissione Bilancio, con ddl Delrio rischio aumento spesa - Se il ddl Delrio di riforma delle Province diventasse legge la spesa per lo Stato potrebbe aumentare. A paventare il rischio è la commissione Bilancio del Senato che dà il suo parere favorevole al provvedimento, ma con 7 osservazioni. Prima di tutto si potrebbero decuplicare "costi e funzioni per l'elezione diretta del sindaco e del consiglio delle città metropolitane". Ma rischi di costi più alti arriverebbero anche dall'aumento dei consiglieri e assessori comunali fino a 10 mila abitanti. Ma non finisce qui. Secondo la commissione Bilancio di Palazzo Madama anche "il trasferimento di personale e funzioni delle Province ad altri Enti territoriali potrebbe comportare costi, sia in termini economici che organizzativi, allo stato difficilmente quantificabili". Senza contare che il trasferimento di personale "potrebbe comportare il rischio di un allineamento 'verso l'alto' del trattamento accessorio dei dipendenti coinvolti". L'esclusione delle Unioni di Comuni fino a mille abitanti dal patto di stabilità interno, inoltre, potrebbe comportare il "rischio di minori economie di spesa rispetto a quelle già scontate a legislazione vigente". E "non risultano", poi, "chiari gli effetti sul patto di stabilità interno" dalle norme sulla fusione tra Comuni con meno di 5mila abitanti. Infine, "non risulta evidente l'idoneità del meccanismo di compensazione" previsto per "garantire la invarianza di spesa" della norma che "prevede l'incremento del numero dei consiglieri e assessori dei Comuni fino a 10mila abitanti".