Droga. Il motivo è che avvengono fenomeni – tipici nei drogati – con i quali ci si allontana dal contatto vero con la realtà e con le altre persone. È noto che la droga può provocare stati di euforia, seguiti da stati di depressione. Analogamente nel campo economico, un prezzo che sale rapidamente, come quello del petrolio, attrae nuovi speculatori che cercano di trarre profitto comprando petrolio in modo virtuale, cioè non per lavorarlo, ma solo per rivenderlo a un prezzo più alto. Questo stesso fatto provoca ulteriori aumenti di prezzo, in un avvitamento continuo, che però prima o poi deve finire con un avvitamento inverso. L’atteggiamento mentale degli operatori può essere duplice: o quello ingenuo di chi è convinto che l’aumento proseguirà indefinitamente, o quello dei “surfisti” convinti di essere abili, come appunto i surfisti, a restare sulla cresta dell’onda, sapendosi staccare poco prima del crollo. Operano contemporaneamente un “narcisismo” auto referenziale, che esalta la propria intelligenza e abilità, e il “mimetismo” (studiato da altri autori, come René Girare) che spinge a fare quello che fanno gli altri. Pertanto chi esprime dubbi o dissensi nella fase euforica del mercato, viene riprovato o visto con sospetto.