Dichiarazione di voto

sharnin ha scritto:
Ho solo detto che è il meno peggio, il peggio è la Borsellino.

dal tuo punto di vista.
dal mio è il meglio.
il peggio e totò vasavasa detto cuffaro.
il più peggio e barbetta che cerca solo di acquisire posizione di visibilità e potere.
prima non riuscivo a capire la logica di certi tuoi interventi.
adesso, dopo questa dotta specificazione, la capisco.
grazie della delucidazione.
 
zappolaterra6 ha scritto:
dal tuo punto di vista.
dal mio è il meglio.
il peggio e totò vasavasa detto cuffaro.
il più peggio e barbetta che cerca solo di acquisire posizione di visibilità e potere.
prima non riuscivo a capire la logica di certi tuoi interventi.
adesso, dopo questa dotta specificazione, la capisco.
grazie della delucidazione.

Dubito che tu abbia capito qualcosa, e comunque parlavo con ric
 
Sharninetta bidduzza, francamente tra Cuffaro & Co e la Borsellino, a naso non sceglierei i primi. Sono strano io ?

Ma poi che è una conversazione privata, che non vuoi motivare certe affermazioni? mah...
 
Run the Park ha scritto:
Sharninetta bidduzza, francamente tra Cuffaro & Co e la Borsellino, a naso non sceglierei i primi. Sono strano io ?

Ma poi che è una conversazione privata, che non vuoi motivare certe affermazioni? mah...

La ragione per cui non mi piace la Borsellino, e la considero l'opzione peggiore, è che una persona che non ha nessuna esperienza di amministrazione di politica e presume di poter fare l'amministratore di una Regione è il massimo della presunzione e della stupidità.
E' il soggetto ideale da essere eterodiretto, e non sappiamo neppure da chi, senza che lei neppure se ne accorga. Tu credi che dietro di lei non ci siano "poteri forti"?
Poi fa discorsi retorici, molto standardizzati.
Affideresti i tuoi investimenti a uno che di trading, Borsa, etc non capisce assolutamente nulla? E che invece è pilotabile, ma non sai da chi?

Es claro? :)
 
Es claro :) non entro nel merito della questione, ma prendo per buono quel che dici.

Mi resta comunque il dubbio: è meglio un eterodiretto da poteri non mafiosi o un inquisito per rapporti mafiosi?

Di Cuffaro si è detto:

(...) il governatore e neosenatore Totò Cuffaro, è imputato per favoreggiamento a un boss fedelissimo di Provenzano, Giuseppe Guttadauro, e di un imprenditore considerato vicino al boss, Michele Aiello. Se si aggiunge che a procurare i documenti falsi a Provenzano per recarsi in Francia a rifarsi la prostata, fu, un buon amico di Cuffaro, il presidente dc del consiglio comunale di Villabate Francesco Campanella, (...)

Legami tra Cuffaro e Campanella:

"(...) il mafioso democristiano Francesco Campanella, che forniva le schede telefoniche a Cuffaro e i documenti falsi a Provenzano per la sua trasferta a Marsiglia, e che si sposò con due testimoni d'eccezione: Cuffaro e Mastella, un governatore uscente e un ministro entrante. (...)"

Cuffaro campione di trasparenza:

(...) Intanto due suoi giornalisti disoccupati, Stefano Bianchi e Alberto Nerazzini, fanno un videoreportage sul caso Cuffaro ("La mafia è bianca") e lo vendono in libreria con la Bur Senzafiltro. Ma nemmeno lì si può. Totò Cuffaro, che fra l'altro è imputato di favoreggiamento alla mafia, si rivolge ai giudici: non quelli di Palermo, chè porta male, ma quelli di Bergamo, per chiedere l'immediato sequestro del reportage in tutto l'orbe terracqueo: è "lesivo della reputazione, dell'identità personale e politica dell'on. Cuffaro". Il quale, fra l'altro, si sottovaluta: nessuno potrà mai ledere la sua reputazione più e meglio di quanto non faccia lui. Inoltre "il video condiziona la libera ricerca del consenso democratico, alterando la campagna elettorale in Sicilia". In effetti, il fatto che i siciliani vadano a votare sapendo chi è Cuffaro rischia di introdurre una grave e inedita turbativa nelle urne: l'informazione. Se passa l'idea che si vota informati, si crea un pericoloso precedente, oltrechè un pesante conflitto d'interessi per chi ha tutto l'interesse a esser votato da elettori ignari. Purtroppo ieri il Tribunale di Bergamo ha fiaccato le aspettative di Totò Vasa Vasa, con una sentenza che dà ragione ai due giornalisti difesi dall'avvocato Caterina Malavenda. Scrive il giudice Paolo Gallizzi che la legge "non consente il sequestro delle pubblicazioni,se non a seguito di sentenza irrevocabile". E ricorda addirittura, temerariamente, "uno dei diritti fondamentali della nostra Carta Costituzionale: quello di'manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione'" (...)


E ciliegina sulla torta non si può mettere in onda la fiction sul pool antimafia perché violerebbe la par condicio :)
 
sharnin ha scritto:
Dubito che tu abbia capito qualcosa, e comunque parlavo con ric
buongiorno sharmin....sono contento che esistano le persone come te. :)
così dotate di così granitiche certezze sugli altri.
così informate.
così razionali .
così decise nei loro comportamenti.
e se poi lavorano nel campo della psicologia è davvero un must.
poi ammiro particolarmente la tua capacità di confronto, di valutare le opinioni degli altri, di chiedere conforto per gli aspetti che non comprendi o non ti sono chiari, poi la tua capacità di rispondere volendo far comprendere quello che dici....è veramente notevole...da ammirare.
sei veramente un esempio da imitare.
 
Run the Park ha scritto:
Es claro :) non entro nel merito della questione, ma prendo per buono quel che dici.

Mi resta comunque il dubbio: è meglio un eterodiretto da poteri non mafiosi o un inquisito per rapporti mafiosi?

Di Cuffaro si è detto:

(...) il governatore e neosenatore Totò Cuffaro, è imputato per favoreggiamento a un boss fedelissimo di Provenzano, Giuseppe Guttadauro, e di un imprenditore considerato vicino al boss, Michele Aiello. Se si aggiunge che a procurare i documenti falsi a Provenzano per recarsi in Francia a rifarsi la prostata, fu, un buon amico di Cuffaro, il presidente dc del consiglio comunale di Villabate Francesco Campanella, (...)

Legami tra Cuffaro e Campanella:

"(...) il mafioso democristiano Francesco Campanella, che forniva le schede telefoniche a Cuffaro e i documenti falsi a Provenzano per la sua trasferta a Marsiglia, e che si sposò con due testimoni d'eccezione: Cuffaro e Mastella, un governatore uscente e un ministro entrante. (...)"

Cuffaro campione di trasparenza:

(...) Intanto due suoi giornalisti disoccupati, Stefano Bianchi e Alberto Nerazzini, fanno un videoreportage sul caso Cuffaro ("La mafia è bianca") e lo vendono in libreria con la Bur Senzafiltro. Ma nemmeno lì si può. Totò Cuffaro, che fra l'altro è imputato di favoreggiamento alla mafia, si rivolge ai giudici: non quelli di Palermo, chè porta male, ma quelli di Bergamo, per chiedere l'immediato sequestro del reportage in tutto l'orbe terracqueo: è "lesivo della reputazione, dell'identità personale e politica dell'on. Cuffaro". Il quale, fra l'altro, si sottovaluta: nessuno potrà mai ledere la sua reputazione più e meglio di quanto non faccia lui. Inoltre "il video condiziona la libera ricerca del consenso democratico, alterando la campagna elettorale in Sicilia". In effetti, il fatto che i siciliani vadano a votare sapendo chi è Cuffaro rischia di introdurre una grave e inedita turbativa nelle urne: l'informazione. Se passa l'idea che si vota informati, si crea un pericoloso precedente, oltrechè un pesante conflitto d'interessi per chi ha tutto l'interesse a esser votato da elettori ignari. Purtroppo ieri il Tribunale di Bergamo ha fiaccato le aspettative di Totò Vasa Vasa, con una sentenza che dà ragione ai due giornalisti difesi dall'avvocato Caterina Malavenda. Scrive il giudice Paolo Gallizzi che la legge "non consente il sequestro delle pubblicazioni,se non a seguito di sentenza irrevocabile". E ricorda addirittura, temerariamente, "uno dei diritti fondamentali della nostra Carta Costituzionale: quello di'manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione'" (...)


E ciliegina sulla torta non si può mettere in onda la fiction sul pool antimafia perché violerebbe la par condicio :)
run..aggiungo che attraverso un patto il caro musumeci e il "lombardo" si sono scambiati la provincia di catania.
il patto era creare un partito autonomista fra i dissidenti dell'udc epoca follini(lombardo e il suo sodale cuffaro) e musumeci.
poi "il cavaliere" ha scompaginato i giochi riuscendo a far alleare lombardo con la lega di bossi.... :specchio: , "costringendo" cuffaro a barcamenarsi in attesa di posizione :specchio: e lasciando musumeci alla deriva..... e ora abbiamo tre "lupi" a contendersi lo stesso osso....che poi sono le "ossa" dei siciliani. :down:
rita borsellino forse non ha capacità, ma è onesta....senza nessun dubbio.
solo questo basterebbe per la sicilia...finalmente.
poi esiste anche il potere di delega...
 
sharnin ha scritto:
La ragione per cui non mi piace la Borsellino, e la considero l'opzione peggiore, è che una persona che non ha nessuna esperienza di amministrazione di politica e presume di poter fare l'amministratore di una Regione è il massimo della presunzione e della stupidità.
E' il soggetto ideale da essere eterodiretto, e non sappiamo neppure da chi, senza che lei neppure se ne accorga. Tu credi che dietro di lei non ci siano "poteri forti"?
Poi fa discorsi retorici, molto standardizzati.
Affideresti i tuoi investimenti a uno che di trading, Borsa, etc non capisce assolutamente nulla? E che invece è pilotabile, ma non sai da chi?

Es claro? :)

:eek:
Discorsi retorici?
:sad:
 
Run the Park ha scritto:
Es claro :) non entro nel merito della questione, ma prendo per buono quel che dici.

Mi resta comunque il dubbio: è meglio un eterodiretto da poteri non mafiosi o un inquisito per rapporti mafiosi?

Di Cuffaro si è detto:

(...) il governatore e neosenatore Totò Cuffaro, è imputato per favoreggiamento a un boss fedelissimo di Provenzano, Giuseppe Guttadauro, e di un imprenditore considerato vicino al boss, Michele Aiello. Se si aggiunge che a procurare i documenti falsi a Provenzano per recarsi in Francia a rifarsi la prostata, fu, un buon amico di Cuffaro, il presidente dc del consiglio comunale di Villabate Francesco Campanella, (...)

Legami tra Cuffaro e Campanella:

"(...) il mafioso democristiano Francesco Campanella, che forniva le schede telefoniche a Cuffaro e i documenti falsi a Provenzano per la sua trasferta a Marsiglia, e che si sposò con due testimoni d'eccezione: Cuffaro e Mastella, un governatore uscente e un ministro entrante. (...)"

Cuffaro campione di trasparenza:

(...) Intanto due suoi giornalisti disoccupati, Stefano Bianchi e Alberto Nerazzini, fanno un videoreportage sul caso Cuffaro ("La mafia è bianca") e lo vendono in libreria con la Bur Senzafiltro. Ma nemmeno lì si può. Totò Cuffaro, che fra l'altro è imputato di favoreggiamento alla mafia, si rivolge ai giudici: non quelli di Palermo, chè porta male, ma quelli di Bergamo, per chiedere l'immediato sequestro del reportage in tutto l'orbe terracqueo: è "lesivo della reputazione, dell'identità personale e politica dell'on. Cuffaro". Il quale, fra l'altro, si sottovaluta: nessuno potrà mai ledere la sua reputazione più e meglio di quanto non faccia lui. Inoltre "il video condiziona la libera ricerca del consenso democratico, alterando la campagna elettorale in Sicilia". In effetti, il fatto che i siciliani vadano a votare sapendo chi è Cuffaro rischia di introdurre una grave e inedita turbativa nelle urne: l'informazione. Se passa l'idea che si vota informati, si crea un pericoloso precedente, oltrechè un pesante conflitto d'interessi per chi ha tutto l'interesse a esser votato da elettori ignari. Purtroppo ieri il Tribunale di Bergamo ha fiaccato le aspettative di Totò Vasa Vasa, con una sentenza che dà ragione ai due giornalisti difesi dall'avvocato Caterina Malavenda. Scrive il giudice Paolo Gallizzi che la legge "non consente il sequestro delle pubblicazioni,se non a seguito di sentenza irrevocabile". E ricorda addirittura, temerariamente, "uno dei diritti fondamentali della nostra Carta Costituzionale: quello di'manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione'" (...)


E ciliegina sulla torta non si può mettere in onda la fiction sul pool antimafia perché violerebbe la par condicio :)

Run
l'ho detto più di una volta, voi avete la visione della politica che danno i media. Media che sono culo e camicia con la cricca REALE di potere. Mi riferisco ai media a grande diffusione. Ma questo è DA SEMPRE: si comanda manovrando i soldi e l'informazione. Manovrando l'informazione in modo da fare credere che:
-decidano gli individui e non i CdA, a maggioranza.
-le politiche locali siano indipendenti dal "sistema" nazionale e internazionale, e non è assolutamente vero, lo è solo per piccole cose.
Una volta una ragazzina di 13 anni mi ha detto una "vogliono che pensiamo così". Capito il concetto?
Voi avete una visione fideistica dell'informazione. E anche delle istituzioni.
E allora "vegn giò de la pianta".

Cuffaro mafioso? Sai cosa vuol dire? Condizionato dalla mafia VERA, cioè il POTERE REALE, a cui non si può sottrarre nessun politico. Compromesso? Ma il sistema è fatto così, si cerca di compromettere un politico che può avere potere decisionale in modo da poterlo poi ricattare.
Diciamo che uno più abile, e Musumeci lo è, cerca di essere ricattabile il meno possibile e quindi di farsi compromettere poco.
Però più un politico è inesperto e sprovveduto, più è manovrabile senza che se ne accorga e la Borsellino è molto sprovveduta. Che un politico sia personalmete onesto mi interessa molto relativamente, quello che mi interessa soprattutto è che FACCIA GLI INTERESSI LOCALI, e non quelli del "lontano Nord", d'Italia e del mondo.
 

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