Obbligazioni perpetue e subordinate Discussioni metaperpetuali

Supponiamo che l'italia esca dall'euro .....

..... quali titoli a breve termine , max 2-3 anni si dovrebbero avere in portafoglio per tutelarsi da questa eventualita', secondo voi ? Grazie.i
 
Milena Gabanelli vuole toglierci i soldi - Interni - ilGiornale.it

l'ho letto per caso ma condivido la posizione dell'autore :up:

anche se stimo la Gabanelli
quella esecrabile radical chic che vive in un "mondo dorato"? :D


confronto tra ilgiornale e Report:

"...nessun malaffare «che si rispetti» viene gestito con carta di credito o assegno. È da gonzi pensare che lo spacciatore paghi la droga col bancomat o il ricettatore faccia un bonifico con casuale «incasso refurtiva»..."

la puntata di report trattava dell'evasione di massa, quella di artigiani, negozianti, professionisti, imprenditori. un solo riferimento a spacciatori e tangentisti: "Chi invece ha assolutamente bisogno di contanti? Gli spacciatori, i tangentisti, quelli che fa il nero e quelli che evadono."


...allo stesso modo chi incassava somme in nero continuerà a farlo che il limite sia a 10mila euro o a mille. Le soglie di tracciabilità sono andate su e giù come la marea a seconda del livello di demagogia fiscale dei governi ma nulla è cambiato nella propensione all’evasione. Mettere vincoli addizionali ottiene il semplice risultato di aggravare pastoie e commissioni per l’onesto, lasciando del tutto indifferente il disonesto che continua esattamente a comportarsi come prima”.

Report:
“Con il limite dei 1000 euro i professionisti che si fanno pagare in nero possono continuare a farlo e anche l’artigiano che mi chiede 80 euro in nero o 100 con fattura, non viene intercettato”.
“...il Governo ha preferito non dare troppo disturbo, fissando un limite al contante che di fatto è una rete piena di buchi”.


Illusione massima poi è quella di supporre che se, con una magìa, domani tutti pagassero con la carta, si incasserebbero i famosi 150 miliardi. Per capire quanto grossolano sia l’errore basti pensare che il valore totale delle banconote presenti in Italia è solo 100 miliardi ( e già qui casca la Gabanelli) ma la nostra pressione fiscale è calcolata sul Pil: aggiungendo ulteriori introiti fiscali pari al 10% del prodotto interno lordo si otterrebbe un dato incompatibile con qualsiasi attività economica di larga scala. In parole povere per molte attività il gettito andrebbe a zero perché semplicemente chiuderebbero.”

:help: qui ho bisogno di una parafrasi o di un'interpretazione autentica.


la condizione necessaria per raggiungere lo scopo finale è che lo stesso divieto sia recepito globalmente, altrimenti molto semplicemente le transazioni si sposterebbero in un’altra valuta o in un altro Paese. È concepibile pensare che tutto il mondo, dalla Cina agli Usa, ripudi contemporaneamente il contante per fare una cortesia a noi? Se la risposta è no è inutile anche soltanto distrarci dai problemi veri per dedicarci a queste fantasie, senza contare che il malaffare è esistito ben prima dell’invenzione del denaro e basterebbe scambiarsi oro o beni di qualsiasi altro tipo per aggirare le limitazioni.”

quindi il rischio è che lo stesso pensionato che ha problemi con la gestione della carta di credito (la social card come funzionava?) paghi barista e dentista con operazioni estero su estero o in dobloni?!


...larghe fasce di popolazione semplicemente non sono pronte a gestire la smaterializzazione del contante, dal punto di vista dei pagamenti e degli incassi e, specialmente per gli anziani, probabilmente mai lo saranno. Ovvio che nel mondo dorato della signora Gabanelli e dei suoi seguaci le carte di credito abbondino, tuttavia l’Italia «normale» non funziona così”.

Gabanelli: “E’ fatica cambiare le abitudini, ma se l’alternativa è aumentare le tasse a chi già le paga, o tagliare i servizi, c’è da chiedersi se non ne valga la pena, e magari anche agli anziani vien voglia di partecipare alla rivoluzione di mentalità.”


P.S.: ieri Formigoni ha detto che vivere in un "mondo dorato" non è reato, né peccato :bow:
 
Ultima modifica:
Punto di vista alternativo (ma conclusioni analoghe)

Tassiamo il contante, o no? | noiseFromAmeriKa
sarò stupido io, ma non ho trovato argomentazioni IMHO convincenti. in tutta sincerità non riesco a capire se gli economisti-giornalisti omettono le premesse dei loro ragionamenti (e il lettore medio non può dunque comprendere) o seguono il modello inculcatogli che prescinde dal ragionamento.

interessante leggere i commenti :up::

"Per il contribuente onesto sapere che la pressione fiscale è al 45% o al 60% cosa cambia se lui comunque continua a a contribuire nella stessa misura?"

"Non cambiano le tasse pagate dal contribuente onesto, ma se tutti gli evasori pagassero le tasse le sue spese di consumo aumenterebbero perche' salirebbe il prezzo dei ristoranti, il prezzo di tutto quanto acquistato nei negozi a conduzione familiare o quasi, il prezzo delle case, il prezzo dei prodotti agricoli (agricoltura ed edilizia hanno le percentuali di evasione maggiore), insomma ogni prezzo di bene o servizio che oggi include una parte di lavoro sommerso."

"non cambiano le tasse pagate dall'onesto,ma questo dato segnala il fatto che se in media il dichiarante onesto ha una pressione fiscale intorno al 60 a fronte di una pressione fiscale sul PIL totale del 45,il dichiarante onesto a parità di gettito per lo stato,potrebbe avere una pressione fiscale al 45 invece che al 60,se tutto il PIL sommerso,emergesse.E non è per nulla automatico che se tutti pagassero le tasse,allora aumenterebbero i prezzi,visto che dipenderebbe dal grado di possibilità di riuscire a traslare le maggiori imposte sui prezzi e dal fatto che le maggiori imposte da recupero di evasione fossero tutte utilizzate o per nuova spesa pubblica e/O per migliorare il saldo di bilancio.Se invece,le maggiori imposte vengono utilizzate tutte per ridurre le aliquote e far arrivare la pressione fiscale reale pari a quella nominale cioè al 45,avremmo la stessa quantità di entrate per lo stato ma minore pressione fiscale reale media.Certo,chi evadeva tutto o parte,pagherebbe piu' imposte di quelle che paga prima ma meno di quelle che avrebbe pagato senza recupero di evasione e riduzione delle aliquote;chi non evade,ne pagherebbe meno,visto che in media passerebbe da 60 a 45.Mi pare che il tuo discorso voglia quasi dire che è meglio non recuperare l'evasione e lasciare le cose come stanno.Avresti dovuto specificare per lo meno,che sarebbe possibile quello che tu citi se tutto il recupero dell'evasione se lo tenesse lo stato per spenderlo o migliorare i suoi saldi.Io non credo che se davvero per ipotesi remota,si riuscisse a far pagare davvero tutti,un qualsiasi governo non coglierebbe la palla al balzo per ridurre le aliquote....non è realistico."


Notare che la parte sulla "tassa sul contante" non l'ho nemmeno menzionata in quanto manifestamente idiota. Se tasso al 30% depositi e prelievi otterrei come bel risultato di creare banche clandestine e materassi più capienti.
perché?

Illusione massima poi è quella di supporre che se, con una magìa, domani tutti pagassero con la carta, si incasserebbero i famosi 150 miliardi. Per capire quanto grossolano sia l’errore basti pensare che il valore totale delle banconote presenti in Italia è solo 100 miliardi ( e già qui casca la Gabanelli) ma la nostra pressione fiscale è calcolata sul Pil: aggiungendo ulteriori introiti fiscali pari al 10% del prodotto interno lordo si otterrebbe un dato incompatibile con qualsiasi attività economica di larga scala. In parole povere per molte attività il gettito andrebbe a zero perché semplicemente chiuderebbero.”

interpretazione autentica, please.
 
sarò stupido io, ma non ho trovato argomentazioni IMHO convincenti.

Sarò prevenuto io ma secondo me se anche ti facessi vedere una palla mi diresti che non ti convinco perchè a te sembra un po' quadrateggiante :cool:

Comunque per discutibili che siano anche loro (e io l'ho fatto spesso) su Noisefromamerika ci sono gli economisti non giornalisti che hanno il vantaggio di link e senza il limite delle 4mila battute e del lettore con la terza media (che compra il quotidiano anche lui e ha i suoi diritti) dove potrai vedere tutti dei bei ragionamenti fatti bene e con i dati, compresi personaggi un po' "sinistri" come Boldrin.

Quanto all'interpretazione autentica è semplice:

In primis la quantità e il valore del denaro contante è da quasi tutti largamente sovrastimata. Cento miliardi sono poca cosa e, tenuto presente che di quei cento miliardi la maggior parte è immobilizzata (vedi i grossi tagli nelle cassette di sicurezza) e gran parte di quello che rimane è spesa regolarmente, sebbene il contante "circoli" è velleitario pensare che la tassa evasa di 150 miliardi stimata dalla Gabanelli (e che corrisponde ad un turnover largamente multiplo, dato che se compro un salame in nero pagandolo dieci la tassa sarebbe una frazione dell'utile, non certo dieci) derivi dal contante. Le grandi evasioni/elusioni vedi quelle di cui è accusato il genio della patrimoniale http://qn.quotidiano.net/economia/2011/10/19/603260-unicredit_profumo_indagato_frode_fiscale.shtml non derivano certo da banconote e scontrini, anzi... :cool:

Deinde l'economia attuale del paese è in sofferenza già così, con le tasse e l'evasione che ci sono attualmente. Quindi significa che molti sono in pareggio/difficoltà pur evadendo. Se per assurdo l'idea funzionasse e tutti pagassero tutto, quei 150 miliardi verrebbero tolti ad un sistema che è già in sofferenza, non è che ci sarebbero ricchi extraprofitti da distribuire, semplicemente la pressione fiscale andrebbe al 70% (dato che il pil non crescerebbe di una virgola, anzi) e in tantissimi chiuderebbero perchè le loro attività andrebbero intollerabilmente in perdita. Quindi recessione ancora più pesante, fabbrica chiusa, disoccupati, più spesa per cassa integrazione e via di spirale.

Qualcuno ce la fa anche pagando tutto e non è giusto nei suoi confronti? Verissimo, ma l'economia del paese è un risultato collettivo, le eccellenze servono ma bisogna far correre il maggior numero di persone possibile, avere Bolt che corre sulla barca che affonda è inutile.

Bisogna quindi rassegnarsi all'evasione? No di certo, ma, come scrivo (e da notorio non evasore posso permettermi di farlo senza rischio che mi si dica che porto l'acqua al mio mulino), non puoi fare l'enforcement fiscale con aliquote a livelli assurdi perchè rompi il giocattolo e poi a ripararlo ci vuole tempo. Il PRIMA paghiamo tutti e POI abbassiamo le aliquote è un sogno per illusi, ogni soldino in più quando c'è verrà speso in clientele. Esempio lampante? Governo Prodi: il gettito fiscale saliva, si creavano i "tesoretti" e forse si è pensato di abbassare le tasse agli onesti? Macchè, via un bel dieci miliardi per fare andare in pensione prima del tempo gli amici della cgil via abbattimento scalone...

PRIMA si devono abbassare le tasse ad un livello tale da rendere l'attività economica concorrenziale in ambito europeo, POI puoi fare tutti i controlli e le pene capitali che vuoi per chi evade.

Mi sembra un concetto semplice, peccato che non lo applichi nessuno, cdx compreso :rolleyes:
 
Sarò prevenuto io ma secondo me se anche ti facessi vedere una palla mi diresti che non ti convinco perchè a te sembra un po' quadrateggiante :cool:
aspiro alla quadratura del cerchio ;)

Comunque per discutibili che siano anche loro (e io l'ho fatto spesso) su Noisefromamerika ci sono gli economisti non giornalisti che hanno il vantaggio di link e senza il limite delle 4mila battute e del lettore con la terza media (che compra il quotidiano anche lui e ha i suoi diritti) dove potrai vedere tutti dei bei ragionamenti fatti bene e con i dati, compresi personaggi un po' "sinistri" come Boldrin.
se hai tempo, spiegami l'analisi costi benefici contenuta nell'articolo/saggio Tassiamo il contante, o no?

Quanto all'interpretazione autentica è semplice:

In primis la quantità e il valore del denaro contante è da quasi tutti largamente sovrastimata. Cento miliardi sono poca cosa e, tenuto presente che di quei cento miliardi la maggior parte è immobilizzata (vedi i grossi tagli nelle cassette di sicurezza) e gran parte di quello che rimane è spesa regolarmente, sebbene il contante "circoli" è velleitario pensare che la tassa evasa di 150 miliardi stimata dalla Gabanelli (e che corrisponde ad un turnover largamente multiplo, dato che se compro un salame in nero pagandolo dieci la tassa sarebbe una frazione dell'utile, non certo dieci) derivi dal contante. Le grandi evasioni/elusioni vedi quelle di cui è accusato il genio della patrimoniale http://qn.quotidiano.net/economia/2011/10/19/603260-unicredit_profumo_indagato_frode_fiscale.shtml non derivano certo da banconote e scontrini, anzi... :cool:
(sempre da Report)
ATTILIO BEFERA – DIRETTORE AGENZIA DELLE ENTRATE
Noi abbiamo un sommerso intorno ai 300 miliardi: 120, 150 miliardi di evasione, un po’ c’è sicuramente di riciclaggio attraverso la monetica, attraverso internet, ma la base è sempre avere il nero in contanti.

Deinde l'economia attuale del paese è in sofferenza già così, con le tasse e l'evasione che ci sono attualmente. Quindi significa che molti sono in pareggio/difficoltà pur evadendo.
in tempi di crisi infatti teniamo la Guardia di Finanza chiusa in caserma :D

Se per assurdo l'idea funzionasse e tutti pagassero tutto, quei 150 miliardi verrebbero tolti ad un sistema che è già in sofferenza, non è che ci sarebbero ricchi extraprofitti da distribuire, semplicemente la pressione fiscale andrebbe al 70% (dato che il pil non crescerebbe di una virgola, anzi) e in tantissimi chiuderebbero perchè le loro attività andrebbero intollerabilmente in perdita. Quindi recessione ancora più pesante, fabbrica chiusa, disoccupati, più spesa per cassa integrazione e via di spirale.
sarebbe assurdo recuperare 150 miliardi e non diminuire le aliquote od abbattere il debito... non starai cadendo nella logica del modello superfisso? (inteso rozzamente come "il mondo non cambia")



P.S.: intervenite numerosi
 

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