Obbligazioni perpetue e subordinate Discussioni metaperpetuali

Ad occhio non mi sembra che smani dalla voglia di cambiare le cose, ma di farsi dire di "no":

E sul blog di Grillo «Pd e Pdl votino fiducia a Governo M5S» - Corriere.it

Intanto l'Economist....
Ritengo che il successo ottenuto gli abbia in parte scombinato i piani.
Penso che Grillo puntasse ad un 15-20%, che gli avrebbe consentito un bel po' di visibilità e di essere un'opposizione tenace e fastidiosa, senza doversi preoccupare di fare delle proposte. Con numeri simili invece deve tirare fuori qualche proposta e ... al momento, non sa ancora come regolarsi.
Per il momento si prende tempo, poi si vedrà.

Comunque la situazione, per chi la guardasse da fuori senza doversi preoccupare per il proprio Paese è interessante: abbiamo

1. Grillo: per lui la situazione ideale sarebbe poter sbraitare contro un'alleanza PD-PDL (eventualmente nella forma di governo tecnico)
2. Berlusconi: specularmente, sarebbe ben lieto di poter sparare a zero contro un governo Bersani appoggiato da Grillo, con eventuale ritorno alle urne nel giro di 12-18 mesi.
3. Bersani: deve andare a stanare uno dei due, costringendoli a venire allo scoperto, ben sapendo che un voto troppo ravvicinato non è nell'interesse nè di Grillo nè di B.

Con l'ulteriore possibilità di un ritorno affrettato alle urne (da qui a 6 mesi), che a seconda delle circostanze in cui maturasse potrebbe far esplodere ulteriormente il M5S, oppure consegnare il paese ad un PD targato Renzi... ;)
 
grillo deve comprendere che non sta più in una piazza e che il linguaggio che usa deve essere necessariamente diverso
oggi si è visto una parziale inversione di rotta nel suo modo di esprimersi...addirittura un elogio a Napolitano
il M5S deve comunque emanciparsi dal suo, come dice grillo, "garante" o se volete ideologo...peccano e peccheranno di ingenuità, questo è vero, ma non va fatto passare necessariamente per un difetto: per la malizia c'è tempo
 
Ultima modifica:
Ritengo che il successo ottenuto gli abbia in parte scombinato i piani.
Penso che Grillo puntasse ad un 15-20%, che gli avrebbe consentito un bel po' di visibilità e di essere un'opposizione tenace e fastidiosa, senza doversi preoccupare di fare delle proposte. Con numeri simili invece deve tirare fuori qualche proposta e ... al momento, non sa ancora come regolarsi.
Per il momento si prende tempo, poi si vedrà.


Comunque la situazione, per chi la guardasse da fuori senza doversi preoccupare per il proprio Paese è interessante: abbiamo

1. Grillo: per lui la situazione ideale sarebbe poter sbraitare contro un'alleanza PD-PDL (eventualmente nella forma di governo tecnico)
2. Berlusconi: specularmente, sarebbe ben lieto di poter sparare a zero contro un governo Bersani appoggiato da Grillo, con eventuale ritorno alle urne nel giro di 12-18 mesi.
3. Bersani: deve andare a stanare uno dei due, costringendoli a venire allo scoperto, ben sapendo che un voto troppo ravvicinato non è nell'interesse nè di Grillo nè di B.

Con l'ulteriore possibilità di un ritorno affrettato alle urne (da qui a 6 mesi), che a seconda delle circostanze in cui maturasse potrebbe far esplodere ulteriormente il M5S, oppure consegnare il paese ad un PD targato Renzi... ;)

Anch'io la vedo così, penso puntassero al 20 o poco sopra ma dando anche loro relativamente certo un gov Bersani-Monti.
La fase delle proposte concrete è la più difficile, anche perchè il M5s unisce istenze molto diverse, non semplici da unire in un programma preciso e dettagliato - è possibile si generi, da qui, una diaspora di minoranza.
Va cmq sottolineato che Grillo è il catalizzatore (lo rimarrà) e il collante (non so per quanto), ma alle sue sparate occorre già ora dare il giusto peso.
Di tutti i grillini neoparlamentari sentiti in questi gg nessuno mi è sembrato ottusamente chiuso o pervicacemente disfattista. Si tratta di giovani in buona parte inseribili nell'area di sx; li vedremo nel comportamento in aula, ai diktat di Grillo dò il peso che meritano.
 
Ciao,

dai toni sussiegosi (un agnellino) del suo videomessaggio ("mettiamoci insieme per la governabilità"), dall'aver fatto ri-sparire Capezzone (ricomparso lunedì dopo le 16, da riutilizzare solo alla bisogna), dalla calma manifestata ieri sera da Cicchitto (Porta a Porta), non mi sembra che il Cav. sia così contento di un eventuale governo Bersani con appoggio esterno (iniziale) dei 5 stellati.

Sa benissimo che i principali punti in cui sono d'accordo sono il conflitto di interesse e le leggi anticorruzione.
Non è l'unico terrorizzato (basta leggere il Corrierone)

Continuo a dirvi : non esiste nessun partito di Grillo (concordo con l'articolo di Facci), queste persone sono in Parlamento e, se il PD saprà darsi una scossa, non saranno loro a dire di no.

Richiedo : avete mai provato a parlare con 5 stellati ? Ne conoscete ? Io sì, sia a livello locale, che un neo-eletto (Camera, mannaggia).
Grillo NON è il loro leader, ha svolto la funzione di catalizzatore. Punto.



De Gregorio inguaia B. e mi auguro le larghe intese.
 
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Ritengo che il successo ottenuto gli abbia in parte scombinato i piani.
Penso che Grillo puntasse ad un 15-20%, che gli avrebbe consentito un bel po' di visibilità e di essere un'opposizione tenace e fastidiosa, senza doversi preoccupare di fare delle proposte. Con numeri simili invece deve tirare fuori qualche proposta e ... al momento, non sa ancora come regolarsi.
Per il momento si prende tempo, poi si vedrà.

Comunque la situazione, per chi la guardasse da fuori senza doversi preoccupare per il proprio Paese è interessante: abbiamo

1. Grillo: per lui la situazione ideale sarebbe poter sbraitare contro un'alleanza PD-PDL (eventualmente nella forma di governo tecnico)
2. Berlusconi: specularmente, sarebbe ben lieto di poter sparare a zero contro un governo Bersani appoggiato da Grillo, con eventuale ritorno alle urne nel giro di 12-18 mesi.
3. Bersani: deve andare a stanare uno dei due, costringendoli a venire allo scoperto, ben sapendo che un voto troppo ravvicinato non è nell'interesse nè di Grillo nè di B.

Con l'ulteriore possibilità di un ritorno affrettato alle urne (da qui a 6 mesi), che a seconda delle circostanze in cui maturasse potrebbe far esplodere ulteriormente il M5S, oppure consegnare il paese ad un PD targato Renzi... ;)


Acqua!!

Da una fonte insospettabile:

L'idea di Berlusconi: premier di sinistra e Gianni Letta al Quirinale - berlusconi, napolitano, grillo, bersani, pd, pdl, gianni letta, renzi, salvatore dama - Libero Quotidiano

Estraggo un passaggio che dice tutto:

"Silvio, ragionando con i suoi ad Arcore, si è detto anche pronto a sostenere un governo guidato da Bersani, a patto che valga il ticket: un democratico a Palazzo Chigi, un berluscones al Quirinale. E Berlusconi, per l’occasione, è pronto a giocarsi la carta Gianni Letta, suo storico consigliere oltre che persona molto apprezzata a sinistra. L’altra condizione sono i tempi. Che devono essere rapidi. Perché a Milano ripartono tre processi, Ruby, Unipol e diritti Mediaset. Procedimenti che presto arriveranno a giudizio. Silvio teme che si risolvano in tre condanne, con tutto il portato di sputtanamento interno e internazionale che ne segue. Dunque l’accordo con i democratici va chiuso prima che arrivino le toghe a far cambiare idea alla controparte."

In realtà Silvio, per salvare la ghirba e la "roba", sarebbe disposto a votare premier anche Ferrando....
 
Anch'io la vedo così, penso puntassero al 20 o poco sopra ma dando anche loro relativamente certo un gov Bersani-Monti.
La fase delle proposte concrete è la più difficile, anche perchè il M5s unisce istenze molto diverse, non semplici da unire in un programma preciso e dettagliato - è possibile si generi, da qui, una diaspora di minoranza.
Va cmq sottolineato che Grillo è il catalizzatore (lo rimarrà) e il collante (non so per quanto), ma alle sue sparate occorre già ora dare il giusto peso.
Di tutti i grillini neoparlamentari sentiti in questi gg nessuno mi è sembrato ottusamente chiuso o pervicacemente disfattista. Si tratta di giovani in buona parte inseribili nell'area di sx; li vedremo nel comportamento in aula, ai diktat di Grillo dò il peso che meritano.

Anche io penso la stessa cosa.
Bisogna sottolineare che il precedente governo Monti non è riuscito a fare
quelle riforme necessarie proprio per le differenti opinioni in parlamento vedi province ecc.

Un governo e un parlamento con una maggioranza disposta a portare avanti determinate riforme e realizzarLe sarebbe indispensabile ora.
Personalmente vedo questa occasione come una opportunità...
Poi sta nella testa dei capi politici scegliere il bene comune invece dei
i soliti minestroni all'italiana infarciti di tattiche politiche.
 
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Ciao,

dai toni sussiegosi (un agnellino) del suo videomessaggio ("mettiamoci insieme per la governabilità"), dall'aver fatto ri-sparire Capezzone (ricomparso lunedì dopo le 16, da riutilizzare solo alla bisogna), dalla calma manifestata ieri sera da Cicchitto (Porta a Porta), non mi sembra che il Cav. sia così contento di un eventuale governo Bersani con appoggio esterno (iniziale) dei 5 stellati.

Sa benissimo che i principali punti in cui sono d'accordo sono il conflitto di interesse e le leggi anticorruzione.
Non è l'unico terrorizzato (basta leggere il Corrierone)

Continuo a dirvi : non esiste nessun partito di Grillo (concordo con l'articolo di Facci), queste persone sono in Parlamento e, se il PD saprà darsi una scossa, non saranno loro a dire di no.

Richiedo : avete mai provato a parlare con 5 stellati ? Ne conoscete ? Io sì, sia a livello locale, che un neo-eletto (Camera, mannaggia).
Grillo NON è il loro leader, ha svolto la funzione di catalizzatore. Punto.



De Gregorio inguaia B. e mi auguro le larghe intese.

Il Corriere oggi se ne esce con questo titolo

Bersani e Errani convinti di avere il sostegno decisivo di molti senatori 5 Stelle. Il lavoro di «scouting» sarebbe andato in porto

che conferma che dietro il nick Amorgos si cela un importante esponente della Direzione PD:D

Tuttavia, la velocità di questo scouting mi lascia perplesso: possibile che in tre giorni questi hanno già assorbito lo shock della non vittoria e già si sono assicurati il supporto di una ventina di senatori M5S ? Meglio di Mandrake ? Temo che li aspetti ancora qulche doccia fredda.
 

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