Conferenza tenuta il 28 marzo 1946 alla Columbia University di New York
Chiedo venia, ho sempre troppo poco tempo per scrivere
davvero non colgo l'assioma da te individuato.
Per esempio da questi due passi.
La democrazia autentica fa sempre riferimento alla base
La democrazia non difende un' idea astratta, né una filosofia brillante; difende dei democratici
E' pacifico che "la democrazia" non sia un'entità senziente ed autonoma, per cui chi è il vero soggetto di queste frasi?
Leggendole, io vedo che esse parlano del popolo come qualcosa di esterno alla democrazia stessa. Qualcosa a cui la democrazia "fa riferimento" o "protegge".
Ora, a parer mio la democrazia non protegge proprio nessuno: al contrario, tocca al popolo proteggere la democrazia, da tutte quelle persone che desiderano impadronirsi del potere ed instaurare un regime autoritario o oligarchico più o meno ben mascherato.
E dire che la democrazia "faccia riferimento" alla base è un modo per dire che la base (il popolo, mi passi questa sostituzione?) sia qualcosa di esterno alla democrazia stessa.
In realtà tocca alla base PRETENDERE di essere al CENTRO della democrazia, e PRETENDERE di essere riferimento per chi governa.
O questa pretesa esiste E VIENE FATTA VALERE, altrimenti il popolo verrà sempre più ignorato nelle proprie istanze, e visto come serbatoio di voti da tenere buono e compiacere con contentini.
Le due frasi qui sopra parlano chiaramente dei governanti (se non concordi: di chi altri?), i quali dovrebbero benevolmente "far riferimento" e "proteggere" il popolo, che però ... resta un gradino sotto.
La democrazia è l' esercizio sociale e politico della modestia.
Non trovo riferimento a questa virtù nella nostra Carta Costituzionale, e nemmeno nelle Carte di altri Paesi che consideriamo a buon titolo democratici. I padri costituenti hanno davvero commesso una dimenticanza così grave?
Il risultato è che il democratico è modesto.
Una frase del genere mi sembra una catastrofe logica. Nel senso che non la vedo come una condizione necessaria, nè tantomeno sufficiente.
Un democratico può chiaramente essere una persona modesta, così come un despota è normalmente una persona estremamente arrogante.
Dovremmo concludere che un democratico non può essere una persona arrogante che porta avanti le proprie istanze politiche seguendo i metodi democratici? Mi aspetto una dimostrazione formale, la logica è una brutta bestia
Per converso, una persona esageratamente modesta non potrebbe sentirsi inadeguata al proprio ruolo di cittadino, ed accettare di demandare ad altri le proprie responsabilità politiche? Da qui alla morte della democrazia il passo è breve... troviamo un sacco di modestia tra coloro che nascono servi.
Qual è il confine fra arroganza, fiducia nei propri mezzi, modestia e falsa modestia?
Peraltro, dubito che la modestia fosse l'arma con la quale i partigiani hanno combattuto contro i nazisti...
Una cosa su cui invece posso essere d'accordo è che il governante, in democrazia, deve "Confessare una certa percentuale di ignoranza" ed un sacco di altre cose dette alla conferenza.
Ma il punto, che IMHO manca, è che queste cose non vengono dal "buon cuore" del governante: vengono IMPOSTE da una base, coraggiosa, ferma e determinata nel difendere una democrazia in cui crede.