Efficienza energetica

non fare la vergine dal candido manto

io , homo stradalis ,leggo questo:


"""""Il picco di massima potenza elettrica assorbita dal Paese (60 gigawatt) occorre nelle prime ore della sera, quando fa buio e il Fv conta zero. Per soddisfare quel picco devono esserci- tutti- gli impianti convenzionali (gas, carbone, nucleare, idroelettrico). Una volta che questi impianti per soddisfare la domanda di picco ci sono ( e ci sono perché devono esserci), essi sono in grado di soddisfare anche la domanda non di picco, per cui ogni altro impianto alternativo risulta inutile. Come dire: se avete l’auto potete evitare di avere la bicicletta, ma non viceversa.

Se vi concedete anche la bicicletta è perché essa costa 100 a fronte di un’auto che costa 20.000; ma il Fv è una bicicletta che costa 400.000. Allora, illudersi di creare «posti di lavoro» nel settore del Fv equivale a illudersi di crearli assumendo squadre d’operai che di giorno scavino buche e di notte le ricoprano. Non bisogna essere bocconiani per comprendere che non è così che funziona.""""

nell'articolo non spiega il perchè sia fatto il taglio in Germania
potrebbe essere, che so, per problemi di bilancio
sarebbe interessante approfondire

a latere
nell'articolo non si presuppone alcun tipo di accumulo di energia
quando saranno un dugent'anni che se ne studia
se non si puote
resta il mistero di come far funzionare il mio telefonino
 
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non fare la vergine dal candido manto

io , homo stradalis ,leggo questo:


"""""Il picco di massima potenza elettrica assorbita dal Paese (60 gigawatt) occorre nelle prime ore della sera, quando fa buio e il Fv conta zero. Per soddisfare quel picco devono esserci- tutti- gli impianti convenzionali (gas, carbone, nucleare, idroelettrico). Una volta che questi impianti per soddisfare la domanda di picco ci sono ( e ci sono perché devono esserci), essi sono in grado di soddisfare anche la domanda non di picco, per cui ogni altro impianto alternativo risulta inutile. Come dire: se avete l’auto potete evitare di avere la bicicletta, ma non viceversa.

Se vi concedete anche la bicicletta è perché essa costa 100 a fronte di un’auto che costa 20.000; ma il Fv è una bicicletta che costa 400.000. Allora, illudersi di creare «posti di lavoro» nel settore del Fv equivale a illudersi di crearli assumendo squadre d’operai che di giorno scavino buche e di notte le ricoprano. Non bisogna essere bocconiani per comprendere che non è così che funziona.""""

Ma sai: ne avevo già scritto tempo addietro che, per esempio, in Cermania sta montando una certa insoddisfazione sulle rinnovabili a cagione di un 100 e passa mijardi de euro spalmati sulle tasche dei soliti noti ...
Lo seppi during un fiaggio ...

http://blog.forumnucleare.it/econom...ovabili-in-crisi-aziende-della-green-economy/

Son curioso di vedere come andrà a finire ... se come già occorso dietro front e avanti marsch ... oppure terranno fede alla parola ...In realtà il vero problema è la resa: SE riusciranno ad aumentare la resa fino a renderla chessò un 20-30% rispetto alla costante solare netta ...
Parressse che per esempio scindere l' acqua è accumulare energia o meglio anc' ora (o anko Ra, che è il coeff di rugosità medio expresso in µm oppure il Dio Sole per gli egizi) attraverso opportuni catalizzatori eZtraRRe IdroGGeno daigli Idrocarburi potrebbe essere + conveniente ... per via della minore energia di legame per esempio ma n solo ...
 
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Il picco di massima potenza elettrica assorbita dal Paese (60 gigawatt) occorre nelle prime ore della sera, quando fa buio e il Fv conta zero. Per soddisfare quel picco devono esserci- tutti- gli impianti convenzionali (gas, carbone, nucleare, idroelettrico). Una volta che questi impianti per soddisfare la domanda di picco ci sono ( e ci sono perché devono esserci), essi sono in grado di soddisfare anche la domanda non di picco, per cui ogni altro impianto alternativo risulta inutile.

ma il punto è che l'Italia non è la Germania quindi le considerazioni del

giornalista lasciano il tempo che trovano (sempre ammesso che quel che dice sia vero), in allegato il fabbisogno di energia

elettrica di oggi 11_04 dell'Italia (fonte Terna), se vuoi cerca tu uno storico più ampio

poi il deficit di produzione (fonte Terna)
 

Allegati

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Primo trimestre da record per le rinnovabili in Germania

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In Germania le rinnovabili fanno registrare un primo trimestre da record. Secondo i dati della Federazione dell'economia energetica e dell'acqua Bdew (Bundesverband der energie und wasserwirtschaft) , nel periodo considerato, grazie a condizioni meteorologiche favorevoli e alla crescita del numero degli impianti, il settore eolico ha fatto registrare un +35% di energia prodotta (15.682 Gwh), mentre quello fotovoltaico si è attestato a quasi +40% e 3900 GWh. Malgrado il taglio agli incentivi le rinnovabili volano nel Paese tedesco, confermando quanto già emerso nel 2011 dalla stessa Bdew, secondo cui le energie “pulite” erano la seconda fonte di energia elettrica con un quinto circa dell'elettricità consumata, salita al 19.9% del consumo totale rispetto al 16,4% del 2010. Non solo: la Germania farà registrare nel 2012, ancora una volta, un volume record di capacità fotovoltaica installata. Lo ha detto Martin Wansleben, numero uno della Camera del commercio tedesca (DIHK), che prevede anzi una nuova accelerazione del ritmo delle installazioni per la paura di nuove riduzioni degli incentivi. Secondo Wansleben, nel 2012 la Germania aggiungerà alla propria capacità fotovoltaica altri 8 GW.
 
Clini: il quinto conto energia è pronto

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Sul Quinto conto energia Clini e Passera trovano l’accordo. E’ stato proprio il Ministro all’ambiente Corrado Clini ad annunciare che il testo sul nuovo sistema incentivante per le fonti rinnovabili è ormai pronto. Dopo tutte le varie versioni della bozza circolata in rete durante le ultime settimane, il Quinto conto energia potrebbe essere presentato addirittura entro le prossime ore. «Abbiamo lavorato insieme con il ministro Passera – ha dichiarato Clini - e raggiunto una base comune che conferma il ruolo delle rinnovabili nel sistema energetico nazionale, in modo coerente con le direttive europee, ora i provvedimenti saranno trasmessi alla Conferenza unificata, dove ci confronteremo con le Regioni e con i Comuni».

A margine dell’inaugurazione di un impianto fotovoltaico avvenuto oggi a Roma, Clini ha voluto sottolineare come ''nonostante la crisi, l’Italia ha ancora capacità e disponibilità ad investire in questo settore. Il 16 marzo è stato aperto il fondo rotativo del Protocollo di Kyoto, che prevede 600 milioni di euro per prestiti a basso tasso di interesse per gli investimenti alle rinnovabili: dopo soli 10 giorni, le domande hanno esaurito le disponibilità di risorse”. Ora spetta al Governo dimostrare di credere nel settore, con il varo di un sistema incentivante che possa garantire alle rinnovabili di poter continuare a essere il motore dell’economia italiana anche nei prossimi anni.
 
Rinnovabili: ecco i due schemi dei decreti

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Al via i decreti per le rinnovabili. Lo comunica il governo attraverso i siti ministeriali dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente. I due provvedimenti, all’esame dell’Autorità dell’Energia e della Conferenza Stato-Regioni, come si legge nella nota, “definiscono i nuovi incentivi per l’energia fotovoltaica (Quinto Conto Energia) e per le rinnovabili elettriche non fotovoltaiche (idroelettrico, geotermico, eolico, biomasse, biogas)”. L’obiettivo è quello di “raggiungere e superare gli obiettivi europei delle energie rinnovabili fissati per il 2020 attraverso una crescita virtuosa, basata su un sistema di incentivazione equilibrato e vantaggioso per il sistema Paese e tale da ridurre l’impatto sulle bollette di cittadini e imprese: queste le principali finalità” prosegue il comunicato, dove si spiega anche che “il nuovo regime pone le basi per uno sviluppo ordinato e sostenibile delle energie rinnovabili, allineando gli incentivi ai livelli europei e adeguandoli agli andamenti dei costi di mercato (calati radicalmente nel corso degli ultimi anni). Vengono favorite le tecnologie con maggior ricaduta sulla filiera economico-produttiva nazionale e ad alto contenuto innovativo, introducendo inoltre meccanismi per evitare distorsioni a livello territoriale e conflitti con altre filiere produttive nazionali, in particolare con quella alimentare”.

Il sistema entrerà in vigore al superamento della soglia di 6 miliardi di incentivi per il fotovoltaico (previsto tra luglio e ottobre prossimi) e il primo gennaio 2013 per il non fotovoltaico. Viene inoltre introdotto un sistema di controllo e governo dei volumi installati e della relativa spesa complessiva, attraverso un meccanismo di aste competitive per i grandi impianti (superiori a 5 MW) e tramite registri di prenotazione per gli impianti di taglia medio-piccola (sono invece esclusi dai registri i micro impianti). L’intento principale del Governo è programmare una crescita dell’energia rinnovabile più equilibrata che, oltre a garantire il superamento degli obiettivi comunitari al 2020 (dal 26% a circa il 35% nel settore elettrico), consenta di stabilizzare l’incidenza degli incentivi sulla bolletta elettrica. Come hanno evidenziato all’unisono i i tre ministri competenti, vale a dire Corrado Passera per lo Sviluppo economico, Corrado Clini per l’Ambiente e Mario Catania per l’Agricoltura, “con i due decreti firmati oggi viene introdotto un sistema di incentivi moderno, europeo ed equo per le tasche dei cittadini e delle imprese. L’energia rinnovabile continua a essere un pilastro fondamentale della nostra strategia, ed è per questo essenziale supportarla in modo efficace, favorendo le fonti verdi che possono sviluppare una filiera industriale e produttiva nazionale. Abbiamo inoltre posto un freno importante alla crescita dei costi energetici per cittadini e imprese. La sostenibilità economica e quella ambientale sono i due cardini su cui il governo intende basare la nuova strategia energetica nazionale in corso di elaborazione”.
 
Al via la centrale solare più grande del Giappone

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Saranno avviati il prossimo luglio i lavori per la costruzione di quella che è stata dichiarata la più grande centrale solare del Giappone. A lanciare il progetto è un consorzio di di imprese giapponesi capitanato da Kyocera, produttore nazionale di pannelli fotovoltaici, e dall’altro gruppo IHI e dalla Mizuho Corporate Bank. Il gruppo Kyocera fornirà i moduli fotovoltaici per la realizzazione dell’impianto, IHI darà il terreno per costruire la centrale mentre la banca sosterrà finanziariamente la realizzazione. Altri investitori interessati sono i gruppi KDDI, e Kyudenko oltre all’istituto bancario Kagoshima Bank. La realizzazione dell’impianto servirà per far fronte alla carenza di elettricità dovuta all'interruzione di quasi tutti i reattori nucleari del Paese del Sol Levante. Il progetto si presenta già imponente: la superficie della centrale sarà estesa quanto 27 campi da baseball, il suo costo stimato è circa 25 miliardi di yen ossia l’equivalente di 235 milioni di euro e la sua potenza sarà di 70 MW. La centrale sarà costruita nella regione di Kagoshima, situata nella parte meridionale del Giappone.
 
Pew: 28 mld di dollari US in rinnovabili italiane

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L'Italia ha continuato a distinguersi come uno dei mercati del solare più dinamici al mondo, con un aumento complessivo del 38,4% negli investimenti in energia pulita per una quota record di 28 miliardi di dollari US, secondo una nuova ricerca di The Pew Charitable Trusts. "Mentre altre nazioni europee hanno apportato tagli significativi agli incentivi alle energie rinnovabili a causa delle pressioni sul bilancio, l’Italia ha salvaguardato i propri programmi di incentivazione con l’auspicio di stimolare la crescita economica - ha affermato Phyllis Cuttino, direttore del Pew's Clean Energy Program - dunque l'Italia oggi è quarta nella classifica dei G-20 per gli investimenti nell'energia pulita, è prima nel tasso di crescita degli investimenti su cinque anni, è prima nell’intensità degli investimenti ed è sesta nella capacità di energia rinnovabile installata per una quota di 28 GW. La sfida per l'Italia sarà perseguire le politiche in grado di offrire sicurezza a lungo termine agli investitori sul mercato in questo periodo di austerity fiscale".

Quasi tutti gli investimenti privati (24,1 miliardi di dollari US) sono confluiti nello sviluppo dell’energia solare, promuovendo l’installazione di quasi 8 GW di capacità di generazione, di cui oltre la metà destinata a piccoli progetti commerciali, ma anche una quota record di 2,2 GW destinata ad impianti su larga scala. Questi sostanziali incrementi della capacità sono stati stimolati dalle continue incentivazioni all'energia pulita. Nel complesso, gli investimenti nell'energia pulita hanno raggiunto la quota record di 263 miliardi di dollari US nel 2011, con un aumento del 6,5% rispetto all'anno precedente. Gli Stati Uniti rimangono al primissimo posto tra le nazioni del G-20, con una raccolta d’investimenti pari a 48 miliardi di dollari US. Tuttavia, con 45,5 miliardi d’investimenti privati, la Cina rimane un fulcro importante delle attività per l'energia pulita, confermandosi leader mondiale negli investimenti e nell'applicazione dell'energia eolica, così come nella produzione di energia eolica e solare. La Germania, con 30,6 miliardi di dollari US raccolti, si pone al terzo posto nella classifica dei G-20. Il calo dei prezzi, abbinato all'aumento degli investimenti, ha accelerato la crescita della capacità di generazione di energia pulita installata, che nel 2011 è salita di una quota record di 83,5 GW portando a 565 GW il totale a livello globale. Questa cifra rappresenta più del 50% della capacità di generazione di energia nucleare installata nel mondo.
 

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