€/CHF operatività senza AT

Ciao Mario! :V Per ora si stagna su questi livelli... probabile uno spike in area 1,12... ma non so valutare la tempistica... un colpetto lo devono dare... e poi di nuovo giù verso la parità e più sotto...!!!

Stanno sbolognando Euro a manetta... cartamoneta FDS...!!! :V

........ciao A grazie x il tuo contributo.

non sara' mica questa la causa....

Alla riunione del Consiglio di dicembre occorrerà
quindi verificare se l'attuale politica monetaria è ancora adeguata.
La retorica allarmante dei funzionari della BCE ha aumentato
notevolmente le previsioni di ulteriori misure di allentamento
a dicembre.
Ciò ha chiamato in causa anche il Presidente della BNS, Thomas
Jordan. Se necessario, la Banca nazionale sarebbe disposta
a ulteriori interventi, sia con acquisti di divise sia con tassi
negativi ancora maggiori. Finora non si era tuttavia riscontrata
alcuna maggiore pressione rialzista sul CHF

m
 
........ciao A grazie x il tuo contributo.

non sara' mica questa la causa....

Alla riunione del Consiglio di dicembre occorrerà
quindi verificare se l'attuale politica monetaria è ancora adeguata.
La retorica allarmante dei funzionari della BCE ha aumentato
notevolmente le previsioni di ulteriori misure di allentamento
a dicembre.
Ciò ha chiamato in causa anche il Presidente della BNS, Thomas
Jordan. Se necessario, la Banca nazionale sarebbe disposta
a ulteriori interventi, sia con acquisti di divise sia con tassi
negativi ancora maggiori. Finora non si era tuttavia riscontrata
alcuna maggiore pressione rialzista sul CHF

m

Ciao Mario...!!! Per me stanno facendo rientrare i CHF... questa è la mia view... non so per quale ragione ma il sospetto è concreto. Comunque sia il CHF si dimostra molto forte sull'Euro... la BNS è piena di Euro che viene visto quasi come carta straccia... non che lo sia... ma gli Swizzeri tengono molto alla loro divisa... nonostante la sua forza notevole che produce gli effetti che tutti sappiamo...!!! :V
 
Ciao Mario...!!! Per me stanno facendo rientrare i CHF... questa è la mia view... non so per quale ragione ma il sospetto è concreto. Comunque sia il CHF si dimostra molto forte sull'Euro... la BNS è piena di Euro che viene visto quasi come carta straccia... non che lo sia... ma gli Swizzeri tengono molto alla loro divisa... nonostante la sua forza notevole che produce gli effetti che tutti sappiamo...!!! :V

grazie a te:

ma facciamo un esempio impossibile...... se euro e dollaro andassero in pari...

x il chf.......
m
 
........
La valuta è come sempre anche al centro dell'attenzione della
Banca Nazionale svizzera, che se necessario continua a essere
disposta a contrastare un nuovo rafforzamento del CHF con
nuovi interventi. Tuttavia, come l'euro non dovrebbe svalutarsi
ulteriormente rispetto al dollaro nonostante la divergente politica
dei tassi, anche per l'EUR/CHF non prevediamo alcun notevole
movimento (si veda Focus). Infatti, un ulteriore ampliamento
dell'espansiva politica monetaria della BCE dovrebbe essere
già scontata dai mercati dopo le dichiarazioni di Draghi e
di conseguenza non dovrebbe determinare alcuna nuova pressione
rialzista sul franco.
 
.....................................

La Confederazione svizzera ha un'economia prospera, competitiva e diversificata con una solida posizione esterna e una considerevole flessibilità monetaria". È quanto si legge in una nota con cui Standard & Poor's Ratings Services ha confermato la valutazione di lungo e breve termine "AAA/A-1+" sulla confederazione elvetica. L'outlook è stabile.
 
..........................b...ww.....a tutti

La previsione di nuove misure della BCE ha fatto scendere le
previsioni sui tassi anche in Svizzera. Alla fine dell'anno il Libor
a 3 mesi è previsto ora ad appena -1.0%, quindi 25 punti base
in meno. Il mercato prevede quindi che la BNS durante la sua
valutazione della situazione del 10 dicembre reagirà alle misure
della BCE con un'ulteriore diminuzione dei tassi negativi. La BNS
ha più volte comunicato la sua disponibilità ad agire e ciò finora
è sufficiente per mantenere stabile l'EUR/CHF, anche senza interventi
sul mercato delle divise. Anche questa settimana, i depositi
a vista presso la BNS non indicano acquisti di divise. A
seconda dell'entità delle misure della BCE si può creare tuttavia
di nuovo maggiore pressione sul franco e provocare la reazione
della BNS.
Anche all'attuale livello il franco è sempre nettamente sopravvalutato
e danneggia la congiuntura. Nonostante un leggero
rafforzamento di EUR/USD e una migliore fiducia delle imprese,
anche nel T3 le esportazioni svizzere erano in calo – solo i dati
di ottobre mostrano una ripresa. Questi non sono segnali positivi
per la produzione industriale nel T3, la cui pubblicazione è
prevista la prossima settimana. Tuttavia, per la crescita del PIL
nel T3, l'andamento della produzione non fornisce necessariamente
un'indicazione affidabile. Nel T2 per es. si è registrato un
solido aumento del PIL, nonostante una riduzione del 2.5%
della produzione industriale rispetto all'anno precedente. La discrepanza
dipende dal fatto che il consumo privato ha un andamento
sempre robusto e un effetto di supporto per la congiuntura
– con ogni probabilità anche nel T3.
 
........................................

La decisione sui tassi della BCE del 3 dicembre potrebbe diventare,
una settimana dopo, un evento decisivo anche per la
valutazione della situazione della BNS. Una leggera diminuzione
del tasso dei depositi della BCE dall'attuale -0.2% è previsto
e non dovrebbe essere un sensibile fattore negativo per
il rapporto EUR/CHF. Nei mesi scorsi, la differenza dei tassi a
breve termine tra EUR e CHF è diventata meno importante per
EUR/CHF. A nostro avviso, il presidente della BCE Draghi dovrebbe
superare nettamente le aspettative dei mercati per far
salire il franco rispetto all'euro. Un euro troppo debole non
dovrebbe però essere neppure nell'interesse di Draghi per non
mettere a rischio l'aumento dei tassi statunitensi a dicembre.
Pertanto, la BNS anche in caso di un'ulteriore espansione politico-monetaria
non eccessiva da parte della BCE non si dovrebbe
trovare costretta ad agire nella misura che temono attualmente
i mercati dei tassi. Infatti, la diminuzione dell'obiettivo
per il Libor a 3 mesi a -1% è già scontata per dicembre.
Riteniamo tuttavia che la BNS possa evitare questo intervento
e che in caso di un rafforzamento del CHF acquisti principalmente
EUR. Rispetto all'USD la situazione rimane tranquilla.
Con l'USD/CHF attorno a 1.02, il dollaro è aumentato del 2%
circa nel corso dell'anno.
 
.....................

Un anno fa, il 18 dicembre 2014, la Banca nazionale svizzera
(BNS) sotto la pressione dei mercati aveva ridotto a -0.25% l'obiettivo
per il Libor a 3 mesi. Il mantenimento del corso minimo
dell'euro con interventi sul mercato delle divise aveva richiesto
capitali sempre più elevati. Un anno dopo la situazione per la
BNS senza limite minimo dell'euro si presenta meno tesa. In occasione
della valutazione della situazione politico-monetaria a
dicembre, la BNS non è stata costretta a far scendere ulteriormente
nel settore negativo l'obiettivo per il Libor a 3 mesi. Il
presidente della BCE, Mario Draghi, aveva in precedenza dato
un sostegno, ampliando le misure espansive della BCE in modo
più contenuto di quanto il mercato si aspettasse. Pertanto, la
BNS ha potuto lasciare a -0.75% l'obiettivo per i tassi, senza
che il franco si rivalutasse eccessivamente rispetto all'euro.
Dopo la decisione sui tassi il rapporto EUR/CHF era di 1.08 e a
breve termine questo sembra anche un importante livello di
supporto. Infatti, una settimana prima proprio questo livello era
stato messo alla prova e non era stato superato al ribasso sul
mercato delle divise anche prima della decisione della BCE. Anche
le aspettative del mercato monetario per il prossimo anno
hanno registrato un andamento favorevole alla BNS. Ancora
prima della decisione sui tassi, per marzo 2016 si prevedeva
un'elevata probabilità di un'ulteriore riduzione dei tassi sui mercati
a termine. Nel frattempo, questa aspettativa si è decisamente
ridimensionata. In seguito allo sviluppo del mercato dei
tassi e valuta, favorevole alla BNS, le nuove previsioni sull'infla
zione e sulla crescita sono passate un po' in secondo piano. La
BNS non ha più abbassato ulteriormente le aspettative inflazionistiche
già molto basse per il 2016 di -0.5%. Con una previsione
sul PIL dell'1.5% circa, la Banca nazionale è inoltre abbastanza
fiduciosa per il prossimo anno. Non da ultimo, dopo che
i dati del PIL relativi al T3 hanno confermato che il rallentamento
della crescita continua a persistere a causa del forte
franco e dell'indebolimento dei paesi emergenti. Per il 2016
prevediamo una crescita del PIL dello 0.9% e nessuna ulteriore
riduzione dei tassi da parte della BNS.
 
........................

gli indicatori anticipatori della Svizzera sono stati
disomogenei. Mentre il barometro congiunturale KOF a
dicembre mostra un netto calo, l'indice dei responsabili degli
acquisti indica una persistente tendenza di ripresa, soprattutto
a causa della volatile componente della produzione. Nel
complesso prevediamo che anche nel T4 2015 e all'inizio del
2016 l'economia svizzera segnerà quasi il passo. Anche i dati
sulle vendite al dettaglio di novembre dovrebbero confermare
la difficile situazione. A dicembre, il tasso di disoccupazione
svizzero è rimasto invariato al 3.4%, ma nel corso dell'anno
dovrebbe aumentare al 3.7% a causa della modesta crescita
economica. Quanto all'inflazione, attualmente si sta delineando
lentamente un'inversione di tendenza. Il calo dei prezzi a
dicembre era ancora dell'1.3%, dopo che nei mesi precedenti
era stato di volta in volta del -1.4%. Nel 2015, i prezzi al
consumo sono scesi quindi complessivamente dell'1.1%, il calo
più forte dal 1950.

Il mercato azionario svizzero non può sottrarsi alla tendenza
negativa, anche se grazie alle sue qualità difensive le perdite
sono leggermente inferiori rispetto a quelle del mercato
generale europeo. Una prima settimana negativa di
negoziazione non è una rarità per l'SMI. La perdita più elevata,
finora, nei primi cinque giorni di negoziazione, è stata del -2.4%
nel 1991. Le seconde perdite più elevate sono state registrate
nel 2001 e nel 2008 (rispettivamente del -2.2% e del -1.7%), di
volta in volta come inizio di anni borsistici estremamente deboli.
Per l'intero 2016 non prevediamo tuttavia un risultato simile.
Con la correzione dell'inizio dell'anno, il mercato si avvicina a
livelli di ingresso relativamente interessanti. Tuttavia, in Cina
non si delinea alcuna rapida normalizzazione, per cui non
raccomandiamo un ingresso nel mercato azionario fino a
quando il nervosismo provocato dalla Cina diminuirà un po
 
Ciao a tutti, solo per un saluto, al momento sto ancora studiando il mercato. Il petrolio è molto basso e la sterlina inglese fa strani balzi, insomma non ci capisco un gran che, lascio a voi la palla.

Ciao!
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto