fo64
Forumer storico
Dal sito http://www.reporterassociati.org riporto questa notizia
L'FBI sequestra Indymedia
di mazzetta 07 Oct 2004
Giovedì 07 Ottobre 2004 -- Con una decisione senza precedenti, e senza addurre giustificazioni, l'FBI americano ha sequestrato presso la società britannica Rackspace due hard disk contenenti l'archivio e le proprietà di diversi indymedia internazionali, tra i quali quello italiano.
L'indirizzo www.italy.indymedia.org non conduce piu', quindi, alla indymedia italiana, conenuta in Ahimsa2, ormai in volo con gli uomini in nero.
Mentre Rackspace cerca di rimpiazzare i dischi, e i techies cercano di recuperare i back-up delle memorie indyane, occorre denunciare l'azione arbitraria e senza motivazioni esplicite condotta dall'FBI contro una voce indipendente, forse troppo libera per gli standard che neo conservatori e vetero-furfanti vorrebbero riservare ai comuni cittadini, autorizzati a conoscere solo le notizie ed i commenti previsti dal menù dell'apparato che detiente le redini del controllo sociale ormai globalizzato.
Da notare che non è stata chiesta, od ordinata, una copia dei dischi in questione, ma questi sono stati rimossi in originale senza fornire altre possibilità a salvaguardia dei siti coinvolti, per motivi ancora misteriosi.
Un'azione contro un sito di informazione aperta, con milioni di contatti giornalieri, attraverso il quale chi non ha accesso al mainstream blindato dalle corporations scambia notizie ed esperienze, diversamente difficilmente reperibili, e che svolge un'opera, non solo simbolica, che attira sempre di più l'interesse di coloro che attraverso questa rete si trovano messi di fronte alle proprie responsabilità.
L'azione, ovviamente, non impedirà ad indymedia di rigenerarsi velocemente, ma resta il segnale dell'attenzione riservata, da parte di alcune parti politiche, alla possibilità che i loro oppositori cercano di darsi per riuscire ad esprimere le proprie ragioni.
Che tale possibilità sia garantita a tutti sarebbe nell'ABC della democrazia, che forse non è lecito pretendere da tali analfabeti in questo campo, trattandosi per lo più di persone cresciute alla scuola del comando e non a quella dell'ascolto e del rispetto tra eguali.
Cadono anche gli ultimi veli della decenza, ma, sfortunamente per tutti, continueremo a risentirci. We stand...
-------------------------------
ULTIM'ORA -- ULTIM'ORA
Dichiarazione dell'Onorevole Mauro Bulgarelli (Verdi-Gruppo MIsto) raccolta da Reporter Associati
"La chiusura da parte del'FBI dei server di Indymedia rappresenta l'applicazione del "Patrioct Act" a livello globale. Da oggi nessuno potrà più sentirsi sicuro neppure a casa propria, davanti al proprio pc: basterà avere inviato un comunicato o partecipato ad uno dei Forum di Indymedia per poter essere sospettati... Ma "sospettati" di cosa, poi?"
"L'operazione dell'FBI rappresenta una gravissima violazione della libertà di espressione di milioni di cittadini in ogni angolo del mondo. E questo proprio nell'immediata vigilia dell'apertura dei lavori del Social Forum Europeo (FSE) di Londra, 15-17 ottobre, dove il network informativo di Indymedia ha sempre rappresentato un più formidabile veicolo di comunicazione".
"Una giornata nera, questa del 7 ottobre, che ci ricorda oscurantismi e un clima da caccia alle streghe che ci preoccupa molto".
On.le Mauro Bulgarelli
(Verdi - Gruppo Misto)
![Eek! :eek: :eek:](https://cdn.jsdelivr.net/joypixels/assets/8.0/png/unicode/64/1f631.png)
L'FBI sequestra Indymedia
di mazzetta 07 Oct 2004
Giovedì 07 Ottobre 2004 -- Con una decisione senza precedenti, e senza addurre giustificazioni, l'FBI americano ha sequestrato presso la società britannica Rackspace due hard disk contenenti l'archivio e le proprietà di diversi indymedia internazionali, tra i quali quello italiano.
L'indirizzo www.italy.indymedia.org non conduce piu', quindi, alla indymedia italiana, conenuta in Ahimsa2, ormai in volo con gli uomini in nero.
Mentre Rackspace cerca di rimpiazzare i dischi, e i techies cercano di recuperare i back-up delle memorie indyane, occorre denunciare l'azione arbitraria e senza motivazioni esplicite condotta dall'FBI contro una voce indipendente, forse troppo libera per gli standard che neo conservatori e vetero-furfanti vorrebbero riservare ai comuni cittadini, autorizzati a conoscere solo le notizie ed i commenti previsti dal menù dell'apparato che detiente le redini del controllo sociale ormai globalizzato.
Da notare che non è stata chiesta, od ordinata, una copia dei dischi in questione, ma questi sono stati rimossi in originale senza fornire altre possibilità a salvaguardia dei siti coinvolti, per motivi ancora misteriosi.
Un'azione contro un sito di informazione aperta, con milioni di contatti giornalieri, attraverso il quale chi non ha accesso al mainstream blindato dalle corporations scambia notizie ed esperienze, diversamente difficilmente reperibili, e che svolge un'opera, non solo simbolica, che attira sempre di più l'interesse di coloro che attraverso questa rete si trovano messi di fronte alle proprie responsabilità.
L'azione, ovviamente, non impedirà ad indymedia di rigenerarsi velocemente, ma resta il segnale dell'attenzione riservata, da parte di alcune parti politiche, alla possibilità che i loro oppositori cercano di darsi per riuscire ad esprimere le proprie ragioni.
Che tale possibilità sia garantita a tutti sarebbe nell'ABC della democrazia, che forse non è lecito pretendere da tali analfabeti in questo campo, trattandosi per lo più di persone cresciute alla scuola del comando e non a quella dell'ascolto e del rispetto tra eguali.
Cadono anche gli ultimi veli della decenza, ma, sfortunamente per tutti, continueremo a risentirci. We stand...
-------------------------------
ULTIM'ORA -- ULTIM'ORA
Dichiarazione dell'Onorevole Mauro Bulgarelli (Verdi-Gruppo MIsto) raccolta da Reporter Associati
"La chiusura da parte del'FBI dei server di Indymedia rappresenta l'applicazione del "Patrioct Act" a livello globale. Da oggi nessuno potrà più sentirsi sicuro neppure a casa propria, davanti al proprio pc: basterà avere inviato un comunicato o partecipato ad uno dei Forum di Indymedia per poter essere sospettati... Ma "sospettati" di cosa, poi?"
"L'operazione dell'FBI rappresenta una gravissima violazione della libertà di espressione di milioni di cittadini in ogni angolo del mondo. E questo proprio nell'immediata vigilia dell'apertura dei lavori del Social Forum Europeo (FSE) di Londra, 15-17 ottobre, dove il network informativo di Indymedia ha sempre rappresentato un più formidabile veicolo di comunicazione".
"Una giornata nera, questa del 7 ottobre, che ci ricorda oscurantismi e un clima da caccia alle streghe che ci preoccupa molto".
On.le Mauro Bulgarelli
(Verdi - Gruppo Misto)