intanto la politica vuole campo libero per continuare fino alla fine l'opera di distruzione.. controllo assoluto del territorio...
Un addio in sordina, stando al retroscena del quotidiano di via Solferino: niente porte sbattute e nessuna polemica con il governo. In pratica, il benservito. Perché è di tutta evidenza che il rapporto dell’economista cremonese con Renzi era compromesso da mesi di annunci e smentite sui possibili tagli, sfoghi contro le resistenze della "macchina" e polemiche per la mancata diffusione dei 25 "dossier" con indicazioni puntuali su dove affondare il bisturi. E, a dimostrare che di rottura si è trattato, c’è il fatto che l’incarico ricevuto il 23 ottobre 2013 da Letta aveva (lo prevede il "decreto del Fare") durata triennale. Mentre tutto fa pensare che l’uscita si consumerà verso metà ottobre, subito dopo la presentazione della legge di Stabilità. A meno di un anno dall’insediamento, dunque. Per far spazio, probabilmente, al consigliere economico di Renzi, Yoram Gutgeld.
Dopo un anno di lavoro si profilano tagli semilineari – E i risparmi, che secondo il premier dovranno ammontare a 20 miliardi già quest’anno anziché i 17 preventivati? Arriveranno da tagli semilineari del 3% a ogni dicastero, da concordare con ogni ministro. Insomma: l’esito di un anno di lavoro di decine di esperti sembra essere la solita sforbiciata "orizzontale" su tutte le articolazioni dell’esecutivo, a partire dalla presidenza del Consiglio. Un risultato ancora più deludente se si ripercorrono dichiarazioni e promesse degli ultimi 365 giorni.
altro che cambiamento...