Analisi Intermarket Forse ci siamo....

Troppa fretta.... Troppa foga ribassista.... :rolleyes:
Questi segnali fanno paura..... potrebbe veramente interrompersi la marcia rialzista di lungo periodo sugli indici TOP (SP500 e DAX)...
Siamo ad un bivio, ad un passo dal dirupo....

Purtroppo il DAX avrebbe già dato segnale anche sul frame settimanale in senso ribassista...

Rimangono gli USA come estremo baluardo delle difese rialziste, ma come detto sono veramente in bilico.

Guardare in basso adesso fà paura..... anche a loro.... e speriamo che questa paura sortisca qualche reazione in senso contrario.... altrimenti....

Prima di uscire dal guado....... passeranno altri ventanni..... :rolleyes:


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bell'analisi.....a prescindere:up:....se non erro infatti le rekkie adesso son esattamente sul 50% del ritraccio di tutto il long partito il 4 ottobre....:specchio::specchio::specchio::specchio:
 
cioè?..........dopo la c un minimo si rimbalza no?........o no:-?

..... :D .....
Quando finisce una struttura, ne inizia sempre un'altra in senso contrario... percui è ovvio che dopo "c" ci sia un movimento diverso da quello ribassista....
Non vuol dire che sia un rimbalzone....
Significa solo che ci sarà un movimento diverso da un ribasso...

L'entità la scopriremo vivendo....

Ad occhio direi comunque che si sale poco....

Ho paura che i 16900 di ottobre rimarranno un TOP per parecchio tempo...... :-o
 
..... :D .....
Quando finisce una struttura, ne inizia sempre un'altra in senso contrario... percui è ovvio che dopo "c" ci sia un movimento diverso da quello ribassista....
Non vuol dire che sia un rimbalzone....
Significa solo che ci sarà un movimento diverso da un ribasso...

L'entità la scopriremo vivendo....

Ad occhio direi comunque che si sale poco....

Ho paura che i 16900 di ottobre rimarranno un TOP per parecchio tempo...... :-o
tanto io ho leiaculaz precocex:D........p.s. grazie drena
 
Anche in Germania..... si procede con convinzione verso lo sfracello.... :sad:

Mi stà sorgendo il dubbio che abbia Ragione Rubini....
Nel suo ultimo report ha scritto che la speculazione ormai ha deciso di cancellare l'attuale assetto Europeo....

Forse tra un pò vivremo in un altro mondo..... :-o

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azz..........dai da penzare.....

E' già......

Una nuova UE..... con pochi paesi.... che ripartano dalla volontà di unirsi politicamente..... forse (secondo me) sarà questo il destino...

Passando chiaramente prima dalle fauci del mercato che ci ammazzerà.... :sad:

Daltronde.....

Chi può convincere questi Gerontocrati nazionali a cedere sovranità in favore di uno stato federale..... se non una condizione di estrema necessità e tribolazione.... ?
L'europa non s'è fatta quando era il tempo.... quando si stava bene.... ogniuno badava al suo orticello e voleva continuare a fare il signorotto...

E allora significa che l' Europa si farà attraverso il fuoco..... attraverso la sofferenza...... :-o
 
Anche in Germania..... si procede con convinzione verso lo sfracello.... :sad:

Mi stà sorgendo il dubbio che abbia Ragione Rubini....
Nel suo ultimo report ha scritto che la speculazione ormai ha deciso di cancellare l'attuale assetto Europeo....

Forse tra un pò vivremo in un altro mondo..... :-o

la Germania ... sembra forte ... ma sotto sotto ... ha molte responsabilità ... :)

Deutsche Bank potrebbe essere l’untore del contagio

New York - Potrebbe essere la banca piu' importante della Germania di Frau Merkel l’anello di congiunzione della crisi sovrana dall’Europa agli Stati Uniti. Sono tante le ombre che si allungano su Taunus, la filiale americana di Deutsche Bank, nonché ottava holding bancaria.

E' la dimostrazione che il vero rischio di propagazione del contagio e' rappresentato dall'interconnessione globale delle banche, prima ancora di quella del debito sovrano degli stati.

L’istituto tedesco ha in pancia un’ingente quantità di debito europeo, ma è anche esposta in maniera rilevante al settore immobiliare statunitense. Una situazione definita esplosiva dagli esperti di mercato secondo cui DB potrebbe diventare il canale di connessione tra le due sponde dell’Atlantico, mettendo a rischio le rispettive economie.

Quel che resta difficile dire è se la crisi verrà esportata dall’Europa agli Usa oppure in direzione opposta. Dal canto suo la banca teutonica è un gigante, ma solo sulla carta. Questo, infatti, non è stato sufficiente a tenerla al sicuro da lati oscuri: a fine settembre 2011 i suoi asset totalizzavano qualcosa come 2,28 trilioni di euro, ma sfogliando il bilancio emergeva una capitalizzazione esigua nonché una forte esposizione al rischio sovrano. Deutsche Bank ha nei suoi forzieri montagne di bund, ma anche di Oat francesi e Btp italiani che stanno facendo tremare i polsi ai trader in queste settimane.

Secondo gli addetti ai lavori è però la sua situazione in America, dove è conosciuta per essere un fiduciario importante di mutui, a essere la principale fonte di preoccupazione. Scoprire il motivo non è difficile. Come riferito ancora un anno fa da Bloomberg News, Taunus avrebbe avuto necessità di un’iniezione di liquidità da quasi 20 miliardi di dollari per soddisfare i requisiti patrimoniali richiesti dalle Authority statunitensi. Questo venne alla luce quando Deutsche Bank stava cercando di declassare lo status della sua filiale da banca a holding per evitare di dover rispettare questi vincoli di capitale. Morale della favola: il mistero continua.

Ancora oggi analisti ed economisti si domandano se l’empasse sia stato risolto e come. Quel che è certo è che la banca e il governo tedesco sarebbero dovuti essere a favore di nuovi finanziamenti a Taunus. Eppure nessuno si sbilancia. E fa pensare la posizione assunta da Paul Achleitner, direttore finanziario della compagnia assicurativa Allianz nonché ex dirigente di Goldman Sachs, che ha ammesso recentemente di essere preoccupato per questa situazione.
 

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