ceccotti
enzo
Che fine ha fatto la matita blu?
Nella nostra lingua sopravvive, anche se sempre meno usata, l’espressione “errore da matita blu”. Fino a qualche tempo fa i maestri elementari e i professori delle scuole superiori correggevano i compiti degli studenti ricorrendo alla matita rossa e blu. Rosso il colore degli errori veniali, blu quello degli errori gravi o gravissimi. Colori non più adeguati al nostro tempo, stando a una inchiesta di Annachiara Sacchi (Corriere della Sera, genn. 2020): troppo aggressivi, che creano “sensi di colpa e angosce”, dice l’autrice del servizio, negli alunni e nei loro genitori. Opinabile, senza dubbio se riferito al mondo dell’istruzione. Ma i media, i media che si suppone siano già istruiti? È vero per altro che persino per l’Accademia della Crusca certe espressioni non sarebbero errori perché ormai integrate stabilmente nella nostra lingua; significa che gli errori di grammatica e di sintassi censurati a scuola fuori dal contesto scolastico non sono più tali?
Nella nostra lingua sopravvive, anche se sempre meno usata, l’espressione “errore da matita blu”. Fino a qualche tempo fa i maestri elementari e i professori delle scuole superiori correggevano i compiti degli studenti ricorrendo alla matita rossa e blu. Rosso il colore degli errori veniali, blu quello degli errori gravi o gravissimi. Colori non più adeguati al nostro tempo, stando a una inchiesta di Annachiara Sacchi (Corriere della Sera, genn. 2020): troppo aggressivi, che creano “sensi di colpa e angosce”, dice l’autrice del servizio, negli alunni e nei loro genitori. Opinabile, senza dubbio se riferito al mondo dell’istruzione. Ma i media, i media che si suppone siano già istruiti? È vero per altro che persino per l’Accademia della Crusca certe espressioni non sarebbero errori perché ormai integrate stabilmente nella nostra lingua; significa che gli errori di grammatica e di sintassi censurati a scuola fuori dal contesto scolastico non sono più tali?