Petrolio: close in frazionale calo. Attesa per il vertice Opec di domani
Di Alberto Susic
Si è conclusa sostanzialmente con un nulla di fatto la seduta odierna per i prezzi del petrolio che hanno comunque vissuto una giornata due velocità. Inizialmente gli acquisti hanno avuto la meglio, tanto da spingere le quotazioni ad un passo dalla soglia dei 110 dollari al barile. Un movimento favorito oltre che dall'avvicinamento dell'uragano IME al Golfo del Messico, anche dall'attesa per il vertice Opec. Domani si terrà infatti il meeting del Cartello a Vienna, dal quale però non sono attese particolari novità, visto che le previsioni parlano di una produzione invariata.
A meno di due ore dalla chiusura delle contrattazioni però si è avuto un improvviso crollo delle quotazioni del greggio, scese a segnare un minimo a 104,7 dollari, livello più basso degli ultimi cinque mesi. Le vendite sono state favorire dal continuo rafforzamento del dollaro nei confronti dell'euro, al top da quasi un anno. Nel finale però si è avuto un ritorno degli acquisti che ha portato il future con scadenza ottobre a fermarsi poco sotto la parità, a quota 106,29 dollari, con un calo frazionale dello 0,15%.