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veilfast

Forumer storico
Gli italiani stringono la cinghia

Crollano i consumi a marzo. L’indice elaborato dalla Confcommercio ha infatti registrato una flessione dell’1,7% rispetto allo stesso mese del 2007. E’ il dato peggiore degli ultimi tre anni.

La domanda di beni è scesa del 3,4% solo parzialmente compensata dalla crescita dei servizi (+2,3%).

Il calo maggiore è per la domanda i beni e servizi ricreativi (-3,8%): è facile comprendere come in un momento di crisi le persone decidano di tagliare prima il superfluo (cinema, ristoranti, ponti vacanzieri). Non risentono invece della crisi la domanda di beni e servizi per la comunicazione (+9,8%) e per la cura della persona (+3,3%).

Secondo uno studio pubblicato dalla Bri (Banca dei Regolamenti Internazionali), gli ultimi 25 anni hanno visto la quota dei profitti sulla ricchezza nazionale aumentare mentre quella dei salari assottigliarsi, dato che giustifica il rallentamento della domanda interna e dei consumi. Se a questo si aggiungono i venti di crisi di questi ultimi mesi, il gioco è fatto.

La vostra cinghia a che buco è chiusa?

:(
 

veilfast

Forumer storico
Unicredit e le banche affondano

Unicredit ha registrato una delle peggiori performance della giornata all’S&P/Mib. In difficoltà tutti i bancari.
L'istituto guidato da Alessandro Profumo ha chiuso il primo trimestre del 2008 con un utile netto di un miliardo di euro, in calo del 51% rispetto al risultato ottenuto nello stesso periodo dello scorso anno.
La banca ha contabilizzato svalutazioni del portafoglio ABS per circa 640 milioni di euro. I vertici di Unicredit prevedono di chiudere il 2008 con un utile per azione compreso tra i 52 e i 56 centesimi per azione e stimano di contabilizzare altre svalutazioni per 2 miliardi di euro nel portafoglio ABS.
Inoltre, il management ha precisato che la politica dei dividendi non dovrebbe essere modificata.
 

veilfast

Forumer storico
Per l'amico Ettore x tutti su Guala Closures

Devo dire che grazie alle tue segnalazioni su questo titolo più volte sono riuscito a fare gain individuandone i punti o meglio i livelli d'ingresso ci sono novità su di lei li posto per tutti noi

Voci di delisting su Guala Closures. Sulla stampa di oggi sono state riportate alcune indiscrezioni relative alla possibilità che il controllo della società, quotata all'AllStars e attiva nella progettazione e produzione di chiusure per bottiglie di bevande, possa essere rilevato dagli azionisti di riferimento. Questa operazione comporterebbe l'uscita del titolo da Piazza Affari.
Secondo le indicazioni riportate da Il Sole 24 Ore, nei giorni scorsi alcuni istituti di credito avrebbero studiato con attenzione questo progetto. La banca più attiva sarebbe stata Credit Suisse.
Le motivazioni dell'operazione starebbero nell'insoddisfazione del numero uno di Guala Closures, Marco Giovannini, sull'andamento del titolo nei due anni e mezzo di quotazione.

Tuttavia, questo progetto potrebbe essersi arenato, in seguito alla recente ripresa del titolo. Dai minimi di marzo, quando il prezzo di Guala Closures era sceso fino a 3,3-3,4 euro, il titolo ha recuperato più del 20%.
Attualmente, le azioni passano di mano a circa 4,1 euro, un livello di poco inferiore rispetto ai 4,2 euro del collocamento. Di certo il riacquisto delle azioni ai prezzi di due mesi fa sarebbe stato decisamente più conveniente! Oggi, invece, gli azionisti di riferimento della società dovrebbero riacquistare il controllo totale agli stessi prezzi a cui lo avevano ceduto
In una nota diffusa oggi, gli esperti di Banca IMI ritengono poco probabile un'operazione di questo tipo, alla luce dell'elevato livello di indebitamento di Guala Closures. Dopo l'acquisizione di Auscap, infatti, il debito netto del gruppo aveva raggiunto i 261 milioni di euro, con un rapporto tra debito ed Ebitda di poco inferiore a 4, livello obiettivo indicato dal management.
Secondo gli analisti, una struttura patrimoniale di questo tipo sarebbe difficilmente caricabile di nuovo debito. Banca IMI, infatti, ha elaborato qualche calcolo sull'operazione. Gli esperti stimano che il costo per il riacquisto delle quote di minoranza da parte degli azionisti di riferimento possa comportare un costo nell'ordine dei 230 milioni di euro, ipotizzando un premio del 20% rispetto alle attuali quotazioni. Inoltre, gli analisti di Banca IMI fanno notare che il riacquisto delle quote di minoranza distoglierebbe forze e risorse finanziarie dai progetti di crescita del gruppo, in particolare quelli per linee esterne.
Gli analisti rimangono cauti su Guala Closures e confermano il giudizio "Hold" (mantenere), con un target price di 4,4 euro.
La società ha chiuso il 2007 con un fatturato in crescita del 23,4% a 325,6 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo è salito del 14,2%, passando da 58,3 milioni a 66,5 milioni di euro. Tuttavia, la marginalità si è ridotta dal 22,1% al 20,4%. In calo l'utile netto, passato da 19 milioni a 11,8 milioni di euro (-37,7%).
 

veilfast

Forumer storico
Per quelli come me lorenzo e zia dona che seguono questo titolo ritengo utile

Jp Morgan conferma il suo giudizio sul Banco Popolare

La banca d'affari valuta positivamente l'operazione Ducato-Agos, poiché le due attività sono complementari, e perchè rappresenta un'alternativa migliore all'operazione precedentemente annunciata dall'istituto

Banco Popolare e Credit Agricole hanno firmato un accordo per la creazione di una joint venture per il credito al consumo tra Ducato (del Banco Popolare) e Agos (Credit Agricole): i due istituti di credito possiederanno rispettivamente il 39% e il 61% della nuova entità.

I termini dell'accordo prevedono:

- Banco Popolare sottoscriverà un aumento di capitale da 130 milioni di euro per Ducato.
- Banco Popolare venderà poi il 100% di Ducato ad Agos per 1 miliardo di euro.
- Agos infine sottoscriverà a sua volta un aumento di capitale da 1 miliardo di euro.

Gli analisti di Jp Morgan, in un'analisi datata 1 maggio, ritengono che il Banco Popolare sia sulla buona strada per raggiungere un core tier 1 del 6/6,5% entro la fine dell'anno, senza aumenti di capitale e senza considerare i benefici dell'implementazione di Basilea 2. Per quanto riguarda la joint venture, gli esperti della banca d'affari ritengono dovrebbe contribuire ad un incremento degli utili dell'1% nel 2008 prima delle sinergie e del 2,5% dal 2010 in poi, sinergie comprese.
La banca d'affari valuta positivamente l'operazione Ducato-Agos, poiché le due attività sono complementari, e rappresenta soprattutto un'alternativa migliore all'operazione precedentemente annunciata dal Banco Popolare (una fusione tra Ducato, Linea e Delta).
Giudizio "overweight" (sovrappesare) confermato con un target price di 16,55 euro per azione.
 

veilfast

Forumer storico
Il mercato percorrerà ancora molta strada in salita ?

Domanda rivolta ad un analista Nicolas Listorti .
La prima sostanziale nota di rilievo è che dopo una serie di cinque chiusure mensili al ribasso è arrivata una chiusura, in questo caso Aprile, positiva che pone fine alla lunga serie di mesi negativi iniziata nel Novembre 2007.
Adesso la questione di fondo rimane se si tratta di un semplice rimbalzo all’interno di un più ampio bear market oppure l’inizio di un nuovo ciclo con la correzione dei mercati definitivamente alle spalle.
A mio avviso non siamo nè orsi nè tori in questo momento, lo definirei più un mercato vitellorsetto, troppo piccolo per essere nuovo toro, troppo piccolo per essere un orso graffiante.
La ragione di fondo è dovuta al fatto che non è cambiato molto sul fronte del credito e dall’origine della crisi che ha fornito segnali di forte preoccupazione nel sistema.
La sostanziale differenza è che il dollaro debole ha permesso alla corporate USA di fornire delle trimestrali non così negative come ci si attendeva, con la
sola eccezione del settore finanziario ed assicurativo, per il resto, non ci sono stati segnali di forte peggioramento dei conti aziendali.
Questo ha tolto un po’ di sfiducia agli investitori ed ha schiarito in parte alcuni problemi legati alla capacità di mantenere ancora alto il livello di redditività delle aziende.
In Europa, dove le autorità monetarie continuano a fornire segnali di sereno sul fronte del ciclo, a mio avviso, vivremo nei prossimi mesi alcune delle difficoltà che oggi gli USA stanno lasciando alle spalle.
Con questo non voglio dire che il peggio sia passato, anzi, tuttavia, per il breve, si può sperare in una tenuta delle quotazioni, quantomeno fino alla fine di questo mese di maggio.
Rientrando prepotentemente nella sua domanda, ed a risposta secca, dico che ulteriori allunghi se ci saranno, si manifesteranno per pochi punti percentuali, e con massima estensione per il nostro indice verso area 35700 a chiusura del gap aperto nella seduta del 21 gennaio.
Tuttavia personalmente ritengo sempre valida l’idea prospettica di un rientro a 33000 prima e 32500 per ripercorrere in alto ed in basso tutto il laterale che ci sta tenendo in questo periodo. Poca strada e tanti passi, questo a mio avviso è il camino del nostro indice per il mese corrente.
 

veilfast

Forumer storico
Chiudo notte a tutti ..con BCE

Bce non taglia. Trichet: tassi giusti per contrastare inflazione

La Banca d'Inghilterra conferma il costo del denaro al 5 per cento. Nessun intervento anche nell'Eurozona, dove i tassi restano fermi al 4 per cento
Per l'undicesimo mese consecutivo, la Banca centrale europea mantiene invariato al 4% il costo del danaro in vigore per i 15 Paesi dell'area dell'euro. La decisione, comunicata a seguito della riunione di giovedì 8 maggio del Consiglio direttivo - che si è svolta ad Atene - è in linea con le attese di mercati e analisti. Il tasso minimo di offerta applicato alle operazioni di rifinanziamento resta così al 4%, mentre il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale e quello sui depositi presso la Banca centrale rimarranno, rispettivamente, al 5% e al 3 per cento.
L'inflazione nell'Eurozona rimarrà significativamente sopra il 2% nei prossimi mesi: lo ha detto il Presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, secondo cui questi livelli elevati sono temporanei. «L'attuale politica monetaria contribuirà - ha aggiunto - a raggiungere l'obiettivo di mantenere la stabilità dei prezzi». Dietro le tensioni, ha precisato, ci sono non solo l'energia e gli alimentari, ma anche gli effetti secondari che arrivano dai rinnovi contrattuali
Trichet ai mercati: «Dirò "vigilanza" se e quando appropriato»
«La parola vigilanza non è sparita dal nostro vocabolario, ma io la userò quando sarà appropriato». ha precisato Trichet, durante la conferenza stampa a seguito della riunione del Consiglio direttivo. Il termine ha un significato particolare nel gergo tecnico utilizzato dalla Bce, e viene interpretato dai mercati come un segnale dell'orientamento a un aumento dei tassi a brevissimo termine: il mese successivo. Dopo che l'esplosione della crisi dei mutui subprime, ha arrestato una precedente manovra rialzista, il termine"vigilanza" non ha più trovato spazio nei comunicati ufficiali letti da Trichet.
La crisi dei mercati non ha avuto un effetto rilevante nella concessione dei prestiti alle imprese, ha detto ancora il presidente della Bce, durante la conferenza stamap ad Atene. Durante la riunione ha sottolineato, non c'è stata alcuna richiesta nè per un rialzo nè per un taglio dei tassi. Ma - nonostante i rischi di rallentamento della crescita economica, dovuti alla crisi mondiale della finanza e peggiorati con i forti rincari del petrolio - l'istituzione monetaria di Francoforte resta in allerta per le pressioni al rialzo sui prezzi, che ad aprile sono rimasti oltre i livelli di guardia con un incremento del 3,3% su base annua. Tanto più che gli stessi corsi dell'oro nero, che ha superato la soglia dei 123 dollari al barile, creano ulteriori pressioni sui prezzi.

Quella di oggi era una delle due riunioni che ogni anno, a rotazione, vengono tenute dal Consiglio direttivo nella capitali dell'Ue-15, invece che nella sede istituzionale a Francoforte. La Bce ha più volte ribadito che la sua piorità - stabilita dal suo mandato istituzionale - è il contenimento dell'inflazione su livelli che garantiscano stabilità nel medio periodo. Si punta a avere una crescita annua dei prezzi inferiore ma prossima al 2%, sulla media di un periodo di 18-24 mesi. E sebbene i dati di aprile abbiamo mostrato una primamoderazione per Eurolandia, al 3,3% dal 3,6% di marzo, l'inflazione resta ancora ben lontana dalla soglia-obiettivo. Ma la stessa Bce ha più volte riconosciuti i rischi di rallentamento che gravano sulla crescita economica. Secondo il presidente Jean-Claude Trichet il livello attuale dei tassi di Eurolandia è il più adatto per contrastare l'inflazione. I rischi restano alti.

In precedenza, come previsto, la Banca d'Inghilterra ha lasciato invariato al 5% il livello dei tassi di interesse, dopo che nei mesi passati li aveva ridotti di 0,75 punti complessivi in risposta ai rischi di rallentamento dell'economia legati alla crisi finanziaria in corso. L'ultima variazione sui tassi risale proprio al mese scorso, con un taglio da un quarto di punto.Le prossime previsioni su crescita economica e inflazione della Bank of England verranno pubblicate il 14 maggio, ha precisato l'istituzione con un comunicato, mentre le minute della decisione di oggi saranno diffuse il 21.
 

ettore_61

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BORSA: TOKYO, CHIUDE IN FORTE CALO (-2,07%)

(ANSA) - TOKYO, 9 MAG - La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in forte calo del 2,07%. La seduta è stata condizionata in negativo dal rafforzamento dello yen sul dollaro e dalle previsioni al ribasso presentate ieri da Toyota Motors, che ha stimato utili in calo per l'esercizio in corso dopo nove anni consecutivi di crescita. Il Nikkei, l'indice dei 225 titoli guida, si porta a 13.655,34 punti, 287,92 in meno della chiusura di ieri. (ANSA).
 

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