@@@ gli amici di ettore_61-e-non-solo (1 Viewer)

veilfast

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Re: texas instrument

ettore_61 ha scritto:
Zietta, il comparto semiconduttori non e' cosi' sano come voglione far credere .......e ti dissi anche che stm la aspettavo a 7,5 ...... eccola li'

Dai un'occhiata a GEOX ..... situazione molto interessante.
Dimmi che ne pensi.

Ciao :) ettore stamane leggevo su geox ho trovato qualche notizia e te la posto con piacere
E' Geox l'azienda italiana del settore Lusso e Moda ad aver registrato nel 2007 le migliori performance finanziarie in termini di crescita del fatturato, di Roi e di risultato operativo. E' quanto emerge dalla terza edizione di Fashion & Luxury Insight, rapporto di Altagamma, Sda Bocconi ed Ernst & Young sui bilanci delle grandi imprese internazionali quotate del settore del lusso e della moda. L'azienda veneta ha conseguito nel 2007 un aumento di fatturato del 26% (8% la media di settore) preceduta nella classifica dei migliori dieci da Deckers Outdoor (+47%), Coach (+28%) ed Esprit (+27%). La top ten per Roi vede Geox al quinto posto con un dato pari al 33%, mentre il primo posto e' appannaggio di Hennes & Mauritz con il 44%, seguita da Coach con il 41%, da Esprit con il 37% e da Next con il 33%. Nel ranking delle migliori aziende per risultato operativo la Geox si attesta sempre al quinto posto con un margine sui ricavi del 23%, preceduta da Coach con il 38%, da Hermes con il 26%, da Deckers Outdoor con il 24% e da Hennes & Mauritz con il 23%. Unica altra azienda italiana presente nelle classifiche e' la Tod's, che si attesta al nono posto della top ten per aumento di fatturato con un +15% e al decimo in quella per risultato operativo con un margine del 19%
 

veilfast

Forumer storico
Barclays:

Barclays ha siglato un accordo con Macquarie che prevede la promozione e il collocamento in Italia da parte della rete commerciale di Macquarie dell'intera gamma prodotti Woolwich, marchio di Barclays specializzato in mutui per la casa. Lo si apprende da una nota nella quale si spiega che tramite questo accordo, operativo gia' da ieri, Barclays prevede di rafforzare ulteriormente la propria capacita' distributiva sul fronte mutui, gia' presidiata da 65 filiali bancarie, da 60 negozi finanziari a marchio Barclays Mutui e Prestiti supportati da una rete di 320 agenti e da un'articolata rete commerciale composta da banche, sim e network immobiliari. Contestualmente Macquarie Bank Italia ha cessato le erogazioni di nuovi mutui in Italia, ma continuera' a gestire le posizioni relative a tutti i mutui sinora erogati, alle condizioni contrattuali in essere, e senza alcun cambiamento. "Siamo lieti di supportare la rete di Macquarie attraverso la nostra offerta prodotto -ha dichiarato Stefano Dragoni, Mortgage and Consumer Business Director di Barclays Italia-. Sono certo che la rete di Macquarie, attraverso la sua forte specializzazione nella vendita dei mutui, riuscira' ad interpretare al meglio la nostra proposizione commerciale, consentendoci di rafforzare ulteriormente il presidio di Barclays sull'intero territorio nazionale". "Barclays e' il partner che puo' assicurare continuita' e soddisfazioni alla nostra attuale rete vendita -ha aggiunto Maurizio Visconti, direttore Distribution e Customer Service di Macquarie Bank Italia. La rete Macquarie e' una rete giovane, ma che ha gia' collocato mutui per oltre un miliardo di euro, raggiungendo in tre anni la quota dell'1% di market share. Sono certo che tale accordo sara' in grado di soddisfare le aspettative di crescita di Barclays e della rete di vendita".
 

veilfast

Forumer storico
eccoli i ns ....Bce

La Banca centrale europea annuncia per domani un'operazione pronti/termine di rifinanziamento a piu' lungo termine della durata di 91 giorni. Queste, secondo una nota, le caratteristiche dell'operazione: - data dell'asta 11 giugno - data regolamento a pronti 12 giugno - data regolamento a termine 11 settembre - durata operazione 91 giorni - tipo di asta tasso variabile di tipo competitivo - importo offerto 50000,00 - offerta minima 1 mln euro -
 

ottodenari

Forumer attivo
Bella gente che dire?
Buona serata (finchè non gioca ancora l'Italia possiamo dirlo... :rolleyes: )
In fondo oggi mi aspettavo molto peggio, invece... il peggio deve ancora venire... o forse no? :specchio:

:ciao:
 

veilfast

Forumer storico
ottodenari ha scritto:
Bella gente che dire?
Buona serata (finchè non gioca ancora l'Italia possiamo dirlo... :rolleyes: )
In fondo oggi mi aspettavo molto peggio, invece... il peggio deve ancora venire... o forse no? :specchio:

:ciao:

Ciao Aldo non importa cosa verrà importa come si affronta ciò che verrà su questo dobbiamo focalizzare l'attenzione basta non ne possiamo più ognuno deve compiere il proprio lavoro con dedizione mettendo le proprie risorse il proprio sapere a favore della collettività si può e si deve uscire a livello nazionale ed europeo dopo da questa situazione basta ripeto basta al bando il il magna.. magna... e che ca@@o
 

ettore_61

?????????????????????
Re: texas instrument

veilfast ha scritto:
Ciao :) ettore stamane leggevo su geox ho trovato qualche notizia e te la posto con piacere
E' Geox l'azienda italiana del settore Lusso e Moda ad aver registrato nel 2007 le migliori performance finanziarie in termini di crescita del fatturato, di Roi e di risultato operativo. E' quanto emerge dalla terza edizione di Fashion & Luxury Insight, rapporto di Altagamma, Sda Bocconi ed Ernst & Young sui bilanci delle grandi imprese internazionali quotate del settore del lusso e della moda. L'azienda veneta ha conseguito nel 2007 un aumento di fatturato del 26% (8% la media di settore) preceduta nella classifica dei migliori dieci da Deckers Outdoor (+47%), Coach (+28%) ed Esprit (+27%). La top ten per Roi vede Geox al quinto posto con un dato pari al 33%, mentre il primo posto e' appannaggio di Hennes & Mauritz con il 44%, seguita da Coach con il 41%, da Esprit con il 37% e da Next con il 33%. Nel ranking delle migliori aziende per risultato operativo la Geox si attesta sempre al quinto posto con un margine sui ricavi del 23%, preceduta da Coach con il 38%, da Hermes con il 26%, da Deckers Outdoor con il 24% e da Hennes & Mauritz con il 23%. Unica altra azienda italiana presente nelle classifiche e' la Tod's, che si attesta al nono posto della top ten per aumento di fatturato con un +15% e al decimo in quella per risultato operativo con un margine del 19%

Ciao ginetto e grazie per la info.
Geox la metto sotto osservazione .... il grafico, nella sua tendenza negativa, mostra una situazione interessante.
 

dona46

Forumer storico
e peggiori

Dopo la buona tenuta della vigilia, le Borse europee non sono riuscite ad evitare quest'oggi un nuovo attacco dei ribassisti, che hanno dominato la scena per quasi tutta la seduta. Gli indici sono riusciti comunque a La peggiore performance è stata quella di Piazza Affari che ha continuato a mostrare una minore forza relativa, tanto che l'indice S&P/Mib ha chiuso gli scambi in flessione dell'1,19% a quota 31.343 punti. L'indice ha avviato gli scambi già in calo ed è arrivato a testare l'area dei 31.200 da cui ha dato vita ad un rimbalzo molto debole che non consente di guardare con serenità all'evoluzione delle prossime ore. E' molto alto il rischio di assistere ad una prosecuzione della discesa nel breve, in seguito alla perdita dell'area dei 31.500 che ora apre le porte a nuove flessioni in direzione dei 31.050/31.000 punti. Su questi livelli si andrebbe a chiudere il gap lasciato aperto lo scorso 25 aprile, la cui base si colloca in area 30.850 punti. Non è da escludere che i prezzi possano scivolare anche fino a questo livello, prima di dare vita ad una reazione che eviterebbe almeno per il momento un ritorno diretto sui minimi dell'anno.
Per allontanare questo rischio l'indice dovrà recuperare dapprima l'area dei 31.500/31.600, per spingersi successivamente verso i 31.800/31.900. Solo un ritorno al di sopra dei 32.000/32.200 allenterebbe la pressione ribassista, con primo obiettivo i 32.500, importante supporto che in diverse occasioni ha contenuto la discesa dell'indice, trasformandosi ora in resistenza.

Per la giornata di domani non sono attesi eventi di rilievo sul fronte macroeconomico, fatta eccezione per l'aggiornamento relativo al fabbisogno dello Stato che tuttavia ha un impatto trascurabile sui listini.
In serata, l'attenzione sarà catalizzata dalla lettura del Beige Book che offrirà ulteriori indicazioni sullo stato di salute dell'economia americana. Si guarderà in particolare alle novità riguardanti l'inflazione, da cui dovrebbe dipendere la politica monetaria della Fed nei prossimi mesi.
Sempre domani è previsto un intervento del presidente della Fed di St.Louis, James Bullard, che parlerà al Macroeconomic Adivsors.
Nel pomeriggio invece si guarderà all'andamento dei prezzi del petrolio, in vista della diffusione da parte del Dipartimento dell'energia del report sulle scorte strategiche di oro nero riferite all'ultima settimana.

Proprio in attesa di questo aggiornamento, a Piazza Affari i riflettori rimarranno puntati sui titoli del settore energy, sulla scia del ritracciamento delle quotazioni del petrolio, ritornate ad un passo dalla soglia dei 131 dollari al barile.
Tra le blue chips segnaliamo Enel (Milano: ENEL.MI - notizie) per la quale è previsto una riunione dell'assemblea in seconda convocazione. Nel comparto finanziario occhi puntati su Mediolanum (Milano: MED.MI - notizie) che terrà una conferenza stampa, presieduta da Ennio Doris, per la presentazione di novità relative ai mutui.
 

dona46

Forumer storico
isicreativ ha scritto:
Scusa potresti citare la fonte? Dove prendi le informazioni (se si puo dire) ?

Ciao grazie


Qua e là, per i vari siti di news, qualche volta la fonte viene evidenziata qualche volta nella fretta no, in quanto condivido con il topic ma non è il mio lavoro. :)

Qualche volta i commenti sono miei, come l'ironia e le battute
 

dona46

Forumer storico
Variazione degli indici rilevata alle ore 5:30 :Topix (Tokyo) -0.41% Nikkei 225 (notizie) +0.53% Hang Seng (notizie) +0.22% China Csi 300 -0.90% Shanghai -0.53% Shenzhen -1.42% Taiwan Taiex +0.40% Kospi +0.42% Dopo il crollo di ieri, il peggiore dal 2007, lo Shanghai Composite è sceso per la prima volta da aprile dello scorso anno sotto i 3000 punti, livello che tra gli addetti ai lavori ritenuto una sorta di muro che il governo cinese proverà a difendere. Lo difenderanno veramente o la borsa sarà l'ultima delle preoccupazioni del governo ? L'incremento delle riserve obbligatorie per le banche, che peraltro è anche il quinto deciso imposto questo anno, ha finito per causare un drenaggio di liquidità che oltre alla borsa ha colpito anche il sistema produttivo, che martoriato anche dai rincari delle materie prime difficilmente riuscirà a replicare gli utili dello scorso anno. Per chi voleva fermare o rallentare le economie emergenti quello che è avvenuto può venire quasi considerato un successo. E adesso ? Con la Cina al tappeto cosa si inventeranno i guru del target price a 200 o 250 sul petrolio ? C'è una notiziola interessante che ci fa sapere che il 22 giugno a Gedda, in Arabia è stata organizzata una conferenza fra i paesi produttori di petrolio e quelli consumatori e che all' incontro saranno invitati i singoli stati dell'Unione Europea, l'Agenzia Internazionale dell'Energia e alcune “istituzioni” come Morgan Stanley [/b
(SPU - notizie) o Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) . Anche gli Stati Uniti dovrebbero partecipare all'incontro. "Essendo noi fra i maggiori consumatori mondiali, pensiamo di partecipare" ha precisato il portavoce della Casa Bianca, Tony Fratto, sottolineando che gli Usa sono curiosi di conoscere l'agenda dei lavori. Sarà una resa dei conti tra produttori e consumatori o tra produttori e “istituzioni” che con la speculazione possono in alcune circostanze guadagnare più dei produttori con il petrolio ? Nel frattempo la stampa iraniana scrive che il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad avrebbe dato ordine alle banche della Repubblica islamica di trasferire i capitali depositati presso gli istituti di credito in Europa per evitare che vengano congelati nel quadro di nuove sanzioni per il programma nucleare di Teheran. Le voci narrano di diplomatici occidentali che hanno parlato di un'operazione per rimpatriare miliardi di dollari con l'aiuto di società legate al regime iraniano costituite in alcuni Paesi arabi del Golfo, tra i quali gli Emirati arabi uniti. Il ministro della Difesa iraniano, Mostafa Mohamad Najjar, ha intanto avvertito Israele che riceverà una risposta "molto dolorosa" se attaccherà gli impianti nucleari di Teheran, dopo che venerdì il vice premier israeliano Shaul Mofaz aveva detto di ritenere inevitabile un'azione militare a causa dell'inefficacia delle sanzioni dell'Onu contro Teheran. Con un quinto del petrolio mondiale che transita dallo stretto di Hormuz, bloccabile peraltro con poche migliaia di euro di mine antidiluviane, c'è poco da stare allegri. Roberto Malnati
Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
 

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