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veilfast

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dona46 ha scritto:
Unicredit: Lehman, esposizione netta nominale su bond e certificati per 120 mln***


Unicredit (Milano: UCG.MI - notizie) : Lehman, esposizione netta nominale su bond e certificati per 120 mln


Appena la scorsa primavera.. A.d. Profumo

Nel complesso siamo soddisfatti.
Il 2007 è stato un anno difficile, ma siamo riusciti a superarlo mantenendo lo slancio.
I conti hanno evidenziato alcune certezze che credo siano importanti per il mercato: l'esposizione ai subprime è marginale, i conduit sono ora totalmente consolidati, è esclusa ogni necessità di aumento di capitale.
E il gruppo, dal punto di vista commerciale, continua a produrre risultati buoni.-
Alla domanda lo tsunami finanziario originato dai "subprime" imporrà un ripensamento nel modo di fare banca?
È certo che il modello "originate and distribute", almeno per un po' di tempo, andrà modificato.
Le cartolarizzazioni dei crediti, se e quando si tornerà a farle, avranno certamente modalità e profili di rischio diversi rispetto al passato. Più in generale, credo che vedremo una grande attenzione da parte di tutti all'utilizzo del capitale.
 

veilfast

Forumer storico
Bankitalia al lavoro, simulazioni su esposizioni

La Banca d'Italia e' al lavoro in queste ore per valutare le esposizioni del sistema bancario italiano al crack di Lehman Brothers.
Dentro gli uffici di via Nazionale, in particolare della Vigilanza, spiegano alcune fonti accreditate, si stanno portando avanti delle "simulazioni per verificare le esposizioni degli istituti di credito nei confronti della banca Usa".
L'analisi e' sia di carattere micro, proseguono le fonti, ovvero riguarda il monitoraggio preciso dei singoli bilanci per le verifiche di esposizioni, sia di carattere macro.
In questo secondo caso si tratta di un'attivita' che valuta i rischi macro prudenziali ovvero ad essere monitorato e' il sistema bancario nel suo complesso. Via Nazionale sta verificando, cioe', se il crack di Lehman Brothers puo' essere riassorbito dal sistema bancario italiano senza nessun contraccolpo alla stabilita'.
Secondo le fonti le preoccupazioni maggiori si sono avute ieri quando a rischio e' stato il colosso assicurativo Aig. Un fallimento della societa' statunitense avrebbe avuto un contraccolpo maggiore sul sistema bancario italiano maggiormente esposto nei confronti di Aig rispetto a Lehman.
Le verifiche proseguono in queste ore e dovrebbero concludersi al massimo nei prossimi giorni.
 

dona46

Forumer storico
Petrolio, scorte in calo a 291,7 mln di barili



Scorte di greggio in calo nella settimana al 12 settembre. Le scorte sono scese a quota 291,7 milioni di barili, in calo di 6,3 mln rispetto alla settimana precedente. I dati diffusi dal dipartimento dell'Energia statunitense evidenziano poi scorte di carburante distillato in calo a 129,6 mln di barili. La capacità di utilizzazione delle raffinerie è scesa al 77,4% dal 78,3% della precedente rilevazione.
Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
 

ragno1805

Forumer attivo
buongiorno topic

un saluto a tutti, come va? sempre a putt? :up:

dai non la facciamo troppo lunga fuori 2 euro a testa e li mandiamo a unicredit
 

ragno1805

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Finmeccanica, esposizione a Lehman irrilevante

Reuters - 17/09/2008 17:28:18



MILANO, 17 settembre (Reuters) - Finmeccanica (FNC.MI) ha posizioni aperte con Lehman Brothers irrilevanti e non prevede che vi saranno problemi nel closing dell'acquisizione di Drs Technologies (DRS.N), nella quale la banca d'affari Usa ha
svolto il ruolo di advisor.

Lo ha detto Giovanni Soccodato, senior vice president strategy di Finmeccanica.

Parlando a margine di un incontro con la comunità finanziaria di Eurotech, società della quale Finmeccanica ha recentemente acquisito una quota, Soccodato ha spiegato che "Lehman è stato advisor dell'acquisizione di Drs, operazione praticamente conclusa".

Il manager di Finmeccanica ha confermato che, "ad oggi, il closing dell'acquisizione di Drs è previsto nel quarto
trimestre".

Per quanto riguarda il rischio-Lehman legato ai bond, Soccodato ha parlato di "questioni limitate, irrilevanti", sottolineando che le obbligazioni sono garantite da un pool di banche.

Nel bilancio semestrale di Finmeccanica figurano quattro emissioni obbligazionarie, per un totale di 1,771 miliardi di euro.

Il programma Emtn da 2,5 miliardi, si legge nel prospetto depositato alla Borsa di Lussemburgo, vede Lehman e Merrill Lynch (MER.N) in qualità di arranger e un pool di diciassette banche come dealer.
 

ragno1805

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Re: informazioni

telstar ha scritto:
qualcuno ha notizie del titolo telecom italia media??? grazie :specchio:[/quoteMARKET TALK: T.I.Media, B.Leonardo resta sell in attesa piano

MF-Dow Jones - 12/09/2008 15:55:28



MILANO (MF-DJ)--Vendite su T.I.Media, su cui B.Leonardo conferma il rating sell con prezzo obiettivo a 0,08 euro. Gli analisti sottolineano che il prossimo 22 settembre dovrebbe essere approvato il nuovo piano industriale 2008-10 che dovrebbe essere tutto incentrato sul taglio dei costi al fine di contenere le perdite della societa'. L'attesa del nuovo piano industriale, spiegano gli esperti, potrebbe sostenere il prezzo del titolo, anche se B.Leonardo continua ad essere scettica "per via delle difficolta' di incidere significativamente sui dei costi costituiti prevalentemente da redazioni giornalistiche e programmi senza far scendere l'audience". T.I.Media -1,18% a 0,125 euro.

]
 

dona46

Forumer storico
Unipol: anche le polizze sono esposte verso Lehman Brothers
Di Pierpaolo Molinengo



Quotazioni

LEHMAN BROTHERS HOLD...
LEH
0.13
-55.97%


Unipol SpA
UNI.MI
1.55
-3.72%



S&P/Mib
Mibtel: migliori e peggiori

Le polizze del gruppo Unipol (Milano: UNI.MI - notizie) hanno un'esposizione di circa 100 milioni di valore nominale nei confronti di Lehman Brothers (NYSE: LEH - notizie) . A riferirlo è un portavoce della società che riferisce che pur essendo il rischio a carico degli assicurati, la società sta valutando le modalità più opportune per non lasciare soli i suoi assicurati.
Ieri Unipol aveva comunicato di avere un'esposizione azionaria nulla sulla banca d'affari Usa e un'esposizione su bond Lehman con priorità di rimborso pari a circa 250 milioni di euro lordi, corrispondente all'1% dell'esposizione totale.
 

giamaica2005

Forumer attivo
sarà il caso di mettere qualcosa in frigo?

Borse nella bufera, ma la crisi non è finita. Rischi ancora molto elevati per i mercati
Di Alberto Susic

E' durata solo poche ore l'illusione di assistere ad una ripresa dei mercati azionari che dopo il rimbalzo realizzato ieri da Wall Street, hanno visto il Nikkei 225 (notizie) chiudere in progresso di oltre un punto questa mattina. Ci ha provato anche l'Europa ma la strada del rialzo si è rivelata più insidiosa del previsto e così dopo un tentativo iniziale, gli indici hanno cambiato direzione di marcia, mandando in fumo anche oggi oltre 120 miliardi di euro. A causare questo nuovo scivolone dei listini ci ha pensato ancora una volta Wall Street che a sole due ore dall'apertura mostrava flessioni superiori ai tre punti percentuali.
A nulla è servito il salvataggio del colosso assicurativo AIG da parte della Fed e del Governo Usa, tramite la concessione di un finanziamento da 85 miliardi di dollari. Gli operatori non sono stati minimamente tranquillizzati da questa operazione, preoccupati invece dal deterioramento delle condizioni del mercato del credito. Si guarda ora con apprensione al destino di altre grandi banche d'affari, a partire da MOrgan Stanley (NYSE: MS - notizie) e da Goldman Sachs (NYSE: GS - notizie) che almeno fino a questo momento sono riuscite a resistere alla crisi. Sotto i riflettori anche Washington Mutual (NYSE: WM - notizie) che, stando alle ultime indiscrezioni, vedrebbe il Governo già impegnato in trattative per organizzare il suo salvataggio.
Intanto in Borsa si è scatenata una vera e propria fase di panico che sta mettendo in ginocchio i listini, travolti da un'ondata di vendite che sembra autoalimentarsi con il passare delle ore. A preoccupare gli operatori è infatti la consapevolezza che la crisi in atto sia ancora lontana dal potersi considerare conclusa, secondo un'opinione largamente diffusa tra i principali esponenti del mondo economico e finanziario.
Pur elogiando gli interventi realizzati dalle autorità di controllo e di supervisione sia in Europa che in America, il commissario Ue agli Affari Economici, Almunia, ha dichiarato che siamo nel pieno della crisi, aggiungendo che le turbolenze non sono ancora finite.
Non diversa la posizione del presidente dell'Eurogruppo, Jean Claude Juncker, per il quale la crisi dei mercati finanziaria durerà ancora. Questo contribuirà a minacciare la crescita economica, anche se le conseguenze non saranno drammatiche, segnalando peraltro che le piazze finanziarie europee sono più stabili di altre in questo momento.
Per il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, i recenti avvenimenti rappresentano un rischio potenziale supplementare per la crescita economica mondiale. La congiuntura è molto resistente, ma l'attuale situazione è molto grave e almeno per il momento è difficile dire se il peggio della crisi sia ormai alle spalle.
Le previsioni dell'FMI sono tutt'altro che incoraggianti, visto che si parla di mercati finanziari ancora sotto pressione non solo quest'anno ma anche per gran parte del prossimo. Non é da escludere il fallimento di qualche altro importante protagonista del mondo finanziario nelle prossime settimane, e questo fa sì che permanga il rischio di un ulteriore peggioramento del quadro generale. Le minacce per i mercati sono elevate e questo nonostante il forte sostegno offerto dalle autorità per evitare crolli sistemici.
Nelle economie avanzate la disponibilità di accesso al credito bancario dovrebbe rimanere rigida e gli spread sulle classi di rischio resteranno ampi. Alla luce di ciò, a detta dell'FMI, si potrà ipotizzare l'avvio di una fase di normalizzazione dei mercati solo nel corso del 2009.
E non hanno un tono molto diverso le previsioni formulate da Allen Sinai, uno dei più grandi economisti americani, secondo cui la tempesta sui mercati finanziari non è ancora finita. Ci si attende una flessione dei mercati americani almeno fino alla metà del 2009 e ancora oltre per quelli europei, dove le condizioni non sono certo migliori rispetto a quelle dell'opposta sponda dell'Atlantico.
 

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