DRIVE
Massaio di Voghera
ed ecco che le meditazioni, si sposano con la realta'....
Blackrock, non solo Telecom Italia. Anche Atlantia, Moncler
In Borsa non si parla d'altro che di Blackrock, dopo il giallo del fine settimana che ha messo le ali a Telecom Italia. Ma nel frattempo il fondo Usa ha messo in portafoglio l'1,6% del'Ipo dell'anno, Moncler (che al debutto in Borsa ha sbaragliato ogni previsione più ottimistica) e ha messo nel mirino Versace dove infatti, secondo le indiscrezioni di Reuters, proprio il colosso del'investimento a stelle e strisce sarebbe in short list insieme a Investcorp e Ccmp per rilevare il 20% della griffe con la Medusa. Ma chi è davvero Blackrock e perché fa notizia quando entra, quando si rafforza e quando esce dal capitale di un gruppo quotato? Il fondo Usa è la più grande società al mondo indipendente nell'investimento, con un patrimonio che sfiora i 4mila miliardi di dollari (oltre dieci volte più della Borsa italiana e alla pari del Pil di un piccolo Stato). Insomma investire con Blackrock potrebbe essere una scelta avveduta, anche se non più così semplice (la società si avvale dell'esenzione alle comunicazioni). Ecco come (il portafoglio tricolore) e perché (vedi l'arcinoto caso Saipem risalente allo scorso gennaio)
I SEGRETI DI BLACKROCK La società, lo scorso novembre, ha comunicato alla Consob la volontà di avvalersi, nell'ambito della propria attività di gestione de risparmio, dell'esenzione alle comunicazioni delle partecipazioni rilevanti entro il 5% del capitale sulla base dell'art. 120 del Tuf. Le uniche partecipazioni di cui si ha certezza sono quindi quelle appunto in Telecom Italia e in Atlantia dove il gruppo è recentemente salito al 5,02% del capitale. Due gruppi per un verso o per l'altro nell'occhio del ciclone posto che per l colosso tlc è all'orizzonte un'assemblea determinante, mentre la società dei Benetton sta portantino avanti un delicato processo di integrazione con Gemina (ovvero con gli Aeroporti di Roma strettamente legati, a loro volte, al destino di Alitalia che, almeno per ora, genera gran parte del giro d'affari degli scali della Capitale).
IL PORTAFOGLIO MADE IN ITALY
Al di fuori di Telecom, Atlantia e presumibilmente di Saipem, lo scorso inverno Blackrock partecipava a: Prysmian 4,997%, Ubi 4,951%, Unicredit 4,922%, BP al 3,534%, Enel al 2,737%, Eni al 2,681%, Fiat Industrial al 2,056%, Fiat Spa al 2,83%, Finmeccanica al 2,24%, Intesa Sanpaolo al 3,179%, Mediaset al 2,031%, Pirelli al 2,001%, Terna al 2,191%, Ubi al 2,854%. Un portafoglio piuttosto costante nel tempo se si raffrontano le presunte attuali partecipazioni con quelle detenute anni fa (e visibili dal sito di Consob). D'altro canto, in una intervista al Sole 24 ore Mike Trudel, managing director di Balckrock aveva dichiarato: "attualmente consideriamo l'intera Piazza Affari fra le Borse più attraenti in Europa". E, in effetti, si vede, quindi seppure con qualche punto interrogativo rispetto alle partecipazioni attualmente detenute da Balckrock e al di sotto del 5%, potrebbe valere la pena soffermarsi sulle società elette dal fondo Usa. Ecco perché. IL CASO SAIPEM L'esperienza stessa insegna che Blackrock vede lontano. Basta riandare con la memoria allo scorso quando il fondo usa era riuscito a liquidare una imponente partecipazione in Saipem (il 2,3%) proprio a ridosso profit warning del gruppo petrolifero, un allarme utili costato subito alla società controllata da Eni una decina di miliardi di capitalizzazione (e da cui Sapem ha faticato a riprendesi nel corso dell'anno). Ma Blackrock era in salvo. L'AGO DELLA BIANCIA IN TELECOM ITALIA Ora, fatte tutte queste debite premesse, si può tornare a Telecom Italia dove, nel fine settimana si era diffusa la notizia che il fondo Usa avesse raddoppiato la propria posizione sul colosso tlc, arrivando a detenere il 10% circa di capitale (dal 5% di ottobre e dal 2,82% precedente), senza peraltro passare dalle (teoriche) comunicazioni obbligatorie richieste in questi casi da Consob. In realtà Blackrock detiene una quota pari al il 7,783% delle azioni con diritto di voto di Telecom Italia più uno 0,006% di Adr per un totale pari al 7,789%. Lo ha precisato in giornata il fondo Usa, sottolineando di non aver superato la soglia rilevante del 10% essendo il resto legato al convertendo. A prescindere dai dettagli, un simile rafforzamento non può comunque passare inosservato, anche se per Blackrock si tratta di "peanuts" noccioline. Tanto più che il rating sul debito del colosso tlc (un criterio che di sui fondi Usa debbono generalmente rendere conto ai propri azionisti, è junk, ovvero spazzatura, per due agenzie di rating su tre. Insomma sul mercato la sensazione è che le mosse del fondo Usa anticipino qualche evoluzione corporate della società tlc. Non a caso il prossimo 20 dicembre, l'assemblea degli azionisti di Telecom Italia è stata chiamata a deliberare sulla revoca del cda guidato da Marco Patuano ed espressione di Telco (il veicolo di controllo del gruppo tlc a cui fa capo il 22,4% del capitale e dove, lo scorso settembre, Telefonica ha avviato la scalata ai vertici). La decisione di Blackrock in effetti sarà determinante alla revoca del cda chiesto da Marco Fossati (a sua volta azionista al 5% di Telecom tramite Findim). Insomma si preannuncia una guerra all'ultimo voto
Blackrock, non solo Telecom Italia. Anche Atlantia, Moncler
In Borsa non si parla d'altro che di Blackrock, dopo il giallo del fine settimana che ha messo le ali a Telecom Italia. Ma nel frattempo il fondo Usa ha messo in portafoglio l'1,6% del'Ipo dell'anno, Moncler (che al debutto in Borsa ha sbaragliato ogni previsione più ottimistica) e ha messo nel mirino Versace dove infatti, secondo le indiscrezioni di Reuters, proprio il colosso del'investimento a stelle e strisce sarebbe in short list insieme a Investcorp e Ccmp per rilevare il 20% della griffe con la Medusa. Ma chi è davvero Blackrock e perché fa notizia quando entra, quando si rafforza e quando esce dal capitale di un gruppo quotato? Il fondo Usa è la più grande società al mondo indipendente nell'investimento, con un patrimonio che sfiora i 4mila miliardi di dollari (oltre dieci volte più della Borsa italiana e alla pari del Pil di un piccolo Stato). Insomma investire con Blackrock potrebbe essere una scelta avveduta, anche se non più così semplice (la società si avvale dell'esenzione alle comunicazioni). Ecco come (il portafoglio tricolore) e perché (vedi l'arcinoto caso Saipem risalente allo scorso gennaio)
I SEGRETI DI BLACKROCK La società, lo scorso novembre, ha comunicato alla Consob la volontà di avvalersi, nell'ambito della propria attività di gestione de risparmio, dell'esenzione alle comunicazioni delle partecipazioni rilevanti entro il 5% del capitale sulla base dell'art. 120 del Tuf. Le uniche partecipazioni di cui si ha certezza sono quindi quelle appunto in Telecom Italia e in Atlantia dove il gruppo è recentemente salito al 5,02% del capitale. Due gruppi per un verso o per l'altro nell'occhio del ciclone posto che per l colosso tlc è all'orizzonte un'assemblea determinante, mentre la società dei Benetton sta portantino avanti un delicato processo di integrazione con Gemina (ovvero con gli Aeroporti di Roma strettamente legati, a loro volte, al destino di Alitalia che, almeno per ora, genera gran parte del giro d'affari degli scali della Capitale).
IL PORTAFOGLIO MADE IN ITALY
Al di fuori di Telecom, Atlantia e presumibilmente di Saipem, lo scorso inverno Blackrock partecipava a: Prysmian 4,997%, Ubi 4,951%, Unicredit 4,922%, BP al 3,534%, Enel al 2,737%, Eni al 2,681%, Fiat Industrial al 2,056%, Fiat Spa al 2,83%, Finmeccanica al 2,24%, Intesa Sanpaolo al 3,179%, Mediaset al 2,031%, Pirelli al 2,001%, Terna al 2,191%, Ubi al 2,854%. Un portafoglio piuttosto costante nel tempo se si raffrontano le presunte attuali partecipazioni con quelle detenute anni fa (e visibili dal sito di Consob). D'altro canto, in una intervista al Sole 24 ore Mike Trudel, managing director di Balckrock aveva dichiarato: "attualmente consideriamo l'intera Piazza Affari fra le Borse più attraenti in Europa". E, in effetti, si vede, quindi seppure con qualche punto interrogativo rispetto alle partecipazioni attualmente detenute da Balckrock e al di sotto del 5%, potrebbe valere la pena soffermarsi sulle società elette dal fondo Usa. Ecco perché. IL CASO SAIPEM L'esperienza stessa insegna che Blackrock vede lontano. Basta riandare con la memoria allo scorso quando il fondo usa era riuscito a liquidare una imponente partecipazione in Saipem (il 2,3%) proprio a ridosso profit warning del gruppo petrolifero, un allarme utili costato subito alla società controllata da Eni una decina di miliardi di capitalizzazione (e da cui Sapem ha faticato a riprendesi nel corso dell'anno). Ma Blackrock era in salvo. L'AGO DELLA BIANCIA IN TELECOM ITALIA Ora, fatte tutte queste debite premesse, si può tornare a Telecom Italia dove, nel fine settimana si era diffusa la notizia che il fondo Usa avesse raddoppiato la propria posizione sul colosso tlc, arrivando a detenere il 10% circa di capitale (dal 5% di ottobre e dal 2,82% precedente), senza peraltro passare dalle (teoriche) comunicazioni obbligatorie richieste in questi casi da Consob. In realtà Blackrock detiene una quota pari al il 7,783% delle azioni con diritto di voto di Telecom Italia più uno 0,006% di Adr per un totale pari al 7,789%. Lo ha precisato in giornata il fondo Usa, sottolineando di non aver superato la soglia rilevante del 10% essendo il resto legato al convertendo. A prescindere dai dettagli, un simile rafforzamento non può comunque passare inosservato, anche se per Blackrock si tratta di "peanuts" noccioline. Tanto più che il rating sul debito del colosso tlc (un criterio che di sui fondi Usa debbono generalmente rendere conto ai propri azionisti, è junk, ovvero spazzatura, per due agenzie di rating su tre. Insomma sul mercato la sensazione è che le mosse del fondo Usa anticipino qualche evoluzione corporate della società tlc. Non a caso il prossimo 20 dicembre, l'assemblea degli azionisti di Telecom Italia è stata chiamata a deliberare sulla revoca del cda guidato da Marco Patuano ed espressione di Telco (il veicolo di controllo del gruppo tlc a cui fa capo il 22,4% del capitale e dove, lo scorso settembre, Telefonica ha avviato la scalata ai vertici). La decisione di Blackrock in effetti sarà determinante alla revoca del cda chiesto da Marco Fossati (a sua volta azionista al 5% di Telecom tramite Findim). Insomma si preannuncia una guerra all'ultimo voto