Gloria ai Bastardi - Cap. 2

I vetri stanno stridendo un pò dovunque.. in epoca di pandemia una domanda sorge spontanea: ma la cura sarà meglio della malattia? :d:

Per i mercati concordo con nemo.. si può salire ancora perchè la FED avrà problemi a limitare la stamperia salvo che non tornino ad attirare capitali esteri e per farlo dovranno fare grattini a mezzo mondo.. Inoltre non possono permettersi rialzi eccessivi dei tassi perchè sennò il costo del debito produce deficit da solo. Inoltre la collezione di tasse crollerebbe senza tassazione positiva del capital gain.

Questo non può che portare ad un cambio di paradigma monetario.. non ci sono altre possibilità...


In tutti questi anni non hai ancora capito che lui è lui...e noi non siamo un c..o :d: ;)


Bce: Weidmann vede forte ripresa inflazione nel 2021, auspica cautela su debito

L'inflazione aumentera' in maniera sensibile nel corso del 2021 a causa della fine del ribasso temporaneo sull'Iva attuato dalla Germania lo scorso anno e alla nuova tassa sulle emissioni di CO2. E' quanto ha detto il presidente della Bundesbank Jens Weidmann in una intervista all'Augsburger Allgemeine. Secondo Weidmann, proiettando i dati di inizio anno si potrebbe arrivare alla fine dell'anno a un aumento dei prezzi del 3%. Molto tuttavia dipendera' da come ripartiranno i consumi dopo la fine delle misure di lockdown per la pandemia e dal fatto se ad esempio gli operatori del settore turismo aumenteranno i prezzi. "Una cosa e' chiara - ha detto - il tasso di inflazione non rimarra' basso come lo scorso anno nel lungo termine". Un sensibile aumento dell'inflazione avrebbe ovviamente ripercussioni sulla politica monetaria che al momento e' pienamente volta a contrastare gli effetti della pandemia.
"La politica monetaria tirera' le redini - ha detto - se le previsioni sui prezzi lo richiederanno. Al momento, tuttavia, l'obiettivo e' combattere le conseguenze della pandemia, motivo per cui la politica monetaria e' tornata ad essere piu' espansiva". Tuttavia, ha aggiunto, "quando i tassi di inflazione aumenteranno nell'area dell'euro, discuteremo di nuovo della direzione fondamentale della politica monetaria".
Weidmann ha indicato inoltre di non condividere i timori di quanti temono un'ondata storica di fallimenti. Secondo il numero uno della Bundesbank, il numero di fallimenti provocati dalla pandemia rimarra' al di sotto del livello di altre crisi, come la grande crisi finanziaria di dieci anni fa. Weidmann ha infine messo in guardia contro una sospensione a lungo termine dei limiti all'indebitamento da parte degli Stati. "La Germania ha fatto bene con i limiti all'indebitamento - ha concluso - non va dimenticato che proprio questa politica ci ha permesso di consolidare le finanze statali nei momenti favorevoli" permettendo al paese di reagire in modo adeguato a fronte della crisi.
 
I vetri stanno stridendo un pò dovunque.. in epoca di pandemia una domanda sorge spontanea: ma la cura sarà meglio della malattia? :d:

Per i mercati concordo con nemo.. si può salire ancora perchè la FED avrà problemi a limitare la stamperia salvo che non tornino ad attirare capitali esteri e per farlo dovranno fare grattini a mezzo mondo.. Inoltre non possono permettersi rialzi eccessivi dei tassi perchè sennò il costo del debito produce deficit da solo. Inoltre la collezione di tasse crollerebbe senza tassazione positiva del capital gain.

Questo non può che portare ad un cambio di paradigma monetario.. non ci sono altre possibilità...
Ciao Gipa ;) più spesso qui tu e anche Lupo che io ho finito le parole, tecniche e non.
 
In tutti questi anni non hai ancora capito che lui è lui...e noi non siamo un c..o :d: ;)


Bce: Weidmann vede forte ripresa inflazione nel 2021, auspica cautela su debito

L'inflazione aumentera' in maniera sensibile nel corso del 2021 a causa della fine del ribasso temporaneo sull'Iva attuato dalla Germania lo scorso anno e alla nuova tassa sulle emissioni di CO2. E' quanto ha detto il presidente della Bundesbank Jens Weidmann in una intervista all'Augsburger Allgemeine. Secondo Weidmann, proiettando i dati di inizio anno si potrebbe arrivare alla fine dell'anno a un aumento dei prezzi del 3%. Molto tuttavia dipendera' da come ripartiranno i consumi dopo la fine delle misure di lockdown per la pandemia e dal fatto se ad esempio gli operatori del settore turismo aumenteranno i prezzi. "Una cosa e' chiara - ha detto - il tasso di inflazione non rimarra' basso come lo scorso anno nel lungo termine". Un sensibile aumento dell'inflazione avrebbe ovviamente ripercussioni sulla politica monetaria che al momento e' pienamente volta a contrastare gli effetti della pandemia.
"La politica monetaria tirera' le redini - ha detto - se le previsioni sui prezzi lo richiederanno. Al momento, tuttavia, l'obiettivo e' combattere le conseguenze della pandemia, motivo per cui la politica monetaria e' tornata ad essere piu' espansiva". Tuttavia, ha aggiunto, "quando i tassi di inflazione aumenteranno nell'area dell'euro, discuteremo di nuovo della direzione fondamentale della politica monetaria".
Weidmann ha indicato inoltre di non condividere i timori di quanti temono un'ondata storica di fallimenti. Secondo il numero uno della Bundesbank, il numero di fallimenti provocati dalla pandemia rimarra' al di sotto del livello di altre crisi, come la grande crisi finanziaria di dieci anni fa. Weidmann ha infine messo in guardia contro una sospensione a lungo termine dei limiti all'indebitamento da parte degli Stati. "La Germania ha fatto bene con i limiti all'indebitamento - ha concluso - non va dimenticato che proprio questa politica ci ha permesso di consolidare le finanze statali nei momenti favorevoli" permettendo al paese di reagire in modo adeguato a fronte della crisi.
Quindi, stiamo parlando di inflazione non da consumi ma da aumento tasse e questo si preoccupa !!!!

Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
 
Quindi, stiamo parlando di inflazione non da consumi ma da aumento tasse e questo si preoccupa !!!!

Bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

con questi a fine anno ci sarà già richiesta di rientro del debito...
il recovery tra maggiori contributi da inviare all'UE, riforme da fare porterà in dote 40/50 miliardi effettivi da spendere ( sempre che riusciamo a spenderli perchè tra tutti gli enti che devono approvare la spesa e la fetta di torta che gli spetta probabilmente come spesso succede manco li spendiamo tutti quei soldi )
 
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