2008: crisi prettamente finanziaria, quindi di liquidità e poi sfociata inevitabilmente in crisi economica a causa dell'atteggiamento delle banche. Primo intervento delle BC sui tassi, soprattutto in USA.
2011: crisi debito sovrano europeo, con ovvio impatto sui mercati interessati, con effetto collaterale sull'€, tutto pilotato ad hoc. La BCE "accelera" sui vari stimoli, sino a quel momento molto lenta rispetto alla FED e al contesto mercati mondiali.
Questi i due grandi spartiacque a mio modo di vedere.
Non concordo molto sulla questione dell'abilità, perché per come la vedo io in finanza quello che fa la differenza è:
1) La qualità delle informazioni e il tempo in cui queste vengono recepite e lavorate.
2) Non innamorarsi delle proprie idee.
Perché delle due l’una: o si segue un metodo di analisi, il quale da per scontato che i mercati esprimano tutta le loro potenzialità in quello che si vede, cioè prezzi, volumi etc...
Oppure, qualsiasi metodo di analisi adottato sin qui, per quanto affidabile, rigoroso e puntuale ha fallito e qualsiasi metodo di analisi non prevederà mai il futuro e soprattutto non può tenere conto di ciò che è esogeno ai mercati stessi, come ad esempio il 2001 (attentato Torri Gemelle), 2008 (fallimento Lehman), 2011 (Crisi Spread), 2015 (Cina che svaluta improvvisamente lo yuan), 2016 (Brexit), 2018 (decisione improvvisa FED), 2020 Covid.
Mi pare che più che essere abili, occorra essere un mago o un veggente...e avere anche molto c..o