Prima di fine anno ho telefonato ad un vecchio amico che lavora alla tesoreria di una banca meido\piccola per fagli gli auguri per l'anno nuovo: non lo ho trovato per niente ottimista.

Mi ha detto che ormai l'interbancario e' uno zombie, che la BCE ha cominciato a fare la difficile sui titoli che accetta per i pct: niente piu' obbligazioni sull'eurotlx perche' poco liquide, niente piu' tds greci se non per le banche greche. Mi ha anche detto aveva chiesto ai collocatori di prezzargli qualche obbligazione bancaria tv che aveva preso durante l'anno e si e' sentito sparare prezzi calcolati su euribor + 2,30 / 2,50%.

La sua impressione e' che tutto il sistema bancario italiano sia alla ricerca di liquidita', prova ne siano le continue offerte di bonds a tassi crescenti per "denaro fresco", che tutte le banche in bugdet hanno il "repricing" degli impieghi sulla clientela retail e imprese e che prima o poi i tassi "ufficiali" si dovranno adeguare ai tassi "reali".

Poi i primi di gennaio l'euribor ha cominciato a scendere di nuovo...
 
Anche se non è stato emesso dall’Agenzia europea del debito, non ancora costituita come vorrebbe Tremonti, ritengo meritevole attribuire una certa importanza all’emissione di ieri per 5 Mld di €
Da parte dell’ European Financial Stability ( Efsf ), garantita dal bilancio UE, per aiutare l’Irlanda.
Su contributo dei governi europei, sono previste ulteriori raccolte di fondi dalla UE per 17,6 Mld e 4,9 Mld, rispettivamente per il 2011 e 2012.
A seguito di ciò non mancheranno gli effetti sull’€, azioni ecc.
 
Prima di fine anno ho telefonato ad un vecchio amico che lavora alla tesoreria di una banca meido\piccola per fagli gli auguri per l'anno nuovo: non lo ho trovato per niente ottimista.

Mi ha detto che ormai l'interbancario e' uno zombie, che la BCE ha cominciato a fare la difficile sui titoli che accetta per i pct: niente piu' obbligazioni sull'eurotlx perche' poco liquide, niente piu' tds greci se non per le banche greche. Mi ha anche detto aveva chiesto ai collocatori di prezzargli qualche obbligazione bancaria tv che aveva preso durante l'anno e si e' sentito sparare prezzi calcolati su euribor + 2,30 / 2,50%.

La sua impressione e' che tutto il sistema bancario italiano sia alla ricerca di liquidita', prova ne siano le continue offerte di bonds a tassi crescenti per "denaro fresco", che tutte le banche in bugdet hanno il "repricing" degli impieghi sulla clientela retail e imprese e che prima o poi i tassi "ufficiali" si dovranno adeguare ai tassi "reali".

Poi i primi di gennaio l'euribor ha cominciato a scendere di nuovo...


Scusami moorecat, passi per Grecia o Portogallo ma, circa l'euroTLX parlava di tutto il comparto o di titoli ben precisi? :)
 
L'inflazione non può aumentare come nel '70 poichè la disoccupazione è troppo alta.
No, no, no :down:.
Basta con questa pia illusione.
La disoccupazione nei paesi decrepiti dove ormai non si produce piu' nulla non ha niente a che vedere con l'inflazione che dipende dai costi di produzione nei paesi emergenti dove ormai si produce tutto.
Se un domani la Cina aumentasse del 10% i prezzi di tutte le carabattole che esporta l'occidente decrepito non potrebbe far altro che beccarsi l'aumento e la disoccupazione non calerebbe di uno 0,0 periodico (anzi, continuerebbe ad aumentare) per il semplice fatto che il gap competitivo e' tale che sarebbe comunque impossibile sostituire i prodotti importati con produzione locale.
Attualmente in Cina c'e' inflazione perche' i capoccioni comunisti con la loro assurda politica di cambio fisso col verdone si stanno cuccando tutto l'effetto inflazionistico delle stamperie della FED lanciate a tutto gas.
Di riflesso l'inflazione se la cucca (o se la cucchera') anche il resto del mondo , anche se le statistiche ufficiali dei paesi decrepiti
continuano spudoratamente ad affermare il contrario senza piu' alcuna parvenza di verosimiglianza.
 
No, no, no :down:.
Basta con questa pia illusione.
La disoccupazione nei paesi decrepiti dove ormai non si produce piu' nulla non ha niente a che vedere con l'inflazione che dipende dai costi di produzione nei paesi emergenti dove ormai si produce tutto.
Se un domani la Cina aumentasse del 10% i prezzi di tutte le carabattole che esporta l'occidente decrepito non potrebbe far altro che beccarsi l'aumento e la disoccupazione non calerebbe di uno 0,0 periodico (anzi, continuerebbe ad aumentare) per il semplice fatto che il gap competitivo e' tale che sarebbe comunque impossibile sostituire i prodotti importati con produzione locale.
Attualmente in Cina c'e' inflazione perche' i capoccioni comunisti con la loro assurda politica di cambio fisso col verdone si stanno cuccando tutto l'effetto inflazionistico delle stamperie della FED lanciate a tutto gas.
Di riflesso l'inflazione se la cucca (o se la cucchera') anche il resto del mondo , anche se le statistiche ufficiali dei paesi decrepiti
continuano spudoratamente ad affermare il contrario senza piu' alcuna parvenza di verosimiglianza.


E' su questo "nulla e tutto" che potrebbe giocarsi davvero la questione. Allo stato, se guardi i paesi europei dall'alto, ad esempio da un aereo, sembrerebbero ancora paesi operosi :)
 
» 05/01/2011 08:22
CINA - USA
Lo yuan crescerà del 5 per cento entro l’anno
L’apprezzamento sembra essere un regalo di Hu Jintao agli Stati Uniti in occasione della sua visita di Stato in programma per il 19 gennaio. Ma il ministero del Commercio di Pechino frena gli entusiasmi: il deficit nella bilancia commerciale Usa-Cina rimane alto.


Pechino (AsiaNews/Agenzie) – La Cina permetterà un apprezzamento dello yuan-renminbi fino al 5 % . Lo afferma quest’oggi il giornale China Securities Journal. La pubblicazione non è una voce ufficiale, ma è molto addentro nella politica economica nazionale.

L’apprezzamento dello yuan è una delle maggiori richieste degli Stati Uniti verso la Cina, che accusa Pechino di manipolare il valore della moneta per facilitare le sue esportazioni. Da parte sua Pechino vi resiste per evitare un costo maggiore del lavoro che porterebbe a disoccupazione e rivolte sociali. La “guerra delle valute” ha creato forti tensioni fra le due superpotenze.

Secondo diversi analisti la mossa della Cina dovrebbe essere il “regalo” che Hu Jintao porta a Barack Obama in occasione della sua visita di Stato negli Usa, in programma per il 19 gennaio prossimo.

Jiang Yaoping, vice-ministro cinese del Commercio, ha messo però in guardia dallo sperare che il riapprezzamento dello yuan sia la panacea per l’economia americana, e ha detto che esso avrà impatti molto blandi sullo squilibrio della bilancia commerciale fra Cina e Usa.

Il deficit della bilancia commerciale Usa verso la Cina è salito del 20% nei primi 10 mesi dello scorso anno e potrebbe arrivare a 270 miliardi di dollari per tutto il 2010.

Secondo diversi esperti e la stessa Banca mondiale, lo yuan dovrebbe essere riapprezzato del 33%
 
E' su questo "nulla e tutto" che potrebbe giocarsi davvero la questione. Allo stato, se guardi i paesi europei dall'alto, ad esempio da un aereo, sembrerebbero ancora paesi operosi :)
sicuro, sono tutti intenti a fornire servizi di ristorazione ed intrattenimento ai dipendenti pubblici i cui stipendi sono pagati con l'emissione di titoli di stato sottoscritti dalle banche centrali dei paesi emergenti.
 
sicuro, sono tutti intenti a fornire servizi di ristorazione ed intrattenimento ai dipendenti pubblici i cui stipendi sono pagati con l'emissione di titoli di stato sottoscritti dalle banche centrali dei paesi emergenti.

banche centrali che però, a questo punto, starebbero facendo credito a debitori "infidi" che, una volta dichiarata l'insolvenza, rischierebbero di trascinare alla rovina il creditore stesso? :)
 
Esattamente, la Cina con la sua accumulazione di riserve e' analoga ad una fabbrica che per aumentare il suo fatturato accetta di continuo cambiali dai suoi clienti , che invece di pagarle alla scadenza se le fanno continuamente rinnovare in un circolo vizioso che di fatto fa si' che la fabbrica faccia utili solo sulla carta.
 
Esattamente, la Cina con la sua accumulazione di riserve e' analoga ad una fabbrica che per aumentare il suo fatturato accetta di continuo cambiali dai suoi clienti , che invece di pagarle alla scadenza se le fanno continuamente rinnovare in un circolo vizioso che di fatto fa si' che la fabbrica faccia utili solo sulla carta.

Già, e magari neanche su quella perché, in sostanza, sono ormai tutti dei "pagherò elettronici". Stando così le cose, però, questa mi sembra, in effetti, una situazione promessa ad un inevitabile disquilibrio e, decisamente, non molto equilibrata quella politica che, da una parte e dall'altra, nelle idee, dovrebbe aggiustare le cose ma nei fatti sembra poi agire completamente all'opposto. Il problema generale che si dovrebbe temere è che il necessario riequilibrio che ci dovrà ad un certo punto essere tra noi e loro non avvenga more abrupto.
 

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