Ciao Cren,
forse non afferro; è dai tempi in cui leggevo la mia Bibbia per la prima volta (Dornbusch-Fischer) che mi si dice che per un sistema in deflazione un eventuale aumento del tasso di risparmio è visto come il peggiore dei mali...risparmiare significa postporre la spesa, bloccare i consumi, far calare ancor di più i prezzi.
Esempio reale : ho tantissimi amici pronti a comprar casa , rimandano perchè sono sicuri che l'anno prossimo pagheranno meno. L'anno prossimo i prezzi caleranno se nessuno compra e probabilmente questi ragazzi postporranno (avendo verificato il calo dei prezzi) ancora l'acquisto, i prezzi verranno ancora giù.
Molti Notai hanno , per questo, rimandato l'acquisto del nuovo Porsche. Son problemi.
Proprio perché condivido quello che scrivi che ho proposto quella "ricetta" personale, che va letta proprio come ha fatto GiveMeLeverage:
Chiaro, devi risparmiare tu e sperare che spendano gli altri, almeno io la proposta di Cren l'ho letta così.
Il punto fisso per me è che in un sistema economico in deflazione il denaro e la liquidità sono l'unica cosa che conviene avere (il reddito fisso è assimilabile a denaro e liquidità perché produce interessi, cioè altro denaro di importo fissato contrattualmente, mentre un immobile o una partecipazione societaria producono ricchezze e denaro solo se quest'ultimo si svaluta rispetto al valore dei beni prodotti, che è appunto inflazione).
In un sistema economico in inflazione se vuoi arricchirti devi entrare nella corsa all'accumulo di beni reali: immobili, azioni; il denaro vale sempre meno e quindi nei confronti delle tue controparti un mattone, un lingotto d'oro o la possibilità di godere dei gli utili derivanti dalla vendita di beni e servizi è ciò che ti dà il potere che gli altri non hanno.
In un sistema economico in deflazione se vuoi arricchirti devi avere da parte l'unica cosa che non perde valore ma anzi lo acquista, che è la liquidità e il denaro.
La dottrina economica cui siamo abituati ci dice che tutti in deflazione tendono a rimandare i consumi vedendo prezzi calanti e attendendosi ulteriore calo: ma per tantissime ragioni ci sono spese che per molti sono inderogabili e per altri no; ecco, io penso che in un contesto deflattivo prolungato il vantaggio competitivo lo acquisiscano quegli individui che riescono a rimandare il più possibile accumulando liquidità a scapito di chi prima o poi è costretto a scambiare denaro con beni e servizi.
I conti della nonna mi dicono che bisogna sempre guardare al tasso di rendimento reale
Concordo con apaci2 quando scrive:
apaci2 ha scritto:
Va bene per i pensionati come Amorgos, ma per me, Cren, GML è e sarà un grosso problema
Ovviamente non mi riferisco all'età anagrafica di amorgos34, ma al fatto che questo contesto secondo me spingerà alla nascita di una nuova forma di unità famigliare che non siamo mai stati abituati a codificare (ma di cui vediamo da diversi anni il prototipo un po' in ogni dove e di cui l'ISTAT ci parla sempre sommessamente ma ormai da anni): la permanenza in famiglia fino a oltre 35 anni senza l'acquisto di nuove case, nuove automobili, nuovi beni di consumo durevoli etc. non è solo una necessità spinta da condizioni di indigenza e/o insicurezza economica, bensì
la forma più razionale per far fronte al contesto stagnate deflattivo, in quanto è la forma di organizzazione sociale che
minimizza l'acquisto di beni reali e
massimizza il tasso di risparmio (e quindi la crescita del capitale per interessi).
Infatti in contesto inflattivo se anche uno non ha voglia di lasciare la casa dei genitori, gli può comunque convenire farlo perché gli conviene comprare immobili e beni di consumo durevoli; qua invece non solo è difficile per la stragrande maggioranza dei giovani, ma è anche senza razionalità economica se uno ha come fine ultimo quello di ritirarsi il prima possibile a vivere di rendita.
I dati che vedo mi dicono che sono sempre più individui a rendersene conto, soprattutto facendo spallucce come è giusto fare di fronte alle vecchie convenzioni sociali che vogliono i giovani a far debito e comprar mattone appena superati i 25 anni