Se può esserti di conforto, io c.ca 60 giorni fa - mentre sul desk si parlava appunto delle prossime mosse di Draghi - mi sono sbilanciato in modo molto deciso col mio capo asserendo che niente di ciò che Draghi avrebbe fatto avrebbe potuto modificare qualcosa nel meccanismo che sta portando l'Europa periferica alla deflazione sempre più profonda (e di riflesso la Germania alla disinflazione).
[...]

è incredibile come ci raccontino, ancora oggi, che una banca centrale possa controllare l'inflazione

eppure ce lo raccontano...
 
è incredibile come ci raccontino, ancora oggi, che una banca centrale possa controllare l'inflazione

eppure ce lo raccontano...

Di norma è vero, da una situazione "base" con tassi p.e. al 4% un allentamento monetario vs metti il 2% risulta tendenzialmente inflattivo, un tightening verso il 7% risulta deflattivo.
E' che siamo lontanissimi da scenari normali e le munizioni sono già state tutte spese.
 
[..]avevo previsto e prevedo tuttora grandi gioie per chi investe in reddito fisso in euro :D

Davvero?
A me tassi decennali intorno al 2% fanno pensare che nei prossimi anni di media chi investe nel reddito fisso guadagnerà appunto ca. il 2%, il che mi pare discretamente schifoso.
Diverso per chi fa trading.

Personalmente mi sono spostato quasi in toto sul'equity, mentre nei bond considero solo special situations & junk, sull'IG cerco occasioni per andare short.
 
è incredibile come ci raccontino, ancora oggi, che una banca centrale possa controllare l'inflazione

eppure ce lo raccontano...
Quello che faccio fatica ad afferrare - o meglio a immaginarmi - è lo scenario di più lungo termine: ovvero credo di avere le idee abbastanza chiare, aspettandomi deflazione e stagnazione, di come gestire la mia personale situazione finanziaria.

Ciò che non riesco a delineare è il risultato del mix di tanti fattori, alcuni di lungo altri di medio termine (elenco sulla base di quello che ritengo l'impatto più prossimo):

- no spesa statale a deficit;
- stagnazione;
- deflazione;
- deleveraging;
- invecchiamento della popolazione;
- crescenti flussi migratori in ingresso di matrice islamica senza integrazione;
- automazione crescente anche in settori "brain intensive";
- ...​
Non è paragonabile al ventennio giapponese.

A me l'unico grimaldello per uscire da lì sembra quello di risparmiare il più possibile e mettere a rendita da parte del settore privato già abbiente, ma non è una situazione di equilibrio per l'intero sistema perché equivale ad accettare la sudamericanizzazione profonda dell'Europa, una disoccupazione strutturale oltre il 20% e la necessità di rivedere radicalmente le politiche di ridistribuzione della ricchezza (e questa mi sa che farà maluccio).

Mah :mmmm:
Davvero?
A me tassi decennali intorno al 2% fanno pensare che nei prossimi anni di media chi investe nel reddito fisso guadagnerà appunto ca. il 2%, il che mi pare discretamente schifoso.
Diverso per chi fa trading.
Lo YTM è un'illusione ottica :D
 
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è incredibile come ci raccontino, ancora oggi, che una banca centrale possa controllare l'inflazione

eppure ce lo raccontano...

Purtroppo sono in Banca a laurà.
Invece leggo il forum...:wall:

Bene,
ci raccontavano che il problema fosse lo spread (era il periodo in cui tutti i politici italiani ululavano "eurobond-eurobond" ora nessuno più ne parla). Evidentemente non era lo spread.

Ora mi dicono che è la deflazione il nostro problema
La deflazione è solo un sintomo. In Giappone (premesso che vorrei avere il tasso di disoccupazione giapponese, molti se lo dimenticano) Kuroda ha tirato su l'inflazione ma certi aspetti di un sistema deflazionistico permangono alla grande.



Che fare ?
Lo dico da anni (ma penso che anche il capo di Cren sappia che questa è la strada):
- la politica monetaria a nulla serve per risolvere i nostri problemi (al limite fa gainare chi longa il FBTP, ma questo è un altro discorso);

- servono politiche fiscali coerenti;

- il tappo è il finanziamento inesistente al sistema produttivo : basterebbe che la BCE invece di fornire liquidità ad un sistema che scoppia di liquidità garantisse (qui serve la UE) una parte di questo credito che il sistema bancario fa al mondo delle imprese.
Invece succede il contrario da 3 anni : gli ispettori di BdI massacrano (ne ho testimonianza ampia e diretta) proprio questi investimenti delle banche; le quali si difendono deviando tutta questa liquidità in altri lidi sterili.
 
A me l'unico grimaldello per uscire da lì sembra quello di risparmiare il più possibile D

Ciao Cren,
forse non afferro; è dai tempi in cui leggevo la mia Bibbia per la prima volta (Dornbusch-Fischer) che mi si dice che per un sistema in deflazione un eventuale aumento del tasso di risparmio è visto come il peggiore dei mali...risparmiare significa postporre la spesa, bloccare i consumi, far calare ancor di più i prezzi.

Esempio reale : ho tantissimi amici pronti a comprar casa , rimandano perchè sono sicuri che l'anno prossimo pagheranno meno. L'anno prossimo i prezzi caleranno se nessuno compra e probabilmente questi ragazzi postporranno (avendo verificato il calo dei prezzi) ancora l'acquisto, i prezzi verranno ancora giù.

Molti Notai hanno , per questo, rimandato l'acquisto del nuovo Porsche. Son problemi.
 
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Ciao Cren,
forse non afferro; è dai tempi in cui leggevo la mia Bibbia per la prima volta (Dornbusch-Fischer) che mi si dice che per un sistema in deflazione un eventuale aumento del tasso di risparmio è visto come il peggiore dei mali...risparmiare significa postporre la spesa, bloccare i consumi, far calare ancor di più i prezzi.

Esempio reale : ho tantissimi amici pronti a comprar casa , rimandano perchè sono sicuri che l'anno prossimo pagheranno meno. L'anno prossimo i prezzi caleranno, se nessuno compra e probabilmente questi ragazzi postporranno ancora l'acquisto, i prezzi verranno ancora giù.

Molti Notai hanno , per questo, rimandato l'acquisto del nuovo Porsche. Son problemi.

Chiaro, devi risparmiare tu e sperare che spendano gli altri, almeno io la proposta di Cren l'ho letta così. ;)
 
Di norma è vero, da una situazione "base" con tassi p.e. al 4% un allentamento monetario vs metti il 2% risulta tendenzialmente inflattivo, un tightening verso il 7% risulta deflattivo.
E' che siamo lontanissimi da scenari normali e le munizioni sono già state tutte spese.

Assolutamente... Ma infatti il problema non è la BCE ma la politica Europea

Vorrei aggiungere che il problema europeo è l'Europa stessa e le sue idee demenziali

BCE che ha come unico obiettivo l'inflazione al 2%, quindi fallimento totale (la possiamo chiamar banca centrale?)

Fiscal compact
Deleveraging
Basilea 3
Deficit al 3% o cmq vincoli vari
Sistemi di risoluzione vari

Hanno minato la possiblità di una qualsiasi ripresa introducendo post crisi solo elementi inquietanti

Va bene per i pensionati come Amorgos, ma per me, Cren, GML è e sarà un grosso problema

Banalità pre gran premio

Forza Hamilton spiana rosberg :up:
 
Ciao Cren,
forse non afferro; è dai tempi in cui leggevo la mia Bibbia per la prima volta (Dornbusch-Fischer) che mi si dice che per un sistema in deflazione un eventuale aumento del tasso di risparmio è visto come il peggiore dei mali...risparmiare significa postporre la spesa, bloccare i consumi, far calare ancor di più i prezzi.

Esempio reale : ho tantissimi amici pronti a comprar casa , rimandano perchè sono sicuri che l'anno prossimo pagheranno meno. L'anno prossimo i prezzi caleranno se nessuno compra e probabilmente questi ragazzi postporranno (avendo verificato il calo dei prezzi) ancora l'acquisto, i prezzi verranno ancora giù.

Molti Notai hanno , per questo, rimandato l'acquisto del nuovo Porsche. Son problemi.
Proprio perché condivido quello che scrivi che ho proposto quella "ricetta" personale, che va letta proprio come ha fatto GiveMeLeverage:
Chiaro, devi risparmiare tu e sperare che spendano gli altri, almeno io la proposta di Cren l'ho letta così. ;)
Il punto fisso per me è che in un sistema economico in deflazione il denaro e la liquidità sono l'unica cosa che conviene avere (il reddito fisso è assimilabile a denaro e liquidità perché produce interessi, cioè altro denaro di importo fissato contrattualmente, mentre un immobile o una partecipazione societaria producono ricchezze e denaro solo se quest'ultimo si svaluta rispetto al valore dei beni prodotti, che è appunto inflazione).

In un sistema economico in inflazione se vuoi arricchirti devi entrare nella corsa all'accumulo di beni reali: immobili, azioni; il denaro vale sempre meno e quindi nei confronti delle tue controparti un mattone, un lingotto d'oro o la possibilità di godere dei gli utili derivanti dalla vendita di beni e servizi è ciò che ti dà il potere che gli altri non hanno.

In un sistema economico in deflazione se vuoi arricchirti devi avere da parte l'unica cosa che non perde valore ma anzi lo acquista, che è la liquidità e il denaro.

La dottrina economica cui siamo abituati ci dice che tutti in deflazione tendono a rimandare i consumi vedendo prezzi calanti e attendendosi ulteriore calo: ma per tantissime ragioni ci sono spese che per molti sono inderogabili e per altri no; ecco, io penso che in un contesto deflattivo prolungato il vantaggio competitivo lo acquisiscano quegli individui che riescono a rimandare il più possibile accumulando liquidità a scapito di chi prima o poi è costretto a scambiare denaro con beni e servizi.

I conti della nonna mi dicono che bisogna sempre guardare al tasso di rendimento reale :D

Concordo con apaci2 quando scrive:
apaci2 ha scritto:
Va bene per i pensionati come Amorgos, ma per me, Cren, GML è e sarà un grosso problema
Ovviamente non mi riferisco all'età anagrafica di amorgos34, ma al fatto che questo contesto secondo me spingerà alla nascita di una nuova forma di unità famigliare che non siamo mai stati abituati a codificare (ma di cui vediamo da diversi anni il prototipo un po' in ogni dove e di cui l'ISTAT ci parla sempre sommessamente ma ormai da anni): la permanenza in famiglia fino a oltre 35 anni senza l'acquisto di nuove case, nuove automobili, nuovi beni di consumo durevoli etc. non è solo una necessità spinta da condizioni di indigenza e/o insicurezza economica, bensì la forma più razionale per far fronte al contesto stagnate deflattivo, in quanto è la forma di organizzazione sociale che minimizza l'acquisto di beni reali e massimizza il tasso di risparmio (e quindi la crescita del capitale per interessi).

Infatti in contesto inflattivo se anche uno non ha voglia di lasciare la casa dei genitori, gli può comunque convenire farlo perché gli conviene comprare immobili e beni di consumo durevoli; qua invece non solo è difficile per la stragrande maggioranza dei giovani, ma è anche senza razionalità economica se uno ha come fine ultimo quello di ritirarsi il prima possibile a vivere di rendita.

I dati che vedo mi dicono che sono sempre più individui a rendersene conto, soprattutto facendo spallucce come è giusto fare di fronte alle vecchie convenzioni sociali che vogliono i giovani a far debito e comprar mattone appena superati i 25 anni ;)
 
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