Ovviamente non mi riferisco all'età anagrafica di amorgos34, ma al fatto che questo contesto secondo me spingerà alla nascita di una nuova forma di unità famigliare che non siamo mai stati abituati a codificare (ma di cui vediamo da diversi anni il prototipo un po' in ogni dove e di cui l'ISTAT ci parla sempre sommessamente ma ormai da anni): la permanenza in famiglia fino a oltre 35 anni senza l'acquisto di nuove case, nuove automobili, nuovi beni di consumo durevoli etc. non è solo una necessità spinta da condizioni di indigenza e/o insicurezza economica, bensì la forma più razionale per far fronte al contesto stagnate deflattivo, in quanto è la forma di organizzazione sociale che minimizza l'acquisto di beni reali e massimizza il tasso di risparmio (e quindi la crescita del capitale per interessi).

Infatti in contesto inflattivo se anche uno non ha voglia di lasciare la casa dei genitori, gli può comunque convenire farlo perché gli conviene comprare immobili e beni di consumo durevoli; qua invece non solo è difficile per la stragrande maggioranza dei giovani, ma è anche senza razionalità economica se uno ha come fine ultimo quello di ritirarsi il prima possibile a vivere di rendita.

I dati che vedo mi dicono che sono sempre più individui a rendersene conto, soprattutto facendo spallucce come è giusto fare di fronte alle vecchie convenzioni sociali che vogliono i giovani a far debito e comprar mattone appena superati i 25 anni ;)

a) sono nato nel 1969, pochi giorni dopo che Armstrong ha messo piede sul satellite terrestre (per Apaci);

b) fossi nei genitori di Apaci lo avrei cacciato di casa a 16 anni e diseredato ;

c) caro Cren, conosco il tuo curriculum (dalle Scuole Superiori :bow:) immane, ho letto di là sul FOL "i dolori di un giovane ingegnere e della sua compagna ingegnere" (un 3d che si chiamava tipo "la generazione sfi.gata")
Ti assicuro che mi faceva venire mal di pancia dalla preoccupazione (avendo 4 eredi sotto i 10 anni e mancandomi, con buona pace di Apaci, ancora alcuni decenni alla pensione. Salvo trasferimento a Malta/Montenegro etc etc).
Il tuo quadro tetro,ma realistico, mi preoccupa di più di un eventuale skip di una cedola di un sub.
 
Ultima modifica:
Dopo aver letto le ultime 3, 4 pagine, non posso che "farmi spugna" e cercare di assorbire il più possibile.
Complimenti a tutti (Cren, GML e gli altri) per consentirmi di leggervi.
Nel mio piccolo non posso che concordare con Cren che sembra avermi letto nel pensiero...
 
Quello che faccio fatica ad afferrare - o meglio a immaginarmi - è lo scenario di più lungo termine: ovvero credo di avere le idee abbastanza chiare, aspettandomi deflazione e stagnazione, di come gestire la mia personale situazione finanziaria.

Ciò che non riesco a delineare è il risultato del mix di tanti fattori, alcuni di lungo altri di medio termine (elenco sulla base di quello che ritengo l'impatto più prossimo):

- no spesa statale a deficit;
- stagnazione;
- deflazione;
- deleveraging;
- invecchiamento della popolazione;
- crescenti flussi migratori in ingresso di matrice islamica senza integrazione;
- automazione crescente anche in settori "brain intensive";
- ...​
Non è paragonabile al ventennio giapponese.

A me l'unico grimaldello per uscire da lì sembra quello di risparmiare il più possibile e mettere a rendita da parte del settore privato già abbiente, ma non è una situazione di equilibrio per l'intero sistema perché equivale ad accettare la sudamericanizzazione profonda dell'Europa, una disoccupazione strutturale oltre il 20% e la necessità di rivedere radicalmente le politiche di ridistribuzione della ricchezza (e questa mi sa che farà maluccio).

Mah :mmmm:

Lo YTM è un'illusione ottica :D

Lo scenario di lungo termine lo decideranno gli equilibri politici dell'eurozona, che saranno guidati dal grado di insoddisfazione sempre crescente di una larga fetta di popolazione.

Quello che permetterebbe di uscire dalla sudamericanizzazione in corso ce l'ha spiegato Borghi in tutte le maniere, ma al momento non è in programma. Qualunque alternativa simile negli effetti andrebbe bene, ma leggendo "qualunque" chi detiene materiale pregiato (ricchezza finanziaria) prova una sensazione di gelo...
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto