Salve, riprendo il grafico di Aino e dò la mia visione pessimistica,
(c'è chi sostiene che un pessimista è un ottimista che guarda i fatti),
potremmo essere ad un punto veramente cruciale, perchè se teniamo i 7.500/8.000 il tutto rientra in una normale correzione e si torna a salire
magari piano piano, viceversa se questo non dovesse avverarsi, ci troveremmo di fronte ad una correzione "secolare" (se mi passate il termine),
ovviamente una correzione di questo tipo avviene non per caso,
ma causata da un'economia a mio avviso assurda, vedi comportamento
sistema bancario e globalizzazione.............e altro ancora
X Aino: per caso hai anche un grafico di questa lunghezza anche sul S&P usa? Grazie.
bye
Salve, mi intrometto (se non disturbo), in questo magnifico compendio di Analisi tecnica per ricordare che sul lunghissimo periodo c'è un particolare che và tenuto in conto e che incide in maniera preponderante su un grafico come quello postato qui da te.....
questo qualcosa è l'inflazione......vorrei ricordare che quell'indice si trova lì per un motivo fondamentale, l'inflazione dei prezzi nell'economia reale che chiaramente si trasmette agli utili aziendali che chiaramente si riflettono nei dividendi che chiaramente generano i prezzi degli strumenti finanziari e degli indici.....
Da tutto ciò ne deriva che se intendiamo accennare ad una megacorrezione su lunghissimo periodo partendo da un grafico del genere, non possiamo farlo se non contestualizzandola nello scenario economico reale.....
A mio avviso "L'UNICO" modo per ottenere una correzione del genere di lunghissimo periodo, cioè parlo di una caduta dell'indice oltre la trend numero 2 segnalata sul grafico e poi stazionamento su quote molto basse per numerosi anni....(quindi non parlo di veloce speculazione)....è che l'economia entri in una fase Deflattiva di lunghissimo periodo....
Infatti se parliamo di speculazione azionaria parliamo di una cosa diversa rispetto a dire che i prezzi torneranno stabilmente sulle quotazioni relative ad alcune decine di anni fà (sul grafico si evince chiaramente che una correzione di lunghissimo periodo troverebbe supporto sulle quotazioni degli anni '80 e poi '70) giacchè tali quotazioni sono relative ad un certo livello di prezzi dei beni di consumo che stanno alla base di ogni utile aziendale.....dovremo annullare l'inflazione degli ultimi 30-40 anni, poichè se facciamo un piccolo esempio tanto per capire il discorso:
a parità di quantità vendute:
1980: 1 caramella = 1 cents (espessa in euro) ---> ipotesi profitto per unità venduta = 0.5 cents
2008: 1 caramella = 10 cents -----> ipotesi profitto per unità venduta = 5 cents
a parità di quantità venduta gli utili della società produttrice di caramelle oggi sono 10 volte maggiori (in termini assoluti) a quelli del 1980...
Siccome le quotazioni azionarie sono funzione degli utili (nel lungo periodo filtrando le speculazioni) è chiaro che se i titoli tornano stabilmente alle quotazioni del 1980 è perchè il prezzo dei beni sottostanti è anchesso regredito a quei livelli.....cosa che può succedere solo in un ipotesi di scenario Deflattivo.
Quando si parla di bolla speculativa sull'azionario, dicendo che i prezzi sono cresciuti dal 1980 per via dell'ingresso di vari Fondi, Hedge e quant'altro ci dobbiamo rendere conto che invece anche i prezzi dei beni di consumo hanno seguito al rialzo in modo esponenziale (inflazione)....cioè, certamente la speculazione al rialzo ha giocato il suo ruolo sui listini azionari, ma è l'inflazione dei prezzi dei beni di consumo a fare da Driver per i prezzi azionari....non avrebbe molto senso infatti se un titolo oggi quotasse a livelli del 1980, per esempio 2 euro e rendesse un dividendo in linea con l'attuale redditività per esempio 4 euro.....è possibile una cosa del genere..? Evidentemente no.....le due cose, quotazione e redditività sono legate, quindi dire che i prezzi torneranno stabilmente sui livelli del 1980 implica anche che i beni di consumo torneranno su quei prezzi....cosa appunto che presuppone anni di Deflazione....
Questo per dire che una correzione del genere sui listini non è altro che l'indicatore di uno scenario economico "Giapponese" nell'economia occidentale per i prossimi 10-20 anni....
Quindi quando si parla di correzioni di lunghissimo periodo cerchiamo di contestualizzarle.....ponetevi questa domanda...è possibile che in occidente i prezzi di tutti i beni (mobili ed immobili) regrediscano sui livelli del 1980....(...si parlo anche delle case chiaramente...hehehe)? Se credete che sia possibile allora si può ipotizzare anche una discesa dei listini come quella prospettata nell'ipotesi graficistica....altrimenti se credete non sia possibile vi siete risposti da soli...i listini (a meno di velocissime speculazioni destinate a rientrare immediatamente nel lunghissimo periodo per immediatamente s'intende pochi anni) non cederanno....
Al massimo si potrebbe considerare un'ipotesi alternativa che non ho visto citata da nessuno.....cioè il raggiungimento della trend numero 2 (ascendente) tramite un rapido crollo iniziale poi recuperato interamente e 10 anni di lateralizzazione ( già successo, stesso scenario 1969-1979)....anzi....visto che il divario tra la trend 1 e la trend 2 chiaramente si è allargato, ad oggi di anni in laterale cene toccherebbero almeno 15....
Riflettete sul decisionismo della Guidance Europea ed Americana nel tenere a freno l'inflazione e vedrete che lo scenario laterale è magari il più probabile......my opinion
Saluti.