Grandi Navi Velo (GNV) GRANDI NAVI VELOCI: Opa terminata ma niente 98% (ed MF...) (14 lettori)

popotus

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Run the Park ha scritto:
Mi metti il dubbio sulla residuale, a memoria mi pareva di aver diritto al bonus ma finora non ho visto il becco di un quattrino.

Se qualcuno ha ricevuto accrediti, lo scriva per favore.


Credo che non ti risponderà nessuno, perchè la società non ha raggiunto gli obiettivi.
Mol 2004 + Mol 2005 = 69 + 60 = 129
 

Run the Park

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Ho letto troppo in fretta, pensavo che questa fosse un'affermazione assoluta:

popotus ha scritto:
Risultato intermedio, conguaglio intermedio.

:( ci scommetterei che hanno combinato il bilancio in modo da non dover pagare premi...
 

popotus

Forumer attivo
Run the Park ha scritto:
Ho letto troppo in fretta, pensavo che questa fosse un'affermazione assoluta:



:( ci scommetterei che hanno combinato il bilancio in modo da non dover pagare premi...


Può essere; tieni conto però che quello del 2004 era un buon bilancio, che aveva visto una crescita del mol del 20% rispetto al 2003, e che nel 2005 il costo del carburante è aumentato ulteriormente. La cosa che mi fa pensare che i conti non siano stati aggiustati è il fatto che il "premio di produttività" sarebbe stato assegnato (moltiplicato per 2 rispetto agli ex azionisti) anche ai Grimaldi, che conservano ancora il 20% circa di GNV. Inoltre per il 2006 è previsto un mol di 65 milioni.

Tornando all'articolo del Corriere, c'è un trafiletto divertente, forse è un errore: 170 milioni è il prezzo pagato dal fondo Permira per rilevare l'80% di Grandi Navi Veloci nel 2004.

Facendo i conti viene un valore di 3,27 €/azione.
 

popotus

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Gnv, Investitori Associati a rush finale per acquisto - fonte
Reuters - 01/09/2006 10:17:39
MILANO, 1 settembre (Reuters) - Il passaggio di Grandi Navi Veloci (Gnv) a Investitori Associati da Permira è al rush finale. E' quanto riferisce una fonte vicina alla trattativa.

"Siamo in fase di definizione. La forchetta di prezzo (fra
domanda e offerta) è ristretta" spiega la fonte, cautelandosi, però, con un "non è detto che la transazione vada in porto perché non c'è un'esclusiva".

Oltre a Investitori Associati, infatti, per il gruppo di cruise-ferries si sarebbero fatti avanti Apax Partners e Bank of America Capital Partners, secondo indiscrezioni.

Permira controlla l'80% di Gnv, mentre il restante 20% fa capo a Grimaldi Holding, società che riunisce le partecipazioni della famiglia dell'armatore Aldo Grimaldi, fondatore dell'operatore nel trasporto marittimo.

Il prezzo che Investitori Associati dovrebbe pagare per acquisire il controllo di Gnv non è noto. Considerando che l'Ebitda 2005 è stato pari a 60 milioni di euro, su un fatturato di 251 milioni, applicando un multiplo di otto volte il Mol - multiplo standard nelle operazioni di private equity in questo periodo - si ottiene una valorizzazione di Gnv di 480 milioni.

Trattandosi di un secondary buyout, però, è probabile che Permira spunti un ulteriore premio, a maggior ragione perché i vertici del gruppo di private equity hanno più volte detto che Gnv non è in vendita e che avrebbero ceduto solo a fronte di un'offerta davvero irrinunciabile.

Aggiungendo l'indebitamento finanziario netto di Gnv, pari a 291 milioni di euro a fine 2005, si giunge a un valore complessivo del deal che si aggira attorno agli 800 milioni.

Per quanto riguarda la struttura dell'operazione, è probabile che ricalchi lo schema del passaggio di Avio a Cinven da Carlyle: Investitori Associati dovrebbe acquisire il 100% di Barla Sarl, il veicolo lussemburghese in cui sono presenti Permira e Grimaldi Holding.

Contestualmente, la famiglia Grimaldi dovrebbe riacquistare una quota, probabilmente sempre il 20%, di Gnv da Investitori Associati, intascando una plusvalenza, a imitazione di quanto fatto da Finmeccanica (FNC.MI) nel caso Avio.

"L'armatore (Aldo Grimaldi) ha già fatto un passo importante quando ha ceduto il controllo (della società), non penso che venda la quota", spiega una fonte vicina all'operatore di trasporti marittimi.

La stessa fonte fa notare che Grimaldi Holding, e non Gnv, ha fatto un investimento rilevante, ovvero l'acquisto di quattro navi "ferry cruise" - da trasporto ma adatte anche ai passeggeri - con l'opzione su altre quattro, che si aggiungeranno alle attuali otto che compongono la flotta, sette di proprietà e una in locazione finanziaria.

Per le otto navi in arrivo, Grimaldi Holding ha investito 450 milioni di euro. La prima consegna è prevista nel gennaio 2007. Insomma, tutto lascia pensare che l'armatore non abbia intenzione di abbandonare la nave.

Gnv era quotata a Piazza Affari. Nel 2004, Vento Spa, il veicolo creato dopo l'accordo fra Grimaldi Holding e Permira, lanciò un'offerta pubblica e una successiva opa residuale al prezzo di 3,022 euro per azione, delistando il gruppo nel giugno 2005.

Se andrà in porto, il passaggio di Gnv a Investitori Associati da Permira rappresenterà il terzo secondary buyout in Italia nel giro di poche settimane, dopo Avio (a Cinven da Carlyle) e Sisal (la cui quota di controllo è stata ceduta da Clessidra all'accoppiata Apax-Permira).

Gli interessati non hanno commentato queste indiscrezioni.
 

popotus

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Grimaldi resiste «Non cedo le mie navi»
Genova. «Non intendo assolutamente cedere la mia quota di Grandi Navi Veloci». Aldo Grimaldi, decano degli armatori italiani, smentisce le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni negli ambienti finanziari. «Il fondo Permira è libero di fare ciò che vuole del suo 80% - dice al Secolo XIX - così come nessuno potrà obbligarmi a cedere la mia partecipazione azionaria nella società. Il timone di Gnv resterà a Genova, nelle mani del sottoscritto. Queste navi le ho inventate io, non capisco perchè dovrei disfarmene».

A gennaio il gruppo genovese prenderà in consegna la prima delle otto nuove navi ordinate ai cantieri Apuania. A consegne ultimate, una parte della flotta Gnv potrebbe essere trasferita nei mari caraibici: «E' un mio vecchio sogno: lanciare un collegamento di traghetti fra gli Stati Uniti e Cuba. Ma prima dovremo attendere la caduta del regime castrista».
 

popotus

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Articolo completo.

Grimaldi: «Non lascio il timone di Gnv»
L'armatore commenta le indiscrezioni degli ultimi giorni. «Ho ancora un sogno: portare i miei traghetti a Cuba dopo la caduta di Castro»
«Permira vuole vendere la sua quota? Staremo a vedere. Ma la guida della società resterà nelle mie mani»
Genova. «Abax, Investitori Associati, e poi l'altra società, come si chiama? Già, la Bank of America Partners. Guardi, sarò molto sincero: non ho il piacere di conoscere nessuno di questi fondi finanziari. Capiamoci: Permira può fare ciò che vuole della sua quota in Gnv. Ma il 20% dell'azienda rimarrà nelle mie mani, questo è poco ma sicuro».
A 84 anni, sessanta dei quali passati in prima fila nel mondo dello shipping, Aldo Grimaldi, decano degli armatori italiani, rompe il silenzio sui rumours che da qualche tempo danno per certa l'uscita di scena della famiglia genovese dal capitale di Grandi Navi Veloci. «Sono chiacchiere - spiega al Secolo XIX -, ipotesi di fantasia che qualcuno si diverte a spacciare per verità».
Dottor Grimaldi, il fondo Permira, al quale due anni fa avete ceduto l'80% di Gnv, oggi ha in corso trattative per vendere la sua partecipazione. L'operazione, se dovesse concretizzarsi, riguarderà anche il vostro 20%?
«Non esiste alcun nesso fra i piani di Permira, che legittimamente può fare ciò che vuole delle sue azioni, e quelli di Grimaldi Holding. Le dirò di più: le navi della flotta Gnv sono una mia creatura, le ho inventate io dopo dieci anni di studi faticosissimi. Perchè mai dovrei abbandonarle, proprio adesso che tutto il mondo ce le invidia?».
Nessuna volontà di uscire di scena, dunque?
«Non solo non voglio cedere la mia quota. Pretendo che il timone di Gnv resti saldamente nelle mie mani. Possono cambiare i soci, ma il cervello della compagnia deve rimanere qui, a Genova».
Quali sono le prospettive di crescita di Grandi Navi Veloci?
«Ci aspetta un futuro molto interessante. L'esperienza di questi anni mi ha insegnato molte cose. La prima è che il Mediterraneo ha bisogno di un servizio ferry molto flessibile. Per quattro mesi all'anno dobbiamo fare i conti con una domanda altissima di passeggeri, ma nei restanti otto il business arriva principalmente dalle merci. Ecco perché dopo le "navi bianche" metterò in servizio le "navi blu", traghetti che viaggeranno a 24 nodi con capacità di 500 passeggeri e 3.000 metri lineari a disposizione degli autotrasportatori. Con l'entrata in vigore dell'Ecobonus, ovvero degli incentivi per i camionisti che utilizzano la nave al posto della strada, questo tipo di servizio diventerà richiestissimo».
E' in quest'ottica che avete ordinato otto navi ai cantieri Apuania?
«E' esattamente così. Prenderemo in consegna la prima unità all'inizio del 2007, poi arriveranno le restanti sette».
A quel punto potrà fare un pensierino a Cuba...
«Non ho mai nascosto l'ambizione di spostare nei Caraibi una parte della mia flotta. E' un sogno che cullo dal 1951, quando mi occupavo di trasportare zucchero dal Venezuela a Cuba. Oggi i tempi sono cambiati, gli Stati Uniti aspettano solo che cada il regime di Fidel Castro per sfruttare le potenzialità commerciali e di Cuba, che è davvero un posto meraviglioso, Ecco, quando succederà noi saremo pronti a mandare laggiù le nostre navi. Che, non a caso, sono state già certificate dalle autorità americane».
Tornando ai problemi di casa nostra: di recente lei ha denunciato Tirrenia perconcorrenza sleale. E' solo l'ultimo, in ordine di tempo, degli scontri fra armatori privati e compagnia pubblica. Quale potrà essere, a suo avviso, la soluzione a questo duello infinito?
«Tirrenia deve imparare a comportarsi correttamente, ad esempio evitando di usare fondi pubblici per danneggiare i concorrenti. Quando lo farà, state certi che non partiranno più denunce. Ma è fuor di dubbio che, nello spazio massimo di dieci anni, Tirrenia dovrà farsi da parte. Se non lo deciderà lo Stato ci penserà il mercato a cancellarla».
E nel frattempo come potrete convivere in modo pacifico?
«Sottoscrivendo accordi commerciali su alcune linee, penso alla Genova-Porto Torres, dove 4 collegamenti al giorno sono troppi. Noi sianmo pronti, aspetto solo un segnale da parte di Tirrenia. Alla mia età ho imparato anche ad essere paziente».
Francesco Ferrari
 

popotus

Forumer attivo
Ho scoperto che l'8 settembre c'era un'assemblea straordinaria convocata per modificare alcuni articoli dello statuto.
Credo che sia il primo passo ufficiale verso la cessione.
 

popotus

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04/10/2006 - 12:07
Gara a quattro per Grandi Navi Veloci
Secondo indiscrezioni del Sole-24 Ore ci sarebbe anche un nome internazionale

Sarebbero attualmente quattro i fondi di private equity ammessi alla gara per Grandi Navi Veloci. Secondo quanto risulta al Sole-24 Ore, infatti, gli interessati sarebbero Investitori Associati, Apax Partners, Andrea Bonomi con la sua Investindustrial, ed un quarto nome non rivelato, ma che sarebbe un colosso internazionale. Secondo indiscrezioni, il gruppo Permira che la detiene da due anni considererebbe valore accettabile per la vendita una cifra intorno ai 700 mln di euro.


Ma sono fuori????? Quasi 11 €/azione.
 

hal

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popotus ha scritto:
04/10/2006 - 12:07
Gara a quattro per Grandi Navi Veloci
Secondo indiscrezioni del Sole-24 Ore ci sarebbe anche un nome internazionale

Sarebbero attualmente quattro i fondi di private equity ammessi alla gara per Grandi Navi Veloci. Secondo quanto risulta al Sole-24 Ore, infatti, gli interessati sarebbero Investitori Associati, Apax Partners, Andrea Bonomi con la sua Investindustrial, ed un quarto nome non rivelato, ma che sarebbe un colosso internazionale. Secondo indiscrezioni, il gruppo Permira che la detiene da due anni considererebbe valore accettabile per la vendita una cifra intorno ai 700 mln di euro.


Ma sono fuori????? Quasi 11 €/azione.
al lordo dell'indebitamento, se non ricordo male.
decurtando i debiti siamo su cifre sempre considerevoli ma più vicine ai prezzi opa, dovrebbe essere il 30/40% sopra le valutazioni fatte a suo tempo.
ma poi non aveva anche staccato un maxidividendo?
ci vorrebbe qualcuno che ha ancora i titoli, che ovviamente deve farsi solo i conti in tasca :up:
 

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