L'espresso
L´ultima sfida dell´ottantenne armatore che continua a disegnare le nuove rotte per Genova
Grimaldi riparte con otto navi e investe 450 milioni di euro
Massimo Minella
Consegnato ieri il traghetto blu "Coraggio"
Burlando: "Non dobbiamo fermarci al Mediterraneo, ma andare a caccia di traffici anche verso il Mar Nero e la Turchia"
Il "Coraggio" di Aldo Grimaldi è dipinto di blu. L´uomo che ha inventato i "cruise ferry" a ottantacinque anni rovescia la clessidra e investe fino all´ultimo degli euro incassati dalla vendita di "Grandi Navi Veloci" in una nuova creatura, una compagnia posseduta al cento per cento dentro alla quale far correre sulle autostrade del mare otto nuovi "ferry cruise". Il soggetto chiamato a gestire la nuova sfida del più innovativo degli armatori italiani è infatti "Grimaldi Holding" società di famiglia che l´armatore fa decollare a ottantacinque anni (ancora da compiere). Grimaldi sceglie il Ponte dei Mille della Stazione Marittima per il debutto in società della prima delle otto navi blu che verranno noleggiate a Grandi Navi Veloci, la "Coraggio". Ne seguiranno altre sette, entro il 2010, quando le cerimonie di consegna di Aldo Grimaldi saranno arrivate a cento. Dopo "Coraggio" toccherà ad "Audacia" e "Tenacia". E poi? «I nomi ce li ho già, ma il ministero non ci consente di usarli fino a che la ciglia della nave non viene impostata in cantiere» commenta Aldo Grimaldi, parlata fluida, gessato delle tradizioni, grandi sorrisi che si spengono solo un attimo, quando si ferma a parlare dei problemi sulla linea per il Marocco. «Le navi della Comanav vengono qui, vanno a Savona, non è possibile che non possa accadere lo stesso da loro. Mi farò sentire e lo faranno anche i miei marinai». Al suo fianco, come sempre, la figlia Alessandra, che lo ha seguito anche in questa nuova ambiziosa avventura che si candida a rivoluzionare il trasporto di merci e passeggeri via mare. «Con i cruise ferry abbiamo portato sui traghetti che trasportano merci standard di qualità in linea con le navi da crociera - spiega Grimaldi - ora lanciano i ferry cruise, stessa qualità del servizio per i passeggeri, ma grandi spazi destinati alle merci».
La "Coraggio" verrà impiegata da subito sulla linea bisettimanale Genova-Tunisi (Malta)-Genova. L´investimento complessivo è di oltre 450 milioni di euro. Navi dal profilo identico, caratterizzate dallo scafo verniciato di blu intenso, con una stazza lorda di 25mila tonnellate, lunga 200 metri, larga 27 metri, con un´altezza al ponte di comando di 28 metri e una velocità di crociera di 25 nodi. All´interno, si diceva, grandi spazi per le merci e i passeggeri: sette ponti di cui quattro garage con ingressi indipendenti, capacità di carico per 3 mila metri lineari di merci (o a scelta mille autovetture), 67 cabine, 112 poltrone, 30 posti per camper.
«Ci vuole molto coraggio e rasentare quasi l´incoscienza per lanciarsi in imprese del genere» commenta ancora Grimaldi. Il piano di investimenti, che Grimaldi Holding ha avviato circa 18 mesi fa, vede il gruppo Unicredit quale capofila di un gruppo di banche. Dopo le prime tre unità, la capienza passerà dai 500 ai 900 posti «in modo da rispondere - ha precisato Aldo Grimaldi - con grande flessibilità alle esigenze del trasporto via mare che, ritengo, sarà ancora in grande crescita nei prossimi anni».
«E´ di grande soddisfazione vedere un nuovo prodotto della cantieristica italiana - spiega il presidente della Regione Claudio Burlando - Lo spostamento del traffico merci da gomma ad acqua è di grande interesse per la nostra economia e per realizzarlo ci vogliono sia l´armamento che la volontà di continuare nella legislazione. Invito a guardare in direzione più ampia, non solo verso Italia, Spagna, Francia e Mediterraneo ma verso il Mar Nero e la Turchia. Anche le merci provenienti da Varna, Costanza, Istanbul, luoghi con un passato genovese, potrebbero arrivare via mare con vantaggio per la tutela ambientale. Nostri obiettivi sono sia l´incremento del traffico sulle mete già servite, sia il trovarne di nuove».