Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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Molto bene :mano:.
Come diceva Sal, dopo esserci fatta tutta la discesa ... ci faremo la risalita.
Un'esperienza da tenere bene a mente ;).

Io stò salendo saltando di qua e di là, mi stò godendo la salita cercando di moltiplicarne gli effetti, per adesso l'esperimento funziona alla grande ;)
 
...non è per cattiveria:

ma il debito pubblico dei paesi UE, non se lo deve accollare la BCE...ma i paesi UE. Non possiamo scaricare su un'altro i nostri debiti. Sarebbe come far saltare banca Intesa perchè i clienti non pagano allora non si escutono le garanzie.

Noi abbiamo : titoli, liquidità, risparmi, redditi tassati e non, case, immobili, terreni. Con questo sistema economico garantiamo i terzi prenditori dei titoli. Questa è la garanzia dei debiti dello Stato Italia. Si chiama Bilancio, anche questo.

La BCE è solamente un erogatore di credito. Non può saltare al posto tuo. Salti tu , ti mette in mora e riscuote in maniera forzosa.

Capite quello che temo ?

La bolletta da pagare più la rimandiamo (ripeto la BCE non si accollerà nulla pena implosione sistema finanziario mondiale) più sarà salata per la generazione futura.

Si, ma se un paese UE non riesce ad uscirne dal debito, cosa facciamo?
Non è come una banca o un'impresa che può fallire ...
Il disegno che sovrasta la costruzione europea è forte. Tra l'altro mi è anche difficile ipotizzare un ritorno al passato (con quali procedure?).

Nel passato vedo solo fame e macerie. Nel futuro grandi sfide.
 
Thailandia: quartiere occupato
Dopo la mezzanotte la zona verra' isolata -- 12 maggio, 11:36
(ANSA) - BANGKOK, 12 MAG - Le autorità thailandesi hanno chiesto agli abitanti del quartiere di Bangkok occupato dai manifestanti anti-governativi di evacuare. Le forze armate, infatti, hanno l'intenzione di bloccare gli accessi alla zona e interrompere le forniture di acqua, luce e cibo. Diciamo agli abitanti di questa zona: per favore lasciate il quartiere.

Gaudente lo sa?
Certo, era sul Bangkok Post di stamane.
 
Dal sole 21 ore di oggi.

E mentre il governo tedesco dava il via libera alle misure per la stabilità dell'euro, ad Atene l'esecutivo socialista di George Papandreou passava già all'incasso. Per fronteggiare anche la scadenza del bond da 9 miliardi che dovrà essere restituito il 19 maggio, Atene ha chiesto alla Ue e all'Fmi una prima tranche di aiuti per 20 miliardi. A Bruxelles verrà richiesta la fetta maggiore, 14,5 miliardi, mentre per gli altri 5,5 il governo si affida all'Fmi.
Lunedì l'esecutivo ha approvato le misure di riforma della previdenza sociale: pensioni minime ridotte a 360 euro al mese entro il 2018 mentre l'assegno vitalizio passerà dal 70 al 65% dell'ultimo stipendio, con un taglio medio del 7% entro il 2030. Papandreou ha invocato il consenso delle parti sociali per risanare il paese, sostenendo che si sta facendo il possibile per difendere gli strati più deboli della popolazione. I sindacati, però, continuano a non essere d'accordo. Oggi scenderanno ancora in piazza mentre la coalizione della sinistra radicale Syriza manifesterà giovedì e venerdì. «Stiamo cercando di creare un fronte comune di protesta tra lavoratori dipendenti, autonomi e piccoli agricoltori», racconta George Pontikos, capo del dipartimento internazionale del sindacato comunista Pame, che riunisce i lavoratori più irriducibili. E per la prossima settimana è atteso un nuovo sciopero generale.
Con la protesta che non si placa, torna a scendere anche la Borsa di Atene (-2,47% ieri) e riaffiorano le tensioni sui titoli di stato: i rendimenti dei bond sono risaliti al 7,85% rispetto al 6,71% di lunedì sera. Secondo gli ultimi dati dell'Fmi, il Pil greco dovrebbe cadere ancora del 2% quest'anno mentre il deficit, esploso nel 2009, dovrebbe scendere al 9,7% e l'inflazione a fine anno attestarsi all'1,9%. Nel frattempo gli aumento dell'Iva e delle tasse sulla benzina stanno facendo infiammare i prezzi.
R.Es.
 
Crisi nella zona euro: il Consiglio federale vede di buon occhio il programma internazionale di stabilizzazione

Berna, 12.05.2010 - Nella sua seduta odierna il Consiglio federale si è occupato della situazione della zona euro e delle relative ripercussioni sulla Svizzera. Esso ha preso conoscenza del programma di stabilizzazione del Fondo monetario internazionale (FMI) e dei Paesi dell'UE a favore della Grecia. Quale Paese creditore del FMI, la Svizzera partecipa al finanziamento di questo programma. Il rischio diretto per le banche svizzere in Grecia è relativamente esiguo. Per contro sono sensibilmente maggiori i rischi indiretti di contagio o quelli legati al corso del cambio. Il nostro Paese ha quindi un proprio interesse alla stabilizzazione della situazione nella zona euro. Le misure adottate dall'UE e da diverse banche centrali dovrebbero fornire un contributo importante. Al contempo il Governo sottolinea l'importanza di finanze pubbliche sane e di efficaci norme fiscali.

Il Consiglio federale ha preso conoscenza del programma di stabilizzazione del FMI e dei Paesi della zona euro a favore della Grecia. Quale creditore del FMI, la Svizzera partecipa al finanziamento di questo programma, attraverso la quota del FMI finanziata dalla BNS. Un'attribuzione diretta di fondi a favore dei singoli programmi del FMI non è possibile, poiché la parte contraente non è costituita dai Paesi creditori, bensì dal FMI. L'attuazione del programma di stabilizzazione dovrebbe consentire il ritorno a una crescita adeguata nonché il consolidamento e successivamente la riduzione del debito. Il Consiglio federale seguirà da vicino l'attuazione del programma da parte delle autorità greche.
Il rischio diretto per le banche svizzere in Grecia è relativamente esiguo. Per contro i rischi indiretti di contagio e i rischi legati al corso del cambio sono sensibilmente maggiori. Il nostro Paese ha quindi un proprio interesse alla stabilizzazione della situazione nella zona euro. Al riguardo, le misure decise il 9 e il 10 maggio 2010 dall'UE e da diverse banche centrali, tra cui anche dalla BNS, dovrebbero fornire un contributo importante. Esse contribuiscono al consolidamento della stabilità della zona euro. La credibilità delle misure dipende tuttavia per l'essenziale dall'attuazione effettiva del consolidamento dei conti pubblici nei Paesi europei. Al riguardo, l'Esecutivo sottolinea l'importanza di finanze pubbliche sane e di efficaci norme fiscali. Le misure previste dovrebbero attenuare le turbolenze registrate sul mercato monetario, segnatamente l'aumento del franco svizzero. Per il momento non è dato sapere come si evolveranno i mercati. Altri Paesi europei potrebbero chiedere aiuto all'UE e al FMI. Il FMI è disposto a esaminare le richieste caso per caso. La decisione in merito spetta al Consiglio esecutivo.


(www.news.admin.ch - Medienmitteilungen und Reden)



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Il parere dei nostri vicini di casa ...
 
Sarebbe ora di mandare a casa parecchi analisti oltre alle società di rating non ne hanno azzeccata una sinora.

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LISBONA, 12 maggio (Reuters) - Il Pil del Portogallo nel primo trimestre 2010 è salito dell'1% rispetto al trimestre precedente e dell'1,7% su base annua, al di sopra delle attese degli analisti interpellati da Reuters che si aspettavano una crescita rispettivamente dello 0,2% e dell'1,2%.
Lo comunica l'Ine, istituto di statistica portoghese che ha rivisto il Pil del quarto trimestre 2009 al -0,3% dal -0,2% della scorsa misurazione rispetto al trimestre precedente, mentre su base annua l'economia è stata rivista in contrazione dell'1,1% dall'1,0%.
 
Volumi meno significativi di ieri, sostenuti sui brevi:

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Commissione favorevole a emissioni Ue per finanziare aiuti Stati

mercoledì 12 maggio 2010 14:15




BRUXELLES, 12 maggio (Reuters) - La Commissione Ue guarda all'emissione di debito da parte dell'Unione europea per finanziare prestiti di emergenza a stati dell'euro in grave situazione di crisi come a uno strumento efficace.
E' quanto emerge dalla proposta di riforma del Patto di Stabilità e Crescita avanzata oggi dalla Commissione, in cui l'esecutivo Ue indica anche la creazione a medio-lungo termine di un meccanismo permanente per la risoluzione delle crisi, sull'esempio di quello attivato nel weekend per disinnescare la crisi del debito sovrano partita dalla Grecia.
"L'esperienza avuta con l'assistenza fornita alla bilancia dei pagamenti degli stati fuori dall'area euro ha dimostrato che una cornice unitaria, con la Ue che emette debito per finanziare dei prestiti di emergenza, offre una buona combinazione tra una relativa efficienza di gestione e una sorveglianza politica da parte del Consiglio", si legge nel documento.
L'Italia è da sempre una sostenitrice dell'ipotesi di emissioni europee, idea che incontra invece un freno in Germania.
 
...evidentemente non è chiara la partita doppia.

Il problema è che la BCE non è un investitore.
Non è nemmeno uno stato sovrano che ha un bilancio fatto di entrate ed uscite, avanzi e disavanzi, crediti e debiti liquidità e titoli di debito pubblico.

la BCE, stampa moneta. Insomma se per ridurre il Deficit (che è questo il male non ve lo scordate) io incarico la BCE di stampare moneta per comprare i titoli pubblici, il mio deficit salirà , non diminuirà. salirà meno, perchè impedisco (solo per oggi vi ricordo che nun dura minga...) che gli "speculatori" non sottoscrivano titoli a tassi più alti...questa è la risposta, impedisco che gli "speculatori" affossino le quotazioni , ratings, etc....questa è un'altra risposta, insomma per la stabilità dei mercati.

ma a me della stabilità dei mercati non me ne importa nulla.

La Grecia deve fallire. Punto 1, perchè il libero mercato è questo : si fallisce !

i soci UE devono rispettare i Patti di stabilità, altrimenti...fuori. Questo si chiama rispetto delle regole.

Non voglio una iperinflazione da eccesso di signoraggio

Ciao

This the problem...!
Il conto prima o poi qualcuno lo dovra´pagare e lo paghera´duramente...ora si evita solamente che lo paghiamo noi e intanto si rimanda il problema alla speraindio ai prossimi anni e alle prossime generazioni ...ottimo lavoro :D
Intanto, tutti i loss si sono trasformati addirittura in ottimi gain sulla grecia...e siam contenti...
 
Stato
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