Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

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How Soon Might Greece Default? -- Seeking Alpha

How Soon Might Greece Default?


I spent most of this afternoon attending a fascinating discussion looking at Greece from the perspective of emerging-market veterans who are used to sovereign debt default and restructurings. There was quite a lot of consensus on the panel, and not in a good way: everybody agreed that the bailout of Greece was only postponing the inevitable, and many people reckoned that it wasn’t going to postpone it very long: one pair of hedge fund managers in the audience reckoned that it would last about six months before the default finally happens.

The form of the default, too, seemed pretty clear: an act of parliament in Greece would do most of the work, given that most Greek debt is issued under Greek law. It will be a par exchange — the new bonds will have the same face value as the old bonds, but with lower coupons and extended maturities — so that with a bit of accounting fudgery, no banks would need to mark their Greek debt to market and take a huge loss. And Greece, in a fiscal bind, will probably at some point start issuing its own scrip alongside the formal national currency of the euro, much as California did in 2009.

Most surprising to me was how mainstream Adam Lerrick seems to be these days. He was making a lot of good points, including a simple extrapolation showing that if Greece continues on its present path through 2012, the EU and the IMF are going to end up owning more than half of all Greek debt by the time the current program comes to an end. At that point, with Greece’s debt-to-GDP level somewhere around 150%, the country still won’t have access to private markets, and therefore the only alternative to default would be to essentially remain a ward of the multinational community more or less indefinitely.

Whether or not Greece defaults is in Greece’s hands, and Greece itself will be hurt much less badly by a Greek default than the rest of Europe would be. So a default is still inevitable, I still think. It won’t happen during the World Cup. But once that’s over, it might happen any time — and Europe will respond by turning its liquidity firehose on the Spanish banks, to try to contain the problem. You never know, it might even work.
 
calcio e finanza !!!:lol:

Quella soluzione, se adottata, aggirerebbe anche il problema dei TdS in mano alla BCE, perché non vi sarebbe haircut sul nominale... per cui, alla scadenza del repo semestrale, la BCE li rende alle banche e queste si ciucciano il calzino per fatti loro, senza peraltro dover a propria volta accusare alcun loss....

Solo che il costo medio dei TdS greci in termini di interessi corrisposti era di poco superiore al 4,5% ad inizio 2010... una soluzione che consenta il risanamento dei conti richiederebbe l'azzeramento o quasi del servizio al debito per alcuni anni, poi scadenze molto lontane e semmai tassi step up in prospettiva, anche per addolcire la pillola...
 
mercoledì, 9 giugno 2010 - 11:50

(AGI) Atene - Il pil del primo trimestre e' stato in Grecia pari al -1% sul trimestre precedente, pari a un -2,5% su base annua. La stima e' peggiorativa delle stime flash che parlavano di un -0,8% su base trimestrale e di un -2,3% annuo. Il pil della Grecia e' in totale di circa 240 miliardi di euro, pari al 2,5% del prodotto interno lordo dell'intera Eurozona

Il dato è negativo rispetto alle aspettative ma fattibile di correzione durante l'anno.
Il vero punto di svolta sarà l'estate ...
Dato, comunque, non incoraggiante.
 
Quella soluzione, se adottata, aggirerebbe anche il problema dei TdS in mano alla BCE, perché non vi sarebbe haircut sul nominale... per cui, alla scadenza del repo semestrale, la BCE li rende alle banche e queste si ciucciano il calzino per fatti loro, senza peraltro dover a propria volta accusare alcun loss....

Solo che il costo medio dei TdS greci in termini di interessi corrisposti era di poco superiore al 4,5% ad inizio 2010... una soluzione che consenta il risanamento dei conti richiederebbe l'azzeramento o quasi del servizio al debito per alcuni anni, poi scadenze molto lontane e semmai tassi step up in prospettiva, anche per addolcire la pillola...

E' una buona idea se non fosse che poi gli stati dovrebbero intervenire sulle banche. Ormai la coperta è corta ...
 
Spread/bund in discesa questa mattina su tutti i periferici, il trend sembrerebbe proseguire nel pomeriggio.
Un aggiornamento, con dati ritardati, (tra parentesi le aperture di questa mattina):

Grecia 573 (606)
Portogallo 280 (288)
Spagna 210 (215)
Italia 174 (181)
Belgio 102 (104)
UK 96 (94)
Usa 66 (66)
 
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How Soon Might Greece Default?

I spent most of this afternoon attending a fascinating discussion looking at Greece from the perspective of emerging-market veterans who are used to sovereign debt default and restructurings.

Se fosse andato a giocare a golf forse avrebbe utilizzato meglio il suo tempo.
Quello che dice è quanto da tempo la stampa angloamericana prospetta come soluzione ordinata (default con prolungamento scadenze e taglio cedola) anche se avrebbe sperato di più ad una soluzione argentina.

Quindi nulla di nuovo. In merito alla questione mi limito ad osservare quanto già detto:

1. un default seppur ordinato permetterebbe ai detentori di cds di chiedere il rimborso? se si allora è logico che qualcuno spinga forsennatamente verso qualunque soluzione di default (non importa quale default, l'importante è che ne faccia uno). Pertanto banche e assicurazioni che dovrebbero garantire i cds sarebbero colpite.
2. dopo n assicurazioni dei vertici europei che nessun default sarebbe avvenuto in europa ecco che dopo pochi mesi nonostante l'intervento congiunto fmi-stati euro-bce ecco che il default greco si materializza. Chi si fiderà più delle parle di questi soggetti? vedo una grossa perdita di credibilità di queste figure istituzionali. A chi giova? Forse a chi ha carta straccia in usd e gbp da vendere?
3. riuscito il giochetto sulla grecia riparte il nuovo giro su who's next, già me le vedo le pagine sul telegraph..., e via con una nuova ondata di turbolenza sugli stati euro.
4. le banche europee poi sono piene di tds piigs e dell'est per cui diventerebbero fortemnte instabili. E che facciamo le nazionalizziamo tutte? Cancelliamo azionisti e obbligazionisti?

Insomma dopo aver dato 110 mld alla grecia, creato il fondo da 750 mld, adottato forti misure di correzioni dei conti stiamo ancora daccapo.

Forse non ci si rende conto che qui siamo in un domino. Se cade una tessera con molto probabilità ne cadrà un'altra e via di seguito.
 
Grecia collaborerà con Eurostat a revisione dati Pil

mercoledì 9 giugno 2010 12:54

ATENE (Reuters) - La Grecia lavorerà alla revisione dei dati sul proprio pil in coordinamento con Eurostat. Lo ha affermato il ministro delle finanze George Papaconstantinou, aggiungendo che le revisioni saranno condotte regolarmente a partire possibilmente dal 2011.
Il ministro torna a smentire ogni ipotesi di ristrutturazione del debito greco e afferma che per settembre la Grecia si è già assicurata il pagamento della seconda tranche degli aiuti dell'Ue e del Fmi.
In miglioramento anche la situazione finanziaria del paese, ha spiegato Papaconstantinou. Nei primi cinque mesi del 2010 le entrate statali sono state dell'8% superiori rispetto all'anno scorso, mentre la spesa è calata di oltre il 10%. Nel frattempo, ha aggiunto, il flusso dei depositi in uscita dalle banche greche si è recentemente interrotto.
Il ministro si è detto ottimista sul raggiungimento dei target di bilancio fissati per la Grecia nel 2010.
 
Borsa Atene: Ase +3% su possibili nuovi aiuti Bce


MILANO (MF-DJ)--L'indcie Ase della Borsa di Atene e' in rialzo del 3% a quota 1.450,89 punti con un volume di scambi di 57,1 mln euro.
"Si osserva un parziale rimbalzo tecnico sulla possibilita' che la Bce faccia ulteriori passi per aiutare la Grecia ad evitare una ristrutturazione del debito nel medio termine", afferma un analista locale.
Ppc sale del 5,4%, Titan del 4,4%, Alpha del 4%, National del 2,8%, Opap del 2,5% e Eurobank del 2,4%.
 
By ALKMAN GRANITSAS And NICK SKREKAS

ATHENS—Greek consumer inflation accelerated to a 5.4% annual rate in May, more than three times the average for the euro zone, compared with April's 4.8% annual rise, the National Statistics Service said Tuesday.
The figure, the highest year-on-year inflation rate since August 1997, comes as Greece's recession is deepening with rigorous spending cuts aimed at closing wide budget gaps. Economists say galloping inflation will further weigh on already depressed consumer sentiment.
"The higher inflation rate will definitely hit disposable income," said Nikos Magginas, a senior economist at National Bank of Greece. "I do worry about dampening consumption via this high inflation and it poses a higher recessionary risk."
In monthly terms, consumer prices were up 0.8% in May, compared with a 1.2% increase a month earlier, the statistics service said.
Higher gasoline and heating-fuel costs, along with increases in tobacco and alcohol costs, drove annual inflation in May—mainly due to increased excise taxes imposed by the Greek government as part of its austerity plan.
Transport costs jumped a steep 20.3% and accounted for almost half the overall rise in May inflation. Housing prices, which include home heating costs, jumped 7.8%, while alcohol and tobacco prices were up 16.9% on year.
Those increases will likely be short-lived as the recession weighs on demand and as the one-off increase in excise taxes is embodied in the new price level.
"Consumer prices are increasing for technical reasons, such as higher energy and oil prices, as well as the hike in excise taxes," said Mr. Magginas.
The Greek inflation rate will peak in July and start to decelerate from October onward, and then will drop below a 1% rate next year because of the base effects of higher inflation this year, Mr. Magginas said.
 
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