tommy271
Forumer storico
Tremonti, la crisi non è finita
Monito sulla situazione economica mondiale Speculazione? Tornati al punto di partenza
06 gennaio, 16:46
PARIGI - "La crisi non è finita". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti alla Conferenza 'Nuovo mondo, nuovo capitalismo' riferendosi complessivamente alla situazione internazionale.
"E' come vivere in un videogame - ha detto il ministro Tremonti -. Vedi un mostro, lo combatti, lo vinci, sei rilassato. E invece ne compare un altro, più forte del primo". Tremonti ha poi aggiunto: "Adesso diciamo che tutto va bene. Ma siamo sicuri?".
Anche l'anno appena cominciato - afferma Santini - si profila come "difficile" sotto il profilo dell'occupazione. Per questo - aggiunge - tutte le parti sociali hanno chiesto la proroga degli ammortizzatori sociali. Santini chiede, quindi, "oltre il sostegno all'export, investimenti pubblici e privati. E una politica più favorevole ai redditi medio-bassi per sostenere la domanda interna". Quanto alle politiche per il lavoro, oltre alla proroga degli ammortizzatori, "politiche di reimpiego. In particolare per i giovani - afferma il vice di Bonanni - serve una 'terapia d'urtò con misure ad hoc, incentivando in particolare l'apprendistato e facendo incontrare la domanda con l'offerta". Le imprese, infatti, stentano a trovare sul mercato le professionalità richieste.
"Che l'Europa risorga". Ha detto Tremonti citando il discorso di Winston Churchill del 1946 che guardava alle macerie lasciate dalla seconda guerra mondiale. "Se si guarda al futuro geopolitico è evidente che la competizione - ha sottolineato il ministro - è tra continenti" e per questo è necessario che l'Europa abbia un ruolo nel suo insieme. "La crisi - ha detto Tremonti parlando ancora dei suoi effetti sull'Europa - ha mantenuto i confini politici ma non ha mantenuto i confini economici e il rischio è senza confini". Sottolineando poi che negli anni passati si è posto troppo l'accento sui budget e i debiti pubblici "quando poi invece la crisi è arrivata dal settore privato", Tremonti ha sottolineato che non è più possibile pensare che "se un business va bene è ok e ci sono i dividendi mentre se non va bene la responsabilità è limitata".
Tremonti ha detto che, nonostante l'Europa sia storicamente più ricca e avanzata, "di fatto non c'é un blocco europeo. C'é il blocco dell'America, dell'Asia, del Sudamerica, mentre l'Europa è un mondo ancora non unito". Per Tremonti occorre prendere atto che "é finita l'Europa degli Stati-nazione e bisogna far prevalere una logica federale".
SPECULAZIONE? TORNATI A PUNTO PARTENZA - Alcuni Paesi "hanno salvato le banche e con esse la speculazione", il risultato "é che siamo tornati quasi al punto di partenza".Ha affermato Tremonti precisando che "non è il caso dell'Italia dove per fortuna il denaro pubblico non è stato usato, o solo in minima parte e in via di restituzione, per le banche".
"La grande depressione dell'altro secolo - ha spiegato Tremonti, a margine della conferenza di Parigi - fu gestita usando il denaro dei contribuenti per finanziare l'economia reale, l'industria e le famiglie. La grande depressione di questo secolo - ha proseguito il ministro - è stata gestita usando il denaro dei contribuenti per finanziare le banche perché le banche sono sistemiche. Ma anche la speculazione è sistemica nelle banche. E quindi con le banche è stata salvata la speculazione. Risultato è che siamo tornati quasi al punto di partenza". Tremonti precisa tuttavia che "non è il caso dell'Italia dove per fortuna abbiamo usato pochi soldi per le banche e sono in via di restituzione". Il ministro dell'Economia ha poi aggiunto scherzando: "Allora avevamo detto: nazionalizzatevi le banche. Qualcuno aveva risposto: non possiamo perché siamo socialisti".
***
Lo inserisco qui, poichè si tratta dello stesso convegno internazionale di cui abbiamo riferito sopra con Papandreou.
Monito sulla situazione economica mondiale Speculazione? Tornati al punto di partenza
06 gennaio, 16:46
PARIGI - "La crisi non è finita". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti alla Conferenza 'Nuovo mondo, nuovo capitalismo' riferendosi complessivamente alla situazione internazionale.
"E' come vivere in un videogame - ha detto il ministro Tremonti -. Vedi un mostro, lo combatti, lo vinci, sei rilassato. E invece ne compare un altro, più forte del primo". Tremonti ha poi aggiunto: "Adesso diciamo che tutto va bene. Ma siamo sicuri?".
Anche l'anno appena cominciato - afferma Santini - si profila come "difficile" sotto il profilo dell'occupazione. Per questo - aggiunge - tutte le parti sociali hanno chiesto la proroga degli ammortizzatori sociali. Santini chiede, quindi, "oltre il sostegno all'export, investimenti pubblici e privati. E una politica più favorevole ai redditi medio-bassi per sostenere la domanda interna". Quanto alle politiche per il lavoro, oltre alla proroga degli ammortizzatori, "politiche di reimpiego. In particolare per i giovani - afferma il vice di Bonanni - serve una 'terapia d'urtò con misure ad hoc, incentivando in particolare l'apprendistato e facendo incontrare la domanda con l'offerta". Le imprese, infatti, stentano a trovare sul mercato le professionalità richieste.
"Che l'Europa risorga". Ha detto Tremonti citando il discorso di Winston Churchill del 1946 che guardava alle macerie lasciate dalla seconda guerra mondiale. "Se si guarda al futuro geopolitico è evidente che la competizione - ha sottolineato il ministro - è tra continenti" e per questo è necessario che l'Europa abbia un ruolo nel suo insieme. "La crisi - ha detto Tremonti parlando ancora dei suoi effetti sull'Europa - ha mantenuto i confini politici ma non ha mantenuto i confini economici e il rischio è senza confini". Sottolineando poi che negli anni passati si è posto troppo l'accento sui budget e i debiti pubblici "quando poi invece la crisi è arrivata dal settore privato", Tremonti ha sottolineato che non è più possibile pensare che "se un business va bene è ok e ci sono i dividendi mentre se non va bene la responsabilità è limitata".
Tremonti ha detto che, nonostante l'Europa sia storicamente più ricca e avanzata, "di fatto non c'é un blocco europeo. C'é il blocco dell'America, dell'Asia, del Sudamerica, mentre l'Europa è un mondo ancora non unito". Per Tremonti occorre prendere atto che "é finita l'Europa degli Stati-nazione e bisogna far prevalere una logica federale".
SPECULAZIONE? TORNATI A PUNTO PARTENZA - Alcuni Paesi "hanno salvato le banche e con esse la speculazione", il risultato "é che siamo tornati quasi al punto di partenza".Ha affermato Tremonti precisando che "non è il caso dell'Italia dove per fortuna il denaro pubblico non è stato usato, o solo in minima parte e in via di restituzione, per le banche".
"La grande depressione dell'altro secolo - ha spiegato Tremonti, a margine della conferenza di Parigi - fu gestita usando il denaro dei contribuenti per finanziare l'economia reale, l'industria e le famiglie. La grande depressione di questo secolo - ha proseguito il ministro - è stata gestita usando il denaro dei contribuenti per finanziare le banche perché le banche sono sistemiche. Ma anche la speculazione è sistemica nelle banche. E quindi con le banche è stata salvata la speculazione. Risultato è che siamo tornati quasi al punto di partenza". Tremonti precisa tuttavia che "non è il caso dell'Italia dove per fortuna abbiamo usato pochi soldi per le banche e sono in via di restituzione". Il ministro dell'Economia ha poi aggiunto scherzando: "Allora avevamo detto: nazionalizzatevi le banche. Qualcuno aveva risposto: non possiamo perché siamo socialisti".
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Lo inserisco qui, poichè si tratta dello stesso convegno internazionale di cui abbiamo riferito sopra con Papandreou.