Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (2 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Noloss

Forumer attivo
Istanbul, 7 gen. (TMNews) - In pochi mesi, quindi, la Mezzaluna è diventata il principale 'varco' via terra per l'immigrazione clandestina da Est verso l'Europa. Una situazione che preoccupa non solo la Grecia ma anche l'Europa e che mette in imbarazzo la Turchia. Più volte Bruxelles ha ammonito Ankara di tenere sotto controllo la situazione, ma con scarsi risultati, tanto che, qualche settimana fa, è stata costretta a utilizzare gli specialisti dei Rapid Intervention Border Teams, guardie provenienti da tutti I Paesi dell'Unione, per cercare di arginare l'afflusso di immigrati.
L'immagine è quella di una Turchia in difficoltà su più fronti. L'episodio del muro infatti rischia di incrinare le relazioni politiche e commerciali con la Grecia, che proprio negli ultimi anni sono considerevolmente migliorate. Ma più di tutto a pesare è la situazione davanti all'Unione Europea: a un Paese il cui cammino verso Bruxelles diventa sempre più difficile, mancava solo di guadagnarsi il titolo di nuovo corridoio per l'immigrazione clandestina.
 

mago gambamerlo

Xx Phuket xX
Ciao Tommy , scusa l' ignoranza ma che differenza ce' tra i 5.- mld emessi e gl' E Bonds promossi dal Tremonti/Juncker ?:-?

PM sees E-bond idea gaining fans
dot_clear.gif
Papandreou says EU paper could reduce tensions in markets, not a substitute for fiscal adjustment

Support is rising for the creation of common eurozone bonds, or E-bonds, to enable countries such as Greece to borrow more cheaply, Prime Minister George Papandreou said in Paris yesterday.

Addressing a French Economy Ministry conference on reviving the global economy, Papandreou said jointly issued eurobonds could help overcome the single currency area’s sovereign debt crisis. Germany and France, the two biggest economies in the 17-nation eurozone, have so far firmly opposed the idea.

“There is growing support for the issuance of eurobonds as a financial instrument that can help Europe achieve its objectives,” Papandreou said, referring to proposals by Eurogroup chairman Jean-Claude Juncker and Italian Economy Minister Giulio Tremonti. “Eurobonds will help reduce growing tensions in the sovereign markets. Eurobonds are not a substitute for this necessary adjustment we are making in countries including my own.”

Berlin and Paris argue that issuing eurobonds at a single interest rate would raise their own borrowing costs and remove a key market incentive for fiscal discipline in countries with high debts and deficits.

Papandreou said there was no room to stimulate the economy at the national level, “but room does exist at the level of the European Union.” He continued, “The European Union has great possibilities if we compare it to the United States, which has huge federal debt. There is no such debt at the EU level.”

Meanwhile the first issue of bonds by the European Union on Wednesday to fund its bailout of Ireland attracted demand of nearly four times the offer, with 20.8 billion euros bid for 5 billion euros’ worth of bonds. The yield, or rate of return paid to investors on the five-year bonds, was around 2.59 percent, at the lower end of expectations. The European Commission said that the effective rate on the loan for Ireland will be 5.51 percent – composed of the cost of borrowing for the EU at 2.59 percent plus a margin of 2.925 percent agreed in early December. Although the 2.59 percent yield was above that paid by eurozone countries with solid finances, even plus the EU margin payment, the money proves much cheaper for Dublin when compared with rates of around 7.8 percent on Irish five-year bonds.


(Kathimerini.gr)
 

Noloss

Forumer attivo
07/01/2011
Original Version: Is Greece building Europe’s wall?
La decisione greca di costruire un muro lungo il confine con la Turchia per ostacolare l’immigrazione clandestina, è stata accolta negativamente ad Ankara; questo muro vuole indicare concretamente che la Turchia è fuori dall’Europa, e rischia di rinnovare le tensioni fra Ankara e Atene – scrive l’analista turca Beril Dedeoglu
***
E’ quasi come se alcuni paesi membri dell’UE che non vogliono l’adesione della Turchia siano in difficoltà, perché sembrano alla disperata ricerca di nuove misure esclusorie. Questi paesi agiscono come se la Turchia non fosse nel mezzo di un procedimento tecnico chiamato “negoziati di adesione”, che comporta obblighi e diritti giuridici.

Come tutti sanno, la storia dei rapporti tra la Turchia e la Grecia è ben lungi dall’essere una storia di buon vicinato. Malgrado ciò, sembrava che stesse per sorgere una nuova era: alcuni piccoli passi erano stati compiuti, e avremmo potuto dire, almeno fino a poco tempo fa, che la Grecia non era uno dei principali ostacoli all’adesione della Turchia all’Unione Europea. Inoltre, la Grecia ha regolarmente dichiarato di appoggiare gli sforzi turchi di aderire all’UE, e i due paesi avevano deciso di non rendere il processo di adesione all’Unione, e la questione di Cipro, variabili in grado di influire sul rapporto Grecia-Turchia. Grazie a questo clima, nuove iniziative di cooperazione erano divenute possibili nel Mare Egeo, e i due paesi vicini avevano smesso di considerarsi reciprocamente come una minaccia militare.
Il clima era promettente. Tuttavia, le recenti notizie rischiano di porre fine a questo clima positivo una volta per tutte. In primo luogo, l’Agenzia dell’Unione Europea per la sicurezza delle frontiere esterne, Frontex, è stata schierata alla frontiera turco-greca nella lotta contro l’immigrazione clandestina. Non si deve pensare che la Grecia sia un paese molto attraente per gli immigrati, o che il tessuto sociale di questo paese sia fortemente a rischio a causa di una massiccia immigrazione dall’est. Naturalmente, il problema non sta nel fatto che queste persone rimangono in Grecia, ma nel fatto che l’attraversano per raggiungere altri paesi dell’Europa occidentale.
A dispetto dell’immagine che questo provvedimento potrebbe generare, la Turchia non è in realtà il passaggio principale per gli immigrati clandestini diretti verso l’UE: le rotte più importanti passano spesso attraverso l’Ucraina e il Nord Africa. Tuttavia, vi è un dettaglio importante: l’UE insiste sulla necessità di firmare un accordo di riammissione con la Turchia, mentre quest’ultima sta prendendo tempo perché non ha stipulato accordi analoghi con i paesi terzi che sono spesso la fonte dei clandestini. In presenza di un accordo di riammissione tra la Turchia e l’UE, Ankara dovrebbe riprendere indietro tutti gli immigrati che sono transitati attraverso la Turchia, senza avere la possibilità di rimandarli nei loro paesi di origine.
In questa situazione, la Grecia ha preso una decisione cruciale, che è soltanto una vergogna per il XXI secolo. Lungo il fiume Maritsa sarà eretto un muro di 12 chilometri, la cui esistenza trarrà giustificazione dalla presenza di un’analoga recinzione al confine tra Messico e Stati Uniti. Se è necessario un muro sulla terraferma, possiamo intuire che le misure di sicurezza saranno rafforzate anche in mare, cosa che lascia presagire nuove tensioni nel Mar Egeo.
Non è chiaro se l’UE sarà protetta dall’immigrazione grazie al muro greco, ma in un momento in cui gli albanesi non hanno più bisogno di un visto per recarsi nei paesi Schengen, la Grecia farebbe forse meglio a costruire un muro che copra tutti i suoi confini terrestri. A quel punto ricorderebbe da vicino Israele che, così facendo, è diventata un paese che si è messo in prigione da solo nel tentativo di proteggere i propri confini. Forse questa idea del muro è venuta dagli israeliani, con cui i greci sono diventati buoni amici.
Questo muro simboleggia una sola e unica cosa – dichiara concretamente che la Turchia è fuori dall’Europa. Forse i partner che hanno aiutato economicamente la Grecia hanno chiesto questo favore in cambio. In altre parole, forse quelli che hanno fornito denaro ad Atene hanno chiesto in cambio questo contributo per escludere la Turchia dall’Europa. La Grecia non dovrebbe dimenticare che sono sempre paesi terzi a beneficiare delle tensioni turco-greche. Questo muro probabilmente non fermerà l’immigrazione, ma può sicuramente porre fine alla fiducia tra Ankara e Atene.
Beril Dedeoglu è direttrice del dipartimento di relazioni internazionali presso la Galatasaray University di Istanbul
 

tommy271

Forumer storico
Ciao Tommy , scusa l' ignoranza ma che differenza ce' tra i 5.- mld emessi e gl' E Bonds promossi dal Tremonti/Juncker ?:-?

In effetti gli strumenti sono similari, almeno nelle intenzioni: 5 MLD assorbiti in un'ora ad un tasso inferiore al 3%. Un ottimo successo.

Gli eurobond, sono più complessi. In teoria potrebbero far diventare "subordinati" gli attuali TdS.
Sempre in teoria potrebbero anche essere veicolo di concambio con gli attuali sul mercato (ai prezzi attuali, non nominali).

La faccenda è molto complessa ... ed ognuno dice la sua.
 

mago gambamerlo

Xx Phuket xX
Uhm , ma sti 5 mld sono pur sempre UE e quindi garantiti da tutti stati europei o chi li garantisce ? Non ci sto a capire piu' una mazza :D

In effetti gli strumenti sono similari, almeno nelle intenzioni: 5 MLD assorbiti in un'ora ad un tasso inferiore al 3%. Un ottimo successo.

Gli eurobond, sono più complessi. In teoria potrebbero far diventare "subordinati" gli attuali TdS.
Sempre in teoria potrebbero anche essere veicolo di concambio con gli attuali sul mercato (ai prezzi attuali, non nominali).

La faccenda è molto complessa ... ed ognuno dice la sua.
 

Noloss

Forumer attivo
PUNTO 1- Sostegno crescente per bond congiunti zona euro -Grecia

PARIGI, 6 gennaio (Reuters) - L'idea di emissioni obbligazionarie congiunte della zona euro, per permettere agli stati in difficoltà come la Grecia di prendere a prestito denaro a un costo minore, sta prendendo piede.
Lo ha detto oggi il premier greco George Papandreou partecipando a una conferenza a Parigi, anche se, finora, Francia e Germania si sono mostrate contrarie alla proposta.
"C'è sostegno crescente per l'emissione di bond della zona euro come strumento finanziario che possa aiutare l'Europa a raggiungere i suoi obiettivi... bond [congiunti] per l'euro aiuterebbero a ridurre le tensioni crescenti sul mercato dei debiti sovrani... non sono il sostituto per l'aggiustamento necessario che stiamo facendo nei singoli paesi, inclusa la mia nazione", ha detto il premier greco.
L'idea di emissioni in euro congiunte, denominati anche E-bond, è stata rilanciata dal ministro dell'Economia italiano Giulio Tremonti e dal premier lussemburghese e presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, a inizio dicembre in un intervento sul Financial Times.
Berlino e Parigi ritengono però che l'emissione di E-bond con un un'unico tasso d'interesse per tutti i paesi euro aumenterebbe il loro costo del denaro ed eliminerebbe un incentivo fondamentale alla disciplina fiscale per i paesi con alti livelli di deficit e debito.
SPAZIO PER UNO STIMOLO EUROPEO?
Dopo i salvataggi di Grecia e Irlanda, ora il centro della crisi del debito europeo si è spostato verso Spagna e Portogallo.
Sotto osservazione anche paesi con un alto debito come Italia e Belgio, mentre alcuni investitori temono che la Grecia e altri paesi più deboli della zona euro debbano ristrutturare il proprio debito sovrano nonostante i salvataggi.
Papandreou ha spiegato che non c'è possibilità di stimolare l'economia a livello nazionale, "ma c'è spazio di manovra a livello di Unione europea. L'Ue ha ampie possibilità se la compariamo agli Stati Uniti, che hanno un enorme debito a livello federale... non c'è un tale debito a livello Ue".
Il primo ministro greco ha inoltre aggiunto che i mercati si calmeranno solo se si convinceranno che l'Unione europea è in grado di tornare a una crescita sostenibile.
La Germania si oppone a prestiti a livello europeo e sostiene che i diversi paesi debbano trovare la propria strada per il ritorno alla competitività riducendo i deficit e facendo riforme economiche strutturali.
Il primo ministro francese Francois Fillon, partecipando alla stessa conferenza a Parigi, ha detto che la crisi non riguarda l'euro, che rimane una moneta forte e la seconda valuta delle riserve globali.
"L'Europa a volte dà l'impressione di restare indietro rispetto ai mercati, di reagire con efficienza a minacce immediate ma senza avere un piano di lungo termine", ha detto Fillon.
La disciplina di bilancio è molto importante, ma l'Ue ha bisogno anche di "un minimo di convergenza in materia fiscale, e magari anche sui temi sociali" ha aggiunto il primo ministro francese.
La Francia ha annunciato un piano di convergenza nella politica di tassazione con la Germania.
SOSTEGNO ALLA SPAGNA
Il primo ministro britannico George Osborne, partecipando alla conferenza, a detto che "nei prossimi mesi, la zona euro deve dimostrare... al mondo che i paesi membri stanno al passo della loro valuta".
La Spagna ha ricevuto sostegno questa settimana dalla visita del vice premier cinese che ha detto che Pechino è pronta a comprare titoli di stato spagnoli, come si è impegnata a fare con il debito portoghese e greco.
Oggi El Pais ha scritto che il vice premier Li Keqiang ha detto che il suo paese ha intenzione di comprare 6 miliardi di euro di debito spagnolo. Nel 2011 la Spagna ha in programma aste per 47,2 miliardi di titoli con scadenze a medio e lungo termine.
I governi spagnolo e cinese non hanno voluto commentare la cifra, ma il vice ministro al commercio Gao Hucheng ha ribadito in una nota che Pechino vuole sostenere le misure volte alla stabilità finanziaria intraprese da Spagna e altre nazioni europee.
Il quotidiano finanziario francese La Tribune ieri ha stimato che la Cina lo scorso giugno possedeva il 7,3% dei complessivi 8.861 miliardi di euro di debito della zona euro, sulla base di dati estrapolati dai numeri delle riserve valutarie cinesi.
© Thomson Reuters 2011. All rights reserved. Users may download and print extracts of content from this website for their own personal and non-commercial use only. Republication or redistribution of Thomson Reuters content, including by framing or similar means, is expressly prohibited without the prior written consent of Thomson Reuters. Thomson Reuters and its logo are registered trademarks or trademarks of the Thomson Reuters group of companies around the world. Thomson Reuters journalists are subject to an Editorial Handbook which requires fair presentation and disclosure of relevant interests.

I giornalisti Reuters sono soggetti al Manuale redazionale di Reuters, che prevede una presentazione e divulgazione corretta degli interessi pertinenti.
 

Noloss

Forumer attivo
vendredi 07 janvier 2011 à 09h51
Grèce: deux migrants meurent noyés à la frontière avec la Turquie

(Belga) Deux migrants se sont noyés en tentant d'entrer clandestinement en Grèce par le fleuve Evros, qui marque la frontière terrestre avec la Turquie que les Grecs veulent clôturer face à l'immigration irrégulière, a indiqué vendredi l'agence de presse grecque Ana.

Les corps des deux hommes ont été retirés du fleuve jeudi, a précisé l'agence, sans précisions sur leur identité. Il s'agit des premières victimes enregistrées pour 2011, après la mort dans les mêmes conditions de 44 migrants en 2010, selon la section grecque du Haut-commissariat pour les réfugiés de l'ONU (HCR). S'affirmant débordée par le trafic de migrants à cette frontière, la Grèce vient d'annoncer sa volonté d'en grillager le tronçon de 12,5 km où le fleuve Evros, faisant saillant en territoire turc, n'y constitue pas un obstacle naturel. La Commission européenne a émis des réserves sur ce projet alors que quelque 200 garde-frontière européens de l'agence chargée de la surveillance des frontières (Frontex) sont déployés depuis novembre dans la zone, à l'appel d'Athènes. Diverses organisations grecques de protection des droits de l'homme ont mis en garde contre un verrouillage exposant les migrants à de plus grands dangers, remettant en cause le droit d'asile, et jugé inefficace au vu des capacités d'adaptation des réseaux de passeurs. La frontière de l'Evros, qui court sur plus de 150 km, est devenue le principal point de passage des sans-papiers dans l'Union européenne avec près de la moitié des entrées illégales détectées. Pour les onze premiers mois de l'année, 43.000 interceptions y ont été effectuées, selon les derniers chiffres officiels grecs. (LEE)
 

AAAA47

Forumer storico
1.5 MLD per il 6 mesi martedi', vediamo se rimane un poco sotto al 5%

Jan 7 (Reuters) - Greece will auction 1.5 billion euros ($1.94 billion) of 26-week T-bills on January 11, resuming its monthly short-term debt sales after a December pause, the country's debt agency (PDMA) said on Friday.

The settlement date will be Jan 14. Only primary dealers will be allowed to participate and no commission will be paid.

Non-competitive bids up to 30 percent of the auctioned amount may be submitted during the auction. Additionally, non-competitive bids up to another 30 percent of the auctioned amount can be submitted until Jan 13
 

tommy271

Forumer storico
1.5 MLD per il 6 mesi martedi', vediamo se rimane un poco sotto al 5%

Jan 7 (Reuters) - Greece will auction 1.5 billion euros ($1.94 billion) of 26-week T-bills on January 11, resuming its monthly short-term debt sales after a December pause, the country's debt agency (PDMA) said on Friday.

The settlement date will be Jan 14. Only primary dealers will be allowed to participate and no commission will be paid.

Non-competitive bids up to 30 percent of the auctioned amount may be submitted during the auction. Additionally, non-competitive bids up to another 30 percent of the auctioned amount can be submitted until Jan 13

Mi auguro di sì.
Ora la Grecia paga il prestito della Troika intorno al 5%, con l'estensione temporale di altri 5 anni (se approvata) dovremmo andare al 5,5% circa.
Quindi dovremmo essere intorno a questi tassi, rispetto al secondario siamo su un altro pianeta.
 

tommy271

Forumer storico
Uhm , ma sti 5 mld sono pur sempre UE e quindi garantiti da tutti stati europei o chi li garantisce ? Non ci sto a capire piu' una mazza :D

Lo strumento utilizzato è attraverso un ente autonomo (tripla AAA) ma pur sempre garantito dai paesi aderenti all'area euro.
Al momento rimane uno strumento di emergenza, sarà trasformato in permanente (con ogni probabilità) a partire dal 2013.

Il discorso è complesso, confesso anch'io di capirci poco: ci vorrebbe un giurista ...

Comunque l'orizzonte finale tra Eurobond e Fondo di Emergenza è ben distinto.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto