Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (4 lettori)

Stato
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tommy271

Forumer storico
a mesmbra così evidente ormai
il mercato vuole una dichiarazione ufficiale che nessun membro verrà lasciato fallire
e non vogliono dirlo perchè:
1-se poi lasciano fallire qualcuno perderebbero totalmente credibilità
2-i piigs sarebbero meno determinati nel risanae
...fin che possono non dichiarano nulla
...in che possono
tanto ormai o tutti o nessuno, siamo sulla stessa barca

La realtà è che l'asse franco-tedesco non vuol scucire un euro, rimanere sulle proprie posizioni di forza e ritenere di poter governare la crisi.
Una proposta sensata sarebbero gli Eurobond ma i "Signori di Francoforte" non vogliono sapere di perdere la propria centralità.
Vedremo come andrà a finire ...
 

Yunus80

Del PIG non si butta nulla
Non voglio divagare, ma a mio avviso non bisogna confondere il diritto allo studio con l'assistenzialismo.
Studia gratis chi merita. Altrimenti "vai a lavorare". Purtroppo gratis fa rima con spreco. Siccome è gratis mi iscrivo e non faccio niente..

Straquoto... :up:
Chi non merita e si ostina ad intasare le aule dovrebbe pagare... pagare... e pagare fino a fargli passare la voglia, e dopo un po' buttarlo fuori a calci comunque. Se no si finisce con un'invasione di laureati che non sanno mettere insieme un congiuntivo con un condizionale, che però aiutano a svalutare i titoli di quelli che invece sarebbero preparati :rolleyes:
Scusate l'ot...
 

lollofanki

fumorer
Ue: Sarcinelli, Spagna problema piu' grande di Grecia


ROMA (MF-DJ)--"La Grecia di per se' non e' un pericolo per la tenuta dell'Eurozona". Lo afferma a Sky Tg24 Pomeriggio Mario Sarcinelli, presidente di Dexia Crediop, secondo cui, invece, "quello della Spagna e' certamente un problema molto piu' grosso, anche se la Spagna ha una consistenza del debito pubblico rispetto al Pil che e' minore della media europea". A fronte di una media europea dell'85%, ha spiegato Sarcinelli, il debito/pil della Spagna e' al 60% ed e' previsto che nel 2012 vada oltre il 70%.
"La Spagna e' un Paese molto piu' grande e dovra' fare sforzo autonomo per sistemare le proprie finanze, perche' certamente l'Europa non puo' avere sulle proprie braccia il peso della Grecia, piccolo, e della Spagna, molto piu' grande".
Sarcinelli non vede problemi significativi, invece, per l'Italia. "La politica economica che e' stata seguita in Italia, per quanto discutibile sotto vari aspetti, ha puntato a non aumentare le spese, se non per gli ammortizzatori sociali. Grandi opere pubbliche, nonostante gli annunci, non sono state varate o non hanno dato luogo a spese".
Il presidente di Dexia avverte tuttavia che "se ci fosse un default della Grecia, gli intermediari italiani e i risparmiatori italiani ne avrebbero delle conseguenze. Ma questo e' vero a livello europeo, perche' abbiamo un mercato unico sotto questo profilo. Bisogna che l'Europa si dia una strategia che non riguardi il singolo Paese, ma una crisi dell'Eurozona o di una parte di essa".
da che pulpito
dopo essere stati salvati con svariati miliardi di € di soldi dei cittadini
hanno anche il coraggio di parlare i dirigenti di dexia
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la bce non interviene perchè è un soggeto privato che svolge funzioni che riguardono l'intera colletività e per forza di cose si trova spesso ad affrontare situazioni in conflitto d'interesse
poi se pensate che qualche banca (anche europea) potrebbe specularci su questo momento di difficoltà delle obbligazioni degli stati meno importanti all'interno dell'unione, si capisce che l'interesse della BCE è ben diverso da quello degli stati europei.
 

METHOS

Forumer storico
L'ITALIA NEI P.I.I.G.S TRA I PAESI A RISCHIO
di WSI
La Tv americana manda in onda servizi allarmanti sulle economie europee. NBC News accusa in prime time i debiti dei P.I.I.G.S. (letteralmente "porci") e cioe' Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna, che hanno affossato le borse.

Tutte le televisioni degli Stati Uniti hanno mandato in onda ieri sera nei telegiornali delle 6:30 news e commenti sul forte calo a Wall Street, attribuito coralmente allo stress sui mercati finanziari derivato in Europa dai paesi ad alto debito e deficit pubblico, con problemi di "rischio sovrano". In particolare il TG di NBC, Nightly News, guidato da Brian Williams, ha lanciato l'allarme segnalando le turbolenze che vengono dai paesi P.I.I.G.S. (un acronimo che richiama la parola PIGS, letteralmente "porci") che corrisponde nel gergo della finanza di Wall Street alle iniziali delle nazioni piu' deboli dell'Unione Europea, cioe' Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna. Il giornalista in studio, David Faber, ha parlato di "enormi deficit di bilancio, proprio come negli Stati Uniti e peggio che negli Stati Uniti, per paesi che spendono fino al 40% di quel che incassano in tasse solo per pagare gli interessi sul debito". Ecco il video (darata: 1:28).
 

METHOS

Forumer storico
Mi sa che potrebbe essere utile rinominare questo thread come "Operativo titoli di stato PIIGS" visto come potrebbe scaldarsi la situazione nelle prossime settimane.

Mi diverte (in modo ironico) quello che sta facendo l'italia e cioè l'indifferente come se le cose che stanno accadendo non la riguardano. Attenzione che i veri malati d'europa siamo noi, mi sembra che stiamo ballando sul titanic. Qui servono riforme drastiche mentre abbiamo una cdx incentrato solo su cazzate e un cds incentrato solo su minchiate...
 

tommy271

Forumer storico
Stiglitz: l’Ue aiuti la Grecia per sconfiggere gli speculatori



L’Unione europea dovrebbe annunciare l’avvio di un programma di supporto finanziario per la Grecia. Al fine, soprattutto, di porre fine agli attacchi degli hedge funds e di altri “falchi” che hanno provocato una caduta dell’euro. A spiegarlo è stato il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz, che ha sottolineato, in un’intervista rilasciata ad Atene, come «con una decisione del genere, si toglierebbero immediatamente speranze agli speculatori».

La valuta comune dei Paesi aderenti all’Unione europea è scesa dal 25 novembre scorso dell‘8,1% e - riferisce l’agenzia Bloomberg - buona parte di tale calo è attribuibile proprio alle preoccupazioni legate alle condizioni della Grecia. I fondi d’investimento speculativi, infatti, hanno raddoppiato le scommesse su una discesa dell’euro, secondo i dati forniti dalla Commodities Futures Trading Commission di Washington.

Lo stesso primo ministro greco, George Papandreou, ha affermato ieri in un’intervista televisiva che il suo Paese «è al centro di un gioco speculativo ai danni della moneta unica». A ciò si deve aggiungere la situazione pericolosa del deficit, che il governo ateniese ha ipotizzato oltre il 12% in rapporto al pil quest’anno. Per questo l’Ue potrebbe aiutare il Paese, come già fatto con Lettonia ed Ungheria nei mesi scorsi.

Insieme a Stiglitz, anche un altro guru della finanza mondiale, Nouriel Roubini, ha sottolineato la necessità di un supporto per la Grecia, invocando anche l’intervento del Fondo monetario internazionale. ( Fonte: valori.it)

***
Un parere di ieri che però non abbiamo postato ...
 

tommy271

Forumer storico
Stiglitz: "Fanno soldi sul disastro
che loro hanno creato"


Il Nobel per l'Economia: paradosso assurdo,
colpa degli speculatori che prendono di mira i governi più deboli

STEFANO LEPRI
ROMA

«E' un paradosso assurdo, da voi in Europa - si infervora Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’Economia 2001 - una ironia della storia. Non lo vede? I governi hanno contratto molti debiti per salvare il sistema finanziario, le banche centrali tengono i tassi bassi per aiutarlo a riprendersi oltre che per favorire la ripresa. E la grande finanza che cosa fa? Usa i bassi tassi di interesse per speculare contro i governi indebitati. Riescono a far denaro sul disastro che loro stessi hanno creato».

Che può succedere ora?
«Aspetti. Non è finita qui. I governi varano misure di austerità per ridurre l’indebitamento. I mercati decidono che non sono sufficienti e speculano al ribasso sui loro titoli. Così i governi sono costretti a misure di austerità aggiuntive. La gente comune perde ancora di più, la grande finanza guadagna ancora di più. La morale della favola è: colpevoli premiati, innocenti puniti».

Come si può rimediare?
«Tre punti. Primo: niente denaro alla speculazione. Negli Stati Uniti come in Europa, bisogna fare nuove regole per le banche. Devono finanziare le imprese produttive, non gli hedge funds. Bisogna impedirgli di speculare».

Una parola. Se è il governo a dirigere il credito, il rischio è di distribuirlo ancora peggio.
«Non credo. Secondo me si può e si deve intervenire. Punto secondo: bisogna imporre tasse molto alte sui guadagni di capitale. Oggi è più vantaggioso speculare che lavorare per vivere. Deve tornare ad essere il contrario».

E poi?
«Punto terzo: in Europa dovete appoggiare i governi in difficoltà».

Si rischia di premiare i politici che governano male.
«No. La prova la dà la Spagna. Oggi è in difficoltà senza aver fatto errori. Il governo aveva un bilancio in attivo fino all’altr’anno; la Banca centrale ha sorvegliato le banche molto bene, tanto che viene citata ad esempio nel mondo. Che colpa hanno? Certo, anche loro hanno visto crescere la bolla, nel mercato immobiliare, e non l’hanno fermata. Ma è l’errore che hanno fatto tutti. Era nello spirito dei tempi. Lo ispirava l’ideologia neo-liberista che ha dominato per molti anni».

In Grecia però hanno sbagliato. Hanno anche truccato i conti.
«Non l’attuale governo, il precedente. Sono stati colpiti dalla crisi della navigazione commerciale, settore importante per loro, e dal calo del turismo. Insomma, perché dobbiamo costringere la gente a fare ancora più sacrifici, se non ha colpa?».

Il debito c’è. Prima o poi gli Stati dovranno ripagarlo.
«Ma perché mai dobbiamo dare retta ai mercati? I mercati non si comportano in maniera razionale, lo abbiamo visto nel modo in cui si è prodotta la crisi. Allora perché mai dovrebbero avere ragione, nel chiedere ancora più sacrifici ai cittadini di quei paesi? In più, anche se la avessero, si comportano in maniera troppo erratica. E per finire, qui è in corso un attacco speculativo: non è che se uno fa bene non lo colpiscono, è che se ti possono far fuori ti fanno fuori».

Come possiamo fare, in Europa?
«Dovete costruire dei meccanismi di solidarietà fra Stati. L’Unione deva avere più risorse a disposizione. Si spendono un sacco di soldi per la politica agricola comune, che è uno spreco, mentre...»

Si potrebbero emettere dei titoli europei, gli Eurobonds.
«Certo. E poi occorre tassare le attività nocive. Soprattutto due: la finanza e le emissioni di anidride carbonica. Anche negli Stati Uniti».

Obama riuscirà a imporsi alle banche?
«Sarà una lunga battaglia. Ma la rabbia della gente è forte, e il presidente lo sa. I banchieri hanno contro tutto il resto della popolazione».

Il Congresso è riluttante.
«Spero che non si debba arrivare ad un’altra crisi, prima di riuscire a mettere la finanza sotto controllo. Sarebbe davvero triste. Pensi a quanto danno hanno causato. Lo sa che secondo le rpevisioni del Cbo, l’Ufficio bilancio del Congresso, la disoccupazione comincerà a diminuire sono a metà del decennio? Queste sono cose che restano a lungo nella memoria della gente».

(da La Stampa)
 

tommy271

Forumer storico
Buongiorno a tutti, oggi la giornata si preannuncia particolarmente sensibile sul fronte iberico.
Ripartiamo da una chiusura di ieri ad Atene con spread/bund a 352 pb con oscillazioni all'interno del range.
Portogallo in tendenza negativa con allargamenti costanti a 162 pb.
Segue la Spagna che alterna riprese e ricadute: chiusura comunque sui massimi a 97 pb.
Tiene, tutto sommato, l'Italia a 89 pb.
 

belindo

Guest
Buongiorno carissimo:)
nella mia inesperienza ero convinto che un crollo delle borse potesse portare a un aumento nel breve periodo del comparto obbligazionario, dovuto alla liquidità di chi è uscito, e la situazione della Grecia fino a che era da sola mi faceva molta più paura di adesso in quanto è stato sottolineato da più parti che la Spagna è il vero problema lasciando sottointesi che la Grecia non lo è, dove sbaglio? perchè oggi non dovrebbero volare i titoli greci??
Grazie :)
 
Stato
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