Vengo al quesito.
Poniamo che io voglio cautelarmi e voglio prepararmi allo scenario per me peggiore.
Al giorno 30/6 io avevo xxx mila di 2019 6,5%
Nel frattempo le ho switchate con xxx mila di 2014 5,5% a costo zero.
Dello swap non mi interessa, probabilmente nemmeno ci vedremo recapitare alcuna richiesta noi, ma se dovesse arrivarci la richiesta a quel punto io mi
devo pronunciare sulle mie intenzioni SIA per le xxx mila 2019 6,5% che detenevo al 30/6 SIA per le xxx mila 2014 5,5% che detengo ora se le avrò anche per allora?
(tra l'altro è assurdo perché un altro/altre persone avranno avuto quelle 2014 che ora ho io nei loro portafogli del 30/6).
Ma saltiamo a piè pari questa fase, che tanto la richiesta non ci arriva, che se ci arriva visto il guazzabuglio gli rispondo picche ancora con più gusto e tanto comunque gli avrei risposto picche...come penso tutti noi....
Passiamo alla seconda fase e vorrei essere pronto al "worst case scenario".
Non raggiungono le percentuali che vogliono, magari si accontentavano anche di meno, ma ne ricevono troppe di meno di adesioni.
E decidono di mandare tutto a put.tane.
Ora se sono stati così perversi da considerare il tuo ptf nella richiesta, al 30/6 e in più farti pronunciare anche su quelle che detieni ora...
Come posso escludere che non vogliano applicare lo stesso schema di default con lo scambio che si erano prefissati, ma applicandolo in modo forzoso?
Ripeto SE, dico solo SE....
In tal caso mi porrebbero la scelta su quale voglio al posto delle mie xxx 2019 6,5% che avevo al 30/6, dei nuovi titoli in concambio.
Solo che l'opzione 4 la si può richiedere solo se hai quelle fino al 2014.
E a ben vedere non avendo io più la 2019 materialmente, mi ritrovo vincolato all'opzione 2, ossia un titolo non tradabile e il vincolo a swappare nel 2019.
Oppure il mantenimento del mio 2019 (se ancora lo avessi) col vincolo a ricomprare Grecia nel 2019 per pari nominale con un titolo che mi daranno loro alla scadenza di questo.
Tra l'altro nel momento del default avrei anche in ptf la xxx 2014 a non si capisce se con quella logica sarebbero di competenza mia.
Ho già sottolineato il paradosso contabile che si genera, con compratore e venditore che vengono contati più volte.
E' chiaro che per ridurre al minimo i rischi e l'esposizione potenziale, l'ideale sarebbe che io ripristinassi esattamente il mio ptf a come era al 30/6.
Poichè rischierei di vedermi comunque attribuite le 2019 che non ho più materialmente e se si ponesse una scelta obbligata nel default, avrei meno opzioni (per MS la migliore era l'opzione 1). Tra l'altro se anche gradissi l'opzione 2, la preferirei tenendomi le 2019 per come le avevo, ai pmc a cui le avevo e col rendimento che quindi mi davano. E forse a quel punto poco male nel 2019 a rollarlo con altro debito Greco se nel frattempo sono arrivato al 2019 col 17% netto di rendimento annuo. Mente non avendole mi vedrei attribuito un altro titolo o non ho capito se resto solo vincolato a comprare Grecia nel 2019.
So che è assurdo, ma è solo l'interpretazione letterale delle FAQ sul sito ufficiale del Ministero delle Finanze Greco, immaginando che quel modello diventasse immediatamente da volontario a forzoso nella stessa forma, in caso di default.
Spero di essermi spiegato meglio.
E interessa tutti quelli che hanno switchato.