Diritto bancario.un po OT.
grazie a tutti, la banca è mps, io non sono registrato come cliente retail ma professionale /qualificato ,forse è per quello ceh mi hanno inviato il comunicato; mi hanno anche avvisato che c'era una conference call ieri mattina ma essendo in inglese e non conoscendolo ho rinunciato.
Non è mia intenzione lasciare obbligazioni agli eredi fra 30 anni
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e quindi non aderisco
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Provo a postare il documento ad uso di chi capisce l'inglese ditemi se si riesce ad aprire.
Allora luned' metto un cip anche sul 2012
anch'io ho avuto "MPS infinita" per qualche tempo(2009) e c'erano molti titoli sul deal done trading(DDT)illiquidi, e ora che hanno messo l'ETLX(non c'era due anni fa)ci dovrebbero aver messo tutte o tutti i tds che ,digitando l'isin dovrebbero materializzarsi in book e da quel che ricordo pure sull'EURONEXT di Parigi .non capisco perchè deve essere un "professionale" comunque il regolamento sotto merita di un occhiata.
forse così la banca si è tutelata al fine di una insolvenza emittente e il cliente non può reclamare?
Peraltro la direttiva MIFID e la normativa italiana di recepimento qualificano gli investitori professionali come clienti professionali i quali sono identificati come investitori che soddisfano i criteri indicati nell’Allegato II della direttiva MIFID e nell’Allegato n. 3 del regolamento CONSOB 16190/98: si tratta di quei clienti che possiedono l’esperienza, le conoscenze e la competenza necessarie per prendere consapevolmente le proprie decisioni in materia di investimenti e per valutare correttamente i rischi che assumono. Sono considerati clienti professionali di diritto le banche, le imprese di investimento, le imprese di assicurazione, le società di gestione del risparmio o le altre imprese operanti professionalmente nel settore finanziario, le imprese di grandi dimensioni e gli investitori istituzionali, ossia le imprese la cui attività principale consiste nell’investire in strumenti finanziari.
I clienti professionali possono essere privati o pubblici.
I primi sono quelli muniti delle competenze di cui si è già detto.
La categoria dei clienti professionali pubblici è individuata con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, secondo quanto previsto dall’art. 6, comma 2 del T.U. finanza e comprende:
a) i soggetti pubblici individuati come controparti qualificate ai sensi dell’articolo 6, comma 2- quater, lettera d), del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 quali i Governi nazionali e i loro corrispondenti uffici, compresi gli organismi pubblici incaricati di gestire il debito pubblico, le banche centrali e le organizzazioni sovranazionali a carattere pubblico;
b) le regioni.
A loro volta i clienti professionali privati si suddividono in clienti professionali di diritto e clienti professionali a richiesta.
Sono clienti professionali di diritto i seguenti soggetti
I) i soggetti che sono tenuti ad essere autorizzati o regolamentati per operare nei mercati finanziari, siano essi italiani o esteri e precisamente:
a. le banche;
b. le imprese di investimento;
c. altri istituti finanziari autorizzati o regolamentati;
d. le imprese di assicurazione;
e. gli organismi di investimento collettivo e le società di gestione di tali organismi;
f. i fondi pensione e le società di gestione di tali fondi;
g. i negoziatori per conto proprio di merci e strumenti derivati su merci;
h. i soggetti che svolgono esclusivamente la negoziazione per conto proprio su mercati di strumenti finanziari e che aderiscono indirettamente al servizio di liquidazione, nonché al sistema di compensazione e garanzia (locals);
i. altri investitori istituzionali;
j. gli agenti di cambio;
II) le imprese di grandi dimensioni che presentano a livello di singola società, almeno due dei seguenti requisiti dimensionali:
i. totale di bilancio: 20 000 000 EUR,
ii. fatturato netto: 40 000 000 EUR,
iii. fondi propri: 2 000 000 EUR;
III) gli investitori istituzionali la cui attività principale è investire in strumenti finanziari, compresi gli enti dediti alla cartolarizzazione di attivi o altre operazioni finanziarie.
Sono clienti professionali su richiesta coloro che facciano espressa richiesta di essere considerati come tali, purché siano rispettati precisi criteri e procedure che sono elencati sempre nell’allegato 3 del regolamento intermediari.
In particolare, per poter inquadrare come professionale un cliente che richieda tale qualifica, devono essere soddisfatti almeno due dei seguenti requisiti:
1. il cliente abbia effettuato operazioni di dimensioni significative sul mercato in questione con una frequenza media di 10 operazioni al trimestre nei quattro trimestri precedenti;
2. il valore del portafoglio di strumenti finanziari del cliente, inclusi i depositi in contante, deve superare € 500.000;
3. il cliente lavora o ha lavorato nel settore finanziario per almeno un anno in una posizione professionale che presupponga la conoscenza delle operazioni o dei servizi previsti.
La procedura necessaria perché sia efficace la classificazione come cliente professionale a richiesta è la seguente:
• i clienti devono comunicare per iscritto all’intermediario che desiderano essere trattati come clienti professionali, a titolo generale o rispetto ad un particolare servizio od operazione di investimento o tipo di operazione o di prodotto;
• l’intermediario deve avvertire i clienti, in una comunicazione scritta e chiara, di quali sono le protezioni e i diritti di indennizzo che potrebbero perdere;
• i clienti devono dichiarare per iscritto, in un documento separato dal contratto, di essere a conoscenza delle conseguenze derivanti dalla perdita di tali protezioni.
Pertanto e riassumendo, è evidente che, per poter essere qualificato come cliente professionale, non basta la compilazione di un semplice questionario dove si dichiara di avere una rilevante conoscenza ed esperienza sugli strumenti finanziari, di desiderare alti rendimenti e di essere disposti ad accettare un rischio.
buona sera