Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1 (6 lettori)

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tommy271

Forumer storico
EURO: CHIUDE DEBOLE SOPRA 1, 35 DOLLARI SU TIMORI GRECIA

(AGI) - Roma, 22 mar. - L'euro chiude debole poco sopra la soglia di 1,35 dollari, dopo arer toccato i minimi da tre settimane a quota 1,3464. A pesare sulla moneta unica sono i timori per la tenuta della Grecia e soprattutto l'attesa per il vertice europeo in programma il 25 e il 26 marzo che sara' chiamato a decidere su eventuali aiuti. La divisa europea passa di mano sul finale a 121,71 yen mentre la moneta giapponese vale 90,01 dollari.
 

tommy271

Forumer storico
Grecia, prestito unica possibilità,condizioni stringenti-Trichet

lunedì 22 marzo 2010 17:24




BRUXELLES, 22 marzo (Reuters) - Il presidente della Banca centrale europea (Bce), Jean-Claude Trichet, ritiene che il prestito sia l'unica possibilità per aiutare la Grecia.
Intervenendo alla commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo, insieme al presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, Trichet ha precisato che il sostegno ad Atene deve essere vincolato a condizioni stringenti.
"Accettiamo i bond governativi greci come collaterale in base alle nostre norme attuali", ha spiegato Trichet, aggiungendo che il presupposto è che Atene non subisca peggioramenti del rating, ma, se così non dovesse essere, "valuteremo la situazione".
Altra assunzione delle autorità europee, ha proseguito il numero uno dell'istituto di Francoforte, è che i partecipanti al mercato siano convinti che gli sforzi della Grecia siano sufficienti.
"Prima di tutto la 'disciplina verbale' è di importanza assoluta. Vorrei che diverse istituzioni pensassero prima e poi esprimessero le loro opinioni nel modo più chiaro possibile" ha detto Trichet. "Non dobbiamo creare confusione tra un trasferimento o un sussidio e un 'non concessional loan', come quelli erogati dall'Fmi. "Penso che sia possibile parlare solo di un prestito senza elementi di sussidio. Questo deve essere estremamente chiaro", ha aggiunto.


***
Anche il Tricheco sta perdendo la pazienza :lol::lol::lol:.
 

tommy271

Forumer storico
Grecia: Germania lucra su di noi

Pangalos, dietro la posizione tedesca c'e' speculazione titoli

22 marzo, 17:16

(ANSA) - ATENE, 22 MAR - Si alza la temperatura nelle relazioni fra le Grecia e la Germania, uno dei paesi europei piu' riluttanti a concedere prestiti ad Atene. Il vice-premier greco Theodoros Pangalos ha detto oggi che 'dietro la posizione tedesca c'e' il fatto che se decidi di speculare contro i titoli di Stato di un tuo partner ed amico, permettendo alle istituzioni monetarie di prendere parte a questo miserevole gioco, poi la gente in Germania ci guadagna'.
 

ilfolignate

Forumer storico
Grecia, Barroso sfida la Merkel su piano aiuti

lunedì 22 marzo 2010 17:44

* Barroso sullecita Berlino ad un accordo sul meccanismo di
aiuti ad Atene entro la settimana
* Merkel sostiene sia meglio non alimentare troppe
aspettative sul summit Ue di giovedì e venerdì
* Il clima di incertezza fa lievitare i costi di
finanziamento della Grecia
* Dai sondaggi emerge che la stragrande maggioranza dei
tedeschi sono contrari a ipotesi di salvataggio
(Aggiorna con commenti Pangalos e portavoce Barroso)
di Paul Carrel
BERLINO, 22 marzo (Reuters) - Il presidente della Commissione europea chiede al Cancelliere tedesco Angela Merkel di superare le obiezioni dell'opinione pubblica tedesca e di favorire un accordo che consenta di creare attorno alla Grecia un cordone di salvataggio per aiutarla a far fronte alle prossime scadenze sul debito e difendere l'Unione monetaria europea.
In un'intervista al quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt, Barroso si appella ai capi di Stato e di governo, che si riuniranno a Bruxelles giovedì e venerdì, affinchè approvino un meccanismo di sostegno finanziario ad Atene e non mettano a rischio la stabilità della moneta unica, stabilità che è nell'interesse anche della Germania.
"E' necessario che da questo summit emerga una decisione, altrimenti l'incertezza aumenterà ancora e ancora", ha detto Barroso. "Non possiamo andare avanti così perchè minacciamo la stabilità della zona euro e incoraggiamo la speculazione".
Il vice Primo ministro di Atene, Theodoros Pangalos, ha criticato la Germania perché consente alle banche di prendere parte a "un gioco deplorevole", speculando sui titoli di Stato ellenici mentre gli esportatori tedeschi traggono profitto dal calo dell'euro dovuto alla crisi greca.
L'incertezza sulla questione greca ha fatto in effetti scivolare l'euro contro il dollaro al minimo delle ultime tre settimane a 1,3499.
Il differenziale di rendimento tra i decennali di Grecia e Germania è arrivato a 338 punti base, ai massimi dal primo marzo, allargandosi di ben 10 punti base dai livelli di chiusura di venerdì. In rialzo anche il costo di assicurare il debito greco contro l'ipotesi di insolvenza. Il credit default swap è arrivato fino a 337,5 punti base da 330,1 venerdì alla chiusura a New York, in base ai dati Cma DataVision.

BARROSO RESTA OTTIMISTA
Uno dei portavoce della Merkel ha insistito sul fatto che gli aiuti alla Grecia non sono formalmente sul tavolo del Consiglio europeo. Il portavoce di Barroso ha ribattuto che il Capo dell'esecutivo comunitario tiene contatti regolari con la Cancelliera tedesca. E ha aggiunto: "Barroso non è deluso. É ottimista sul fatto che si possa raggiungere un accordo".
I 16 paesi della zona euro restano comunque divisi su se e come fornire aiuto finanziario alla Grecia. Le difficoltà di bilancio di Atene hanno fatto sprofondare l'Unione monetaria nella crisi più profonda dalla sua creazione 11 anni fa.
I commenti di Barroso sembrano metterlo in linea di collisione con la Merkel che deve fronteggiare in casa una netta opposizione a qualunque ipotesi di salvataggio proprio mentre si avvicinano le importanti elezioni regionali di maggio dove è in gioco la maggioranza della coalizione di centrodestra in uno dei due rami del Parlamento tedesco.
Domenica la Merkel ha ripetuto che Atene, dopo aver approvato misure draconiane di riduzione del deficit, al momento non ha bisogno di denaro, posizione confermata dal primo ministro greco George Papandreou in una telefonata con il Cancelliere.
"Questa è la ragione per la quale consiglierei di non alimentare false aspettative sul consiglio di giovedì", ha detto la Merkel alla radio tedesca Deutschlandfunk. "All'ordine del giorno del summit non ci saranno gli aiuti perchè la stessa Grecia dice di non averne bisogno al momento".
OPINIONE PUBBLICA TEDESCA CONTRARIA
La Banca centrale greca ha detto che il deficit 2009 ha raggiunto il 12,9% del Pil, risultato ancora più alto del 12,7% annunciato dal nuovo governo socialista in ottobre e che rappresentava il doppio delle stime dell'esecutivo precedente.
La Banca di Grecia ha detto che l'economia è caduta in un circolo vizioso con il Pil previsto in calo del 2% quest'anno dopo una discesa simile nel 2009, e che l'unica via di uscita è una drastica riduzione di deficit e debito.
Un sondaggio FT/Harris pubblicato sul Financial Times di oggi mostra che il 62% dei tedeschi sono contro l'ipotesi che il loro governo aiuti Atene mentre solo il 20% è favorevole.
Un terzo dei tedeschi ritiene che bisognerebbe chiedere alla Grecia di uscire dall'euro mentre il 40% crede che la Germania starebbe meglio fuori dall'unione monetaria.
Mentre la maggioranza degli spagnoli sostengono l'ipotesi di aiuti Ue alla Grecia le opinioni pubbliche in Francia e Italia sono divise. Parigi e Roma hanno chiesto a gran voce di sostenere Atene in parte perchè temono di poter essere i prossimi obiettivi della speculazione dopo la Grecia.
Qualunque programma di sostegno finanziario ad Atene dovrebbe ricevere il via libera della Corte costituzionale tedesca che negli anni Novanta, quando ha approvato il Trattato di adesione alla moneta unica, ha fissato una serie di paletti per evitare trasferimenti di denaro ad Stati membri dell'eurozona.
Visti gli ostacoli legali e politici i consiglieri di Angela Merkel hanno suggerito che la Grecia giochi la carta del Fondo monetario internazionale.
Ma Barroso ha ricordato oggi alla Germania che è nel suo stesso interesse preservare la stabilità della zona euro che rappresenta il primo mercato di sbocco per le esportazioni tedesche.
"Garantire la stabilità dell'unione monetaria è nell'interesse tedesco", ha detto il presidente della Commissione Ue all'Handelsblatt. "Sono sicuro che la Germania darà un contributo costruttivo alla risoluzione di questa crisi".
Altri paesi della zona euro si sono schierati al fianco di Barroso dicendosi pronti a raggiungere un accordo in settimana.
Il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini si è pronunciato a favore di un compromesso prima del vertice Ue e il collega austriaco ha detto che il summit dovrebbe decidere un piano di sostegno per la Grecia.
Una settimana fa, in occasione dell'Ecofin, il ministro dell'Economia italiano, Giulio Tremonti, ha detto che l'Italia avrebbe appoggiato la soluzione più europea e più coordinata per sostenere la Grecia e si è mostrato aperto all'ipotesi di ricorrere al Fondo monetario internazionale.
Con l'appoggio di Merkel all'opzione Fmi, sembra sopito il dibattito sulla necessità di creare un Fondo monetario europeo, idea lanciata dal ministro delle Finanze tedesco.
La settimana scorsa il nuovo capo dell'agenzia greca per il debito Pdma ha rivisto al ribasso a 16 miliardi di euro la necessità di finanziamento della Grecia entro la fine di maggio. Petros Christodoulou ha detto che 23 miliardi di euro di debito greco sono in scadenza tra il 19 aprile e il 23 maggio ma il governo può contare su 7 miliardi di saldo positivo.
Barroso aveva detto venerdì scorso che i 16 paesi della zona euro dovrebbero coordinarsi per fornire prestiti bilaterali alla Grecia, aiutandola a rifinanziare il debito, che si avvicina al 120% del Pil.


___________________________________

Insomma Tommy, alla fine che si farà?????
 

tommy271

Forumer storico
Le chiusure di oggi: ... poteva andare peggio ...

2013 4,0% 94,52 (94,71)
2014 4,5% 95,17 (95,10)
2016 3,6% 87,90 (88,30)
2017 4,3% 89,10 (89,78)
2018 4,6% 90,34 (90,94)
2019 5,0% 96,20 (96,20)
2020 CMS 82,74 (83,35)
2022 5,9% 99,64 (100,20)
2024 4,7% 85,98 (85,60)
2025 2,9% 82,31 (84,10)
2026 5,3% 88,29 (89,20)
2037 4,5% 75,25 (75,00)

Spread/Bund:

Grecia 346 pb. :sad::sad::sad:
Portogallo 125 pb.
Italia 86 pb.
UK 85 pb.
Spagna 80 pb.

I "future" viaggiano in salita: il FGBL a 123,58 mentre il nostro FBTP sta al passo a 115,99.
 

tommy271

Forumer storico
Foli, lo stesso Trichet mi sembra leggermente "scomposto". E' accaduto solo in pochissime situazioni.

Come dicevo stamattina l'ipotesi più "veloce" (se possiamo usare questo termine) sono gli interventi a livello bilaterale che - sembrerebbero - già pronti. Solo che non si può tagliare fuori la Germania, altrimenti finirebbe troppo all'angolo e farebbe una brutta figura.

Rimane l'ipotesi cara al nostro Tremonti di un intervento combinato UE+FMI, così si tirano fuori meno soldi dal portafoglio e tutti sono contenti.

Siamo comunque al "dunque" ... gli "sherpa" stanno lavorando come dannati sulle varie ipotesi ... chi vivrà vedrà :rolleyes:.
 

ilfolignate

Forumer storico
Foli, lo stesso Trichet mi sembra leggermente "scomposto". E' accaduto solo in pochissime situazioni.

Come dicevo stamattina l'ipotesi più "veloce" (se possiamo usare questo termine) sono gli interventi a livello bilaterale che - sembrerebbero - già pronti. Solo che non si può tagliare fuori la Germania, altrimenti finirebbe troppo all'angolo e farebbe una brutta figura.

Rimane l'ipotesi cara al nostro Tremonti di un intervento combinato UE+FMI, così si tirano fuori meno soldi dal portafoglio e tutti sono contenti.

Siamo comunque al "dunque" ... gli "sherpa" stanno lavorando come dannati sulle varie ipotesi ... chi vivrà vedrà :rolleyes:.


Basta che non si continui ad usare questo metodo del:
Dire e non dire ... fare e non fare ... ma soprattutto contraddire :wall::wall::wall:
 

tommy271

Forumer storico
GRECIA: GRUPPO DI BRUEGEL, ESTENDERE ART 143 DI LISBONA ALL'EUROZONA

(ASCA) - Roma, 22 mar - Sulla crisi della Grecia intervengono gli economisti del gruppo di Bruegel con una proposta che vorrebbe superare alcuni dei limiti statutari dell'unione monetaria.

Gli economisti Benedicta Marzinotto, Jean Pisani-Ferry e Andre' Sapir propongono di estendere l'articolo 143 del trattato di Lisbona all'Eurozona. L'articolo 143 contempla prestiti a medio termine (Mtfa) ai paesi della Ue fuori dall'Eurozona.

''Questa clausola e' stata poi interpretata come il divieto di salvataggio dei paesi dell'Eurozona'', spiegano gli economisti. L'articolo 143 deriva dal 109 del Trattato di Maastricht, che a sua volta nasce dal 108 del Trattato di Roma (1957), che stabiliva forme di aiuto finanziario (Mfta) ai paesi di quella che allora era la Cee.

Poi, nel 1988, tre anni prima della firma del trattato di Maastricht, fu deciso che l'assistenza finanziaria sarebbe stata in vigore fino alla creazione della moneta unica. Prima della nascita dell'Euro, ne ha usufruito due volte l'Italia (1974-1993) e la Grecia (1991). Successivamente all'Unione monetaria ne hanno beneficiato, proprio in virtu' del 143 del Trattato di Lisbona, paesi Ue ma non dell'Eurozona: Ungheria (2008), Lettonia (2009) e Romania (2009).

Per questo motivo, per gli economisti sarebbe necessario estendere l'articolo 143 non solo alla Ue ma anche all'Eurozona, rendendo possibile l'aiuto finanziario alla Grecia. Un aiuto, spiegano gli economisti, che non sarebbe in contrasto con l'articolo 125 del Trattato di Maastricht ''che proibisce a qualsiasi stato membro dell'aree euro di assumersi le passivita' di un altro paese in difficolta'''.

Con l'estensione dell'articolo 143 del Trattato di Lisbona all'Eurozona si potrebbero infatti fornire prestiti alla Grecia, senza assumerne le passivita' come disposto dall'articolo 125 dal Trattato di Maastricht.

I tre economisti si dicono d'accordo anche a forme di assistenza finanziaria congiunte Ue- Fondo Monetario Internazionale, ''ma a condizione che siano coerenti con le regole dell'unione monetaria''.


***
Foli, come vedi, i tecnici sono all'opera ...
 

ilfolignate

Forumer storico
GRECIA: GRUPPO DI BRUEGEL, ESTENDERE ART 143 DI LISBONA ALL'EUROZONA

(ASCA) - Roma, 22 mar - Sulla crisi della Grecia intervengono gli economisti del gruppo di Bruegel con una proposta che vorrebbe superare alcuni dei limiti statutari dell'unione monetaria.

Gli economisti Benedicta Marzinotto, Jean Pisani-Ferry e Andre' Sapir propongono di estendere l'articolo 143 del trattato di Lisbona all'Eurozona. L'articolo 143 contempla prestiti a medio termine (Mtfa) ai paesi della Ue fuori dall'Eurozona.

''Questa clausola e' stata poi interpretata come il divieto di salvataggio dei paesi dell'Eurozona'', spiegano gli economisti. L'articolo 143 deriva dal 109 del Trattato di Maastricht, che a sua volta nasce dal 108 del Trattato di Roma (1957), che stabiliva forme di aiuto finanziario (Mfta) ai paesi di quella che allora era la Cee.

Poi, nel 1988, tre anni prima della firma del trattato di Maastricht, fu deciso che l'assistenza finanziaria sarebbe stata in vigore fino alla creazione della moneta unica. Prima della nascita dell'Euro, ne ha usufruito due volte l'Italia (1974-1993) e la Grecia (1991). Successivamente all'Unione monetaria ne hanno beneficiato, proprio in virtu' del 143 del Trattato di Lisbona, paesi Ue ma non dell'Eurozona: Ungheria (2008), Lettonia (2009) e Romania (2009).

Per questo motivo, per gli economisti sarebbe necessario estendere l'articolo 143 non solo alla Ue ma anche all'Eurozona, rendendo possibile l'aiuto finanziario alla Grecia. Un aiuto, spiegano gli economisti, che non sarebbe in contrasto con l'articolo 125 del Trattato di Maastricht ''che proibisce a qualsiasi stato membro dell'aree euro di assumersi le passivita' di un altro paese in difficolta'''.

Con l'estensione dell'articolo 143 del Trattato di Lisbona all'Eurozona si potrebbero infatti fornire prestiti alla Grecia, senza assumerne le passivita' come disposto dall'articolo 125 dal Trattato di Maastricht.

I tre economisti si dicono d'accordo anche a forme di assistenza finanziaria congiunte Ue- Fondo Monetario Internazionale, ''ma a condizione che siano coerenti con le regole dell'unione monetaria''.


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Foli, come vedi, i tecnici sono all'opera ...

Speriamo che sappiano cosa stanno facendo :lol::lol::lol:

Vado un po OT ma mica poi tanto: sul fatto oggi l'Euro sul Franco Svizzero abbia toccato il minimo storico dal 1999 (1,4310), non è che lo dobbiamo recepire come un piccolo campanellino d'allarme???:eek:
 

tommy271

Forumer storico
Speriamo che sappiano cosa stanno facendo :lol::lol::lol:

Vado un po OT ma mica poi tanto: sul fatto oggi l'Euro sul Franco Svizzero abbia toccato il minimo storico dal 1999 (1,4310), non è che lo dobbiamo recepire come un piccolo campanellino d'allarme???:eek:

Il Franco Svizzero è la moneta rifugio nei periodi di alta tensione. In questo frangente ha ripreso in pieno la sua energia.
Credevo che con i diversi "scudi" (non solo italiani) poteva perdere un pò di appeal rispetto all'euro.
Si vede che è visto ancora come un porto sicuro...

***
ZURIGO - L'euro è crollato pochi minuti fa al minimo storico contro il franco svizzero, toccando quota 1,4310. Il livello raggiunto oggi non era mai stato toccato dal 1999, data di esordio della divisa europea.
L'euro non è in picchiata solo sul franco svizzero: la divisa unica ha toccato oggi gli 1,3463 dollari, minimo dallo scorso 2 marzo, e cede terreno anche contro lo yen, a 121,72 da 122,51 di venerdì, e la sterlina, a 89,78 pence da 90,12. Sulla divisa unica pesa l'incertezza sulla crisi della Grecia, di cui approfitta in particolare lo yen. Oggi un funzionario tedesco ha gelato i mercati dicendo che al consiglio dei leader Ue di questa settimana non è in agenda il tema degli aiuti ad Atene, che del resto non ne ha chiesti.
Viceversa il franco svizzero, che solo la scorsa settimana è balzato dell'1,4% sull'euro, è favorito dal cambiamento di rotta intrapreso dalla Banca nazionale svizzera. Pochi giorni fa Pierre Danthine, membro della direzione della BNS, aveva spiegato che l'istituto non può continuare all'infinito a intervenire sui cambi, come ha fatto finora acquistando valuta estera per tenere sotto controllo le quotazioni del franco.


(da Ticinonline.ch)
 
Stato
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