Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 1

Stato
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Grecia, costo default Germania 5,4 mld

Secondo una stima circolata oggi tra Francoforte e Berlino

09 aprile, 19:22

(ANSA) - BERLINO, 9 APR - E' di 5,4 miliardi di euro il conto che la Germania dovrebbe pagare quest'anno nello scenario peggioredi un'insolvenza della Grecia. E' quanto si ricava da una stima formulata dal Capo ufficio studi per l'Eurozona di Citibank, Juergen Michels. Se la Grecia non ottenesse piu' credito dal mercato, Ue e Fmi dovrebbero ripianare debiti per 30 miliardi di euro.L'intervento dell'Fmi viene stimato in dieci miliardi di euro, a carico degli europei sarebbero i restanti 20 e alla Germania 5,4 mld.
 
Grecia, Bce non commenta voci coinvolgimento eventuali aiuti

venerdì 9 aprile 2010 19:02




FRANCOFORTE, 9 aprile (Reuters) - L'istituto centrale di Francoforte preferisce non commentare le voci circa un coinvolgimento diretto dell'Eurotower nelle decisioni sull'ammontare di qualsiasi eventuale finanziamento a favore di Atene.
Identico 'no comment' alla possibilità di una 'conference call' dei responsabili alla politica per discutere degli ultimi sviluppi del dossier greco.
Secondi quanto riferito a Reuters da una fonte comunitaria, i viceministri delle Finanze della zona euro e i rappresentanti delle banche centrali avrebbero raggiunto oggi un accordo sui termini dei possibili aiuti alla Grecia.
Una seconda fonte ha poi precisato che ammontare, scadenza e condizioni di eventuali prestiti ad Atene verrebbero sottoposti a un esame da parte della Bce e della Commissione.
L'agenzia stampa 'Bloomberg' ha parlato infine di una conference call tra banchieri centrali alle 19 italiane volta a discutere gli ultimi sviluppi.
Nessuna delle tre indiscrezioni è stata comunque commentata dalla portavoce della banca centrele.
 
GRECIA: TREMONTI, OGGI ALCUNI PAESI DEVONO DIMOSTRARE DI ESSERE GRANDI

(ASCA) - Parma, 9 apr - ''La speranza oggi e' che alcuni Paesi grandi dimostrino di essere anche grandi Paesi''. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, riferendosi alla situazione della Grecia e premettendo di voler dare un ''giudizio diplomatico'', sottolinea che e' il momento che alcuni paesi dimostrino il loro valore.

Nel suo intervento al convegno di Parma di Confindustria, Tremonti spiega che alcuni grandi paesi, in questo week end, devono dimostrare di essere grandi paesi ''anche nel loro interesse, perche' nessuno puo' illudersi di salvarsi solo perche' ha in tasca il biglietto di prima classe''.

In merito a un possibile intervento dell'Italia in favore della Grecia, il ministro sottolinea che ''Platone diceva: una buona decisione si basa sulla conoscenza, non solo sui numeri''.
 
GRECIA: A UN PASSO DAI JUNK BOND. EUROPA SCIOGLIE NODO TASSI (IL PUNTO)

(ASCA) - Roma, 9 apr - Scende ancora il merito di credito sul debito pubblico della Grecia. Fitch ha portato il rating di Atene da BBB+ a BBB-, l'Outlook e' negativo e su Atene pende la mannaia di un nuovo declassamento. Con un rating a BBB-,i titoli di stato della Grecia si trovano appena uno scalino sopra i ''junk bond'' (bond spazzatura), se scendessero a tale livello ci sarebbero due implicazioni di non poco conto.

La prima e' che i titoli di stato di Atene non sarebbero piu' acquistabili dalle assicurazioni e dai fondi pensione che escludono dalle loro politiche di investimento i titoli spazzatura (non investe grade). La seconda riguarda la stanziabilita' dei titoli di stato greci nelle operazioni di pronti contro termine con cui le banche, in particolare quelle elleniche ma non solo, si rifinanziano presso la Bce.

Ieri l'Eurotower ha prorogato oltre il 2010 la possibilita' per le banche di offrire, in garanzia dei finanziamenti ricevuti dalla Bce, titoli con rating da BBB+ a BBB-. Un concreto aiuto alla Grecia, che potrebbe rilevarsi effimero e di breve durata se il debito pubblico di Atene fosse declassato sotto BBB-. Non vanno meglio le cose sul mercato dei Cds, dove si quota il premio assicurativo da pagare per proteggersi contro l'insolvenza di un emittente di obbligazioni. Basta guardare i dati forniti dalla Cma sul debito degli stati sovrani. La Grecia, da qualche settimana, occupa tra la quinta e la settima posizione dei paesi finanziariamente piu' rischiosi del pianeta. La probabilita' di insolvenza di Atene e' del 29%, un livello persino superiore a quello dell'Islanda (24%). In Europa, peggio della Grecia sta solo l'Ucraina (35%). Oggi i titoli di stato ellenici hanno segnato una modestissima rimonta, quasi invisibile, tanto che il rendimento dei bond a dieci anni viaggia a 7,40% dal record di 7,50% di ieri. Non puo' essere altrimenti considerando il balletto delle cancellerie europee.

Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha detto che l'Europa e' pronta a intervenire. Sulla stessa onda il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. E, come sempre, il primo ministro greco, nonostante il costo del debito stia toccando livelli insostenibili, ha fatto sapere che per ora Atene puo' fare da sola. Insomma per ora i prestiti bilaterali di ultima istanza che i paesi dell'Eurozona sono disponibili a offrire ad Atene restano ''in standby''. L'impressione e' che proprio sui prestiti bilaterali si nasconda un problema non di poco conto.

Atene avrebbe convenienza a ricorrere ai soldi dei partner dell'Euroclub solo nel caso il tasso d'interesse fosse inferiore a quello che deve pagare sul mercato. Il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, ha chiarito che il tasso sara' deciso dai paesi che forniranno i fondi, ''da osservatore esterno, immagino che sara' almeno pari al costo che il paese finanziatore paga sul mercato quando raccoglie capitali''. Al momento, la Germania paga poco piu' del 3% per finanziarsi a dieci anni, la Grecia il 7,50%. Quanto dovra' pagare Atene? Questo il nodo che le cancellerie hanno appena detto di aver sciolto. Se poi uscisse anche un numero, 4,50%, 5,50% o altro, la speculazione al ribasso avrebbe un limite, sopra il quale comincerebbe a perdere soldi invece di guadagnarli. Certo il terreno e' scivoloso. I paesi dell'Eurozona, quando e se metteranno mano al portafoglio, dovranno giustificare alla loro opinione pubblica che si stanno indebitando per concedere delle agevolazioni alla Grecia.


***
Un riassunto della situazione attuale ...
 
Milano
Grecia: la bocciatura di Fitch non influenza lo spread con i bund

Il downgrade di Fitch sulla Grecia non ha avuto particolari effetti sullo spread tra i bond decennali di Atene e quelli tedeschi, che nei giorni scorsi aveva raggiunto livelli record. Il differenziale si attesta al 3,92%

(Ticinonline.ch)
 
Milano
Grecia: la bocciatura di Fitch non influenza lo spread con i bund

Il downgrade di Fitch sulla Grecia non ha avuto particolari effetti sullo spread tra i bond decennali di Atene e quelli tedeschi, che nei giorni scorsi aveva raggiunto livelli record. Il differenziale si attesta al 3,92%

(Ticinonline.ch)


Il nostro Tremonti è come una emissione RBS:
è creativo, rende bene ma va preso a piccole dosi.............e io lo adoro!
Certo che se la Germania ha voluo calcolare il costo defoult, ci siamo andati vicini :titanic:
 
Il nostro Tremonti è come una emissione RBS:
è creativo, rende bene ma va preso a piccole dosi.............e io lo adoro!
Certo che se la Germania ha voluo calcolare il costo defoult, ci siamo andati vicini :titanic:

A costo di sembrare un disco rotto non ritengo plausibile un default greco per i motivi che ho postato diverse volte ossia coinvolgimento e danni a non finire x la zona euro etc etc ....però devo ammettere una cosa....... stanno tirando veramente tanto la corda non pensavo di veder la grecia ad un BBB- stanno veramente andando oltrei i limiti ...per quello che ne possa sapere e deurre ritengo che debbano fare molta attenzione a ciò che stanno faciendo o tentando di fare perchè se da un certo punto di vista un euro debole è buona cosa x l'economia da un altro punto di vista una debolezza di una zona economica "appena " varata e mi riferisco all'euro potrebbe creare danni abbastanza rilevanti..........a meno che non sia un concerto x sostenere RE USD che ultimamente era piuttosto nudo.....certamente che come tutte le cose decise a tavolino tra i grandi con la partecipazione dei piccoli devono anche tenere conto di un fattore x o imprevisto che sia ...a mio parere ora devono stare molto ma molto attenti la posta in gioco è veramente grande............
 
...
 

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eccomi... avrei una domanda x chi stava davanti ai book
io ne ho postati alcuni in cui si vedeva la pressione di grosse cifre in lettera

quando hanno cominciato a far girare notizie positive i book sono rimasti così pesanti oppure i grossi volumi in vendita sono spariti?
senso della domanda = i meglio informati o speculatori con i grandi capitali hanno creduto alle nuove notizie uscendo dai book oppure hanno semplicemente alzato la lettera?

poi ho altre riflessioni...
 
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oggi è la giornata peggiore delle tre si sono invertiti i tassi ossia stanno vendendo a mani piene i titoli a breve scadenza .........secondo quanto ho visto e provato io sulla mia pelle questo è il vero panic selling........vedremo se i "signori" decideranno di affossare la zona euro o di mantenerla in piedi.....ripeto a costo di sembrare un ottimista o altro secondo me la Grecia non farà default.....


lo scrivevo ieri alle 11.53 .......no comment

mi riferisco all'articolo "gli investitori scaricano atene"
 
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